Creato da laura_brustenga il 23/02/2008

Dedicato a Karol

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« Il mio più grande amoreL'irrazionale »

Una storia unica

Post n°319 pubblicato il 17 Gennaio 2010 da laura_brustenga
 

2 aprile 2008. ore 16,00 ( le 10,00 a Boston ). Ecco, potrei collegarmi al computer e guardare via satellite "  l'ultimo saluto a karol  " ... Ma il mio dolore verrebbe lacerato dalle immagini, dalle parole, dall'atmosfera... No, non ce la faccio, ho paura e la maledetta voglia di assistere alla cerimonia sa di autolesionismo. Soffro già abbastanza così, non ho il coraggio di rischiare d'impazzire dalla sofferenza che questa storia ha improvvisamente regalato alla mia vita. Esco di casa e me ne vado in riva al mare... Non c'è nessuno, soltanto un ragazzo col suo cane, ignaro di come mi sto sentendo. Cammino senza sapere dove arriverò, e i miei pensieri corrono a Boston, dentro la "casa del corpo senza vita"... Che desideri pazzeschi mi stanno passando per il cuore. Vorrei la mia foto lì con lui, per essere bruciata insieme a lui quando lo cremeranno... Vorrei che portasse via qualcosa di me, ma a noi nulla di materiale ci è stato concesso: quello che più di tutto mi fa male è il pensiero che karol...non c'è più, che non esiste più...che ha smesso di amarmi tanto, che ha lasciato i suoi occhi, il suo cuore, le sue mani che tante volte hanno battuto i tasti del computer in cerca di me... Ora mi sento dannatamente sola. Mi siedo sulla riva, sono stanca, mentalmente molto stanca: sono stati mesi colmi di ogni emozione a grandi livelli, e perdere tutto così all'improvviso mi ha sfiancata. Penso a lui, guardo le onde del mare e ogni onda che arriva ai miei piedi vorrei fosse il suo amore, il suo pensiero, vorrei che qualcuno mi dicesse che è tutto un brutto sogno. Ma sto toccando con mano una realtà che non ho mai provato nella mia vita: il dolore in tutte le sue forme, perchè m'invade oltre il cuore e la mente anche le mani che si chiudono per non aver più nulla da regalare...e gli occhi, che si chiudono per non vedere più... Dopo un'ora e mezza passata a pregare in silenzio che questo amore possa non disperdersi nel vento, ho un sospiro di sollievo: posso tornare a casa, la cerimonia sarà finita. Ora karol è veramente il passato, che non tornerà mai più nel mio domani...

Mi telefona poi Kristyna... " Lauretta, hai visto?" - " Non ne ho avuto la forza..." ...Lei allora, con un tono di voce sereno mi dice " Peccato Laura, peccato. E' stata una cerimonia tranquilla, dolce. La famiglia alla fine ha detto qualcosa per te. Ha detto RINGRAZIAMO LAURA, LA GIOVANE DONNA ITALIANA DI CUI IL NOSTRO KAROL SI ERA PERDUTAMENTE INNAMORATO...LA RINGRAZIAMO PERCHE' SIAMO CERTI  CHE E' PER LEI CHE KAROL HA VISSUTO UN MESE IN PIU'..." Un brivido in me: sono certa anch'io di questo: non so cosa fosse scritto dal destino, quello che non puoi cambiare: ma so che questo incontro aveva un fine, un motivo importantissimo. Che  forse io...non saprò mai... ... ...

