«E stavolta sarò meno sprecone sotto porta»
GIANPAOLO ESPOSITO CASTELLAMMARE DI STABIA (Napoli) Per Jerry Uche Mbakogu, la casacca gialloblù è ormai diventata come una seconda pelle e la notizia del rinnovo del prestito (con diritto di riscatto della metà in favore della Juve Stabia) lo ha reso felice come un bambino. Non avendo ancora la patente, è stato un dirigente del Padova ad accompagnarlo a Gubbio, sede del ritiro stabiese, assieme all’inseparabile Andrea Raimondi, insieme a lui protagonista della cavalcata in B. E appena arrivato all’hotel Sporting, il primo ad abbracciarlo è stato Vincenzo Attianese, lo storico massaggiatore della Juve Stabia che da trent’anni cura i muscoli e raccoglie le confidenze dei giocatori gialloblù.
Freccia nera «Mi sento come se fossi tornato a casa, ho sentito un’emozione particolare nel rivedere i vecchi compagni e Braglia, che nell’ultimo anno mi ha aiutato tanto nella mia crescita — dice Mbakogu, a cui i tifosi di Castellammare hanno affibbiato il simpatico nomignolo di "freccia nera" —. Mi volevano tante squadre ma in realtà a me interessava solo la Juve Stabia, sarebbe stato ingiusto se non avessi potuto disputare il mio primo campionato di B nella squadra con cui l’ho conquistata».
Caratteristiche Il suo arrivo contribuisce ad arricchire il reparto avanzato di una Juve Stabia ancora alla ricerca di un ariete d’area. Spesso Mbakogu, anche nella finale playoff del Flaminio, è stato utilizzato da Braglia al centro dell’attacco, ma la sua rapidità nello stretto accoppiata ad una bruciante accelerazione lo fa candidare più a un ruolo di esterno offensivo. «Da centravanti giocavo in coppia con Giovio nella Primavera del Palermo ma sinceramente non ho preferenze sulla posizione in campo — continua Mbakogu, 19 anni da compiere il primo ottobre —. Alla mia età, l’importante è giocare e fare esperienza, con il modulo a tre punte preferito da Braglia gli attaccanti sono molto spesso chiamati a scambiarsi di ruolo per non dare punti di riferimento alla difesa. L’anno scorso il tecnico mi sottopose a un lavoro specifico per migliorare sotto porta, cercherò di essere meno sprecone».
Fonte: Gazzetta dello Sport