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Messaggi del 18/02/2023

Carnevali ed altri carnevali.

Post n°2450 pubblicato il 18 Febbraio 2023 da fedechiara
 

Era meglio morire da piccoli - 18 febbraio 2015
E se vai in 'piazza' (la sola 'piazza' qui in città), oggi che la grande kermesse carnascialesca è finita, ti sorprendi del fatto che tutti gli ospiti turisti si sono adeguati al verbo quaresimale e nessuno prova a mostrarsi in maschera, malgrado la città, per loro, sia davvero un inesausto carnevale e una 'Veniceland' tutta piccioni e scatti fotografici a pioggia fitta.
E un 'quaresimale' duro e puro ha affisso, nottetempo, su per i muri del sestiere di san Polo una reprimenda savonaroliana rivolta agli ospiti che se ne sono andati e hanno portato seco ( a suo dire ) un cattivo ricordo di pessimi ristoranti e carissimi e la nomea di 'merce' turistica da un tanto al chilo per l'ingrasso dei soliti noti: ristoratori e osti e gondolieri e motoscafisti e bottegai della ben nota paccottiglia targata 'veniceland'. E forse ha ragione, ma la sorte di questa città è segnata da tempo e i binari sono quelli - e ogni mese nuovo ti capita di notare l'ennesimo albergo che apre dove prima c'erano gli uffici del tribunale a Rialto o un altro b§b nuovo di zecca dove abitavano certi nostri conoscenti 'esodati' in terraferma.
E del carnevale che se ne è andato ricordiamo una meravigliosa visita all'Archivio storico dei Frari dedicata al tema del carnevale (e dell'expo milanese) che ci ha rallegrato l'animo per la capacità della nostra guida di raffigurarci cinematograficamente la storia della Serenissima e le 'mude' che andavano a commerciare le 'spezie' nell'Oriente mitico - e ci illustrava sui documenti storici cosa mangiavano i marinai e gli ufficiali a bordo delle galere, con le merci meticolosamente segnate per quantità e genere sui quaderni di bordo risalenti al Tre/quattrocento e la carne veniva imbarcata viva, con le galline che razzolavano tranquille in giro per le stive e sul ponte fino al momento del sacrificio.
E, certo, ricordiamo anche le moltissime maschere magnificenti ed elaboratissime che provocavano autentici orgasmi fotografici ai visitatori, ma nessuna maschera di Maometto col turbante e un cartello appeso al collo 'je suis charlie' che avrebbe fatto tanto occidente fiero delle sue storiche libertà e coraggioso.
Ma non si può chiedere troppo agli ospiti del carnevale impauriti per le notizie che vengono dalla Libia - e i fantasmi delle orrende uccisioni li perseguitano di notte e il timore dei 'turchi' alle porte di Venezia. E magari una prossima quaresima da trascorrere decollati a decine di migliaia in tuta arancione o tutti convertiti all'islam per amor di quiete e voglia di vivere comunque e malgrado il medioevo di ritorno che tutti ci avvolge colle sue nebbie rossastre di morte e le ceneri e le macerie di un mondo rotto che, davvero, non ce lo aspettavamo così all'alba dei nostri vent'anni.
Ma non era meglio 'morire da piccoli', mannaggia?

 
 
 

Nomi, cognomi e ruoli di comando.

Post n°2449 pubblicato il 18 Febbraio 2023 da fedechiara
 

Nomi, cognomi e ruoli di comando. (La menzogna della politica.)
Siamo tutti vaccinati a centomillesima dose su questa verità: che la politica mente.
Gli uomini e le donne politici sono uomini e donne disposti alla menzogna palese fin dalla prima determinazione di 'scendere in politica'. Lo sanno perché, prima, sono stati semplici cittadini, avvisati anch'essi, da gran tempo, di questa avvilente evidenza: politica e menzogna vanno a braccetto come le puttane imbellettate ai loro appuntamenti notturni e la vendita spudorata dei corpi.
Basta analizzare il capitolo più doloroso: 'Vi abbassiamo le tasse.' e misurarlo con la realtà di perduranti 'tasse di possesso' e 'accise' e i bolli sulla patente e/o sul passaporto e aggiungervi la stra maledetta tassa occulta dell'inflazione a due cifre – oggi imputabile, in gran parte, al cachinno stolido dei politici europei guerrafondai di ogni maledetto partito che pretendono che noi, il popolo, ci schieriamo a testuggine e quadrate legioni a fianco della guerra per procura Nato in Ucraina, correndo il rischio mortale di far deflagrare, da qui a brevissimo lasso di tempo, le testate multiple termonucleari già montate sui vettori missilistici nelle portaerei e sui sommergibili.
Basta un pulsante, sapete, e la digitazione dei codici segreti, proprio come nei films che abbiamo visto al cinema e in televisione e la frittata di milioni di corpi combusti e le meravigliose cittadi in macerie è fatta.
Lasciate ogni falsa speranza oh voi che mi leggete, non ci ritroveremo qui a raccontarcelo e i televisori sotto alle macerie saranno muti.
'Chi per l'Europa e la Nato muor vissuto è assai.'? A ripetercelo, oggi, è la presidente del parlamento europeo in visita di rito - che usa ripetutamente, con la consueta retorica da un tanto al chilo e le note menzogne della politica, il sostantivo 'popolo' a sproposito, dicendoci tutti patrioti e 'pronti alla morte', come si canta nel nostro strano e bellicoso inno nazionale - e arruolandoci tutti d'imperio e sull'attenti, entusiasti coscritti nella sua folle guerra per procura Nato della quale è certa solo la durata: lunga se l'Altissimo ci farà il miracolo di non far premere il pulsante rosso nucleare ai due principali contendenti russo e americano, brevissima, entro quest'anno fatale, invece, se, come credo, alle minacce troppo spesso ripetute in pubblico farà seguito il gesto ultimo e supremo dell'olocausto termonucleare.
'Come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba.' E' il sottotitolo di un noto film di Stanley Kubrick, sugli Stranamore imbecilli che giocano l'azzardo termonucleare sulla pelle dell'umanità tutta. Cercatevelo in internet e guardatelo fino alla fine.
Era divertente, all'epoca, oggi la sua visione ti gela il sangue nelle vene perché dei protagonisti conosciamo i nomi e i cognomi e i ruoli di comando.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e attività all'aperto

 
 
 
 
 

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