Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Messaggi del 15/10/2024
deportare [de·por·tà·re] definizione 1. Condannare alla pena della deportazione Trasferire in un luogo di prigionia o di pena fuori del proprio paese. "il condannato fu deportato alla Caienna" Come potete leggere qui sopra 'deportare' è un termine forte, un j'accuse esplicito verso chi lo pratica ed oggi a tendere il dito accusatore contro il governo in carica e a pronunciare l'orribile parola è la Schlein Elly, la dinamica svizzerotta portavoce di tutta l'opposizione, che accusa la destra di governo di 'deportare' i migranti in Albania, nei centri di accoglienza ivi costruiti con denaro italiano e placet albanese. Ma davvero l'Albania è una Caienna, luogo storico di pena e prigionia dove si sconta una condanna – come ci riporta il dizionario online citato qui sopra? O è, più propriamente, una nazione prossima all'Europa dove si smistano i migranti arrembanti sui barchini/barconi che usano impunemente del grimaldello pietoso del naufragio - da loro medesimi organizzato in combutta con i trafficanti di morte al fine di violare leggi e regolamenti italiani ed europei relativi all'immigrazione clandestina? E se pena vogliamo che sia quel luogo di permanenza traslato – che già i nostri hot spot scoppiano - in attesa di sbrigare le pratiche di riconoscimento personale e di diritti pretesi (profughi o clandestini) non dovremmo farci scrupolo alcuno di dirlo e rivendicarlo. Organizzare scientemente il proprio stesso naufragio, pagando cifre folli ai trafficanti di esseri umani e mettendo a repentaglio la propria vita e quella dei figli e dei parenti nella oscena 'lotteria del mare' è un crimine manifesto, e come tale dovrebbe essere trattato, con tutte le conseguenze penali del caso, ma abbiamo, invece, giudici italici apostolici che preferiscono riconoscere a quei dessi un fumoso diritto internazionale di 'salvataggio in mare' e accoglienza dovuta invisa a una maggioranza di europei che premiano vieppiù le destre politiche ad ogni tornata elettorale. E stamattina registravo l'ennesima nota stonata del nostro capo dello stato che forniva un assist indebito alla Schlein in vena di parole forti e fuori misura, parlando a ruota libera di 'accoglienza dovuta e necessaria'. 'Dovuta e necessaria'?!!? Chissà se una maggioranza di italiani si riconosce nel suo autorevole verbo para papale o se, al contrario, è favorevole ad una stretta sullo spaventoso disordine immigratorio di cui alle cronache. |
Nomi strani. 15 ottobre 2021 E' vero che alcuni nomi e toponimi 'cantano' e altri no, come fa notare Paolo Rumiz nel suo 'La leggenda dei monti naviganti' a proposito dei paesuoli del nostro Appennino solitari e dimenticati. E Galla Placidia e Teodolinda sono nomi che ben si attagliano alle regine 'barbare' che li hanno indossati e ce ne hanno lasciato ampia traccia storica e vestigia e Cristian, di contro, non fa venire a mente altro che post moderni calciatori e attori poco memorabili di un presente che non so se verrà censito dalla Storia per il troppo di infamia che contiene e che noi presenti e vivi vorremmo cancellare dagli annali. E Mario fa venire in mente il 'signor Rossi' italico (e il presidente del consiglio in carica che tutti ci vuole vaccinati e guai ai disertori) e, se ci aggiungi un 'super' ecco il viso del simpatico personaggio virtuale che saltella di qua e di là come un grillo nel rettangolo del famosissimo gioco che abbiamo regalato ai pargoli in gioventù. E il tempo presente annovera, nell'accoglientissima terra di Europa sotto scacco di invasioni quotidiane, anche una gran quantità di Muahmmad e Mustafà di varia importazione e di difficile censimento – dal momento che, per violare il colabrodo delle frontiere europee distruggono i documenti e si fanno 'uccel di bosco' trasvolanti con gran facilità di paese in paese; e compaiono, di quando in quando, sui giornali nelle cronache di sangue di cui al grido rauco 'allah u akbar' che tanto ci spaventa, se lo sentiamo gridare all'interno di un autobus o nel chiuso di un teatro affollatissimo. E chissà che nomi daremo ai personaggi di fantascienza proiettati oltre il presente millennio e se ci sarà una Fatima che ci servirà il tè a bordo delle enormi astronavi che fanno rotta per la costellazione di Orione o se torneranno le Teodolinde e le Placidie longobarde, ma noi non ci saremo e saremo onde e/o particelle vaganti e sussurranti nel buio del cosmo noncurate da nessun viaggiatore spaziale. Chi vivrà dirà e 'ogni tempo unicamente verrà', come chiosava il Zanzotto buonanima, poeta-filosofo delle colline del Solighese. |
Inviato da: LewisCannon
il 15/08/2024 alle 09:09
Inviato da: cassetta2
il 29/07/2024 alle 22:19
Inviato da: ARCAN020
il 29/06/2024 alle 12:34
Inviato da: fedechiara
il 24/06/2024 alle 06:56
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 16:38