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Cinque anni e quattro mesi ad  Antonio Bombace: aveva un'arma finta

CASTELLAMMARE DI STABIA. Cinque anni e quattro mesi di carcere e poco più di mille euro di multa. Questa la condanna inflitta dalla seconda sezione penale del tribunale di Torre Annunziata ai danni di Antonio Bombace a giudizio per rapina a mano armata. Così ha deciso il collegio, presieduto da Maria Rosaria Aufieri che ha scelto di infliggere una condanna meno dura rispetto alle richieste della pubblica accusa. La procura oplontina, rappresentata in aula dal pm Ugo Miraglia Del Giudice, aveva, infatti invocato una condanna a sette anni di reclusione. Il trio giudicante ha, invece, scelto di applicare una pena mite per i fatti contestati al giovane. Si tratta di un tentativo di rapina commesso all’interno dell’ufficio postale di Castellammare di Stabia lo scorso 14 giugno. Bombace, con la collaborazione di un altro uomo assalì l’ufficio pubblico armato di una pistola giocattolo. Puntandola contro una delle dipendenti cercò di costringerla ad aprire la cassaforte. La donna, però, riuscire a far arrivare i soccorsi a il rapinatore dovette arrendersi. Un lieve episodio di resistenza all’arresto gli è valso comunque l’accusa anche di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Proprio per queste ultime due contestazioni la difesa aveva chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto mentre il minimo della pena per la rapina. Il tribunale ha scelto di condannare per tutti e tre i capi d’imputazione ma applicando una pena base a cui va aggiunta anche la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici. Pena che è stata decurtata di un terzo della sua entità per la scelta dell’imputato di essere giudicato con rito abbreviato. Confermata, invece, la misura cautelare della custodia in carcere a fronte di una richiesta di applicazione degli arresti domiciliari avanzata dalla difesa.Vincenzo Sbrizzi - GdN