Adolfo Rebecchini

«È meglio seguire la strada, anche zoppicando, che correre fuori di essa. Perché chi continua a zoppicare sulla strada, benché avanzi poco, si va avvicinando alla meta; ma chi cammina fuori strada, quanto più corre tanto più si va allontanando dalla strada» (San Tommaso d'Aquino, Coment. Evang. S. Juan, 14,2).

 

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M'illumino di meno 2010

Post n°135 pubblicato il 13 Gennaio 2010 da REBECCHINI
 

 

Venerdì 12 febbraio 2010 si celebra - in veste completamente rinnovata - la sesta edizione di “M’illumino di meno”: la Giornata del Risparmio Energetico lanciata dalla popolare trasmissione radiofonica Caterpillar, in onda su RAI Radio 2. Dopo il successo delle scorse edizioni, con l’adesione di migliaia di ascoltatori e di intere città sia in Italia che all’estero, quest’anno l’invito a rispettare un simbolico “silenzio energetico” si trasforma in un invito a partecipare a una festa dell’energia pulita.

In questi anni, grazie al supporto di istituzioni, scuole, associazioni, aziende e privati cittadini, abbiamo contribuito alla diffusione di una maggior consapevolezza sulle conseguenze del consumo indiscriminato di energia: la riduzione degli sprechi e l’attenzione alle fonti alternative sono diventate parole d’ordine familiari per i nostri ascoltatori. Sulla scia di questa nuova sensibilità, è giunto il momento di fare un passo avanti rispetto allo spegnimento simbolico in nome del risparmio e di proporre un’accensione virtuosa all’insegna dello sviluppo delle energie rinnovabili. In questi anni abbiamo imparato a risparmiare, ora impariamo a produrre meglio e a pretendere energia pulita.

Allo stadio attuale della ricerca tecnologica è già possibile produrre energia con il sole, il vento, il mare, il calore della terreno o con le biomasse. Facendo appello all’inesauribile ingegno italico invitiamo tutti, dagli studenti ai precari, dalle aziende in crisi alle amministrazioni comunali, a misurarsi con la green economy adottando un sistema pulito per accendere tutti insieme le luci il 12 febbraio 2010. L’intento è duplice: da un lato verificare in prima persona che le tecnologie attualmente disponibili sono efficaci e rappresentano alternative realistiche, dall’altro dare un segnale simbolico di fiducia nelle energie rinnovabili e nello sviluppo di un modello di economia sostenibile.

Nelle piazze spente di tutt’Italia si accenderanno luci “virtuose” alimentate a energia rinnovabile o dimostrazioni creative di consumo efficiente, per testimoniare il passaggio da un sistema ormai al collasso ad una gestione più “illuminata” del nostro futuro. Per raccontare questa festa dell’energia pulita, il 12 febbraio Caterpillar andrà in onda eccezionalmente dai Mercati Traianei in Roma, coinvolgendo cittadini, scuole, istituzioni e associazioni in una rassegna di luci belle, creative e pulite, escogitate ad hoc, con un concerto finale rigorosamente a impatto zero.

La campagna di M’illumino di meno si protrarrà dal 4 gennaio al 12 febbraio dando voce al racconto delle idee più interessanti e innovative per produrre e distribuire l’energia in modo pulito, responsabile e sostenibile. Una torcia a energia pulita viaggerà per l’Italia, sul modello del tragitto della fiaccola olimpica, alla ricerca di punti di rifornimento a fonti rinnovabili, per giungere fino a Roma e “accendere” la festa del 12 febbraio. Su www.caterpillar.rai.it, sarà possibile segnalare la propria adesione e trovare tutti i materiali per diffondere l’iniziativa nei posti di lavoro, a scuola o nella propria città.

