LA MIA SIBERIADE

Ci riuscirebbe un uomo a fare altrettanto?

Siamo arrivati alla nuova epidemia di influenza senza nemmeno essercene accorti, visto che le Agenzie specializzate danno per scontato che poteva essere previsto questa contaminazione gia’ da qualche mese.

Mo’ te che bravi questi giornalisti!  Piu’ pericolosi di loro non c’e’ professione! Basta scrivere ed ecco qua che ti sbatto l’untore in prima pagina.

Quello di interessante, pero’, questa volta e’ stato il gruppo mass media in web. Complimenti davvero a tutti! Avendo come scopo del lavoro anche la sorveglianza sanitaria, ho girato nei vari siti per valutare sia notizie che curiosita’, ma anche per ritrovare appunti che mi potessero essere utili. Beh, la mappa Google dei casi dichiarati e’ stata per me utilissima, per evidenziare facilmente le zone interessate dalla malattia. Ve ne consiglio la visione, facilissima e senza dover capire la lingua inglese: fate click qui sotto e divertitevi a spostare la mappa a destra o sinistra, per vedere i casi dichiarati.

http://maps.google.com/maps/ms?ie=UTF8&hl=en&t=p&msa=0&msid=106484775090296685271.0004681a37b713f6b5950&ll=32.639375,-110.390625&spn=15.738151,25.488281&z=5

Comunque sia, il caso in se’ e’ molto interessante, perche’ l’OMS ha dovuto emettere un comunicato nel quale si specifica che la malattia non si contrae mangiando carne di maiale. Vi dico questo perche’ molti anni fa, non ricordo in che anno, a Napoli scoppio’ una epidemia di salmonellosi veramente dura, ed allora il comunicato ufficiale del Ministero della Salute Pubblica (in quegli anni lo richiamava cosi’ il Ministero della Sanita’) invito’ senza mezzi termini, in modo drastico, tutti i cittadini delle zone colpite ad evitare di consumare mitili e frutti di mare. Ma i napoletani continuarono a cibarsi di cozze, e cosi’ dovette intervenire l’Amministrazione Pubblica a impedire che si vendessero cozze, peoci, mitili, frutti di mare! Certo, io sto mettendo la cosa sull’umoristico, ma e’ un po’ che ci troviamo di fronte a periodi di malattie che portano a grossi problemi sociali. Non dimentichiamoci la Mucca Pazza, Ebola (ci fecero pure un fim), la malattia della lingua blu delle mucche del nord Europa, la SARS, l’Aviaria e altre.

Io sono del parere che ci siano si’ mutazioni virali e batteriche, ma sono anche del parere che si sta facendo di tutto per permetterle. Laghi contaminati da ogni tipo di prodotto chimico, che criminali della Natura gettano la’ come se fosse il lago la  latrina del mondo…. Fiumi che anziche’ portare acqua portano putridumi di ogni tipo… Mari ed Oceani malati, foreste distrutte, habitat letteralmente cancellati dalla faccia del globo…. Tutto per il vil potere del denaro e del potere. Continuando cosi’ l’uomo cancellera’ se’ stesso, ma come ho potuto appurare in conversazioni varie, a nessuno interessa… “una volta morto io che me ne frega di quello che capita? Mica sono vivo per lamentarmene!” dicono molte ignoranti (vera ignoranza) persone, egoiste ed edoniste. Io vorrei che potessero, invece, ritornare in vita e farle soffrire allo stesso modo in cui hanno lasciato soffrire gli altri andandosene senza fare nulla.

Per coloro cui interessasse vedere le notizie sulla A H1N1 vi indico i siti piu’ attendibili:

   http://www.pandemicflu.gov/ 

http://wwwn.cdc.gov/travel/contentSwineFluUS.aspx

 Dimenticavo.... un buon antivirus per il vostro pc ve lo indico in foto!

Quante mai volte avete mangiato Il filetto alla Strogonoff ? Sicuramente tante, ma non ne conoscete la sua storia e la sua ricetta, che e’ un vero e proprio must della cucina russa. Si narra che un medico, Strogonoff appunto, alle dipendenze della zarina Maria di Russia, esercitando la sua professione tra i cacciatori di balene,durante  una battuta di caccia ci fu un’intossicazione da aringhe polari per l’ intero seguito imperiale di San Pietroburgo. A quel punto Strogonoff somministrò all’ intero equipaggio una dieta molto rigida a base di riso e carne di mucca precedentemente fermentata nella panna e succo di cipolle, il cui gusto e praticita’ divenne  divenne di gran moda alla corte moscovita e al Caffè Puskin, sulle sponde della Neva. Nel tempo la ricetta ebbe continue trasformazioni e qui vi segnalo una delle ultime, provata in un ristorante in centro di Mosca lo scorso mese. Vi lascio i links per poter vedere il Caffe’ Puskin e chi sia stata Maria di Russia.

Filetto di vitello alla Stroganoff

• 600gr di filetto di vitello
• farina quanto basta
• 40gr di burro
• 1 cipolla piccola
• 1 scalogno
• 1 spicchio di aglio
• 1 foglia di alloro
• 4 cucchiai di sherry
• 200gr di salsa di pomodoro
• 1 cucchiaio di mostarda in polvere
• 2 mestoli di brodo
• 6 cucchiai di panna
• sale e pepe a piacere

Preparazione:
Tagliare la carne a striscioline, infarinarla leggermente e rosolarla nel burro. A cottura ultimata, trasferire la carne in un piatto caldo e coprire. Preparare la salsa. Nel fondo di cottura stufare la cipolla, lo scalogno e l’aglio tritati finemente (se necessario aggiungere un po’ di brodo) e la foglia di alloro.