Gli amici increduli di tanto soffrire, cercano di darmi il calore che mi manca. Ma nessuno di loro è in grado di riempire questo terribile vuoto che ho dentro al cuore. Nessuno. Nè altri amori potranno mai darmi quello che lui, senza mai esserci potuti vivere, ha saputo darmi. Guardando avanti vedo il buio totale, ho conosciuto la vera gioia, quella che mai sarò in grado di poter spiegare poichè tra karol e me c'è stato qualcosa di troppo profondo e misterioso. Magico. No, molto di più. E adesso so con assoluta certezza che mai più nella vita potrò vivere quella gioia. Mai più. E' come morire... Una parte di me è veramente morta con lui. Vorrei chiudere gli occhi e trovarmi lì con lui. Ignoravo che potesse esistere una nostalgia così devastante. Ma se è per karol che devo star tanto male...anche il dolore mi aiuta a sentirlo vicino. Perchè è il dolore che lui mi ha dato,  è tutto ciò che mi resta di lui. Ed io amo anche questo insopportabile dolore.

Ogni giorno è un giorno in cui, aprendo gli occhi mi cade addosso il mondo, perchè so che dovrò passare altre ore nello sprofondo della malinconia. Una situazione davvero pesante, che a stento riesco a sopportare, e solo per amore di lui. Succedono strane cose durante questi giorni: cose che non sto a raccontare perchè a me stessa, che so di averle vissute, sembrano assurde. Ma forse lo sembravano prima: oggi non più. Posso dire soltanto che sono iniziate una serie di piccoli "miracoli" che confermano "LA SUA PRESENZA ACCANTO A ME". Se tutto ciò non fosse assoluta verità non mi sarei mai sognata di scriverlo più volte... E se penso che non posso dimostrarlo mi raccapriccio: ma poi penso che ciò che arriva da oltre la vita...sono situazioni, emozioni che hanno bisogno soltanto di essere comprese.

Il giorno 8 aprile 2008 sembra un giorno come tanti. Io sono al lavoro, oggi sono di servizio in una di quelle "insule" antiche ritrovate negli scavi di Ostia antica: la CASA DI DIANA. E' una giornata piovosa, scura, che mi ricorda molto il giorno in cui morì Karol. Non c'è ancora nessuno, io sono appoggiata al muro vicino al cancello d'entrata dell'insula e questo silenzio che ha per sfondo soltanto il rumore della pioggerellina mi distrugge e un pò mi piace. Sto scoprendo molte cose meravigliose, nel silenzio... Guardo fissa nella stanzetta davanti a me, ho lo sguardo fisso nel muro di mattoni antichi ma la mente è altrove... Soffro, soffro tantissimo. Ma lascio sempre che le mie sensazioni negative non vadano fuori di me; passeranno... Poi torna quell'attimo di nostalgia dolorosa e insopportabile che durante il giorno si fa viva moltissime volte: ma stavolta c'è qualcosa di più forte in questa nostalgia. Come se stessi per esplodere non riuscendo più a trattenere l'assenza di Karol. E' una vera preghiera quella che sto imprecando nell'odio in questo istante: l'odio per un destino che m'aveva regalato la cosa più preziosa della mia vita portandomela via come per ridere di me. Sto male, fisso il vuoto e penso disperatamente...KAROL, DOVE SEI? KAROL HO BISOGNO DI TE... Improvvisamente, proprio lì...tra i mattoni dell'antico muro, appare una LUCE. Una luce meravigliosa che crea un disegno astratto: è lucentissima, giallo ocra, tremolante e nitida, alta. Io resto senza parole ma anche senza pensieri, scioccata e felice: mi chiedo se sto davvero vedendo quello che ho davanti agli occhi, e ascolto un messaggio che non ha voce, un messaggio chiarissimo che non so come io possa sentire, ma lo sento perfettamente... " Ehi... sono qui..." ... ... ... Sto sperimentando una gioia senza precedenti, molto più forte di quella avuta finora. Una gioia troppo, troppo grande per me. Non si può sopportare, tanto che a un certo punto sono costretta a voltare altrove lo sguardo: una sensazione pazzesca. Posso garantire che di felicità si può morire...e che la felicità vera non è roba per noi umani. Torno dopo poco a guardare il muro, ma quella luce non c'è più.

