L'azienda:Studiamo tutte le alternative. Il ministro Sacconi: Convocherò le parti, il piano non c'è ancora. A Castellammare tensione e sciopero dopo le voci sul futuro del cantiere. Oggi incontro a Roma. Vetrella: La Regione segue la vicenda.
Sugli stabilimenti Fincantieri non è stata ancora presa nessuna decisione. Lo garantisce la stessa azienda controllata dalla finanziaria statale Fintecna e lo ribadisce il ministro del Welfare Maurizio Sacconi. Ieri l'esponente dell'esecutivo annuncia che il Governo convocherà le parti e precisa che il gruppo "afferma di non aver definito un piano industriale. Seguiremo con attenzione Fincantieri e mi sento di garantire sul piano del metodo". Fonti vicine all'azienda fanno notare che si sta parlando solo di una bozza di discussione. Sacconi fa appello a sindacati ed enti locali affinché siano isolati gli "agitatori". Ma la tensione tra i lavoratori resta altissima dopo le anticipazioni della bozza di piano industriale pubblicata qualche giorno fa da Repubblica. La bozza prevederebbe, tra l'altro, la chiusura dello stabilimento di Castellammare di Stabia e 2.500 licenziamenti in tutta Italia. "L'azienda – fa sapere Fincantieri - in base all'andamento e alla grave crisi del mercato, che è sotto gli occhi di tutti, cerca di prefigurare i vari scenari, anche per non farsi trovare impreparata. Scopo fondamentale dell'azienda - prosegue la nota - è quello di salvaguardare al massimo i livelli occupazionali. Pertanto è doveroso studiare tutte le possibili misure alternative". Parole che non rassicurano affatto i sindacati e i lavoratori stabiesi, che ieri hanno scioperato ed effettuato un presidio all'ingresso dello stabilimento. Tre operai sono saliti su una gru per urlare la loro rabbia. "Era inevitabile che si facesse un blocco del cantiere con otto ore di sciopero a turno - afferma Giovanni Sgambati, segretario generale Uilm Campania -. Chiudere il più antico cantiere d'Italia sarebbe un vero disastro sociale". Anche per Giuseppe Terracciano, leader della Fim Cisl di Napoli, chiudere Castellammare "sarebbe un duro colpo all'economia locale. A chi giova fare terrorismo? - si chiede il sindacalista -. Che fine hanno fatto gli impegni assunti dall'amministratore delegato Giuseppe Bono? Il Governo deve subito convocare un tavolo e rispettare gli impegni assunti". La Fiom, con Giorgio Cremaschi annuncia la mobilitazione degli operai di tutti i cantieri. Oggi, intanto, si prefigura un'altra giornata di protesta: una delegazione di operai di Castellammare parteciperà all'assemblea dei delegati nazionale che si terrà a Roma con la partecipazione dei rappresentanti degli enti locali interessati dalla vertenza (il primo ottobre ci sarà invece lo sciopero di tutta la cantieristica navale con manifestazione a Roma). Per la Regione ci sarà l'assessore ci Trasporti e alle Attività produttive Sergio Vetrella. "Pur non avendo alcuna informazione sull'eventuale chiusura della sede di Castellammare da parte della Fincantieri, né tantomeno di altri tipi di investimento – dichiara Vetrella – ci sarò per testimoniare l'attenzione della Regione sul futuro di una realtà storica e di un comparto strategico per il nostro territorio. Assieme alle altre Regioni coinvolte seguiremo l'evolversi della vicenda, che in nessun caso può e deve penalizzare i lavoratori e le loro famiglie". Vetrella ribadisce l'attenzione della Regione all'area stabiese e alla Fincantieri, ricordando di aver incontrato già due volte il sindaco Luigi Bobbio. Quanto alla realizzazione del bacino di carenaggio, precisa Vetrella, "attualmente è solo sospesa una delibera della precedente giunta per un semplice studio di fattibilità, in sintonia con l'Autorità portuale, sotto la cui giurisdizione ricade il porto di Castellammare. Infatti, ogni eventuale finanziamento regionale deve rientrare in un piano industriale serio e in grado di rilanciare realmente e strutturalmente l'azienda". Ieri, infine, a Castellammare sull'emergenza Fincantieri si è riunita la conferenza dei capigruppo consiliari, presenti le rsu dello stabilimento.
G.B. - Denaro.it