Creato da sugarkat il 14/08/2008 |
ULTIMI COMMENTI
SERIE A BOCCIATA DAGLI INGLESI
(ANSA) - LONDRA, 27 AGO - Pessimo il giudizio degli inglesi del campionato italiano. Il quotidiano britannico Times lo definisce addirittura ''un cimitero di elefanti, un parcheggio per giocatori al capolinea''. Con il ritorno di Andriy Shevchenko e Ronaldinho al Milan - scrive l'autorevole giornale di Londra - si conferma la tendenza del campionato italiano a puntare su giocatori di nome quanto di esperienza, ma forse ''ormai senza piu' stimoli''. Se una volta l'Italia faceva moda esportando alcuni dei suoi prezzi piu' pregiati (Gianluca Vialli, Roberto Di Matteo e Gianfranco Zola ma anche Fabrizio Ravanelli), quest'estate sono i ''cavalli di ritorno'' a dominare il mercato. L'estate rossonera ha registrato anche l'arrivo a San Siro di altri giocatori della categoria ''usato sicuro'': Gianluca Zambrotta e Mathieu Flamini. Le altre squadre non sono da meno: l'Inter ha preso l'ex Portsmouth Souleymane Muntari, la Juventus Olof Mellberg e il danese Christian Poulsen, la Roma John Arne Riise.
''La Serie A inizia domenica - ricorda il Times - ma il campionato non ha piu' l'attrazione di un tempo, come invece conservano Premier League e Liga. Saranno anche i campioni del Mondo, ma il calcio italiano ha bisogno di una bevuta per tirarsi su, e chissa' se i nuovi ''vecchi'' arrivati saranno all'altezza del compito''.
CALENDARIO SERIE A TIM - ANNO 2008/2009
Andata | Partite | Ritorno |
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31 Agosto 2008 | Milan - Bologna | 25 Gennaio 2009 |
14 Settembre 2008 | Genoa - Milan | 28 Gennaio 2009 |
21 Settembre 2008 | Milan - Lazio | 1 Febbraio 2009 |
24 Settembre 2008 | Reggina - Milan | 8 Febbraio 2009 |
28 Settembre 2008 | Milan - Inter | 15 Febbraio 2009 |
5 Ottobre 2008 | Cagliari - Milan | 22 Febbraio 2009 |
19 Ottobre 2008 | Milan - Sampdoria | 1 Marzo 2009 |
26 Ottobre 2008 | Atalanta - Milan | 8 Marzo 2009 |
29 Ottobre 2008 | Milan - Siena | 15 Marzo 2009 |
2 Novembre 2008 | Milan - Napoli | 22 Marzo 2009 |
9 Novembre 2008 | Lecce - Milan | 5 Aprile 2009 |
16 Novembre 2008 | Milan - Chievo | 11 Aprile 2009 |
23 Novembre 2008 | Torino - Milan | 19 Aprile 2009 |
30 Novembre 2008 | Palermo - Milan | 26 Aprile 2009 |
7 Dicembre 2008 | Milan - Catania | 3 Maggio 2009 |
14 Dicembre 2008 | Juventus - Milan | 10 Maggio 2009 |
21 Dicembre 2008 | Milan - Udinese | 17 Maggio 2009 |
11 Gennaio 2009 | Roma - Milan | 24 Maggio 2009 |
18 Gennaio 2009 | Milan - Fiorentina | 31 Maggio 2009 |
IL SOGNO È REALTA'......
Questo è per tutti i lettori di Milan News, quelli che hanno sognato, come me, Ronaldinho (ne ringrazio uno in particolare, Roberto, italiano in Germania e Ronaldinho-dipendente, autore del fotomontaggio qui sopra) ma anche quelli che lo hanno contestato ed a volte, forse strumentalizzati da alcune campagne mediatiche, offeso su faccende personali mai provate.
Questo è per il Presidente Berlusconi, al cui buon cuore ROSSONERO ho sempre fatto appello, e che penso meriti sempre ETERNA riconoscenza e fiducia da parte di ogni tifosi per quello che ha fatto, fa e farà per questi colori, anche nei momenti difficili.
Questo è per Adriano Galliani, che sicuramente non sarà il talent scout di giovani fenomeni che a volte sogneremmo ma è sicuramente una persona straordinariamente genuina, un tifoso ed un grande stratega nelle trattative che contano.
Questo è per Ernesto Bronzetti, Roberto Assis, Ariedo Braida e chiunque abbia fatto la sua parte importante e determinante.
Questo è per i miei colleghi rossoneri di altre testate o tv, a volte anche contestatissimi (come il Direttore di Milan Channel Mauro Suma, al limite del commuovente nelle sue trasmissioni negli ultimi due giorni, grazie anche a Lei) o derisi dai tifosi per aver alimentato le voci questa o quell'altra trattativa.
Questa è per tutti gli splendidi tifosi milanisti, che hanno il sangue nelle vene che scorre solo in rosso e nero.
Ma permettetemi,
Questo è per te, Ronaldinho Gaucho: fuoriclasse straordinario in campo... Ma già MILANISTA DENTRO, per la volontà dimostrata di vestire LA TUA MAGLIA: di persone e campioni come te, al Milan ne abbiamo visti tanti, dai tre svedesi a Rivera, da Baresi a Maldini, da Van Basten a Leonardo, da Inzaghi a Kakà... Ma non ci stancheremo MAI di averne sempre uno in più.
GRAZIE PER AVER TRASFORMATO QUESTO SOGNO IN REALTA' E BENVENUTO CAMPIONE
Francesco Letizia
Direttore MilanNews.it e Ronaldinhano DOC.
MITICO......CLARENCE SEEDORF
AC MILAN E MICROSOFT
Ieri, a Milanello, AC Milan e Microsoft, nel corso di una Conferenza Stampa, hanno annunciato la nascita di una vera e propria partnership tecnologica.
