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Crisi Fincantieri, il leader dell'Italia dei Valori incontra i lavoratori: non è atto di violenza ma diresistenza necessaria.
Tute blu paralizzano Castellammare, 300 operai hanno chiuso al traffico la Sorrentina. Regione pronta a stanziare 14 milioni.

NAPOLI - Completamente paralizzata la città di Castellammare per l'intera mattinata. In strada i lavoratori che dalle 9 hanno protestato con presidi in piazza per sollevare il problema della mancanza di un lavoro che sta portando a cassa integrazione, mobilità e licenziamenti. Il presidio ora è stato sciolto ma ci sono ancora forti ripercussioni sul traffico.

IL CORTEO - Stamane circa 300 tute blu della Fincantieri hanno raggiunto in corteo il bivio di Pozzano chiudendo al traffico la strada statale Sorrentina anche all’altezza dell’uscita dalla galleria di Varano. Con loro è sceso in piazza anche il sindaco Salvatore Vozza che è stato raggiunto dal senatore di Italia dei Valori Nello Di Nardo, dal parlamentare Maria Fortuna Incostante insieme con alcuni consiglieri comunali di Castellammare di Stabia.

ARRIVA TONINO - Nel centro stabiese è arrivato alle 12 anche il leader di Italia dei Valori Antonio Di Pietro. Ha parlato con i lavoratori della Fincantieri e poi ha dichiarato che «è necessario arrivare a questi estremismi per farsi ascoltare dal governo e dalla politica». «Questa manifestazione non è un atto di violenza ma di resistenza necessaria - ha detto Di Pietro - da lunedì, quando riprenderanno i lavori del Parlamento, porteremo il problema della Fincantieri in aula, impegnando il governo ad assumere impegni sui problemi concreti del Paese, perchè mentre loro sono impegnati a fare altro, in tutt’Italia gli operai sono sulle gru e sui tetti per chiedere il lavoro, e noi ci batteremo soprattutto per l’indotto. Insieme a Di Pietro, anche l’europarlamentare De Magistris.

FIOM: 152 IN CASSA INTEGRAZIONE - La Fiom Cgil di Napoli declina i numeri della crisi della Fincantieri. Ad oggi, su 680 lavoratori, ben 152 sono in cassa integrazione, altri 100 saranno collocati in cassa dalla metà di settembre. E se non ci saranno variazioni dei programmi produttivi, la cassa riguarderà oltre i due terzi del totale dei lavoratori del cantiere. Drammatica, inoltre, è la situazione dell’indotto, che coinvolge oltre 1000 lavoratori e che affronta la crisi in larghissima parte senza poter far ricorso agli ammortizzatori sociali.

NUGHES (CGIL): «14 MILIONI DALLA REGIONE» - Giovanni Nughes, segretario della Camera del lavoro di Napoli, spiega al Corriere che il governatore Antonio Bassolino martedì prossimo sottoscriverà un protocollo d'intesa con i comuni di Castellammare e Torre Annunziata e i sindacati per la risoluzione della crisi dell'area. Nughes ricorda inoltre che la Regione ha previsto uno stanziamento di risorse pari a 14 milioni di euro, attraverso l'intervento della Tess. Fondi così suddivisi: 7 milioni per il sostegno del reddito dei lavoratori e programmi di formazione e altri 7 per il rilancio della zona franca nelle aree dismesse. Ma come convincere gli imprenditori ad investire nell'area stabiese-oplontina piuttosto che in Romania o in Medio Oriente? «Dobbiamo - dice Nughes - attirare chi ha voglia di investire preoccupandoci prima di creare condizioni vantaggiose per fare impresa, attraverso ad esempio, il rilancio della zona franca».

IN PIAZZA ANCHE MANUTENTION COOP - Anche i lavoratori della Manutention coop addetti ai servizi di pulizia dell’Asl Napoli 3 hanno effettuato un presidio in viale Europa chiudendo l’ingresso della circolazione alla città. La Fincantieri conta 150 operai che hanno cominciato la cassa integrazione da lunedì e tra una settimana altri 150 andranno in cassa integrazione, mentre 400 addetti delle aziende dell’indotto privi di ammortizzatori sociali sono già da mesi senza reddito..

PENDOLARI BLOCCATI - Il blocco al bivio di Pozzano, causa manifestazione, ha provocato disagi gravissimi per lavoratori e turisti diretti sia verso la penisola sorrentina che verso Napoli. Dal bivio la coda si allunga fino a Vico Equense. Corriere del Mezzogiorno
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