ANTONELLA LOSAPIO Castellammare. Scioperano i dipendenti della Manutencoop, la ditta che si occupa di pulizie non solo all’ospedale Maresca, ma anche nei presidi ospedalieri e nei distretti sanitari dell’Asl Napoli 5, fatta eccezione per quelli della penisola sorrentina dove il servizio è affidato a un’altra ditta. Quaranta lavoratori con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil hanno indetto due giornate di astensione dal lavoro (oggi e domani) per protestare contro il mancato rispetto del capitolato d’appalto da parte dell’azienda. «La ditta di Bologna - spiegano i dipendenti - è subentrata alla Sanitas dal primo aprile e doveva garantire il minimo contrattuale, cioè quattro ore e trenta minuti di lavoro giornaliere per tutti i lavoratori come stabilito dall’appalto». Dopo lo sciopero del 16 giugno che interessò solo i dipendenti della Manutencoop del lotto 2 che si occupano delle pulizie oltre che del Maresca, anche dei distretti sanitari di Portici, Ercolano, San Giorgio e Torre del Greco, questa volta la mobilitazione ha visto scendere in campo anche i lavoratori del lotto 1 che si occupano, invece, delle pulizie dei distretti sanitari 80, 84, 86 e 90, cioè Castellammare, Boscotrecase, Pompei e Gragnano e gli ospedali di Castellammare, Gragnano e Boscotrecase. «Dallo sciopero di giugno le cose non sono cambiate - denunciano i dipendenti -. Non c’è stato un confronto con i sindacati. L’azienda continua a non mantenere gli impegni assunti con la firma del contratto e dice che non ha i soldi per pagare le ore previste a tutti i lavoratori. Abbiamo deciso nuovamente di protestare per rivendicare i diritti, chiediamo il rispetto del capitolato». Una delegazione è stata ricevuta dal manager dell’Asl 5 Gennaro D’Auria. «Il direttore generale - dicono i sindacati - si è mostrato disponibile e ci ha invitato a scrivere una lettera sindacale per denunciare la situazione che la direzione generale provvederà poi a trasmettere alla ditta per risolvere la questione in tempi brevi. Tra le ipotesi messe in campo la rescissione del contratto». L’astensione dal lavoro dei dipendenti del lotto 1 e 2 che hanno aderito alla protesta ha comportato inevitabilmente caos e disagi per utenti e pazienti ricoverati che hanno dovuto fare i conti con pavimenti sporchi e cartacce nei presidi e nei distretti sanitari interessati dallo stato di agitazione. I dipendenti della Manutencoop hanno garantito i servizi minimi indispensabili, cioè la pulizia di bagni, sale operatorie e Pronto soccorso. Oggi in programma la seconda giornata di sciopero. «Sono passati mesi dal passaggio di cantiere - proseguono i rappresentanti sindacali -. Circa il 40% dei dipendenti del lotto 1 e 2 non lavora quattro ore e trenta». Ma il malcontento non è legato solo alla violazione del capitolato d’appalto per l’orario di lavoro. «Alla base della protesta - attaccano i sindacati - c’è anche la questione dell’avvio dei processi di mobilità da un lotto all’altro messi in atto senza consultare i sindacati e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Non possiamo accettare le inadempienze contrattuali dell’azienda. Per tali ragioni andremo avanti con denunce e scioperi». «La direzione generale - conclude il manager D’Auria - provvederà a fare delle contestazioni alla ditta. Intendiamo capire come stanno le cose». ilmattino