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Napule é mille culure....

Post n°64 pubblicato il 06 Gennaio 2015 da oggisonocosiperte

E' morto Pino Daniele, aveva solo un anno più di me.

La morte ti coglie all'improvviso e non puoi raccontarle che hai sprecato la vita nell'attesa di viverla

 
 
 

Presenza

Post n°63 pubblicato il 22 Luglio 2013 da oggisonocosiperte

 

Sapevo che eri lì! Anche se non potevo ancora vederti, avvertivo la tua presenza. Il tuo profumo era ancora a me sconosciuto, ma è come se lo avessi assaporato da sempre.

 

Come un cieco mi muovevo in quella casa buia, tutto era per me come nuovo. Muovevo piccoli passi intento a non sbattere. Chiunque al mio posto si sarebbe allontanato, l'ignoto a volte può far molta paura. Ignaro di cosa sarebbe accaduto, andavo avanti con decisione, nulla ormai poteva fermarmi. Sapevo dentro di me che alla fine ti avrei trovata.

 

A volte mi sembrava di sentire i tuoi passi leggeri, o di intravedere qualcosa, ma il buio era così fitto che sapevo benissimo essere frutto della mia immaginazione.

 

Il corridoio era lungo e stretto, ed al suo lato destro trovavo di volta in volta una nuova stanza. Entravo, e nel più assoluto silenzio, cercavo di scorgere un segno della tua presenza.
Ormai ero giunto all'ultima stanza, non potevi più andare oltre; li ti avrei trovata!

 

Entrai... il cuore mi batteva ormai ad una velocità spropositata, il respiro era profondo, i miei sensi erano ormai giunti all'apice. Sentivo di poter percepire tutto intorno a me, la persistente oscurità aveva accentuato ogni mia capacità.

 

Immobile e attento sentii qualcosa davanti a me; era il tuo respiro leggero come una nuvola. Feci un passo nella tua direzione, ora da leggero e lento, il tuo respiro divenne più veloce, sapevi ormai che ti avevo trovata.

 

Mi avvicinai...sentii il tuo profumo di donna... La mano si allontanò da me per cercarti, non sapevo quanto distante fossi, ma sapevo che eri lì, ormai inesorabilmente vicina.

 

Un altro passo e lamia mano ti sfiorò…

 

 
 
 

SEPARAZIONE

Post n°62 pubblicato il 17 Maggio 2012 da oggisonocosiperte

Ormai il passo è fatto, da qualche giorno sono andato a vivere da solo.

Buffamente, in questo momento, associavo la separazione allo smettere di fumare. E' come se stessi affrontando il problema dell'astinenza. Troppi anni sono trascorsi per riuscire ad allontanarsi senza traumi.

 

 
 
 

La paura rende schiavi.

Post n°61 pubblicato il 14 Dicembre 2010 da oggisonocosiperte

Libero, spensierato, sereno...?

Come si può esserlo se poi si ha paura di donarsi completamente, di mettersi a nudo, di farsi nuovamente male.

Quando leggo queste cose penso sempre al bambino che sta passando dal "gattonare" al camminare.
E' insicuro, instabile, cade cento volte e cento volte cerca di rimettersi in piedi. Alcune volte si fa male, e anche molto... poi, imperterrido, ricomincia.

Gli esseri umani, anche da adulti, rimangono come quando erano bambini. Instabili, insicuri, timorosi, sempre con l'incertezza di riuscire. Alcuni cammineranno presto, altri faticheranno molto, alcuni non riusciranno... Ma il sale della vita è proprio questo: impegnarsi fino allo spasimo per riuscire ad essere felici.

Per farlo non si deve aver paura di mettersi completamente in gioco, di rischiare, ne tantomeno di donarsi.

 
 
 

Racconto senza titolo

Post n°59 pubblicato il 16 Novembre 2010 da oggisonocosiperte

Era proprio una giornata caratteristica di fine autunno.  L’aria era umida e ogni tanto dal cielo scendeva qualche goccia di pioggia.

Seduto in macchina, con il volante tra le mani, guidavo prudentemente in direzione del mare.

Un cd nello stereo lasciava fruire le dolci note di un notturno di Chopin.  Accostai al ciglio della strada, ero troppo teso, due passi mi avrebbero aiutato a riprendere la normale respirazione.