Un bellissimo ed emozionante momento. Anche se non sono tifosa milanista confesso che ieri, essere in uno templi del calcio ed assistere alla nascita di un connubio tra tecnologia e sport mi ha fatto pensare che davvero l'innovazione può e deve essere applicata a qualsiasi area.
Come Microsoft abbiamo infatti realizzato l'infrastruttura di Milan Lab il centro di ricerca scientifica, unico nel suo genere, che appartiene al Milan Club.
Ma in cosa consiste questo progetto? Milan Lab è il centro di ricerca che raccoglie e analizza tutti i dati relativi ai giocatori della squadra. Grazie al software Microsoft, tutto il sistema IT del Milan Lab verrà rafforzato per ottimizzare l'accesso alle informazioni e la condivisione a tutto lo staff compresi i calciatori. L'infrastruttura IT consentirà l'elaborazione dei dati relativi alle prestazioni e allo stato fisico degli atleti in relazione all'esito delle loro performance, al loro profilo e ai loro eventuali infortuni. Vengono così creati dei "cruscotti di controllo" in grado di far comprendere lo stato della squadra e del singolo calciatore.
Inoltre, la cosa incredibile è che l'accesso a queste informazioni potrà avvenire anche attraverso smartphone dunque, il preparatore, l'allenatore e il resto dello staff potranno, anche dal campo, interrogare in qualsiasi momento il database e prendere decisioni tempestive. L'idea di creare un sistema così avanzato è stata realizzata al fine di creare una sorta di storicità delle informazioni anche nel momento in cui dovessero cambiare persone appartenenti allo staff, come allenatori o preparatori, che potranno a quel punto fare riferimento ad una serie di dati storici e di parametri acquisiti che in caso contrario non avrebbero mai avuto.
Tutto ciò avviene grazie ai nostri prodotti: insomma, anche le società sportive, che poi non sono altro che vere e proprie aziende, riescono in questo modo ad innovarsi per ottenere il successo, sfruttare le competenze e dare alle persone, elementi centrali, gli strumenti necessari al raggiungimento dei propri obiettivi.
ALMANACCO DEL MILAN
Risultati alla mano, nessuna squadra meglio del Milan ha saputo rappresentare il calcio italiano all'estero nell'intera sua storia. I traguardi raggiunti sono il frutto dello straordinario lavoro compiuto nell'ultimo ventennio da un team dirigenziale organizzato, capace e ambizioso.
Il club rossonero è lanciato dal 1986 all'inseguimento di un sogno, prefigurato da Silvio Berlusconi dal primo momento in cui ne era diventato proprietario, per primeggiare in campo internazionale. Se tutto ciò è stato possibile, fuor di discussione i mezzi messi a disposizione dalla proprietà , si deve anche alla tradizione di buon senso e attaccamento alla matrice culturale lombarda - sempre aperta e disponibile ad affrontare nuove sfide e scenari imprevedibili - che ha informato tutta la storia rossonera. Francamente, non ricordiamo un altro Club che, anche nei momenti più difficili della propria storia sportiva, abbia saputo richiamare allo stadio folle imponenti in occasione di gare apparentemente secondarie. Il vincolo passionale fra tifosi, Società e giocatori ha costruito nel tempo un rapporto solidissimo, esaltato dalle imprese degli ultimi anni. La vocazione al gioco e allo spettacolo ha sempre caratterizzato questo Club. Prova lampante è la lunga serie di ottimi allenatori che, nel loro curriculum, vantano una permanenza più o meno lunga al Milan in qualità di tecnici o giocatori. Su queste basi si fonda la decisione di dedicare al Milan, prima fra tutte le squadre italiane, un numero speciale dell'Almanacco Illustrato del Calcio. Questo volume si propone oggi, dopo la prima edizione uscita in occasione del Centenario del 1999, in una veste aggiornata, arricchita di informazioni e immagini, interamente a colori. Le gare ufficiali del Milan, suddivise per annata e per competizione, ne formano l'ossatura e tracciano la storia rossonera in Italia e nel mondo. Le "performance" dei giocatori e dei tecnici, mirate sul periodo di permanenza al Milan, completano un quadro storico cui fanno da cornice alcune sintesi statistiche. La soddisfazione di restituire alla ribalta personaggi leggendari come Kilpin, Renzo De Vecchi, Van Hege, Nordahl, Altafini, Rocco, Rivera, Prati, Lodetti potrebbe da sola ripagare i nostri sforzi. Rileggere i loro nomi accanto a quelli, più attuali, di Van Basten, Baresi, Costacurta, Maldini, Shevchenko, Gattuso e Kakà aiuta a comprendere il filo conduttore che lega indissolubilmente oltre cent'anni di leggenda milanista.
Fabrizio Melegari
GATTUSO....DETTO ANKE IL RINGHIO.....
PHILIPPE SENDEROS
SE è BRAVO, IN CENTRO DIFESA ED è QUELLO KE CI SERVIVA, COM'è BELLO.....WUAOOOOOO COSì LI VOGLIAMO.....VISTO CON GLI OKKI DI UNA TIFOSA DONNA.....AH AH AH AH !!!!
Post n°64 pubblicato il 11 Febbraio 2009 da sugarkat
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Post n°63 pubblicato il 11 Febbraio 2009 da sugarkat
"Non si vende Beckham..."
di Andrea Saronni Se tre indizi fanno una prova, come insegnava la Signora del Giallo Agatha Christie, cinque rappresentano la verità, o qualcosa che le somiglia molto. Cinque sono le partite ufficiali giocate da David Beckham nel Milan: e la verità è che le residue speranze tricolori di Carlo Ancelotti passano attraverso il piede destro, la corsa, la disciplina, l'intelligenza tattica di uno che solo quaranta giorni fa - per bocca di Adriano Galliani - era "un'operazione che non va sopravvalutata dal punto di vista tecnico". Benissimo, non sopravvalutiamola, valutiamola e basta: è la più azzeccata degli ultimi 12 mesi di mercato del Milan. Più di Ronaldinho, più di Zambrotta, su Sheva meglio tacere. E ora, Beckham deve rimanere, il Diavolo ha bisogno di King David, inserito non casualmente nella lista presentata per la seconda parte della Coppa Uefa.
