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Messaggi di Settembre 2022

Biden, Maria Antonietta, il popolo e le sanzioni.

Post n°2252 pubblicato il 30 Settembre 2022 da fedechiara
 

Biden, Maria Antonietta, il popolo e le sanzioni.

'Bollette di guerra', titola oggi la Repubblica. Segnali di ravvedimento, relativo alle sciagurate scelte filo Nato e alla sua guerra per procura in Ucraina? Macché. Il titolo suggestivo è riferito solo alla guerra che si è fatta al popolo minuto che dovrà trovare il modo per pagarle o, in alternativa, scendere in piazza e dimostrare ai vecchi e nuovi s-governanti che con quei prezzi pazzi si chiudono le imprese, non ci si scalda e ci si ammala nel corso dell'inverno che avanza, non si accendono più le tivù nelle case e si chiudono i frigoriferi e i freezer.
E l'auspicio è che il popolo si ricordi degli storici e mitici 'assalti ai forni' – oggi alle centrali elettriche – e del rifiuto delle brioches graziosamente elargite dalla regina Maria Antonietta e dell'assalto alla Bastiglia che ne conseguì perché davvero così non si può andare avanti.
E le sanzioni alla Russia le paghiamo direttamente noi cittadini nelle bollette del gas e dell'energia elettrica e 'un bel neutralismo non fu mai scritto' – e speriamo che Orban riesca davvero a porre il veto per le nuove sanzioni alla Russia che andranno al voto dell'Assemblea, facendo crollare il muro di insensatezza dei partiti che, nel parlamento europeo, sostengono la Von der Leyen, quinta colonna degli Stranamore della Nato alla prima crociata termonucleare e sodale dello svanito presidente americano che evoca i morti in pubblico discorso.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 5 persone e testo

 
 
 

Animali intelligenti a congresso.

Post n°2251 pubblicato il 30 Settembre 2022 da fedechiara
 

Animali intelligenti  - 30 settembre 2014
In una pubblicità della Rai, 'da novant'anni in onda', Cochi e Renato ci informano che 'La gallina non è un animale intelligente. / Lo si capisce da come guarda la gente'. E, per la verità, mi capita di incocciare per strada persone (molti 'giovani') che nulla hanno da invidiare a questo straordinario animale - al quale dobbiamo riconoscenza massima non foss'altro che per il dono divino che ci ha fatto nei millenni delle sue uova.
Immaginate cosa sarebbe la nostra vita senza lo zabaglione, le frittate di ogni genere e tipo, le impanature e tutto quanto della nostra fantasiosissima gastronomia comporti l'uso delle uova.
E trovatemi, di contro, uguale utilità sociale e relazionale per certi nostri 'giovani' della movida notturna, il cui sguardo ci riporta indubitabilmente alla gallina. Per tacere di quelli che si affiliano all'Isis per provare l'emozione intensissima del tagliare gole e teste di gente indifesa attribuendone il merito all'ineffabile allah e al suo mitico profeta.
E, con una piccola digressione, sull'articolo 18, viene fatto di chiedersi se 'è nato prima l'uovo o la gallina'. Ovvero se questo diritto elementare di non venire licenziati perché 'stiamo sulle palle' a un padrone caratteriale e un filo stronxo sia cosa buona e giusta in sé e da estendere a tutti o, invece, è solo una palla al piede delle nostre mitiche 'imprese' che, senza, assumerebbero lavoratori a mucchi e dozzine - tanto, poi, li mando a casa quando mi pare e piace, che bel divertimento.
Chiedere lumi a Renzi, una volta spenti i riflettori sul teatrino insulso della sua Direzione.
E chiediamogli conto, poi, di tutte le altre promesse che dispensa a piene mani sui disoccupati e i mitici 'corsi di formazione' che dovrebbero restituire il lavoro perduto ai cinquantenni con l'ansia atroce di una pensione che non arriverà.
Ma chiedeteglielo davvero, cari i miei concittadini, - coi toni duri e ultimativi di elettori incazzati e indignati - e rendeteglielo bollente quest'autunno che incede col passo del gambero: uno avanti e due indietro.
E ho nelle orecchie i resoconti di amici e conoscenti che mi parlano di condizioni di lavoro talmente degradanti da venire voglia di cambiare pianeta per mai incontrare quei tali che offrono un tale tipo di 'lavoro' - e si dicono 'imprenditori' e colonne portanti di una società di infami e ignorano e non si curano delle più elementari regole di rispetto della dignità delle persone.
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Il mondo sulle spalle.

