RIVOLUZIONE COPERNIC

LA RIVOLUZIONE COPERNICANA NEL PIATTO. Anche l'alimentazione onnivora sotto accusa, quale ultimo corollario della visione antropocentrica dell'Universo. Se l'uomo può fare a meno della carne, come già dimostrato dalla Scienza, non è ammissibile che gli sia ancora concessa la possibilità di uccidere solo per un sapore in bocca.. CREDI DAVVERO CHE X UNA BISTECCA NE VALGA LA PENA? guarda l'immagine del blog

 

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ONNIVORI E PSICHIATRIA....... leggete in fondo......

Post n°104 pubblicato il 11 Aprile 2008 da Rivoluzione_Copernic
 

Il Vegetarismo non è una paroloccia.

Il Vegetariano non è un adepto di una setta ortodossa.

Purtroppo ancora oggi circolano leggende urbane generate da una profonda e radicata ignoranza in materia.

Semplicemente il vegetariano è colui/colei che sceglie per ragioni etiche, ecologiste, salutistiche, (e perché no…religiose) una dieta alimentare che esclude il consumo di alcuni (o tutti nel caso dei vegani) gli alimenti di origine animale.

Chiaramente la scelta animalista si basa sull’idea, semplice quanto lapalissiana, che gli animali siano, similmente all'uomo, esseri senzienti; dovrebbero essere riconosciuti i medesimi diritti alla vita e alla libertà.

Ma ogni scelta che implichi la rinuncia all’alimentazione onnivora (anche se spesso ci piace chiamarla "carnivora") ha dei fondamenti incontrovertibili che si basano su studi che non hanno nulla a che fare con l’ideologia animalista (che potrebbe essere accusata di faziosità…).

Una delle sciagure del nutrirsi di altri esseri viventi uccisi barbaramente è che in questo modo avviciniamo la nostra specie all’estinzione.

L’impatto ambientale dell’allevamento intensivo sul nostro ecosistema è una delle buone ragioni per smetterla con il consumo di carne.

La produzione di carne richiede infatti, nel suo processo, una superficie di terra coltivabile fino a sedici volte superiore a quanta richiesta da legumi ed altri tipi di proteine vegetali. Questo significa che la produzione di 200 grammi di carne (la classica fettina) richiede l'impiego di una quantità di terreno dalla quale si potrebbero ricavare due chili e mezzo tra cereali e legumi.

Di tutti i cereali prodotti nel mondo, oltre il 55% è destinata agli allevamenti e non direttamente all'alimentazione umana. A questo va aggiunto il fatto che la maggior parte dei vegetali usati per il mangime per animali vengono coltivati e preparati in Asia e America Latina, ovvero paesi più poveri, e non destinatari di quella produzione.

Se poi vogliamo dare un substrato di scientificità alla scelta vegetariana (per chi ancora crede che i vegetariani moriranno di stenti per via di una malnutrizione…) dovremmo dare un’occhiata ai bollettini medici che la American Dietetic Association e la Dietitians of Canad hanno redatto.

Dai dati scientifici risulta infatti come elevati consumi di frutta e verdura siano correlati con più basso rischio di tumore in diverse sedi e con una minor incidenza di patologia ischemica miocardica e cerebrovascolare. Inoltre sono stati documentati effetti positivi su alcune patologie senili dell'occhio (degenerazione maculare, cataratta). L'elevata assunzione di Acido Folico avrebbe delle ripercussioni positive, oltre che in gravidanza (sui difetti del tubo neurale del feto), anche per il suo effetto anticancro (colon) e sul rischio cardiovascolare (riducendo i livelli di Omocisteina, un fattore -ormai ampiamente riconosciuto- di rischio di arteriosclerosi).

Le noci si sono rivelate protettive nei confronti delle malattie cardiovascolari, effetto riconducibile al contenuto di acido alfa-linolenico (un acido grasso polinsaturo della famiglia degli acidi grassi omega-3), che avrebbe la proprietà quasi esclusiva di ridurre l'aggregabilità piastrinica e di elevare la soglia per la fibrillazione ventricolare. Anche uno Studio sugli effetti della dieta Mediterranea avalla quest'ipotesi. Il consumo di alimenti vegetali non elaborati, oltre che rispettare il contenuto di acido alfa-linolenico, permette anche una più elevata introduzione di fibre, che sono risultate protettive nei confronti del rischio di coronaropatia e di Diabete Mellito tipo 2.

Non c’è nessuna buona ragione per continuare a mangiare cadaveri.

Nessuna.

Se qualcuno continua a mangiarla per il gusto di farlo ("mangio carne perché mi piace…") dovrebbe ricordarsi che la Necrofilia (o Sarcofagia) sono ritenute dalla psichiatria come forme di devianza mentale (come la pedofilia ad esempio).

 

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Un blog di: Rivoluzione_Copernic
Data di creazione: 23/08/2007
 

IL FATTO E' CHE C'E' CHI VIVE SENZA CARNE...

 

...NON SOPPORTO PROPRIO...

...ki accarezza cani e gatti e poi fa 

la fila dal macellaio xfar uccidere altri animali 

 

 

L'UOMO NON HA ALCUN BISOGNO...

L'UOMO NON HA ALCUN BISOGNO DI MANGIARE CARNE...

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