Proprio Galliani, ora, è chiamato a una sorta di contrappasso e sopravvalutare, tramite cash, il cartellino dell'inglese e bissare il successo dirigenziale ottenuto con Kakà piegando, dopo gli arabi, anche i riottosi americani. E, con tutta probabilità, anche le resistenze di Lady Victoria, che si annuncia come il personaggio-chiave del futuro prossimo del consorte. E in attesa di un'altra appassionante telenovela di mercato, gli aridi (mica sempre) numeri dicono che con Beckham in campo il Milan ha raccolto tre vittorie e due pareggi, entrambi subiti in rimonta, ha segnato 11 gol subendone 4, ha superato la Juventus in classifica tornando il principale interlocutore dell'Inter per il titolo. E che l'ex-Manchester ha realizzato due reti e fornito due assist nelle ultime tre gare. Per il resto, quello che le cifre non mettono nero su bianco lo dice il campo. Il Milan, pur mantenendo sullo sfondo i suoi difetti di fabbricazione, è una squadra con più equilibrio tattico, dove Ambrosini non è più l'unico fragile frangiflutti di fronte a una difesa già permeabile di suo, dove Zambrotta può finalmente permettersi di spingere come di avere maggiore energia nei recuperi e nei tackles difensivi semplicemente perché non è più da solo.
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Post n°62 pubblicato il 11 Febbraio 2009 da sugarkat
"Ha ragione Mou: il Milan è dietro..." Galliani: "L'Inter? E' solo più continua di noi"
Il derby si avvicina e l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, intervistato in esclusiva da Carlo Pellegatti per Sportmediaset, fa il punto della situazione. Tanti gli argomenti toccati, dalle 'provocazioni' di Mourinho al passo falso con la Reggina, dalle critiche ad Ancelotti alla situazione-Beckham, dallo scudetto da vincere a quella bella coincidenza che... Galliani, come vive la settimana pre-derby? Cosa è rimasto dentro dell'ultimo pareggio a San Siro? Prima il Milan vinceva sempre in casa e mai in trasferta. nuovo anno e nuovo 'trand'. Perché? Aveva recentemente dichiarato di conoscere pregi e difetti del Milan? Cosa ammira di più dell'Inter? Cosa l'Inter deve ammirare del Milan? Mourinho le sta ancora simpatico dopo le battute sui rigori genoramente concessi e sul distacco in classifica? Quali sono le ultime su Beckham? Qualcuno parla di un derby 'depotenziato' dopo il mezzo scivolone con la Reggina Un dato è curioso: nel '59 il Milan ha vinto il campionato, nel '69 la Coppa, nel '79 il campionato, nell'89 la Coppa, nel '99 il campionato e nel 2009? La Coppa Uefa andrebbe bene per questa stagione?
10 febbraio 2009 |
Post n°61 pubblicato il 02 Febbraio 2009 da sugarkat
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Post n°60 pubblicato il 02 Febbraio 2009 da sugarkat
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Post n°59 pubblicato il 02 Febbraio 2009 da sugarkat
I rossoneri sbancano l'Olimpico: Lazio travolta 3-0. Protagonista l'inglese (inserito nella lista Uefa) con gli assist per i gol di Pato e Ambrosini. Di Kakà la rete che fissa il risultato. Scavalcata al secondo posto la Juventus
Pato festeggia con David Beckham il gol dell'1-0. Ap
ROMA, 1 febbraio 2009 - David Beckham ci ha preso gusto. Dopo i gol a Bologna e Genoa, l'inglese regala una nuova splendida prestazione confezionando gli assist per i gol di Pato e Ambrosini. Di Kakà la terza rete, dopo un primo tempo in sordina dell'asso brasiliano. Una partita che aggrava la situazione della Lazio, incapace di reagire dopo la rete di Pato. Successo che permette ai rossoneri di scavalcare al secondo posto la Juventus e di rosicchiare punti all'Inter che ora li precede di sei punti.
DINHO ANCORA IN PANCA - Delio Rossi non è al bivio; Claudio Lotito lo ha giurato. Per fermare il Milan il tecnico gioca d'azzardo: Muslera tra i pali. Si proprio l'uruguaiano che la scorsa stagione prese all'Olimpico dai rossoneri cinque pappine. Poi Matuzalem sulla sinistra del centrocampo, mentre è Meghni a fare il trequartista alle spalle di Zarate e Pandev. Carlo Ancelotti aggiusta la difesa poco prima del fischio d'inizio. Tra Zambrotta e Jankulovski è infatti Bonera a giocare centrale al fianco di Senderos. Un problema fisico ferma infatti Favalli nella fase di riscaldamento. Ma la notizia è l'ennesima esclusione di Ronaldinho che viene dirottato in panchina a favore di Seedorf che parte titolare sulla linea di Kakà. Mossa che allunga il dibattito sul brasiliano, caduto ormai in disgrazia, complice un calo di forma evidente. Beckham, che ha esordito proprio a Roma, non lo smuove più nessuno al pari di Pato, punta solitaria.
PIU' LAZIO - Grinta, cattiveria e attributi. Delio Rossi ha impartito ordini precisi e la Lazio risponde al limite delle sue possibilità creando affanni al Milan che pruduce con insistenza un macchinoso possesso palla. Alla Lazio molto aggressiva, i rossoneri rispondono con ripartenze lente, ma efficaci, come quella che al 7' obbliga Muslera a compiere un miracolo deviando un tiro ravvicinato di Jankulovski. Fino al gol di Pato è l'unica occasione per il Milan impegnato a fondo nella sua trequarti. La Lazio sviluppa la sua manovra centralmente, sfruttando i tagli e la velocità delle sue punte che si ricavano varchi nella difesa rossonera.