Post n°2250 pubblicato il 29 Settembre 2022 da fedechiara
 

Il mondo sulle spalle  -  29 settembre 2019

Atlante era giovane quando si prese sulle spalle il mondo – e chissà dove se ne andava a spasso negli ampi spazi del Mito con quel po-po' di gravame planetario sul groppone.
E forse era meglio se il  pianeta Terra lo lasciava libero di girare sulla sua orbita, tanto, si sa, i pianeti si rigenerano del loro; basta lasciargli il Tempo necessario a che un grosso asteroide impatti e cancelli i voracissimi dinosauri e imprima un diverso corso alla storia geologica, o che una nuova glaciazione si affermi e dipinga di bianco tutti i continenti – e pazienza se gli umani mangeranno di meno a causa dei cattivi raccolti e nuove malattie tormenteranno i loro bronchi e i polmoni refrattari agli antibiotici di nuovo conio.
Il fatto è che non è del pianeta Terra che parliamo, per il tramite della saccente bocca della svedesina imboccata dai suoi coaches mediatici (che ci maledicono) e per il tramite dei fantasiosi slogans degli studenti gretini che camminano per le strade del mondo – e si sa che 'camminare fa bene' e 'insieme è meglio', come dicono e scrivono sui manifesti quelli dell'associazione 'Pedibus' qui a Mogliano.
Parliamo di uomini e donne che hanno superato i 7 miliardi, parliamo di economie che ristagnano e dell'energia necessaria allo sviluppo economico, parliamo del vasto e complicato mondo degli uomini e delle sue mille differenze di latitudini e orizzonti fisici e mentali non riducibili a slogans.
Cari i miei salvatori del mondo immaginari, questa vostra nuova infiammazione mentale non sarà risolutiva di alcunché – non delle plastiche, che continueremo ad usare fintantoché i supermercati non troveranno le alternative necessarie agli imballaggi obbligatori che ci rifilano ogni santa spesa, e non dei combustibili fossili che continueremo ad estrarre dalle viscere del pianeta finché non sarà matura la mitica 'fusione nucleare' del Sole che ci illumina.
C'è bisogno di Tempo, cari i miei salvatori e novelli Atlanti, anche per far capire ai 'grandi del mondo' che bisogna mettere mano ai portafogli degli Stati e porre in essere le mitiche politiche 'green' che cambieranno le nostre vite.
'Vaste programme', come diceva De Gaulle ai tempi suoi. Vasto davvero.
Intanto associatevi a 'Pedibus' e pagate la quota mensile.
Camminare fa bene e insieme fa meglio (e fa dimagrire e smaltire le calorie delle troppe merendine che vi siete mangiati fino a ieri).
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Vademecum per un futuro s-governo.

Post n°2249 pubblicato il 29 Settembre 2022 da fedechiara
 

Vademecum per un futuro s-governo.

I giornali sono tutti concentrati sullo s-governo che verrà – e in questo caso la 's' privativa è relativa al quantum di attese di coloro che hanno votato la destra per i suoi programmi elettorali, ma saranno costretti ad accettare dilazioni, sordine e/o le mancate realizzazioni a causa della forte grancassa dell'opposizione in parlamento e nelle piazze. Il reddito di cittadinanza sarà il primo banco di prova.
E gli uomini della destra di s-governo, in primis il ministro degli interni, non dovranno cadere nella trappola delle piazze clamanti e plaudenti ai 'diritti' pretesi, bensì limitarsi a circoscrivere i focolai di eventuali violenze e reprimerli con la durezza necessaria, accettando con serenità gli alti lai che ne deriveranno da parte dei soliti politicanti sinistri da tre palle un soldo (che additeranno la repressione dei disordini quale truce tratto distintivo della destra al potere).
La grande pazienza della democrazia. Manifestate, manifestate (camminare fa bene), ma guai ai disordini e alle violenze per le strade. Il governo è al lavoro e realizzerà il suo programma (speriamo). E il governo è espressione di una maggioranza di elettori, mai dimenticarlo, neanche quando le piazze saranno stra piene di manifestanti che pretenderanno di aver riconquistato il favore del popolo.
E che la via sia stretta e lunga già lo sapevamo, a causa del servile omaggio di Giorgia all'alleanza atlantica dei folli Stranamore Nato che le consentirà di surfare tra i flutti della guerra per procura in Ucraina e le bollette stratosferiche che ne conseguono.
E se ci sarà una manifestazione contro il caro bollette ci sarò anch'io, malgrado la palese 'contraddizione in seno al popolo' perché 'ubi maior minor cessat' - e si deve pur vivere in questa temperie di follia collettiva che spaccia la solidarietà all'Ucraina quale dovere civico ed alto spirito democratico ed è invece cattiva e carente informazione relativa ad una guerra dimenticata da ben otto anni di efferatezze e belluinità contro le popolazioni russofone e i nazistoni Azov all'opera nelle azioni di 'enforcing democracy' con violenze di piazza e assassinii mirati.
Riguardatevi ognora e sempre il bel documentario francese: 'Le maschere della rivoluzione' prima di profferir verbo contrario.
Non è strettamente necessario dare aria alla bocca, cari, bensì informarsi e ragionare di conseguenza.
Fatti non foste a viver come (sinistri) bruti, ma per seguir virtute e canoscenza. In alto i cuori.