[il muro sullo sfondo]

 

[la luce]

Entrano le mie colleghe, che vedendo il mio sguardo chiedono  CHE HAI FATTO LA? STAI PIANGENDO? - Non me n'ero neanche accorta. Io sto provando ancora emozioni meravigliose. Non riesco a crederci, ma è tutto vero. Allora mi torna in mente qualcosa che karol mi aveva detto quando si svegliò dal coma: CHI MUORE NON VA VIA SUBITO, PERCHE' HA DELLE COSE DA ULTIMARE NELLA VITA... Lui era cambiato nei confronti della vita, dopo il coma, perchè aveva vissuto cose meravigliose. Ho compreso. Ho compreso tutto. Da quel giorno, anche se garantisco di percepire dentro di me la sua presenza, sono finiti quei "piccoli miracoli" che mi davano il percepire netto della sua presenza accanto a me. Karol è venuto a darmi l'ultima gioia, quella che mi avrebbe e mi ha cambiato la vita, e ciò è potuto accadere perchè tra noi c'era l'energia necessaria. C'è stata fin dall'istante in cui ci siamo incontrati virtualmente. Oggi comprendo il perchè di una storia d'amore impossibile colma di gioia e di dolore...Oggi comprendo che la vita va vissuta con serenità, senza paure. Io non ho più nessuna paura dell'ultima sorte di ognuno di noi. Ho toccato con mano che la morte è solo corporale, ma che siamo esseri meravigliosi ed eterni.

l'8 aprile 2008 la nostalgia si è trasformata come per incanto, diventando semplicemente amore, certezza e gioia.

L'universo è infinito, come infiniti siamo tutti noi. L'universo è colmo di energie che scambiano con le nostre energie. Io dico che l'universo è Dio, che l'universo siamo noi.  Credo perchè verificato, nell'energia planetaria sul mondo e sull'essere umano, come la luna per le maree... Dopo questa meravigliosa esperienza, ho voluto cercare ancora e ancora...qualcosa che mi avvicinasse alla verità, perchè mai potremo comprendere il mistero della vita, ma possiamo avvicinarci ad esso. E' per questo che ho voluto verificare quali energie possedesse la nostra storia: astrologicamente parlando,esistono i TEMI COMPARATI tra due persone. Sono i due TEMI DI NASCITA SINGOLI, confrontati con quello dell'altro. Dal mio con quello di karol sono venuti fuori significati estremamente forti, che per una persona addentrata in questa incantevole scienza vuol dire che il nostro è stato un incontro karmico. Ossia un incontro che nella vita precedente finì con qualcosa in sospeso. Per meglio verificare mi sono rivolta al sito ASTRODIENST, richiedendo il comparato tra karol e me, fatto però da loro, che sono studiosi espertissimi. Mi sono fatta mandare il tutto stampato a mò di libro, volevo vedere cosa veniva fuori da qualcuno che non ti conosce e che ignora questa storia... Ve ne mostro solo alcune pagine... ???????

 

 

Non racconto poi il sogno che ho fatto qualche tempo fa di karol, che conseguentemente ho dovuto confrontare con il Mitreo che si trova nella CASA DI DIANA. Le coincidenze, i "messaggi" che si sono sovrapposti tra noi sono innumerevoli. Ad ogni modo, se girate per il blog, troverete il post dedicato al SOGNO e al MITRA...

***

 E con questo termino con il racconto di questa mia esperienza: ogni volta è comunque un ricordo che viene a galla, e la vita ci dice che col passato si deve chiudere...perchè si deve vivere L'OGGI. Tanto ciò che è stato il passato è anche nel presente e nel futuro. Nel nostro mondo esiste il tempo; nel mondo dell'anima no. E' sempre tutto presente. Cosicchè oggi chiudo col rivivere i ricordi, visto che Karol ha sofferto ed ha dato inconsapevolmente la vita per la mia felicità, per farmi capire che non devo soffrire la sua assenza ma devo solo vivere la vita attraverso il nostro amore. Perchè quello, l'amore, non muore MAI. E tornerà sempre...

DEDICATO A KAROL / http://blog.libero.it/PRIVATISSIMO/

laura

 
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