CASTELLAMMARE. Espugnare Taranto. Archiviata rapidamente la stoica vittoria ottenuta in rimonta contro l’Atletico Roma, la Juve Stabia ha intrapreso seduta stante la marcia di avvicinamento all’impegno di domenica allo stadio “Erasmo Iacovone” con la concretezza di chi sa che c’è una nuova battaglia da vincere per prolungare una serie positiva che potrebbe assumere contorni da sogno. Confortati dalle ottime condizioni dell’attaccante nigeriano Jerry Uche Mbakogu, che già nella tarda serata di mercoledì aveva deciso di lasciare l’ospedale “San Leonardo” dopo il violento colpo alla testa rimediato in seguito ad uno scontro di gioco con Mauro Esposito, i gialloblù punteranno soprattutto sulla carica degli ex Braglia, Mezavilla e Corona per far bene in una Puglia sinora felix per un undici di via Cosenza che ha già ottenuto bottino pieno a Barletta ed Andria. Se “Re” Giorgio ha in settimana definito il prossimo un match come tanti altri, non la penseranno di certo allo stesso modo il tecnico toscano, esonerato la scorsa stagione dopo 5 giornate, e il centrocampista brasiliano, mandato via in fretta e furia a gennaio nonostante le 16 gare disputate in rossoblù con tanto di un gol all’attivo: per loro un eventuale successo assumerebbe infatti un sublime aroma tutto da gustare dinanzi a quel patron D’Addario attualmente al centro di una cocente querelle con un altro trainer, Francesco Dellisanti, che nei giorni scorsi ha risposto alle offese dell’ormai proprio ex presidente (“Dellisanti è una persona esaurita ed ignorante: gli abbiamo consigliato di andare da uno psicologo, poi lui si è dimesso”) affermando che in realtà si trattò di un esonero dovuto al rifiuto di schierare la formazione più volte impostagli dal massimo dirigente tarantino. Considerando il cambio di allenatore in riva allo Jonio, con Davide Dionigi che il 9 novembre è succeduto a Giuseppe Brucato pareggiando poi all’esordio in panchina a Lanciano, i sogni di rivincita di Braglia dovranno scontrarsi con la scarna utilità assunta dalle indicazioni derivanti dal confronto di Coppa Italia Lega Pro disputato poche settimane fa a Castellammare e vinto dalle vespe ai rigori, e con la minirivoluzione che rientrerebbe nei piani dell’ex attaccante della Reggina. Oltre al recupero di Migliaccio, che tornerà tra i titolari dopo il forfait abruzzese, il mister nativo di Modena starebbe infatti studiando quattro ulteriori novità in formazione con tanto di ballottaggi di rito: al centro della difesa a giocarsi una maglia saranno Cutrupi e Cotroneo, sulla corsia mancina di centrocampo Sabatini e Colombini, mentre Rantier, Scarpa, Russo e Garufo si contenderanno i due posti liberi accanto ad Innocenti. Insomma, per una Juve Stabia costretta tra l’altro, per decisione del prefetto della città pugliese e del CASMS, a far a meno dei propri supporters sprovvisti della tessera del tifoso, si preannuncia un’impresa non semplice prendere le misure di un camaleontico avversario di turno che potrebbe schierarsi sia con un 3-4-3 simile a quello termale, sia con un 3- 4-1-2. Intimorire Braglia però, ormai è cosa risaputa, è impossibile e il tecnico gialloblù, che potrà contare sul rientro di Cazzola dopo la squalifica, non cambierà di una virgola l’assetto offensivo suo marchio di fabbrica, speranzoso com’è di poter contare su un Tarantino uscito malconcio dal recupero di mercoledì. I presupposti per un confronto epico vi sono tutti, spetterà al campo rispettare o meno le attese. Gioacchino Roberto di Maio - Il Roma