Erano anni che non ci vedevamo, esattamente dal giorno in cui decidesti di partire per la Sicilia. L’uomo di cui ti eri invaghita, viveva lì. Alla stazione ti avevo salutata come di solito si fa tra amici, baciandoti sulle guance. Tu mi guardasti per un attimo con un’espressione che non avevo mai visto e abbracciandomi con forza mi baciasti come se fossi io l’uomo che amavi. Rimasi attonito, mai avrei immaginato una cosa simile. Spesso avevamo giocato con ammiccamenti a volte anche licenziosi, ma un bacio vero…. mai. Scherzando qualche volta mi dicevi: tu sei carino e niente più. Io ci rimanevo male e non riuscivo a celarlo. L’unica persona di cui m’importava veramente mi trovava solo carino. Altre donne avrebbero fatto di tutto per avermi, lei no.

Chissà se si era mai accorta di quanto l’amassi.

Partisti e non ebbi più tue notizie fino al giorno in cui trovai una tua lettera nella cassetta della posta. Solo poche parole: “Vengo a Roma. Sarò alla nostra spiaggia esattamente tra dieci giorni. Ho bisogno di vederti.”

Ora stavo andando lì, a questo strano appuntamento, con il cuore in subbuglio e le gambe che mi tremavano. Dopo aver camminato qualche minuto, risalii in macchina e ripresi a guidare.

Arrivai dopo circa mezz’ora. Immaginando che fossi in anticipo, parcheggiai a qualche centinaio di metri. Volevo gustare quei luoghi che mi avevano visto anni prima, felice e spensierato.  (segue)

 
 
 

La domenica

Post n°58 pubblicato il 07 Novembre 2010 da oggisonocosiperte

Domenica mattina

la sveglia non suona

non dormo

guardo il soffitto

mi perdo nel suo biancore

e incessantemente mi domando:

COSA CI FACCIO IO QUI?

 
 
 

La grande fortuna di nascere donna.

Post n°57 pubblicato il 04 Novembre 2010 da oggisonocosiperte

Parlando di donne ci sarebbe molto da dire. Un universo a se stante: affascinante, intricato, dolce e a volte crudele. La donna normalmente non ha mezzi termini: ama totalmente fino allo stremo come con altrettanta forza è capace di odiare.
Certo essere donna non è facile, a volte addirittura pericoloso. Ma non è di questo che voglio parlare.

Perché allora parlo della fortuna di nascere donna? Ovviamente ci saranno dei casi in cui quello che scriverò non sarà vero, ma nella stragrande maggioranza si.

La donna ha due fortune che l’uomo non potrà mai avere e quindi provare.

La prima, decisamente meno importante, ma non per questo meno invidiata dal sesso maschile, è la possibilità di provare “infiniti” orgasmi durante l’atto sessuale!!
L’uomo, al contrario, una volta che ha sparato la sua “cartuccia”, deve attendere parecchio per poter nuovamente arrivare all’apice del piacere. Per di più deve sapersi controllare e quindi non può mai lasciarsi andare fino in fondo.
Ho provato a farmi descrivere quello che una donna prova in quei momenti, però, anche se tecnicamente comprensibile, esula totalmente da quello che potrei mai immaginare di provare.

Passiamo al secondo motivo per cui la donna è fortunata. Lei, e solo lei, è in grado di procreare!!
Ricordo quando attendevamo la nascita del primogenito, passavo ore ad osservare la pancia di mia moglie. Tenevo spesso la mano sopra, volevo sentirne tutti i movimenti. Pensavo spesso a come potesse  essere stupendo “sentire” una vita che inizia a germogliarti dentro e poi, pian piano, crescere.
Certo il parto non è un momento facile, ascoltare però il primo vagito del frutto del concepimento e poterlo tenere subito dopo tra le braccia, per una madre  è una gioia indescrivibile.

Anche dopo…. I figli sono della mamma…. Ma questo è un altro discorso.

Allora è meglio nascere uomo o donna?

 
 
 

La fortuna di essere donna.

Post n°56 pubblicato il 30 Ottobre 2010 da oggisonocosiperte

Post in lavorazione

 
 
 

Estasi

Post n°55 pubblicato il 27 Ottobre 2010 da oggisonocosiperte

Ho il volto crucciato

Le mandibole tese dalla tensione

Il momento è difficile

La mente un turbinio di pensieri

L’anima angosciata

D’improvviso un calore pervade il mio corpo

Il viso si fa sereno

Il cuore si scioglie

So che stai arrivando

Piano

ma stai venendo da me

Sento la tua mano nella mia

E insieme prendiamo il volo

 
 
 

Questa notte...