GIGANTE DAVID - I biancocelesti cercano di fare la partita, per perdersi poi in fase conclusiva. Pandev e Zarate seminano spesso il panico. Sicuramente è del macedone l'occasione più ghiotta: una girata in area al 35' che sfiora l'incrocio dei pali. Più nitida dell'uscita spettacolare dell'ottimo Abbiati che sradica la palla dai piedi di Zarate. L'uno-due anticipa il gol, ma del Milan che sfrutta tutta l'immensa classe di Beckham. Mai un errore, mai una palla persa. L'inglese impiega poco a capire che anche questa non è serata per Kakà e si inventa rifinitore, aiutando il centrocampo a fare diga, coadiuvato dalle illuminazioni di Pirlo. Splendido l'assist del britannico per Pato al 42', che il brasiliano infila di patto destro sul primo palo. C'è il sospetto del fuorigioco dell'inglese che subito dopo regala un'altra palla d'oro al Papero che infila di testa, ma questa volta Rizzoli annulla.
AMBRO E KAKA' - Beckham, come è successo a Bologna e con il Genoa, sale in cattedra e al 3' della ripresa, su punizione, consegna ad Ambrosini la palla perfetta per il raddoppio: colpo di testa potente del capitano milanista che Muslera non vede nemmeno. La rete spiana la strada ai rossoneri che controllano agevolmente,. La Lazio viene ipnotizzata dalla capacità di far girare la palla dei rossoneri, pronti a colpire in contropiede. Kakà, magicamente servito da Pirlo, si allunga la palla del 3-0; occasione che la dice lunga sull'atteggiamento della Lazio che perde fiducia. Rossi non la manda giù e toglie Meghni per Simone Inzaghi. Ma è il Milan a sfiorare a ripetizione il 3-0. Prima con Pato che si allunga il pallone in area, poi con l'egoista Kakà che invece di servire il connazionale libero in area, spreca sul palo. Entrano Kolarov e Dabo, fuori Brocchi e Radu, ma la Lazio non ci crede più, vittima del gioco rossoneri. Il Milan cinicamente non si fa impietosire e chiude il discorso con il 3-0. Lo segna Kakà sfruttando l'assist di Seedorf: penetrazione in area e diagonale chirurgico. La firma su una vittoria ineccepibile, che rischia di trasformare la pratica scudetto in un discorso esclusivamente milanese.
Gaetano De Stefano (la gazzetta dello sport) |
Andiamo ad analizzare nel dettaglio le prestazioni dei singoli della formazione di Ancelotti. Benino Senderos, all'esordio. Bocciato Pato; Ronaldinho salva il suo tecnico con un gol da antologia Dida 6.5 - La parata su Peixoto al 29' è una di quelle circostanze che può anche cambiarti una stagione. Facciamo finta di niente sul mezzo pasticcio che stava per combinare appena due minuti più tardi Antonini 5.5 - Qualche errore di troppo in fase di impostazione. La scusa dell'età non vale più; Antonini ha 26 anni. E' vero anche, però, che al Milan maturano tutti un po' più tardi Kaladze 5.5 - Più volte tagliato fuori dalla velocità dei due attaccanti dei portoghesi, fatica a intendersi con il rientrante Senderos Senderos 5.5 - Non è in condizione, un eventuale voto sufficiente sarebbe bugiardo. Tuttavia il gigantesco difensore svizzero lascia intravedere alcune chiusure niente male. Sarà di sicuro una risorsa importante Jankulovski 6 - Anche lui in difficoltà quando i contropiedisti dello Sporting Braga passano dalle sue parti, il ceko è però più propositivo in fase offensiva di quanto lo sia Antonini sulla fascia opposta Gattuso 6.5 - Il solito combattente. Ringhia su tutti, arbitro compreso. E' suo il finto assist per la magia di Ronaldinho a tempo scaduto Emerson 6.5 - Lento, ma preciso e ordinato. Non ruberà di certo il posto a Pirlo, ma se in condizione il brasiliano può essere una valida alternativa per il centrocampo rossonero Seedorf 6 - Entra per dare ordine e consistenza all'azione offensiva dei suoi. Ci prova, ma sbaglia tanto Flamini 5.5 - Il francesino non convince come nelle prime uscite stagionali. Spesso a terra nei contrasti, e quando c'è da ripartire pare sempre sulle gambe Pato 5 - C'erano tutti i presupposti perché quella contro il Braga fosse la sua partita. E invece il giovane brasiliano, dopo una promettente partenza, si spegne dopo appena 20' di gioco. Peccato Ronaldinho 7 - Entra e non te ne accorgi. Fino al 93', quando fa esplodere San Siro con un destro di potenza e precisione disarmanti Inzaghi 5.5 - Due occasioni, un quasi gol. Purtroppo Pippo è così: o segna o bisogna dargli 5.5. La squadra non lo aiuta, ma quando ha la palla giusta gli ohh del pubblico si sprecano come sempre Shevchenko 6 - Sicuramente il migliore del tridente rossonero. Non è più lo Sheva Pallone d'Oro, ma alcune sue accelerazioni hanno riportato in vita le sue fughe di una volta Ancelotti 6 - A 40 secondi dalla fine, Ronaldinho lo salva da un post partita complicato. L'idea del tridente non era male, ma forse Carletto avrebbe dovuto lavorarci un pochino di più prima di proporlo al grande pubblico |
Una perla del brasiliano nel recupero regala al Milan la vittoria contro il Braga. A San Siro, i rossoneri conquistano contro i portoghesi il secondo successo consecutivo nella fase a gironi di Coppa Uefa. Dinho entra al 64' ma incide più di tanto. Fino al 93' quando decide il match con una magia... Milan-Sporting Braga è una partita strana. Una partita diversa dalle altre. Chi scrive la cronaca è praticamente obbligato a partire dalla fine. Esattamente a 40 secondi dal triplice fischio di Rasmussen, che ha sancito la vittoria numero due in altrettante partite giocate dai rossoneri nella fase a gironi della Coppa Uefa. Siamo al 90'. Rasmussen parla con il quarto uomo che rende noto attraverso la lavagnetta luminosa che i minuti da recuperare saranno tre. 180 secondi di speranza, per cercare una vittoria a lungo inseguita nel primo tempo ma che nella ripresa è sembrata invece più lontana che mai. Merito di uno Sporting Braga che gioca a viso aperto, e che risponde colpo su colpo alle avanzate