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Ancora una denuncia dell’Associazione stabiese “Itaca” per il troppo cemento

Post n°3524 pubblicato il 25 Ottobre 2008 da stabia_info
Foto di stabia_info

Parla il presidente dell’Associazione nonché Consigliere Comunale del PD di Castellammare di Stabia, Tommasino

Troppo cemento lungo i rivoli e i torrenti italiani: questa la denuncia dell'associazione stabiese 'Itaca', che nelle ultime ore ha chiesto all'amministrazione comunale di Castellammare di far sospendere i lavori al tunnel della statale sorrentina. Ecco in sintesi le ragioni dell'associazione presieduta dal consigliere comunale del Partito Democratico, Gino Tommasino, in un comunicato diramato nelle ultime ore. L'80% dei mille comuni più esposti a rischio idrogeologico ha abitazioni minacciate da frane e alluvioni, uno su tre interi quartieri e oltre la metà vede addirittura sorgere in queste fabbricati industriali. A fronte di questo ancora nel 37% dei comuni non viene realizzata una manutenzione ordinaria delle sponde e le delocalizzazioni di quelle strutture presenti nelle aree a maggiore pericolo sono praticamente al palo. Due comuni su tre sono complessivamente bocciati nella mitigazione del rischio idrogeologico, il 28% addirittura non fa praticamente nulla per la sicurezza del territorio. Le 'maglie rosa' assegnate ai comuni più meritori da 'Operazione smottamenti' di Legambiente e Dipartimento della Protezione Civile, spettano come sempre i paesi del nord. Le 'maglie nere', invece, assegnate tutte al centro-sud. Tra le grandi città Roma prima in classifica con un 7 e mezzo in pagella, fanalino di coda Napoli che ottiene una grave insufficienza. I disastri ambientali che vedono protagonisti i rivoli, torrenti e fiumi italiani sono la diretta conseguenza di scelte sciagurate compiute dall'uomo l'abusivismo, l'urbanizzazione delle aree golenali e la mancata manutenzione ordinaria dei corsi d'acqua, sono spesso le vere cause delle catastrofi. Nonostante sia accresciuta la sensibilità e la consapevolezza del pericolo da parte dei cittadini, le amministrazioni locali non sono ancora sufficientemente attive per rendere meno fragile il territorio. Tra le metropoli, il primato quello negativo a Napoli. Maglia nera al sud Italia, dove si continua a cementificare in aree a rischio. Castellammare dove i problemi idrogeologici, per le numerosi falde acquifere sono tante (zona termale), si è aggiunto anche la costruzione in collina (strada statale sorrentina) del tunnel che dovrebbe alleggerire il traffico verso la penisola sorrentina, sta creando non pochi problemi. “Ci vengono segnalati ha dettoTommasino dagli abitanti del borgo Madonna di Pozzano e della strada che porta al Monastero della Madonna della Libera, problemi agli edifici, smottamenti dei terreni, vibrazioni durante gli scavi degli edifici, non ultima la scoperta di una villa romana. L'associazione Itaca presieduta si domanda, se, prima di iniziare quest'opera, sono stati fatti i dovuti controlli dai vari enti competenti per: falde acquifere, visto che a valle ci sono le terme; eventuali smottamenti delle zone sottostanti visto che con le grosse piogge, il centro antico è soggetto ad alluvioni; eventuali reperti archeologici, come è successo in questi giorni la scoperta di una villa romana. Per questo chiediamo all ‘amministrazione di bloccare i lavori e di creare una commissione di vigilanza, con tecnici dei vari enti competenti, per fare chiarezza e monitorare tutta l'area interessata, sia a monte che a valle, compresa quella del centro antico”. Francesco Ferrigno - Gazzettino vesuviano

 
 
 
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