Dedicato a Karol

Il silenzio è un regno infinito al quale si ascende per vie maestre o per sentieri nascosti. Vi è il silenzio che ci attende sulla soglia della gioia e quello che ci presenta il dolore. Il silenzio timido della speranza e quello incrollabile della fede. Il silenzio paradisiaco che suggella le labbra dell' amore, quando l'anima comprende l'accordo di un' altra anima; e il silenzio di raccoglimento che chiude gli occhi dei morenti, quando l'anima tende ad allontanarsi da sola, in armonia con se stessa. E come le ore e le voci della natura, anche i silenzi spirituali hanno un colore. E vi è il silenzio grigio che si solleva dalla polvere del passato, dalle scie dei ricordi, dai solchi dei rimpianti, dagli abissi dei rimorsi. E il silenzio azzurro che nasce dalle vibrazioni di una musica. E vi è il silenzio dei sordi che registrano nel tumulto intimo i movimenti muti delle folle e delle cose. Il silenzio policromo dei ciechi che traducono nell' intima quiete le voci delle cose e delle folle. E il silenzio d'oro dei mistici che disperdono la loro anima nell' infinito, dove è il riflesso di Dio.