rossonere. Fino al 93' però, o per essere precisi, fino al 92':10''. Questo il tempo che segnava il cronometro quando Ronaldinho, entrato al 19' del secondo tempo al posto di un evanescente Pato, decideva di risolvere la sfida di San Siro. Shevchenko, positiva la sua partita, scende bene palla al piede sulla sinistra prima di scaricare centralmente verso Gattuso. Il capitano rossonero (Maldini e Ambrosini non erano della partita) difende il pallone e lo lascia a Ronadinho, appostato qualche metro fuori dall'area di rigore. Non un tiro dei suoi (uno di quelli con l'interno a giro, tanto per intenderci, ndr), ma una sassata di sconsiderata potenza e precisione: la palla fila via dritta e si infila all'incrocio dei pali, là dove Eduardo proprio non può arrivare. E' il gol che cambia, decide e chiude la partita. Il Milan conquista altri tre punti e si avvia al passaggio del turno senza troppi problemi. Ammirata e raccontata la bellezza della rete di Ronaldinho, è doveroso ricordare che nel primo tempo Milan e Sporting Braga hanno dato vita a una partita entusiasmante, con azioni da una parte dall'altra, miracoli di Dida (avete capito bene!) e occasioni nitide capitate sui piedi e sulla testa di Inzaghi e Shevchenko. Nel secondo tempo, però, l'intensità di gioco cala notevolmente. La formazione di Ancelotti diventa prevedibile, e i portoghesi guadagnano campo, tanto da meritare quasi il vantaggio. Al 64' entra Ronaldinho, subito dopo Seedorf. Ma è il primo a decidere l'incontro, con un destro tanto bello da non sembrare neanche vero, e che si infila all'incrocio dei pali quando mancano appena 40 secondi al termine della partita. |
Primo da solo in campionato e con i tasca già tre punti dopo la prima trasferta nel girone di Coppa UEFA, l'AC Milan che riceve i portoghesi dell'SC Braga nel secondo impegno del Gruppo E sprizza salute e tranquillità da tutti i pori. Braga pericoloso Ritmi elevati Senderos dall'inizio Gruppo e singoli Nulla da perdere |
pubblicato: domenica 02 novembre 2008 da Luca Rosato in: Milan Notizie Napoli Serie A 2008/2009
La partita nel primo tempo non regala grandi emozioni, il primo tiro infatti arriva al 20′ grazie ad un colpo di testa di capitan Ambrosini salvato sulla linea dalla difesa azzurra. La risposta del Napoli non si fa attendere e arriva dal suo uomo simbolo Lavezzi, sicuramente il migliore in campo per i partenopei a fine gara, con un bolide da fuori area deviato in angolo. Il Milan cerca la strada giusta per arrivare al gol ma il trio Santacroce, Cannavaro, Contini è un muro quasi invalicabile che costringe l’avversario al tiro dalla distanza e quasi sempre lontani dallo specchio. La partita è molto fisica, Santacroce non lascia mai spazio a Ronaldinho da una parte e Bonera riesce ad arginare al meglio le incursioni di Lavezzi dall’altra. Al 44′ però la partita cambia a causa di un’espulsione: Maggio, per un fallo da tergo su Jankulovski, riceve il secondo giallo e quindi abbandona il campo anzitempo, il Napoli perde il suo laterale migliore e si va al riposo con tanta corsa ma poco spettacolo. Hamsik resta negli spogliatoi per scelta tecnica e subentra Aronica, il Napoli non vuol concedere nulla, in attacco rimane la coppia argentina Denis-Lavezzi. Il Milan, senza cambi, prova ad approfittare della superiorità numerica e Ronaldinho ci prova al 49′, dopo uno svarione di Contini, il suo destro è angolato ma un super Iezzo smanaccia in angolo. La squadra di Reja non è mai doma e trova spazi invitanti per la velocità dei suoi terribili argentini e Lavezzi prova a concludere ma il suo tiro è troppo lento e finisce tra le braccia di Abbiati. Santacroce, tra i migliori del Napoli fin qui, abbandona il campo per infortunio e al suo posto entra Pazienza, Ancelotti risponde con Pato al posto di Ambrosini e successivo cambio di modulo 4-2-3-1. Borriello ci prova di nuovo ma senza fortuna e lascia il posto in campo al sempre verde Inzaghi ma non è lui a rendersi pericoloso, al 73′ Kakà, con un bolide, colpisce il palo alla destra di Iezzo poi su continui rimpalli la palla finisce in calcio d’angolo. Dopo due minuti Pato divora un gol colossale mancando di testa, a porta vuota, il vantaggio. Il Milan ci crede ma il Napoli è tenuto sempre vivo da un incredibile Lavezzi, il pocho non è mai stanco, dribla, lotta e si batte per tutta la squadra. All’84′ Rocchi, su segnalazione dell’assistente, assegna un rigore dubbio per i rossoneri, fallo di mano di Pazienza e Kakà va sul dischetto. San Siro vede già il gol ma Iezzo riconferma la serata di grazia e para alla sua sinistra. Potrebbe essere un brutto colpo per la squadra di Ancelotti ma il gol arriva due minuti dopo. Su una punizione dalla destra di Ronaldinho, Denis prova la deviazione in angolo ma sfortunatamente la palla si insacca sotto la traversa. Milan uno, Napoli zero, dopo tanto, forse troppo, i rossoneri agguantano il primato solitario in campionato. MILAN- NAPOLI 1-0 MARCATORE: Ronaldinho al 41′ s.t. MILAN (4-3-2-1): Abbiati 6; Zambrotta 6,5, Bonera 6,5, Favalli 6 (Kaladze s.v. dal 30′ s.t.), Jankulovski 6; Gattuso 6,5, Seedorf 6,5, Ambrosini 6 (Pato 5,5 dal 15′ s.t.); Kakà 6, Ronaldinho 6,5; Borriello 6 (Inzaghi s.v. dal 26′ s.t.). (Dida, Antonini, Emerson, Flamini). All: Ancelotti ARBITRO: Rocchi di Firenze; assistenti Calcagno e Griselli NOTE - Spettatori 54.079 per un incasso di 965.731,21 euro. Al 44′ pt Maggio espulso per doppia ammonizione. Ammoniti Ambrosini, Denis, Kakà e Cannavaro per gioco scorretto. Recuperi, 1′ pt, 4′ st. Le foto di Milan - Napoli 1-0 |
Post n°52 pubblicato il 03 Novembre 2008 da sugarkat
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Dopo l'avvio stentato le parole del brasiliano hanno scosso l'ambiente e da allora il gruppo ha cominciato a lavorare per la squadra: "Questà è la nostra forza" spiega Ancelotti.