Fonte: http://milluminodimeno.blog.rai.it/

 

 
 
 

"La forza della vita una sfida nella povertà"

Post n°134 pubblicato il 13 Gennaio 2010 da REBECCHINI
 
Tag: Cei, Vita

Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente
per la
32a Giornata Nazionale per la vita

(7 febbraio 2010)

"La forza della vita una sfida nella povertà"

 

 

Chi guarda al benessere economico alla luce del Vangelo sa che esso non è tutto, ma non per questo è indifferente. Infatti, può servire la vita, rendendola più bella e apprezzabile e perciò più umana.
Fedele al messaggio di Gesù, venuto a salvare l'uomo nella sua interezza, la Chiesa si impegna per lo sviluppo umano integrale, che richiede anche il superamento dell'indigenza e del bisogno. La disponibilità di mezzi materiali, arginando la precarietà che è spesso fonte di ansia e paura, può concorrere a rendere ogni esistenza più serena e distesa. Consente, infatti, di provvedere a sé e ai propri cari una casa, il necessario sostentamento, cure mediche, istruzione. Una certa sicurezza economica costituisce un'opportunità per realizzare pienamente molte potenzialità di ordine culturale, lavorativo e artistico.
Avvertiamo perciò tutta la drammaticità della crisi finanziaria che ha investito molte aree del pianeta: la povertà e la mancanza del lavoro che ne derivano possono avere effetti disumanizzanti. La povertà, infatti, può abbrutire e l'assenza di un lavoro sicuro può far perdere fiducia in se stessi e nella propria dignità. Si tratta, in ogni caso, di motivi di inquietudine per tante famiglie. Molti genitori sono umiliati dall'impossibilità di provvedere, con il proprio lavoro, al benessere dei loro figli e molti giovani sono tentati di guardare al futuro con crescente rassegnazione e sfiducia.
Proprio perché conosciamo Cristo, la Vita vera, sappiamo riconoscere il valore della vita umana e quale minaccia sia insita in una crescente povertà di mezzi e risorse. Proprio perché ci sentiamo a servizio della vita donata da Cristo, abbiamo il dovere di denunciare quei meccanismi economici che, producendo povertà e creando forti disuguaglianze sociali, feriscono e offendono la vita, colpendo soprattutto i più deboli e indifesi.
Il benessere economico, però, non è un fine ma un mezzo, il cui valore è determinato dall'uso che se ne fa: è a servizio della vita, ma non è la vita. Quando, anzi, pretende di sostituirsi alla vita e di diventarne la motivazione, si snatura e si perverte. Anche per questo Gesù ha proclamato beati i poveri e ci ha messo in guardia dal pericolo delle ricchezze (cfr Lc 6,20-25). Alla sua sequela e testimoniando la libertà del Vangelo, tutti siamo chiamati a uno stile di vita sobrio, che non confonde la ricchezza economica con la ricchezza di vita. Ogni vita, infatti, è degna di essere vissuta anche in situazioni di grande povertà. L'uso distorto dei beni e un dissennato consumismo possono, anzi, sfociare in una vita povera di senso e di ideali elevati, ignorando i bisogni di milioni di uomini e di donne e danneggiando irreparabilmente la terra, di cui siamo custodi e non padroni. Del resto, tutti conosciamo persone povere di mezzi, ma ricche di umanità e in grado di gustare la vita, perché capaci di disponibilità e di dono.
Anche la crisi economica che stiamo attraversando può costituire un'occasione di crescita. Essa, infatti, ci spinge a riscoprire la bellezza della condivisione e della capacità di prenderci cura gli uni degli altri. Ci fa capire che non è la ricchezza economica a costituire la dignità della vita, perché la vita stessa è la prima radicale ricchezza, e perciò va strenuamente difesa in ogni suo stadio, denunciando ancora una volta, senza cedimenti sul piano del giudizio etico, il delitto dell'aborto. Sarebbe assai povera ed egoista una società che, sedotta dal benessere, dimenticasse che la vita è il bene più grande. Del resto, come insegna il Papa Benedetto XVI nella recente Enciclica Caritas in veritate, "rispondere alle esigenze morali più profonde della persona ha anche importanti e benefiche ricadute sul piano economico" (n. 45), in quanto "l'apertura moralmente responsabile alla vita è una ricchezza sociale ed economica" (n. 44).
Proprio il momento che attraversiamo ci spinge a essere ancora più solidali con quelle madri che, spaventate dallo spettro della recessione economica, possono essere tentate di rinunciare o interrompere la gravidanza, e ci impegna a manifestare concretamente loro aiuto e vicinanza. Ci fa ricordare che, nella ricchezza o nella povertà, nessuno è padrone della propria vita e tutti siamo chiamati a custodirla e rispettarla come un tesoro prezioso dal momento del concepimento fino al suo spegnersi naturale.

