Panatura delle cotolette. » |
Post n°1 pubblicato il 27 Agosto 2011 da angelorosa2025
Questa torta mi piaceva un sacco. Da piccolo nei bar dell'appennino emiliano e nelle feste impegnative, cresime, matrimoni, comunioni, c'era sempre qualche rèzdora che si esibiva con la classica torta di riso. Grande nostalgìa ed è proprio buona, per cui ho imparato a farmela . Oggi poi è il compleanno di Cinzia e gliela dedico per mettermi in pari con una crostata... Prendo una scodella, quelle da colazione, un po' grande e la tengo come unità di misura. In una pentola abbondante metto a bollire del latte intero, circa un litro, con un pizzico di sale, una stecca di vaniglia e due o tre bucce di limone. Quando bolle ci metto il riso, lasciandocelo finchè non è quasi cotto, un po' scarso, ed ha assorbito il latte : se ce n'è troppo lo tolgo. Tolgo la stecca di vaniglia e trito molto fini le bucce di limone rimettendole nel riso, assieme ad una scodella di zucchero. Qualche volta spremo anche un mezzo limone e ce lo metto : dà un sapore piacevolmente acidulo ad equilibrare quello che sostanzialmente è uovo con riso latte e zucchero, ma nelle ricette classiche non c'è. A questo punto nell'impasto ci vanno tre uova: se voglio la torta alta e soffice le monto a lungo e le amalgamo delicatamente, se invece la voglio bassa e compatta, come preferisco, le sbatto con la forchetta tipo frittata, mescolandole nella pentola col riso. D'obbligo poi un bicchierino di sassolino, essenziale e sostituibile con sambuca o liquori all'anice di vario tipo ( ho usato con successo anche il Raki turco, e penso che, per correttezza politica, vada bene anche l'Ouzo greco...) A questo punto c'è la parte noiosa della teglia : la spalmo accuratamente di burro, e poi ci passo il pangrattato finchè non ne è tappezzata, io non uso i guanti, e le mani si sporcano di burro, e quando proprio non lo sopporto faccio sciogliere una pallina di burro nel microonde e poi la faccio scorrere liquida nella teglia (tiè...), noioso sì, ma così non si attacca... E voilà il gioco è pronto, verso il composto nella teglia ed inforno per i soliti 45 minuti a 180 gradi, il tempo comunque non è tassativo: anche un po' di più non la brucia , mentre una crosticina di zucchero quasi caramellato in superficie non guasta. Se poi mi sembra poco asciutta spesso la lascio ancora mezz'ora a forno caldo, chiuso e spento. Per toglierla dalla teglia uso un piatto con su la carta da forno e ce la rovescio, mossa da fare finchè è calda, perchè se si raffredda si attacca e son dolori... Una spolverata di zucchero a velo va bene se la servo subito, se no si scioglie e l'effetto va a farsi friggere. ingredienti : Latte intero 1 litro Zucchero 1 tazza grande Riso 1 tazza grande Uova intere 3 Stecca di vaniglia 1 Limone 1 Sassolino o Sambuca 1 bicchierino Burro : q.b. per la teglia Pangrattato : q.b. per la teglia Nella foto c'è quella suggerita dall'Artusi, con tanto di crema ( come ce ne fosse bisogno! )
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In un altro blog parlo del mio lavoro, fotografare . Questa invece è una serie di appunti, scritti per me e per chi si diverte a leggerli. Il motivo è che spesso fotografo piatti, preparazioni e prodotti, spesso sono in giro per cucine, spesso chiacchiero con gli Chef, e comunque amo trafficare in cucina. In più, avendo vissuto molti anni da single, l'autarchia alimentare era d'obbligo per evitare ricatti sentimental-gastronomici...
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