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Sono 101 i direttori di gara impegnati sui campi di serie C.

Della serie, gli esami non finiscono mai. Anche per il settore arbitrale si aprirà, a breve, una nuova stagione che non mancherà di offrire spunti per elogi e critiche. Gli arbitri saranno coinvolti in vari gradi di responsabilità. Nei due gironi della serie C1 la presenza di molte società ben attrezzate e sportivamente agguerrite darà vita a scontri di altissimo livello tecnico-agonistico. L’imprevisto, per i direttori di gara, sarà sempre dietro l’angolo e dovranno dare prova delle proprie capacità tecniche che allo stato attuale non sono ancora state dimostrate, sebbene si parli molto bene di alcuni di loro. Non resta che attendere il fischio d’inizio, per renderci conto del loro stato di forma. Oltre al lato puramente tecnico, ci sarebbe da valutare la situazione organizzativa della CAN di C. Proponibile, e non di improbabile realizzazione, sarebbe che l’associazione italiana arbitri (AIA) entrasse a far parte in pianta stabile dei quadri della FIGC. Ciò per non restare sempre isolati e distaccati dal mondo calcistico e ambire in definitiva a un inquadramento professionale molte volte richiesto e mai raggiunto. Intanto, in  attesa della ripresa dei campionati, la CAN di serie C si è  sottoposta a un ulteriore quanto consueto lifting rinnovando in parte la composizione dei quadri. Sono 101 i direttori di gara abili e arruolati a disposizione per le prossime gare dei due gironi della serie C1. 14 quelli che hanno rimesso il loro incarico per rispetto delle norme dell’organo tecnico. In tutto 6 i promossi dalla serie C1 alla CAN di A e B: Michele Cavaretta, Riccardo Pinzani, Carmine Russo, Valerio Scoditti, Dino Tommasi e Paolo Valeri. Rosario Murro – calciopress.net