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Vedi la puntata di report del 29 aprile 2012 http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-ed0dc554-458b-4445-a2c4-c95f7e2c86b4.html#p= |
Post n°125 pubblicato il 30 Aprile 2012 da Emilio_64
Puoi vedere il seguito di "ZEITGEIST" dal titolo "ZEITGEIST ADDENDUM" al seguente link (nel sito italiano nato a seguito dei film documentari che ti ho proposto su questo blog): http://www.zeitgeistitalia.org/zeitgeist-addendum |
Post n°124 pubblicato il 28 Aprile 2012 da Emilio_64
Tag: banche, cervello, civile, documentario, film, guerra, legge, manipolazione, mente, petrolio, potere, religione, terrorismo Un documentario da non perdere: http://video.google.com/videoplay?docid=-2026466362444585302 "Quando il potere dell'amore supererà l'amore per il potere ci sarà la pace nel mondo". Buona Visione |
Post n°123 pubblicato il 13 Aprile 2012 da Emilio_64
Il 7 marzo 2007 prendeva inizio a Sparta (Grecia) una delle più brillanti operazioni di programmazione della mente collettiva globale, ultimo sviluppo contemporaneo dei progetti di programmazione mentale iniziati con l’MK-Ultra negli anni 50, perfezionati poi con il progetto Monarch nei decenni successivi e quindi (una volta costruita la rete mondiale di multisala HD surround, che permette di distribuire contenuti cinematografici su scala planetaria) confluiti nel settore dell’entertainment di massa.............. Se ti interessa continua a leggere l'articolo sul seguente sito: http://raggioindaco.wordpress.com/2012/04/12/il-comitato-dei-300/#more-4581 Se il link non ti ha portato alla pagina dell'articolo, per continuare a leggerlo cerca con google "IL COMITATO DEI 300". |
Post n°122 pubblicato il 10 Aprile 2012 da Emilio_64
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Post n°121 pubblicato il 06 Aprile 2012 da Emilio_64
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Post n°120 pubblicato il 05 Aprile 2012 da Emilio_64
Ecco un semplice esercizio per rivitalizzare la vostra condizione generale di salute. Assumere una posizione comoda e rilassata e prendere alcuni respiri profondi e addominali. Chiudete gli occhi e rilassate tutte le parti del corpo progressivamente dalla punta dei piedi fino alla testa. Cominciate a respirare lentamente attraverso il naso e dire a voi stessi: “Io sto respirando vitalità, salute, energia positiva”. Visualizzate una corrente positiva brillante, di colore giallo dorato, energia che fluisce attraverso di voi, con una sensazione di formicolio, e irradia da tutti i pori nel vostro corpo. Sentitevi come riempiti d’amore e di apprezzamento per voi stessi, di gioia e compassione, di perdono e soddisfazione. Ora lentamente espirate attraverso la bocca e dite a voi stessi: “Io sto espirando tossine devitalizzate ed energia negativa”. Visualizzate adesso una corrente negativa, un’energia azzurra, che viene espulsa dal corpo. Sentite che state lasciando andare via ogni paura, rabbia, senso di colpa, depressione, preoccupazione, solitudine ed emozioni dannose. Visualizzate voi stessi come un completo corpo-mente sano e gioioso. Notate la nuova chiarezza mentale, e assaporate l’esperienza della libertà, della gioia e della fiducia nei vostri mezzi. Eseguite questa tecnica energizzante almeno 10 minuti all’inizio di ogni giorno oppure ogni volta che ne sentite il bisogno. Ne trarrete ogni volta immediati benefici. http://www.scuoladellasalute.it/autoguarigione-cervello-e-sistema-immunitario/ |
Post n°119 pubblicato il 05 Aprile 2012 da Emilio_64
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Post n°118 pubblicato il 30 Marzo 2012 da Emilio_64
Tag: alimentare, cominciare, essere, liberare, mangiare, melariano, ricordare, sistema, umano, volere Ricordate, se volete cominciare a liberarvi dal sistema che vi vuole Poveri, Ammalati ed Ignoranti, la prima rivoluzione da mettere in pratica è quella alimentare. Non tutto ciò che esiste si può mangiare. Non tutto ciò che esiste è appropriato per l’Essere Umano.