 
 
 

Geremiadi e pianti greci.

Post n°2248 pubblicato il 28 Settembre 2022 da fedechiara
 

Geremiadi e pianti greci.
Impazza la geremiade e il 'pianto greco' (vedi wikizionario) in facebook e negli altri 'socials'.
'Me ne vado, lascio l'Italia', scrivono i più dotati nel portafoglio e che hanno case altrove o conoscenze e mezzi finanziari per affittarle. 'Buon viaggio, cari.', gli rispondono, bonariamente, in coro nei commenti, 'Fateci sapere, in caso di nostalgie'.
E ci sono quelli delle aperte maledizioni e che vorrebbero i 'vecchi' (precisare la soglia di età, please) privati dei diritti civili e 'a casa' perché, nel loro immaginario, chi ha votato la Meloni è un Matusalemme, un Noè avvinazzato, un rinc.....nito, uno incapace di intendere e di volere e che, con il suo voto, avvelena la vita pubblica, si oppone ai diritti civili e al 'gender fluid' e alla declinazione delle parole con l'ultima vocale sospesa e ai genitori 1, 2, 3 e 4 (e chi più ne sa più ne scriva) – per dire di come siamo tutti diversi e tutti rispettosi del prossimo.
Poi ci sono quelli che: 'Ma che paese siamo?' come se i monti si fossero sbriciolati e i laghi e i fiumi prosciugati – ed è vero che i ghiacciai ci hanno lasciato, ahinoi, ma, suvvià! qualcosa di riconoscibile ancora c'è, in questo paese, Meloni o non Meloni. La basilica di san Marco c'è ancora, mi consta, con le sue belle cupole e il duomo di Orvieto con i suoi capolavori e le crete senesi e perfino la ridotta di Capalbio – che non verrà chiusa né espropriati i proprietari di case (notoriamente dei sinistri immedicabili) nè vi verrà istituito un confino.
Insomma, siamo ad un cambio di s-governo, puramente e semplicemente. E, a vigilare, con occhiuta analisi sulle liste dei ministri e gli espliciti dissensi, ci sarà Mattarella, presidente europeo in franchising.
Nuovi ministri succederanno a quelli che li hanno preceduti e, verosimilmente, si attireranno gli strali degli stessi che criticavano Draghi e compagnia bellicosa (gli armamenti all'Ucraina).
Un normale avvicendamento democratico, alla fin fine, e i nuovi potenti non sono più dei 'fascisti' da lunga pezza (lo sono mai stati?) come pretendono i loro critici bella ciao.
Forse metteranno la sordina a certe vostre pretese apodittiche (ius scholae/culturae, uteri in affitto e dintorni), ma, credetemi, lasceranno il tempo che trovano e non guariranno il Belpaese dalle sue storiche magagne.
Troppo lavoro anche per Atlante, il guarire l'Italia, un 'vaste programme' che avrebbe spaventato perfino il De Gaulle buon'anima.
Datevi una regolata, cari, avete stra rotto e stra parlato.
Tornate alle vostre professioni canore ed esercizi dell'ugola o scrivete l'ennesimo libello (Saviano) dalle terre del vostro volontario esilio.
Lo leggeremo, promesso. Però non intitolatelo 'Le mie prigioni'. Quelli erano altri tempi davvero.
Così come lo erano quelli del 'fascismo' di cui vi riempite le zucche e lo scambiate come fosse moneta di nuovo conio tra di voi, cospiratori da tre palle un soldo, nelle vostre sinistre conventicole.
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Fratelli d'Italia non ha vinto grazie al voto degli anziani - Il Post
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