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Messaggi del 04/05/2021

Le bighe del futuro millennio

Post n°1607 pubblicato il 04 Maggio 2021 da fedechiara
 

Le inclinazioni future dei mutanti. (Ai Romani piaceva la biga).
Ma non sarà che, a forza di introdurre leggi e decreti e sanzioni e carcere per gli 'odiatori' di ogni risma e predilezione – omofobia, politica e media mainstream, populismi di vario genere, sovranismi e razzismi pretesi – finiremo per ridurre anche le innocue e simpatiche allusioni d'antan a crimini orrendi di orchi assassini?
Che perfino quella scenetta del Gran Paolo Nazionale in cui si accennava in dilettevole musica che 'Ai Romani piaceva la biga.' verrà letta come sconcezza improponibile di tempi maledetti e da cancellare dalla biblioteca digitale perché corruttrice delle nuove generazioni educate al vangelo lgbt e ai genitori e nonni uno due e tre e quattro – e chi più ne ha più ne metta?
Per tacere del 'Clarinetto' di Arcore, allusivo di sconcezze satiresche non più in uso nel terzo millennio delle varietà e declinazioni sessuali tutte da rispettare e osannare manu militari quali Verbo e proiezioni mitiche di una umanità che plasma i corpi futuri e modifica le vetuste inclinazioni e le predispone scolasticamente all'etica dei mutanti, tipo Blade Runner, verso la quale siamo avviati? Chiediamolo al nuovo segretario del pd.
La Tomba delle Bighe a Tarquinia
Renzo Arbore "Il clarinetto" - Cavalli di battaglia 09/06/2018
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Renzo Arbore "Il clarinetto" - Cavalli di battaglia 09/06/2018

 
 
 

Fermate il mondo voglio scendere.

Post n°1606 pubblicato il 04 Maggio 2021 da fedechiara
 

Fermate il mondo voglio scendere.
Il gadget più ambito di quest'anno potrebbe essere l'iscrizione gratuita alla loggia Ungheria - per chi avesse speciali ambizioni di emergere e garantirsi un personale potere di intervento sulle sofferte cose giudiziarie -, ma non è escluso che in lizza possa tornare anche il posto di presidente del consiglio dei ministri verso la fine dell'anno pandemico in corso perché, pare, si dice, si mormora negli ambienti che contano, che il Draghi si sposterà al Quirinale senza colpo ferire e con il plauso di ognuno e tutti i nostri stramaledetti politici e non pagherà pegno alcuno per il suo aver disceso il gradimento degli italiani in picchiata nell'ultimo mese.
C'è chi nasce già presidente e col fifì al collo appena fuori del grembo materno, mannaggia.
E quel Fedez che inanellava distici omofobi nelle sue terzine rap qualche tempo fa pare si sia convertito – dopo breve disputare con l'influente consorte sull'opportunità per l'azienda di famiglia di allinearsi pedissequamente al politicamente corretto imperante in tivù e sui giornali – si sia convertito, dicevamo, al vangelo lgbt e abbia fatto uso distorto della libertà di espressione concessa a chi sale sul palco del concertone del primo maggio.
E il dubbio atroce è: chi diavolo sono quei quindici milioni di curiosi che cliccano sul suo profilo e su quello della consorte? Dei curiosi perdigiorno o degli affezionati clienti delle merci graziosamente sponsorizzate dalla Chiara-nazionale che, per proprietà transitiva, danno un'occhiata svogliata anche al lato yang della premiata ditta?
Che tempi e costumi, gente! Che mondo in radicale sconvolgimento di valori e interessi! Si stava meglio quando si stava peggio?

YIN E YANG, E' UN CONCETTO UGUALE PER TUTTI O NO? | La Sana Gola


 
 
 

S'avessi io l'ale...

Post n°1605 pubblicato il 04 Maggio 2021 da fedechiara
 

San Antonio de los Cobres - 28 marzo 2019
E il 'tren de las nubes' poteva diventare percorso ferroviario altrettanto mitico quanto la transiberiana, ma il progetto si è arenato sui costi da sostenere per estendere il viaggio fino alle vette coloratissime di questi altopiani delle meraviglie e per costruire gli alberghi per il pernottamento – e forse è stata una grazia fattaci dagli dei del paesaggio; quegli dei che gli avi individuavano nelle grotte e nei pertugi dove il vento canta, come avveniva ai marinai di Ulisse dentro alle grotte marine e le popolavano di ninfe e Nereidi e ne nutrivano i sogni mentre la nave dondolava sul mare azzurrissimo e trasparente e fitto di coralli fossili.
E il villaggio di san Antonio de los Cobres è meta di un turismo asfissiante e provo a immaginarmi che cosa avvenga e quanta gente vi si raccolga tra queste basse case e il mercato di carabattole tipiche il primo di agosto, quando vi si festeggia la 'Pachamama', fantasiosa divinità della tartassata Madreterra, asfissiata dai sette e passa miliardi di androidi turisti che siamo e che viaggiamo e modifichiamo i paesaggi e ci facciamo i selfie che sostituiscono le offerte alle divinità ormai scomparse e dimenticate.
E tuttavia la luna bussa ancora sopra i monti e sopra gli affanni e le miserie degli uomini e delle donne e, quando torreggia piena sopra il monte, fa la sua porca figura di grande satellite capace di influenzare le maree e di dare specialissimo segnale ai coralli di riprodursi con nubi di uova e sperma che imbiancano il blu notte abissale.
E, forse, la Luna influenza anche i sogni – non solo quelli dei licantropi - e ci ricorda quanto siamo piccoli e insensatamente formicanti sopra un pianeta che non meritiamo di abitare.
E viene in mente il finale del Canto di pastore errante per l'Asia:
Forse s'avess'io l'ale
Da volar su le nubi,
E noverar le stelle ad una ad una,
O come il tuono errar di giogo in giogo,
Più felice sarei, dolce mia greggia,
Più felice sarei, candida luna.
O forse erra dal vero,
Mirando all'altrui sorte, il mio pensiero:
Forse in qual forma, in quale
Stato che sia, dentro covile o cuna,
E' funesto a chi nasce il dì natale.
Funesto? Beh, dai, Giacomo, non esageriamo. Qualcosa di buono riusciamo sempre a cavarci da questo nostro transito mortale, al di là delle guerre, le malattie, le carestie e le migrazioni di massa.
Pensa al cibo, all'amore e, perchè no? all'infinito viaggiare.


 
 
 
 
 

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