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Terme di Stabia: Differenti strategie per il rilancio dell'azienda

Post n°12846 pubblicato il 26 Marzo 2010 da stabia_info
 
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Bobbio fa irruzione in una scuola per farsi fotografare con i bambini,  i genitori protestano

Ciro Saccardi Castellammare. Affidare la gestione delle Terme di Stabia a imprenditori o lavorare alla riforma dei dirigenti dell’azienda. Da destra a sinistra, i candidati a sindaco annunciano cambiamenti per lo stabilimento termale del Solaro attraverso differenti strategie per il rilancio economico dell’azienda. «In questa fase è essenziale individuare il socio privato per la gestione delle Terme di Stabia – spiega il primo cittadino uscente Salvatore Vozza – e siglare l’accordo con la Regione sul centro sanitario regionale alle Nuove Terme, e avviare il rilancio dei due stabilimenti termali. Le Terme di Stabia devono ritornare ad essere il volano di sviluppo del centro antico e dell’intera città». Obiettivo dell’amministrazione di centrosinistra, dunque, è costituire la cittadella Termale. «Adesso il nostro obiettivo è ripubblicizzare la gestione dell’acqua, rafforzando la battaglia contro la Gori – spiega –. Allo stesso tempo completare il restauro delle Antiche Terme, realizzando con il terzo lotto una grande piscina termale, costituire il Parco urbano delle Acque, già approvato dalla Regione Campania, sul tratto di territorio che va dalla Corderia fino a Fontana Grande, e aprire, infine, l’Osservatorio delle Acque a Villa Ersilia».
Ma dal fronte opposto, a contestare l’ipotesi di un affidamento della gestione ai privati è Antonio Sicignano. «Le terme sono un patrimonio pubblico e tale devono rimanere – spiega il candidato a sindaco per il movimento Cdl di centrodestra –. In alternativa alla privatizzazione prevediamo un bando pubblico, anche europeo, per la ricerca di manager qualificati per dare la gestione con contratto a profitto della struttura termale». Secondo il leader cittadino dei Circoli della Libertà, occorre poi lavorare al ridimensionamento del debito societario. «Ogni anno il Comune spende quasi un milione di euro per ripianare i debiti dell’azienda – aggiunge –. Per evitare questo esborso è necessario avviare prepensionamenti di dipendenti, ridurre ulteriormente i costi di gestione e incrementare le attività termali».
Infine, ieri mattina, numerosi genitori degli alunni della scuola elementare di Scanzano hanno vivamente protestato contro la presenza del candidato del Pdl Luigi Bobbio tra le aule dell’istituto assieme ad alcuni suoi candidati al consiglio comunale. Una visita corredata anche di fotografie in compagnia dei giovani studenti, diffuse su internet, che ha provocato anche il dissenso dei responsabili dell’istituto che hanno segnalato l’accaduto agli uffici comunali di palazzo Farnese.

Iavarone: «La Regione acquisti quote azionarie»

Sulla questione delle Terme di Stabia interviene Salvo Iavarone, coordinatore regionale di «Italia Protagonista». «Giorni fa fui attaccato dal candidato sindaco Salvatore Vozza, che mi definì ingenuo e, con malcelata ironia, ”animatore di convegni”. Beh, non ho risposto, e non intendo rispondere. Piuttosto, in chiusura di questa campagna elettorale, credo sia utile evidenziare un tema fondamentale per Castellammare e gli stabiesi, al quale forse non si è data sufficiente rilevanza: lo sviluppo delle Terme. Io credo che, rispetto al potenziale che tale struttura potrebbe esprimere, da anni ormai siamo ai minimi termini. Bilanci in rosso, scarsa efficienza, lassismo e clientele, rappresentano solo una parte dei mali che affliggono quello che dovrebbe costituire un gioiello». Iavarone attacca su costi e questioni irrisolte. «Solo il fatto che l'amministrazione comunale - incalza il presidente di Italia protagonista - da anni e anni versa milioni per coprire le perdite, è uno scandalo. Strutture del genere, dovunque nel mondo, brillano come una risorsa per i territori che le ospitano da noi invece sono un peso, un costo, un problema. Misteri di Stabia. Occorrerebbe parlare di efficienza, produttività, meritocrazia. E invece ci si arrotola da tempo immemorabile su privatizzazioni e fallimenti di privatizzazioni, licenziamenti e impossibilità di operarli. È ora di cambiare rotta. Né le une, né gli altri. Le Terme possono e devono costituire un volano di crescita di tutto il territorio, non limitato a Stabia». Iavarone allarga il discorso anche a Sorrento, «in interazione con le energie provenienti dal settore turistico, fino a Pompei, e quindi Napoli». «Urgono strumenti nuovi, e nuove strategìe - dice Iavarone -. Lo sviluppo e la crescita dei territori sono tra gli obiettivi primari della Regione. E allora la Regione entri in quota in Terme di Stabia spa, e partecipi a un progetto di rilancio interattivo, che parta dall'istituto termale, abbracci attività socio- economiche dei territori, e naturalmente Castellammare!».Il Mattino

 
 
 
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