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Rigoli punta i piedi alla ripresa degli allenamenti: occorrono altri quattro rinforzi

Il Ferragosto di riposo della Juve Stabia è terminato e, dopo tre giorni di riposo assoluto, da ieri si è tornati al lavoro. Pino Rigoli ha avuto la “rosa” di nuovo a sua disposizione ed ha diretto il primo allenamento alle 17:30 sul rettangolo verde del “Romeo Menti”. Primo giorno di lavoro e primo giorno di parole. Nel tardo pomeriggio, al termine della seduta, in sala stampa si sono presentati il tecnico gialloblù, il trequartista stabiese Max Caputo ed il giovane attaccante, nativo di Castellammare, Giovanni Longobardi. Rigoli è stato il primo a prendere il microfono in mano. E come al solito non le ha mandate a dire. «Servono almeno quattro rinforzi per essere competitivi e bisogna prenderli subito, entro il 31 agosto». L’ex allenatore del Cosenza è entrato nel dettaglio dei rinforzi. «Ci servono assolutamente due difensori. Dobbiamo rinforzare la linea arretrata con giocatori che sappiano essere all’altezza di un campionato difficile come quello che ci attende. E poi dobbiamo integrare un centrocampista centrale ed anche un attaccante». Le affermazioni di Rigoli non lasciano spazio a dubbi. La Juve Stabia è incompleta e deve essere rafforzata. Un messaggio chiaro e netto alla dirigenza che non ha bisogno di essere letto tra le righe. Il presidente Cesarano è avvertito: deve investire ancora se non vuole che sia un campionato di sofferenza. Sulla stessa lunghezza d’onda del suo trainer è uno dei leader di questa squadra, Max Caputo. «Sono convinto che quanto dice il mister è vero, c’è ancora qualcosa che manca a questa squadra». Caputo pensa anche al suo ruolo di guida di questa stagione. «Sono arrivati tanti giovani. Noi che siamo i senatori di questo gruppo dobbiamo fare da chioccia a chi si è appena unito e sta dimostrando tanta voglia di far bene». Il talentuoso attaccante sa bene che Castellammare non è una piazza facile. «Dobbiamo essere capaci di responsabilizzare i nuovi. Dobbiamo far capire loro che essere qui è soltanto un punto di partenza, bisogna guadagnarsi la fiducia della tifoseria stabiese». Rigorosi motivi anagrafici impongono a Giovanni Longobardi di essere l’ultimo ad essere posto al fuoco di fila delle domande dei cronisti. Il giovane attaccante è nativo di Castellammare e non nasconde la sua emozione di far parte della compagine della sua città nativa. «Come stabiese per me è un onore far parte di questo gruppo. È un sogno che si corona e di questo non posso non esser grato alla società e al mister che credono in me. Non mi resta che convincerli sul campo di aver fatto la scelta giusta ». Le parole del bomber spengono le polemiche nate sulle decisioni di Rigoli di allontanare dalla squadra alcuni ragazzi della città. L’esclusione dalla rosa di Cacace, Ferraro, Porzio e Vitale aveva alimentato i malumori dell’ambiente dopo una campagna acquisti tutt’altro che esaltante. Ora le frasi di Longobardi e le “chanches” che la giovane prima punta ha di essere uno dei protagonisti della prossima stagione mettono a tacere quelle che ormai sembrano solo delle dicerie. C’è da dire che la prima punta stabiese sembra avere la strada spianata. Il parco attaccanti gialloblù non ha al suo interno giocatori con il peso specifico di Longobardi, salvo Setaro, che tanto bene ha fatto nelle precedenti amichevoli. Una rosa ristretta sembra il vero problema della Juve Stabia di quest’anno. L’atteso match di coppa Italia con il Sorrento (in programma mercoledì 22 agosto in notturna) fornirà i primi verdetti e, forse, anche i primi rinforzi. MARCO GIORDANO