Roma, 7 ottobre 2009
Memoria della Beata Vergine del Rosario


IL CONSIGLIO PERMANENTE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

 

 
 
 

Gesù, il grande rompi. UN LIBRO PER VOLARE

Post n°133 pubblicato il 09 Gennaio 2010 da REBECCHINI
 

Gesù è stato il più grande rompiscatole della storia. E’ venuto sulla terra sconvolgendo tutte le convinzioni e le convenzioni sulle quali il mondo si era accomodato:

• che alcuni uomini fossero liberi e altri schiavi;
• che gli uomini e le donne non avessero pari dignità;
• che i malati e i poveri potessero essere abbandonati a se stessi;
• che gli imperatori e i potenti potessero essere adorati come dèi;
• che lo Stato potesse imporre in quali dèi credere;
• che la fede potesse essere identificata con le leggi dello Stato;
• che la fede potesse essere ridotta a pratiche esteriori
• che (e questa la rottura più clamorosa) la morte fosse la conclusione ovvia della vita umana, perché dopo non c’è più niente, tutt’al più qualche rimasuglio di ombre.

Se uno che ha scombussolato (e scombussola) tutte queste convinzioni e convenzioni non è stato un grandissimo rompiscatole...
È stato...
Lo è! Perché, adesso che tutti, grazie alla tivù, conosciamo tutto del mondo, possiamo constatare benissimo che là dove Gesù non è arrivato le cose continuano ad andare come ai suoi tempi. E là dove la sua vita e il suo messaggio vengono abbandonati, il vecchio modo di concepire la vita torna alla ribalta.
Oggi, purtroppo, anche dalle nostre parti ritornano schiavitù, non meno crudeli di quelle antiche.

dall'introduzione del libro "Gesù il grande rompi" di don Tonino Lasconi, Edizioni Paoline 2004.

 
 
 

Il verbo si è fatto carne.

Post n°132 pubblicato il 04 Gennaio 2010 da REBECCHINI

Il Verbo si è fatto carne
e ha posto la sua dimora in mezzo a noi.
A quanti lo hanno accolto
ha dato il potere di diventare figli di Dio.


 
 
 

Auguri da Mago Sales

Post n°130 pubblicato il 23 Dicembre 2009 da REBECCHINI
 


 
 Auguri per un Bimbo che è nato…
dai bambini del mondo
e dalla Fondazione Mago Sales

 

 
 

 
A
chi
ama
dormire
ma si sveglia
sempre di buon
umore, a chi saluta
ancora con un bacio, a
chi lavora molto e si diverte
di più, a chi va in fretta in auto
ma non suona ai semafori, a chi arriva
in ritardo ma non cerca scuse, a chi spegne
la televisione per fare due chiacchiere, a chi è
felice il doppio quando fa a metà, a chi alza presto
per aiutare un amico, a chi ha l’entusiasmo di un bambino
e pensieri da uomo, a chi vede nero solo quando è buio
A chi non aspetta Natale
Per essere
Migliore
 
Buon Natale



 

 
 
 

