Francesco Ferrigno - Castellammare di Stabia. Riqualificazione e gestione delle Antiche Terme di Stabia con la formula del project financing. È questa l’idea di un gruppo di imprenditori che nelle ultime ore ha presentato un’istanza al Comune di Castellammare, proprietario della struttura di piazza Amendola. Sul tavolo ci sarebbero circa tre milioni di euro per dieci anni di concessione. Ieri mattina all’Hotel Miramare sono state presentate le linee guida del progetto, le modalità di esecuzione e le normative da rispettare, e tra due settimane, ovvero quando verranno sottoposte all’attenzione dell’Ente comunale, si discuterà degli interventi specifici da effettuare e del fronte occupazionale. All’incontro era presente anche un funzionario dell’Assessorato regionale al Lavoro, Francesco Capozzo, che ha promesso sostegno all’iniziativa e la convocazione di un tavolo tecnico, mentre mancavano rappresentanti dell’amministrazione comunale seppur invitati. Il sindaco Nicola Cuomo, infatti, ha preferito al momento non esprimere pareri sul progetto ancora da visionare, mentre ha dato rassicurazioni sulla riapertura delle Nuove Terme di Stabia: «I lavori di ristrutturazione sono in gran parte conclusi. L’obiettivo è aprire i battenti, almeno parzialmente, entro la fine di febbraio». Tornando al project financing presentato dall’associazione temporanea di imprenditori «Ars Nova», al tavolo dei relatori oltre a Capozzi c’erano il commercialista Gennaro Parisi, il titolare dell’Hotel Miramare Vincenzo Liguori, l’ex direttore generale della partecipata Terme di Stabia Carlo Trevisan. «Vogliamo creare una rete di imprese – ha detto Parisi – non siamo una cordata, non vogliamo effettuare alcuna scalata. Il nostro obiettivo è l’affidamento temporaneo delle Antiche Terme e la riqualificazione e l’adeguamento del complesso». Bisogna ricordare che le Antiche Terme sono di proprietà del Comune e non rientrano quindi tra i beni di Sint, la partecipata che detiene il patrimonio immobiliare termale. Al complesso si lavora dal 2007 e si continua a spostare la data della riapertura dopo che sono stati già spesi oltre 12 milioni di euro tra fondi Cipe, regionali e comunali. Rientrano nel patrimonio di Sint, invece, le Nuove Terme (interessate da lavori di messa in sicurezza) gestite dalla partecipata Terme di Stabia spa, attualmente in liquidazione e inattesa che il Tribunale di Torre Annunziata si pronunci il 18 febbraio sulla richiesta di concordato per evitare il fallimento. «Non c’è nessun inganno nella nostra proposta e contiamo di iniziare ad operare entro il 1 luglio – ha affermato Trevisan – e voglio dire che il concordato è molto difficile che passi. Noi siamo convinti che il flusso turistico del territorio non si debba interrompere. Credo sia la prima volta che a Castellammare si presenti un’offerta economica da parte di imprenditori». «Caro sindaco, ci pensiamo noi – ha detto Liguori – voi non ci siete riusciti, noi abbiamo le risorse per farlo». Ars Nova ha presentato il progetto richiamando quanto previsto dal Codice degli Appalti che stabilisce, appunto, che gli operatori economici possono presentare proposte qualora le strutture pubbliche non siano presenti nella programmazione triennale. A quel punto partirebbe una sorta di manifestazione di interesse alla quale tutti potrebbero partecipare con altre offerte. Un fatto, però, che cozzerebbe con lo schema di programma triennale delle opere pubbliche 2014-2016 approvato in giunta comunale il 23 gennaio scorso. Nell’elenco degli interventi per l’annualità 2016, infatti, compaiono anche le Antiche Terme con un intervento per circa quattro milioni di euro da finanziare con fondi comunitari. Fonte: Il Mattino di Napoli |
Nella giornata di mercoledì 04.02.2015, Il legale rappresentante della Ianniello Costruzioni, capogruppo della R.T.I. aggiudicataria dell’appalto, ha sottoscritto il nuovo atto di sottomissione in accompagnamento alla perizia di variante che si è resa necessaria a fronte degli innumerevoli errori progettuali che il RUP ha contestato al progettista dell’opera.Il progetto originario –posto a base della gara di appalto aggiudicata dalla precedente amministrazione- era viziato da numerose e gravi carenze e molte delle soluzioni prospettate risultavano assolutamente impraticabili (a titolo di esempio ricordiamo le alberature, l’illuminazione stradale e un cunicolo che avrebbe dovuto contenere tutti i sottoservizi); esso inoltre prevedeva addirittura la realizzazione di opere in aree di proprietà delle Ferrovie dello Stato o comunque non in conformità con la normativa che regola le distanze dai binari.Alla luce delle deficienze riscontrate è stato necessario sospendere i lavori e il RUP (responsabile unico del procedimento) ha valutato necessario predisporre una perizia di variante complessiva al progetto, riconducibile ad errore progettuale. Proprio a causa della mole di problematiche cui doveva dare soluzione, l’elaborazione della variante ha richiesto molto tempo ed è risultata particolarmente complessa.L’Assessore all’urbanistica, con delega al PIU Europa Alessio D’Auria ha affermato: «L’amministrazione ha profuso uno sforzo non indifferente per sbloccare quest’opera, per la quale abbiamo rischiato di perdere i finanziamenti. Desidero innanzitutto ringraziare il RUP, ing. Giovanni Angellotto e il progettista della variante, ing. Raffaele Schettino, che con caparbietà e competenza sono riusciti a venire a capo di una situazione veramente complessa. E sento l’esigenza di chiedere scusa ai cittadini per i disagi patiti e ringraziarli per la loro pazienza, anche se evidenzio che gli stessi non sono addebitabili alla nuova amministrazione. Avevamo promesso che i lavori sarebbero ripartiti e manteniamo questa promessa. Purtroppo le carenze progettuali erano tali e tante da rischiare di compromettere l’intero progetto e di conseguenza l‘intero programma PIU Europa. Dopo un primo diniego totale delle Ferrovie dello Stato, siamo riusciti ad ottenere un parere parzialmente favorevole con prescrizioni, che ci consentirà comunque di realizzare l’opera, seppur variata rispetto a quella progettata».«Via de Gasperi sarà un boulevard paesaggistico –ha aggiunto il sindaco Nicola Cuomo- ricco di verde e con una pista ciclabile. Nei prossimi giorni riapriranno i cantieri per la realizzazione dei lavori, finanziati nell’ambito del PIU Europa. Se riusciremo a portare avanti con gli imprenditori del waterfont il nostro progetto che prevede la riconversione delle attività produttive verso iniziative commerciali e turistiche e la realizzazione di varchi e piazzette sul mare, la strada diventerà a tutti gli effetti un vero e proprio prolungamento del lungomare fino a Marina di Stabia. Ancora una volta l’amministrazione da me guidata sta dimostrando capacità di risolvere i problemi, senza clamore mediatico, ma con efficacia e tempestività». |
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