Minacce di morte e una partita a porte chiuse a Genova. Decine di bombe carta e una partita sospesa per qualche minuto a Torino, dove si finisce con il seguire l’alternarsi di risultati che provengono dagli altri campi. Il “boato” sportivo c’è quando segna il Chievo, mentre l’oooohhh della delusione arriva quando pareggia l’Inter; giubilo se segna la Roma e uno striscione per Totti additato come “uno di noi” per aver rifilato una pedata a Balotelli, beccato con il solito coro. Il campionato è Inter-Roma, sui giornali Mourinho e Ranieri si stuzzicano in modo evitabile, mentre la Juventus aspetta solo che questa disgraziata stagione sia consegnata agli archivi in attesa della rinascita che verrà. L’Inter ha rischiato di aggiudicarsi lo scudetto con una partita di anticipo vincendo contro i clivensi sollazzandosi con un pirotecnico 4-3, mentre la Roma è riuscita solo nel finale a rimontare lo svantaggio contro il Cagliari grazie a una doppietta del suo capitano. Tutto rimandato all’ultima giornata con i giallorossi a sperare che il Siena sia per l’Inter quello che il Lecce di Barbas e Pasculli fu per la Roma nel campionato 1985-86. Quella volta la Juventus vinse avendo staccato la Roma alla penultima giornata grazie a una vittoria di misura contro il Milan. Il calendario regala anche quest’anno un Milan-Juventus, che però vale meno di un Trofeo Berlusconi. Il Milan ha già messo al sicuro la terza piazza buona per accedere direttamente al tabellone principale della prossima Champions League, mentre per la Juventus vincere o perdere sarà lo stesso. Anzi, se dovesse perdere eguaglierebbe il record negativo di sconfitte in campionato conseguito nel 1961-62. Niente male su 113 anni di storia! Per il quarto posto valido per accedere ai preliminari per la Champions sgomiteranno fino all’ultima curva Sampdoria e Palermo, che nello scontro diretto si sono equivalse sancendo un pareggio più che mai “di rigore”. Sembra poter essere in discesa il turno della Sampdoria, che affronterà a Marassi il Napoli già sicuro della qualificazione diretta in Europa League grazie alla doppietta con cui Quagliarella ha condannato matematicamente anche l’Atalanta alla retrocessione. Il vero sconfitto di giornata è il calcio italiano, che alza bandiera bianca costringendo un prefetto a far disputare una partita di campionato a porte chiuse e non sa far molto di più che interrompere per pochi minuti partite sui cui spalti continuano a venir lanciate pericolose bombe carta. Eppure la storia del tifo bianconero deve pur aver insegnato qualcosa senza per questo dover scomodare gli angeli dell’Heysel. O no?
TOP DI GIORNATA
Totti. Reagisce, tenendo in corsa la Roma con una doppietta, alle critiche piovutegli addosso dal Presidente della Repubblica in giù. Che aveva fatto? Aveva scalciato Balotelli meritandosi il cartellino rosso senza sapere che, per quel gesto, si sarebbe pure beccato del razzista. Guai a toccare Balotelli in questo paese perbenista che evoca il razzismo ad ogni scemenza!
Di Natale. Con la doppietta di oggi va oltre i 100 gol segnati in serie A e viene incoronato dai compagni di squadra. Con 28 gol segnati è l’ormai imprendibile capocannoniere del torneo. Applausi!
Quagliarella. Anche lui autore di una doppietta, regala la certezza della qualificazione all’Europa League al suo Napoli. Una stagione a luci ed ombre per il bomber napoletano, che comunque ha segnato fini qui 11 gol come gli osannati Cavani e Pellissier. Non male!
FLOP DI GIORNATA
Il calcio italiano. Far disputare Genoa-Milan a porte chiuse è una sicura sconfitta del calcio italiano e delle istituzioni che lo governano. Essere incapaci di fermare e condannare gli idioti che lanciano le bombe carta negli stadi è la più grave dimostrazione di inettitudine in tempi in cui gli stadi sono governati da decine di telecamere. Le istituzioni nostrane sono ancora alle prese con il problema stadi e il comodo scaricabarile sulle società, che con la responsabilità oggettiva rimangono in balia dei ricatti delle parti più becere delle tifoserie. Il nostro è un Paese cui piace evidentemente continuare a fare della demagogia. E qualcuno ha il coraggio di invocare gli Europei 2016 in Italia?
I bombaroli. Ancora una volta all’Olimpico di Torino sono andati in scena loro: i bombaroli. Decine le bombe carta lanciate e inspiegabile come l’arbitro non abbia interrotto prima l’incontro per far sì che smettesse l’increscioso spettacolo. In questo modo certe frange della tifoseria bianconera finiscono per far perdere tutti gli juventini, riuscendo nella poco lusinghiera impresa di far peggio della propria squadra.
Zaccheroni. Ha fallito! E’ riuscito a far peggio pure di Ferrara mettendo insieme una media punti addirittura inferiore (1,37 contro 1,57) a quella di chi l’ha preceduto. Anche oggi tiene in panchina l’elemento più in forma, Candreva, per affidarsi al fallimentare 4-3-1-2 di gente bollita o con la valigia già in mano. Anche in sala stampa si arrovella si dichiarazioni fuori dal tempo riguardo al “potenziale della squadra che non è questo” e al fatto di aver potuto solo “gestire la squadra e non allenarla”. Patetico!