La svolta è venuta dopo la sconfitta contro il Genoa, quando Kakà parlò alla squadra attraverso i giornali spiegando che "per vincere un campionato il talento non poteva bastare". Un messaggio che era diretto a tutti e che è stato recepito per la portata che aveva, come ha spiegato Carlo Ancelotti che adesso si gode il primato in classifica del suo Milan. "Il nostro segreto è il gruppo - ha detto il tecnico a Radio anch'io - che si è consolidato nel tempo, che lavora da molti anni e che è sempre stata la nostra forza. Dopo le due sconfitte ci siamo parlati e ci siamo compattati e insieme abbiamo capito che tutti avrebbero dovuto fare dei sacrifici per trovare il giusto equilibrio tattico. In quel momento non riuscivamo a difendere bene e neanche ad attaccare, siamo cresciuti quando i giocatori di maggiore qualità hanno accettato di sacrificarsi per il collettivo". Il Milan dei grandi campioni adesso bada al sodo: "Adesso si sta vedendo una squadra forse meno bella ma certamente più concreta. da tempo poi ci manca Pirlo, che per noi resta un giocatore insostituibile. Con lui possiamo fare un gioco diverso e quando rientrerà saremo ancora più forti". Sta crescendo e convincendo anche Ronaldinho che non sembrava far fare salti di gioia ad Ancelotti: "Sta cominciando a capire il calcio italiano - ha spiegato ancora il tecnico rossonero - e i risultati stanno arrivando. Lui è un grande campione e sta facendo la sua parte. Anche Ronaldinho si è inserito e calato in questo gruppo, in cui la forza è la grande sintonia che da sempre, secondo la filosofia del Milan, caratterizza il rapporto tra me e la società e tra me e i giocatori. Senza dimenticare l'anima italiana e lo spirito che uomini come Maldini, Gattuso e Ambrosini sanno trasmettere". |
Una deviazione dell'argentino all'86' su punizione di Ronaldinho regala i tre punti nel posticipo ai rossoneri, che prima in superiorità numerica per più di un tempo (rosso a Maggio) avevano colpito il palo e sbagliato un rigore con Kakà. Per gli uomini di Ancelotti è il sorpasso ai danni di Napoli, Udinese ed Inter, che vale il primato in classifica.
Il Milan vince il posticipo della decima giornata di serie A superando al Meazza il Napoli per 1-0 e vola così al comando della classifica, scavalcando oltre i partenopei anche Udinese ed Inter. Ma che fatica per i rossoneri, che in superiorità numerica per più di un tempo (doppio giallo a Maggio), trovano i tre punti solo nel finale, dopo aver colpito un palo e sbagliato un rigore con Kakà, grazie ad una sfortunata deviazione di testa di Denis su punizione di Ronaldinho.Ancelotti rilancia dal primo minuto l'ex Barcellona e Borriello nel tridente col Pallone d'Oro, mentre a centrocampo sceglie Gattuso, Ambrosini e Seedorf e dietro, dove sulle fasce agiscono Zambrotta e Jankulovski, al centro ci sono Favalli e Bonera a difesa di Abbiati. Reja dall'altra parte schiera il Napoli in formazione tipo, con Iezzo che torna tra i pali, Santacroce, Cannavaro e Contini nella linea a tre di difesa, Maggio e Mannini sulle corsie, Blasi, Gargano e Hamsik in mezzo al campo e la coppia -Lavezzi-Denis in attacco.Sembra una partita a scacchi, dove ad ogni mossa ne segue un'altra degli avversari e per questo il ritmo stenta a decollare. E' il Milan, sempre molto alto in pressing, a tenere in mano il pallino del gioco e l'iniziativa, senza tuttavia creare particolari problemi alla retrovia azzurra. Il Napoli resta infatti molto bloccato e riparte in contropiede, cercando di togliere ai rossoneri gli spazi. Così le occasioni migliori arrivano da calcio piazzato o quando gli esterni riescono ad arrivare sul fondo: al 21' la palla buona è sulla testa di Ambrosini, ma dopo l'uscita a vuoto di Iezzo è Blasi a salvare sulla linea, al 41' sui piedi di Lavezzi, che però arriva tardi su un pasticcio Bonera-Abbiati dopo una conclusione dalla distanza di Mannini.Allo scadere di una prima frazione dunque molto equilibrata e priva di grandissime occasioni da gol, dove Gattuso da una parte e lo stesso Lavezzi dall'altra sono i migliori, arriva la svolta: Maggio, già ammonito per un fallo su Kakà, scivola nell'uno contro uno con Jankulovski e si aggrappa al ceco, Rocchi estrae il secondo giallo e il Napoli resta in dieci. Gli azzurri pagano l'inferiorità numerica nella ripresa perché perdono la fantasia di Hamsik, acciaccato e sostituito da Aronica, e poco dopo la forza fisica al centro della difesa di Santacroce, che protagonista di un buon match finisce ko dopo un contrasto con Ronaldinho (solo una botta) ed è costretto al cambio con Pazienza.A scaldare i guantoni di Iezzo è in avvio di secondo tempo proprio Ronaldinho, poi tocca a Seedorf calciare di poco a lato e a Gattuso vedersi respingere da un compagno una conclusione in mischia. Il Milan comunque è ormai padrone del campo, anche se Lavezzi quando riparte continua a tenere da solo in ansia San Siro, e Ancelotti pesca dalla panchina Pato, una punta al posto di Ambrosini. Borriello, non brillantissimo, ha un guizzo al 63', ma Iezzo è bravo due volte a