Buon Natale, amico mio

Post n°129 pubblicato il 20 Dicembre 2009 da REBECCHINI
 

Buon Natale, amico mio: non avere paura.
La speranza è stata seminata in te. Un giorno fiorirà. Anzi, uno stelo è già fiorito. E se ti guardi attorno, puoi vedere che anche nel cuore del tuo fratello, gelido come il tuo, è spuntato un ramoscello turgido di attese.
E in tutto il mondo, sopra la coltre di ghiaccio, si sono rizzati arboscelli carichi di gemme. E una foresta di speranze che sfida i venti densi di tempeste, e, pur incurvandosi ancora, resiste sotto le bufere portatrici di morte.
Non avere paura, amico mio.
Il Natale ti porta un lieto annunzio: Dio è sceso su questo mondo disperato. E sai che nome ha preso? Emmanuele, che vuol dire: Dio con noi.
Coraggio, verrà un giorno in cui le tue nevi si scioglieranno, le tue bufere si placheranno, e una primavera senza tramonto regnerà nel tuo giardino, dove Dio, nel pomeriggio, verrà a passeggiare con te.

 (Tonino Bello)

 
 
 

150° anniversario di fondazione della Congregazione Salesiana, 18 dicembre

Post n°128 pubblicato il 16 Dicembre 2009 da REBECCHINI
 

GRAZIE DON BOSCO,

 

amico, padre e maestro dei giovani,

per il tuo sguardo che infonde fiducia.

 

Nel sogno,

nella vita di tanti poveri giovani,

hai accolto con trepidazione e gioia

il piccolo seme della missione

che il Signore ti ha affidato.

L’hai coltivato con amore e passione.

Ed è fiorito in sorriso, speranza,

gioco, musica, scuola, laboratori,

proposta di vita e futuro.

 

Perchè i giovani

possano gustare gioia vera

nell’incontro con Gesù,

Pane, Perdono e vita riuscita.

 

Caro don Bosco, invoca anche per me

luce, docilità e forza

per segure la chiamata del Signore

ed essere, con l’aiuto di Maria,

tuo entusiasta collaboratore

per il bene dei giovani.

 

E l’antico sogno sulla collina dei Becchi

diverrà meravigliosa realtà

e compimento dell’eterna fedeltà di Dio

che sempre riempie

di ammirato stupore.

http://www.donboscoland.it

 
 
 

“Vuoi il mio posto? Prenditi il mio handicap!”

Post n°127 pubblicato il 15 Dicembre 2009 da REBECCHINI

“VUOI IL MIO POSTO? PRENDITI IL MIO HANDICAP!” è la prima campagna ingaggiata da Città Consapevole. L’idea è lanciata da Incipit, agenzia di comunicazione integrata di Trieste (www.incip.it) che, per il Natale 2007 ha deciso di impiegare diversamente il budget dedicato ai classici regali aziendali per promuovere invece una campagna di sensibilizzazione sulla cittadinanza consapevole. Il progetto di Incipit nasce dalla volontà di lavorare per la comunità locale e di offrire il proprio tempo e le proprie competenze a favore di una buona causa.

Si tratta, in breve, di porre l’accento sul problema contro il quale devono spesso combattere i portatori di disabilità: l’inciviltà e la leggerezza di chi occupa abusivamente i parcheggi riservati ai disabili.

 
 
 

Dio oggi

Post n°126 pubblicato il 14 Dicembre 2009 da REBECCHINI
 
Tag: Dio

"Se Dio manca, se si prescinde da Dio, se Dio è assente, manca la bussola per mostrare l’insieme di tutte le relazioni per trovare la strada, l’orientamento dove andare. Dio! Dobbiamo di nuovo portare in questo nostro mondo la realtà di Dio, farlo conoscere e farlo presente."
Benedetto XVI

 
 
 

Camminiamo incontro al Signore!

Post n°125 pubblicato il 14 Dicembre 2009 da REBECCHINI
 
Tag: Avvento

 
 
 
 
 

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Un blog di: REBECCHINI
Data di creazione: 02/10/2009
 

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