Disputationes

Venerdì 12 Agosto

Ore 12:18
Siamo alla distilleria Jameson, e ci siamo slurpati di buon grado un Irish Coffee, che è fra parentesi, divino.
Stamani ci siamo svegliati alle 9:15 e mentre le nostre compagne dormivano, siamo scesi nell’area comune a bere caffè, mangiare l’orrendo Muffin e a preparare l’odierno pasto, ovvero panini.
Venendo via dall’ostello ci siamo fermati un po’ in tutti i negozi, anche perché non avevamo una vera meta. Ora meditiamo di andare al National Museum.

Ore 17:35
Il National Museum raccoglieva chincaglierie, argenteria, vestiti, armi, vasi, gioielli, calici, arpe, mobili di collezioni private ed altro. Bello, ma era un po’ noioso, e soprattutto, pieno di scale.
Usciti fuori abbiamo assistito alla mostra “The Endurance”, che riuniva foto, filmati, testimonianze e oggetti vari della spedizione di Shackleton in Antartide, della sua prodezza, delle sue disavventure e della sua morte.
Mattia era entusiasta non tanto per l’interesse suscitato dai contenuti, quanto per aver ritrovato una mostra che aveva già visto a New York, tempo fa.
Dopo ciò siamo andati alla mitica immancabile Guinness, la fabbrica, e ci siamo comprati un sacco di cosuccia, come magliette, carte, calamite… Non abbiamo fatto la visita per puro disinteresse e per eccessivo affollamento turistico. Peccato perché in cima alla ciminiera c’è un pub dove ovviamente c’è la più buona ed autentica Guinness della terra.
Abbiamo percorso un'altra volta un lungo tratto di strada ed abbiamo visto, da fuori, la casa di Oscar Wilde, che ora è un college che porta il suo nome.
Nel parco antistante la casa, v’era una statua moderna e colorata dell’intellettuale in questione, e vi abbiamo scattato qualche buffa foto.
Abbiamo sostato in questo parco ove abbondano i prati.
S’è fatto un calcolo del “munus” rimastoci e la situazione non è radiosa.
DOBBIAMO FUGGIRE DA DUBLINO!!

Sabato 13 Agosto

Ore 14:32 ( Dublino, Maremma gatta! )
Ieri sera siamo riusciti a prendere un Irish Coffee verso le 23:30 e, dopo aver girato tantissimo, siamo tornato all’ostello alle 00:45 di stamani.
Dovevamo alzarci verso le 8:00 per fare la doccia e per prepararci per la gita a New Grange, nella Boyne Valley, un sito archeologico ad una cinquantina di chilometri da Dublino. Così è stato.
Avevamo prenotato in Italia l’autobus per non avere questo pensiero, oltre un mese prima, se non che, dopo essere stati in fila pronti per montare nell’autobus e una volta saliti al suo interno, ci siamo resi conto di essere in soprannumero.
L’idiozia di queste persone è inconcepibile e farò di tutto per rappresentarla nel modo più infamante possibile.
L’autista ha pregato di scendere dall’autobus noi 8, e sottolineo 8, che eravamo senza posto ( fra l’altro io avevo offerto il mio ad una vecchiarina italiana, da vero gentiluomo coglione ) e ci ha spiegato che ci erano 8 posti prenotati in più e chi ha detto con una faccia da ebete e completametne disinteressato, che gli unici modi erano la restituizione del soldo o il raggiungimento del luogo per conto nostro.
Ma chiaramente nel tempo che avremmo impiegato a trovare e ad utilizzare altri mezzi, il resto del gruppo avrebbe iniziato la visita e sarebbe stato un problema anche per il ritorno.
Proviamo a forzarlo, ma il trippone è irremovibile e ci ripete con la stessa calma tonalità la sua cantilena risolutiva.
Sempre più incazzati, arriva un altro bellimbusto che riprende la solfa del primo, il quale mentre siamo distratti, salta sul posto di guida, chiude i portelloni e ingrana la marcia fuggendo e lasciandoci al nostro destino.
Siamo quindi costretti a riprendere il nostro denaro e a filarcela: ci indirizzano ad una cassa, ove non ci ricevono e ci deviano ad una cassa sul retro.
A questo punto ci aspettavamo ci ricevessero a suon di bastonate, ed invece, c’era una cassiera stronzetto che frignava come fossero i suoi soldi quelli che GIUSTAMENTE pretendevamo.
Alla fine siamo stati rimborsati. Bestemmiando sommessamente, siamo tornati a gironzolare per Dublino e ci siamo imbattuti nella National Gallery, che è bellissima, immensa e ricchissima; le sale stesse erano superbe opere d’arte architettoniche. Bella. Gratuita. Uno dei quadri più belli è stato “La cattura di Gesù” del Caravaggio.
Impressionante.
Siamo tornati nella Marrion Squame, che è un bel parcone, cioè quello di ieri.
Abbiamo consumato il nostro fiero pasto e ora ci dedichiamo, chi alla lettura, chi alla scrittura.
Vi dico che sono accompagnato nello scrivervi, affezionatissimi, da un magnifico sottofondo di Schubert.
Dovremmo incontrarci con Federico, ma visto che lui, comodo, ha fissato l’appuntamento alla SUA fermata dell’autobus che è a 2 km da qua, cerchiamo ora di scendere a patti.
E che Iddio ci preservi la salute, la sanità mentale, la verginità anale… e magari qualche spicciolo. Toh, beccatevi sta preghiera!