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Messaggi del 22/12/2024

Prima o poi arriva.

Post n°3433 pubblicato il 22 Dicembre 2024 da fedechiara
 

 Prima o poi arriva. Meglio poi. Ieri accadeva 22 dicembre 2012

Vabbè. Non è venuta. La fine del mondo, intendo. Era una soluzione, dopotutto. Perché, sappiatelo, attizzare una speranza, suscitare un'emozione, illudere di un evento clamoroso e risolutivo è una crudeltà, se, dopo, tutto torna come prima e peggio di prima.
E ci aspettavamo di avere una risposta a tutto l'ambaradan delle nostre vite confuse e caotiche e di sapere dov'era e com'era il Grande Raduno di Giosafatte -con tutta quella gente incredibile riunita che si osserva, stupita di esserci per davvero e risorti dalle antiche tombe e dalla polvere e i vermi.
Contadini dell'anno Mille vestiti dei loro stracci, buffoni e saltimbanchi, monaci e abati sdegnosi e cavalieri e conti e baroni europei mescolati con soldati della dinastia Ming: che paiono quelli delle tombe ipogee della Grande Muraglia messi come spaventapasseri a dissuadere i nemici dall'attaccare - e chissà chi l'ha avuta quell'idea geniale, ché bastava una freccia che scalfisse la pietra e la notizia dei soldati-fantocci messi sugli spalti per sopperire alla carenza sarebbe subito dilagata per tutta la pianura mongolica e 'apriti cielo!' le invasioni.
E pensate alla gente di Pompei, che si scrolla di dosso tutta la cenere e i lapilli e si abbracciano e si salutant, -morituri redivivi di quella po' po' di tragedia- e si chiedono stupiti 'che ci facciamo qui', noi che del Cristianesimo non abbiamo condiviso i miti e i riti – e tu guarda quegli indiani, induisti di vocazione, che non ne vogliono sapere di obbedire ai diktat degli Angeli dell'Apocalisse che ordinano, le spade fiammeggianti in mano: 'Gli Indiani tutti di qua e i Cinesi di là. Ferrara! spostati di là che ci dobbiamo mettere i Cinesi.'
E, a parte 'sta storia di Giosafatte che ci ha sempre lasciato perplessi ogni volta che ce la raccontavano - come quell'altro raduno incredibile degli animali tutti stipati nell'Arca del Diluvio Universale – resta il fatto che alzare gli occhi al cielo stamattina, che doveva essere oscurato dalle polveri di una colossale eruzione o dal botto di un asteroide, ci lascia vuoti dentro perché, in fondo, aveva ragione Majakovski quando scriveva, un filino depresso per via della Rivoluzione Tradita, che: 'In questo mondo non è difficile morire. Vivere è, di gran lunga, più difficile.'
Alla prossima fine del mondo, gente. Tirare su le maniche e lavorare. Mi sa che ne avremo ancora per qualche millennio.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 

La Morte, la pietra della Follia e il Diavolo.

Post n°3432 pubblicato il 22 Dicembre 2024 da fedechiara
 


Se dovessi stare al 'cui prodest': a chi giova e contro chi, di contro, si ritorce l'odioso attentato alla vita delle persone presenti al mercatino di Natale di Magdeburgo dovremmo pensare alle elezioni prossime venture in Germania - che avrebbero dovuto consegnare (stando ai sondaggi pre attentato) il governo del paese alle destre.
E, in tal caso, si dovrebbe seguire la 'pista dei soldi' : per vedere se qualche esponente di partito avverso, nei bui meandri della sua mente malvagia, abbia potuto pensare di ricorrere alla follia di una strage contro cittadini inermi per osteggiare la vittoria dell'Alternative fur Deutschland, già al 30 per cento dei consensi prima del massacro.
Ed ecco in primo piano l'ossimoro: la figura trista di un medico assassino (uno psichiatra! Uno che, per mestiere e sapienza, dovrebbe illuminare gli altrui meandri neuronali e correggerne le sinapsi sbagliate.) che, però, è saudita di origine.
E qui è scattata, da subito, nelle teste di noi tutti, l'attribuzione del misfatto atroce al maledetto islamismo radicale: l'allah u akbar dei natural born killers di prima o seconda generazione di immigrati 'radicalizzati sul web' o nelle carceri, di Nizza, del Bataclan e del mercatino di Natale di Berlino del 2016.
E, invece, il mondo al contrario del primo ventennio del millennio entrante ci consegna questo miserabile assassino seriale: uno psichiatra matto (forse per una troppo lunga contiguità con i suoi pazienti), uno che rinnega le sue origini saudite e maledice l'islam, ma, nel contempo, rinnega la Germania di converso, la sua patria nuova, per come tratta le donne saudite immigrate e, dura pietra della follia che lo schiavizza, si dice seguace del partito anti islam per eccellenza e vocato al prossimo governo della Bundesrepublik.
Finirà che rinnegheremo, tutti quanti siamo, la psichiatria come scienza e ci diremo tutti parte della follia universale del secolo presente fino ad indagine terminata degli inquirenti.
Che, verosimilmente, non aggiungerà nulla di chiarificatore e decisivo a questa atroce vicenda di imbecillità e di morte.
Erasmo da Rotterdam subentra tu – ché io mi ritiro smarrito.
Nessuna descrizione della foto disponibile.


 
 
 
 
 

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