chiudere lo specchio. Per l'ex genaono è l'ultima palla, perché non riuscendo a scardinare il muro partenopeo Ancelotti prova a giocare la carta Inzaghi.Ma il fortino continua a reggere, anche grazie al palo che nega il gol a Kakà, col passare del tempo sempre più nervoso, a Iezzo, che nonostante a volte vada un po' in apprensione risulta essere sempre efficace, a Pato, che si mangia l'1-0 di testa a porta vuota, e a Cannavaro, che non sbaglia una chiusura. Quello rossonero diventa così un assedio infruttuoso e serve allora un episodio... anzi due. Prima Rocchi concede un rigore molto dubbio per fallo di mano di Pazienza su cross di Kakà, ma il brasiliano spara su Iezzo, poi ci pensa Denis a spegnere l'euforia azzurra, deviando nella propria porta una punizione-cross di Ronaldinho. E' l'86' e per il Napoli è una vera mazzata. Il Milan fatica ma porta a casa i tre punti che valgono il triplo sorpasso ai danni di partenopei, Udinese e Inter. I rossoneri volano in vetta alla classifica dove da soli non stavano da anni (16 maggio 2004), i partenopei si mangiano le mani e scivolano al quarto posto.
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I rossoneri si impongono di misura a San Siro al termine di una partita tutt'altro che facile. Il Milan batte 2-1 il Siena a San Siro e continua la sua rincorsa alla vetta della classifica. Partita in chiaroscuro dei rossoneri, che solo a tratti hanno messo in mostra un gioco apprezzabile contro una formazione ospite tutt’altro che rinunciataria. Alla fine, però, i padroni di casa hanno confermato una inedita capacità già vista a Bergamo, ovvero quella di portare a casa con la grinta più che con lo spettacolo tre punti anche in partite sofferte e magari bruttine, capacità fondamentale per chi vuole vincere quella lunghissima corsa a tappe che è il campionato. Il match. Ancelotti propone il 4-3-1-2 con Kakà alle spalle di Pato e Inzaghi mentre in difesa Favalli rimpiazza al centro Maldini e a metà campo Emerson fa altrettanto con Flamini. Dall’altra parte Giampaolo sostituisce l’infortunato Ficagna con Zuniga mentre Frick è preferito a Maccarone al fianco di Ghezzal nella coppia d’attacco toscana supportato da Kharja trequartista; in porta c’è Manitta al posto dello squalificato Curci. Nella prima mezz’ora si vede soprattutto un gran correre in mezzo al campo del Siena, che chiude tutti gli spazi: così le occasioni arrivano solo su calcio piazzato, con un sinistro di Del Grosso sul fondo per gli ospiti al 14° e soprattutto due incornate di Pato al 18° e al 22° per il Milan, con Manitta nel primo caso e il palo nel secondo a fermare le deviazioni del brasiliano. Alla mezz’ora la fiammata che apre i giochi: azione in verticale Kakà-Gattuso e palla a Inzaghi, che batte Manitta in uscita. Dopo un tiro di Pato respinta da Pato il Siena prova a replicare ma prima della pausa non va oltre un paio di conclusioni da fuori. Nella ripresa i toscani provano a prendere il controllo del gioco e dopo un colpo di testa di Ghezzal deviato da Abbiati in angolo agguantano il preggio al 53°: cross di Zuniga dalla destra, rimpallo in area e Vergassola si ritrova la palla tra i piedi e insacca l’1-1. La rete subita risveglia il Milan che prima sfiora la rete del 2-1 con un sinistro di Pato fuori di poco e poi la trova al 21°: tiro-cross di Kakà dalla destra, Celi considera fallosa una spinta di Portanova su Inzaghi e indica il dischetto, da dove il solito Kakà piazza il 2-1. Sotto di una rete il Siena torna a farsi vedere in avanti lasciando spazi in difesa. Il risultato è una partita decisamente più gradevole nella quale entrambe le squadre sfiorano il gol, da parte rossonera soprattutto con un colpo di testa di Gattuso salvato sulla linea di Vergassola, un destro di Pato fuori di poco e un contropiede concluso da Kakà con un tiro sul fondo e dall’altra con un destro di Galloppa deviato da Abbiati e una punizione di Codrea al 38° che fa scorrere l’ultimo brivido sulla schiena di un Milan che si ritrova sempre più vicino alla vetta della classifica. |
Post n°48 pubblicato il 27 Ottobre 2008 da sugarkat
Prossimo turno del campionato di Serie A
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27/10/2008
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Post n°46 pubblicato il 27 Ottobre 2008 da sugarkat
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L'appetito vien mangiando? Secondo Ancelotti la Coppa Uefa funziona proprio così: "Per adesso non è stuzzicante, ma vedrete giunti a marzo..." Carlo Ancelotti si presenta soddisfatto ai microfoni nel dopogara del match vinto dal Milan in Coppa Uefa sul campo degli olandesi dell'Hereenveen. |
