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«Io, stuprata in Piazzetta» Dodici ore di incubo a Capri
Post n°1269 pubblicato il 12 Agosto 2007 da stabia_info
Ma i carabinieri svelano il giallo: una bugia. Turista denunciata Dodici ore d'inferno alla ricerca di un fantomatico violentatore. Dodici di ore di tensione e preoccupazione per le autorità, per gli abitanti dell'isola e perfino per i turisti spaventati per la possibile presenza di un bruto nelle strade che portano in Piazzetta. Tutto perché una giovane brasiliana aveva raccontato di essere stata violentata dopo una notte trascorso girando per le discoteche dell’isola. Ma non era vero nulla e in serata R.D.R.T.J (Sono queste le iniziali della straniera di 26 anni) viene denunciata dai carabinieri della stazione di Capri, comandata da Michele Sansonne, per falso in atto pubblico e procurato allarme. Ieri mattina poco dopo le 5 la giovane viene trovata in lacrime, inginocchiata per terra, da uno spazzino. L'uomo dà subito l'allarme: sul posto arrivano i carabinieri e subito dopo l'ambulanza del 118. Ai medici la brasiliana, esile, pelle ambrata, capelli corti e biondi racconta la sua storia: «Di quei momenti terribili ho un ricordo confuso, ma l'uomo che mi ha violentato ha utilizzato il preservativo». I medici però, non trovano segni di violenza: solo piccole escoriazioni alle ginocchia e una coscia. La ragazza aveva avuto rapporti sessuali, ma per i medici è impossibile stabilire quando. Poi ai carabinieri la donna dice: «Erano in due. Sono arrivati all'improvviso, uno di loro mi ha afferrata e mi ha violentata». La ricostruzione non convince il comandante Michele Sansonne anche perché i video delle telecamere che circondano la piazzetta la mostrano mentre torna a casa da sola. In quelle immagini ci sonoè solo quattro minuti di vuoto, troppo pochi per una violenza carnale. E non solo: il racconto della ragazza è confuso, contraddittorio. Così dopo aver interrogato tutti quelli che l'avevano incontrata, dopo aver ricostruito i suoi movimenti, i carabinieri la riconvocano in caserma insieme con l'amica brasiliana, in vacanza con lei e che parla molto bene l'italiano. Questa volta R.D.R.T.J. dice finalmente la verità: «Ero uscita dall'hotel con la mia amica, poi nel corso della nottata ci siamo perse di vista. Sono stata a ballare in diversi locali. In uno di questi un ragazzo mi ha avvicinata, mi ha fatto delle avances io non ci sono stata, poi sono caduta. Lui mi ha preso in giro, mi ha umiliata, così quando in via delle botteghe quallo sconosciuo mi ha trovato in lacrime, ho raccontato di essere stata violentata». Una bugia, una calunnia, che le é costata una denuncia. La notizia della confessione corre subito di bocca in bocca. E l'isola tira un sospiro di sollievo. Anche se pochi avevano creduto alla storia della brasiliana e molti avevano pensato all'ennesima ragazza in cerca di un momento di pubblicità. Anche perché R.D.R.T.J aspira a fare la modella. A Capri ora si oscilla tra la rabbia e l'indignazione. Ettore De Nardo, presidente della Sippic, la società dell'energia elettrica e della funicolare caprese, fin dal primo momento aveva mostrato perplessità: «Ho subito temuto che si trattasse di un'altra bufala come quella raccontata dal turista che meno di un mese fa sostenne di essere stato scippato della telecamera in piazzetta», spiega. Sulla stessa linea il presidente dell'associazione commercianti capresi Giuseppe Massa: «Se fosse successo un fatto del genere qui a Capri sarebbe stato gravissimo, ma io non ci ho mai creduto. In ogni caso mettendo in giro queste voci si scredita l'isola». E tutti sperano che denunciare reati (falsi) subiti a Capri non diventi una nuova assurda moda. Anche perché solo quale settimana fa una coppia di turisti inglesi era già stata denunciata: aveva raccontato di aver subito uno scippo in Piazzetta. Tutta una «bufala». Ciro Lembo, il sindaco, reagisce con forza: «Capri ha rischiato grosso per colpa di una notizia rivelatasi infondata». Stavolta il primo cittadino è determinato: «Ora diciamo basta. Anche se i carabinieri hanno già denunciato la donna per simulazione di reato e procurato allarme, ho stabilito di riunire la giunta per dare incarico a un legale per avviare le procedure per la costituzione del Comune parte civile. Quello che succede a Capri ha una risonanza enorme. Questo attira i mitomani, che ne approfittano per finire sulle prime pagine dei giornali. Bisogna mettere un freno, forse il pericolo di pagare di tasca propria i danni d’immagine potrà essere un efficace deterrente, una barriera invalicabile a chi vuole farsi pubblicità a basso costo». Il sindaco non esclude ora di citare in giudizio anche la coppia di turisti inglesi che denunciò di aver subito uno scippo mai avvenuto. DANIELA DE CRESCENZO |
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