Post n°54 pubblicato il 16 Ottobre 2010 da oggisonocosiperte

Questa notte lascia socchiusa la porta... verrò da te.

Lascia che le mie dita, almeno per una notte, scivolino leggere come una brezza estiva, sul tuo corpo nudo...

Se poi vorrai, ti amerò con la forza di un uragano.

stanottesonocosiperte

 
 
 

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Post n°53 pubblicato il 22 Settembre 2010 da oggisonocosiperte

Lei sa.
Tu sai.
Io ho ancora tutto da capire.
Scivolo giù trasportato dalla corrente, sballottato di qua e di la... annaspo... vengo sommerso, riemergo...
Alla fine un immenso e quieto mare mi attende.

 
 
 

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Post n°52 pubblicato il 06 Agosto 2010 da oggisonocosiperte

Quante donne belle ci sono al mondo
quante belle ragazze
s'affacciano sulle terrazze della città

contemplale vecchio
contemplale e mentre da un canto i tuoi versi
si fanno più tersi e lucenti

dall'altro
devi contrattare cercando di tirarla in lungo
con la morte che ti sta accanto.

                                            Nazim Hikmet

 
 
 

VOGLIO VIVERE COSI'

Post n°51 pubblicato il 03 Agosto 2010 da oggisonocosiperte

"Voglio scoprire come si fa ad esser felici. Ogni giorno assurdamente felici.
Avete presente quelle persone che irradiano confortante ottimismo attorno a se, comunque vada la loro vita? Un bello schifo, no?
Bene, io voglio vivere così, voglio diventare una di loro."

                                                                                 (Isabel Losada)

 
 
 

Metropolitana

Post n°50 pubblicato il 15 Luglio 2010 da oggisonocosiperte

Inizio a scendere la scalinata che porterà all'ingresso della metro.
Qualcosa non quadra, mi sento a disagio. Immagino non sia niente, forse l'eccessivo caldo: sono passate le 12.00.
Faccio il biglietto e mi avvio verso la scala mobile. La sensazione di disagio si fa più forte. Inizia a scendere... è molto lunga. Guardo dall'altra parte e vedo che  l'altra scala mobile non funziona, so che non è quella per tornare in superficie, ma è come si mi mandasse un messaggio: guarda che per tornare su dovrai passare vicino alle rotaie. La paura mi assale, so che se arrivassi giù mi sentirei risucchiato dai binari e non riuscirei mai ad arrivare alla scala mobile per tornare su! Terrorizzato mi volto e cerco di tornare indietro... risalgo le scale ma è troppo veloce a scendere e ogni gradino che faccio non serve ad altro che a ritardare il momento della fine. Allora accelero, faccio i gradini più velocemente... finalmente vedo che lentamente risalgo. Il fiatone inizia a farsi sentire... le gambe sempre più molli... non ce la farò mai!! Accelero ancora... il cuore in gola... sento che sta per scoppiare.... sono ormai a pochi metri dalla fine dell'incubo.... le forze però mi stanno abbandonando. La gente credo mi guardi incredula, non riescono a capire perchè quest'uomo tenti disperatamente di risalire.
Anche se sono a pochi passi non so che ormai non ce la farò, allora grido con tutto il poco fiato rimasto: FERMATE LA SCALA MOBILEEE...
La vigilanza probabilmente mi aveva visto sui monitor e si erano avvicinati. Fermata la scala mi hanno aiutato a risalire quegli ultimi maledetti gradini.
Sorretto mi hanno portato nel loro gabbiotto. Poche curiose domande, un bicchiere d'acqua e qualche fazzoletto per asciugare il sudore che ormai copiosamente scendeva per tutto il corpo.
Ero lì, seduto... riflettevo... Proprio ora che ero arrivato alla convinzione di essere fuori da questa spirale maledetta e che con un piccolo sforzo magari sarei riuscito anche a prendere di nuovo un aereo, eccomi qui nella più profonda prostrazione. All'improvviso gli sforzi di anni andati in fumo... sono tornato al punto di partenza.

 
 
 

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Post n°44 pubblicato il 16 Ottobre 2009 da oggisonocosiperte

HO UCCISO UNA FALENA!

Me la sono trovata davanti all'improvviso

un attimo di spavento

la mano che tenta di scacciarla

un colpo accidentale

è a terra... morta!

 
 
 
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