23.10.2008 20.32 di Milannews Redazione Ecco la cronaca diretta della partita 95' Finisce qui: il Milan vince 3-1 in Olanda con i gol di Gattuso ed Inzaghi e l'autorete di Jong-a-Pin. L'HEERENVEEN ACCORCIA: Pato perde palla e sul contropiede Favalli (ammonito nell'azione) commette fallo da rigore su Henrique in area. Pranjic insacca: 1-3 81' : Pato a tu per tu col portiere: Vandenbussche devia in angolo 79': Bella parata di Dida su conclusione di Kalou 77': Esce Kakà, autore di una grande prova, entra Jankulovski 70': Doppio cambio di Ancelotti: fuori Shevchenko e il decisivo Inzaghi, dentro Ronaldinho e Pato TERZO GOL DEL MILAN: E' ANCORA INZAGHI, IMBECCATO DA GATTUSO, A METTERLA DENTRO A TU PER TU COL PORTIERE 62': Bel tentativo di Antonini, di poco fuori 60': Cambi per l'Heerenveen: lasciano il campo Popov ed Elyounoussi per Paulo Henrique e Kalou 52': L'Heerenveen preme in attacco, i Rossoneri liberano ma subiscono la manovra olandese 48': Tiro di Pranjic, Dida c'è 46': Si ricomincia: non ci sono cambi nelle due formazioni 45': L'arbitro manda tutti negli spogliatoi: gli ultimi minuti hanno visto una partita a ritmi discreti, ma senza nessuna grande occasione nè per l'Heerenveen nè per i Rossoneri. 2-0 dunque all'intervallo con il gol di Inzaghi e Gattuso. 32': Elyounoussi sbaglia un diagonale pericoloso dalla destra Mentre il primo gol sembra poter essere attribuito a Kakà visto che il tocco potrebbe essere stato di un difensore olandese, continua il match con una grande prova di Luca Antonini in fascia destra. 2-0 MILAN: Gennaro Gattuso si inserisce in area e colpisce di destro dal limite dell'area su cross di Kakà 21' : Kakà sbaglia il 2-0 su percussione di Antonini MILAN IN VANTAGGIO: Superpippo Inzaghi, sempre lui, mette in rete in mischia un cross dalla sinistra di Ricky Kakà: 1-0 15': Continua l'offensiva degli Olandesi con numerosi calci d'angoli: pur senza soffrire eccessivamente, i Rossoneri tengono bene. 10': La squadra di casa prende coraggio in contropiede: Favalli è attento a chiudere
2': Punizione di Shevchenko, risponde bene Vandenbussche: angolo per il Milan. Nulla di fatto. 1': Le squadre sono in campo Ecco le formazioni ufficiali con le quali scenderanno in campo i titolari di Heerenveen-Milan: Heerenveen: Vandenbussche; Breuer, Popov, Dingsdag, Jong-A-Ping; Grindheim, Vayryinen, Prenjic; Beerens, Sibon, Elyounoussi. |
Stampa britannica scatenata dopo le dichiarazioni di Adriano Galliani sull'ingaggio del centrocampista. Dal fotomontaggio sul "Daily Mirror" all'Italian Job con cui il "Sun" racconta l'arrivo del giocatore a Milano (David Beckham con la maglia del Real Madrid. Afp) LONDRA (Gb), 22 ottobre 2008 - La foto fa una certa impressione. Non parliamo del megaposter di David Beckham in mutande per la campagna pubblicitaria di Giorgio Armani che campeggia nel centro di Milano, bensì della sua foto con la maglia del Milan (ovviamente, si tratta di un fotomontaggio), messa online dal Daily Mirror pochi istanti dopo che Adriano Galliani ha confermato dall’Italia l’indiscrezione che vuole il biondo centrocampista inglese in prestito ai rossoneri da gennaio e abile e arruolato per campionato e Coppa Uefa. Una notizia di quelle destinate a rivoluzionare persino la giornata di Champions League, perché quando si tratta di Beckham, sull’isola tutto sembra passare in secondo piano. ITALIAN JOB - Ecco, perciò, il Sun aprire la sua home con un Italian Job a caratteri cubitali, che riassume l’arrivo del giocatore dei Los Angeles Galaxy in Italia, mentre nelle pagine interne si ipotizza addirittura che il prestito possa trasformarsi in un contratto definitivo, se l’inglese dovesse fare bene con il Milan. Una pista che, però, nessun altro giornale inglese ha per il momento deciso di seguire, preferendo limitarsi a dare la notizia del semplice prestito. E così se Guardian, The Independented Evening Standard titolano sull’offerta fatta dal Milan per ingaggiare Beckham, Daily Express e il collega Daily Star usano praticamente le stesse parole ("Becks set for AC Milan") puntando però al giocatore, che diventa il soggetto principale dell’intera operazione. HELLO ITALY - Un’operazione che i più scettici vedono solo come un’abile mossa di marketing modello Ronaldinho (anche se il brasiliano sta ora dimostrando con i fatti di essere ben più di un contratto pubblicitario) ed è proprio questo risvolto commerciale che spinge il Daily Telegraph a prendere subito le difese del pupillo nazionale, riportando le parole di Galliani sull’argomento ("Il Milan non fa la raccolta delle figurine"), mentre il sito del Times, sceglie l’ironia con un provocatorio "Goodbye America! Hello Italy" ad indicare il prossimo sbarco tricolore di Beckham. Un Beckham che chiuderà la sua avventura stagionale con i Galaxy domenica (la squadra di LA è rimasta fuori dai playoff) e che sul suo sito ufficiale non ha ancora commentato alcunché (il blog è fermo al 16 ottobre), come pure lo stesso ha fatto la squadra americana che, al contrario, piazza foto dell’inglese praticamente ovunque, quasi a ricordare che quello del Milan sarebbe (sarà) solo un prestito. |
SOCCER SUPERSTAR GULLIT
A TE.....RONALDINHO
KAKÀ VS RONALDINHO - RICARDO KAKÀ -
Inviato da: nerissaxx
il 24/12/2008 alle 14:05
Inviato da: myPRINCESS
il 07/11/2008 alle 14:04
Inviato da: pazza1986p
il 03/11/2008 alle 17:42
Inviato da: nerissaxx
il 03/11/2008 alle 15:03
Inviato da: valerie3010
il 03/11/2008 alle 14:09