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Post n°2329 pubblicato il 14 Luglio 2008 da stabia_info
TITTI ESPOSITO Castellammare. Questa mattina saranno resi noti i risultati delle ultime analisi effettuate sull’acqua della periferia nord stabiese. E oggi pomeriggio sarà rimesso in funzione l'impianto idrico della zona. Così, dopo quattro giorni di erogazione sospesa - probabilmente a causa di una commistione fra la rete dei servizi integrati e un pozzo artesiano - finalmente le centocinquanta famiglie di via Schito potranno riavere l'acqua potabile. Lo stop all’emergenza è stato annunciato dal dirigente dell'ufficio prevenzione e igiene dell'Asl Napoli 5, Giovanni Giordano, in questi giorni al lavoro in collaborazione con la Gori, il Comune, la capitaneria di porto e i carabinieri che stanno indagando sulle eventuali responsabilità dell’inquinamento idrico nelle condotte. Prima di lasciare all'asciutto le fontane di casa della strada a pochi metri dal Sarno, infatti, le autorità cittadine hanno dovuto provvedere ai controlli biologici e chimici per verificare il grado di inquinamento dell'acqua chiedendo anche l’intervento dell’Arpac. «Non si può parlare di un vero e proprio problema batterico, anche se i controlli hanno evidenziato nell’acqua analizzata la presenza di colibatteri ed escheriacoli - ha sottolineato il responsabile dell’ufficio di via Mantiello - e dai rubinetti usciva liquido giallo, maleodorante e con sedimenti, che per fortuna nessuno ha bevuto. Pensiamo che il problema sia stato causato dalla mescolanza, dovuta a tubature artigianali o fatiscenti, fra l’acqua di irrigazione e quella del sistema idrico pubblico». Intanto, mentre la Gori ha provveduto alla sistemazione e disinfezione dei tubi della zona periferica cittadina, sono state distribuite ai cittadini gratuitamente centinaia di bottiglie di Acetosella. La protezione civile e i vigili del fuoco hanno infatti stazionato fino a ieri pomeriggio nella stradina della seconda Circoscrizione e messo a disposizione della gente del posto quasi quarantamila litri di acqua pulita. «Il disagio le cinquecento persone di via Schito l’hanno sentito - ha commentato Catello di Martino del Centro di emergenza di via de Gasperi - perché rimanere senz’acqua con questo caldo è assurdo, se non impossibile. Ma noi tutti - ha concluso il portavoce del Cems - abbiamo cercato di fare il possibile per soddisfare le esigenze primarie di adulti e bambini distribuendo alle famiglie confezioni di acqua da bere e per cucinare. Abbiamo poi garantito con l’autobotte i servizi di pulizia essenziali». ilmattino |
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