Leggi "L'esperimento Melariano" al seguente link: http://fruitanya.blogspot.it/2010/03/lesperimento-melariano.html
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Post n°117 pubblicato il 29 Marzo 2012 da Emilio_64
Tag: allevamento, animali, diritti, documentario, domestici, earthlings, film, industria, prodotto, telecamere, terrestri, uomo EARTHLINGS - Terrestri - è un documentario da vedere assolutamente sull'assoluta dipendenza dell'umanità dagli animali (usati come compagnia, come cibo, come vestiario, per divertimento e per la ricerca scientifica) ma illustra anche la nostra completa mancanza di rispetto per questi cosiddetti "fornitori non umani". Il film è narrato dall'attore Joaquin Phoenix, candidato due volte al premio Oscar e vincitore di un Golden Globe nel 2006, e la colonna sonora è di Moby, artista acclamato dalla critica. Attraverso uno studio approfondito svolto all'interno di negozi di animali, allevamenti di animali domestici, rifugi, ma anche negli allevamenti intensivi, nell'industria della pelle e della pelliccia, in quella dello sport e dell'intrattenimento, e infine nella professione medica e scientifica, EARTHLINGS usa telecamere nascoste e filmati inediti per tracciare la cronaca quotidiana di alcune delle più grandi industrie del mondo, che basano i loro profitti interamente sugli animali. Potente e informativo, EARTHLINGS è un film che fa riflettere ed è finora il più completo documentario mai prodotto sulla correlazione tra la natura, gli animali e gli interessi economici degli umani. Ci sono molti film ben fatti sui diritti animali, ma questo li supera tutti. Impossibile non vederlo almeno una volta nella vita. Illuminante. Vedi il documentario: http://laverabestia.org/page.php?page=6 |
Post n°116 pubblicato il 26 Marzo 2012 da Emilio_64
Leggi e guarda il video del sito "SALUTE E LIBERTA' SI CONQUISTANO OGNI GIORNO" di Andrea Conti al seguente link: https://contiandrea.wordpress.com/2010/11/05/curare-le-patologie-cronico-degenerative-si-puo/ |
Post n°115 pubblicato il 18 Marzo 2012 da Emilio_64
Da leggere sul sito di Valdo Vaccaro http://valdovaccaro.blogspot.it/2012/03/epatite-c-insonnia-e-disordini.html |
In questi giorni mi sono dedicato alla lettura del sito di Andrea Conti che consiglio vivamente a tutti. "Salute e libertà si conquistano ogni giorno". Vai al seguente link: http://contiandrea.wordpress.com/
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Post n°113 pubblicato il 06 Marzo 2012 da Emilio_64
Credo che non servano molte parole per dire quanto la vita umana, nella mente del politico del terzo millennio,valga meno del business delle multinazionali e il potere che hanno sui governi. Quello di Michael Jackson è un buon esempio. CLICCA SULLA FOTO Dal sito: Vai a leggere gli articoli ai seguenti link: http://www.medicinenon.it/industria-farmaceutica http://www.medicinenon.it/la-fabbrica-degli-imbecilli http://www.medicinenon.it/latte-pus http://www.medicinenon.it/quattro-gradini-per-guarire http://www.medicinenon.it/il-mito-delle-proteine |
Post n°112 pubblicato il 09 Febbraio 2012 da Emilio_64
Oltre il vegetarismo, i vantaggi della dieta fruttariana «La frutta ha una stretta relazione con la luce. Il sole riversa nella frutta un flusso continuo di luce, e la frutta costituisce il cibo migliore di cui l’uomo necessiti per sostenere il proprio corpo e la propria mente». La missione di Impronte di Luce è pubblicare “tracce di nuovi percorsi per la comunicazione tra i regni della natura”. Percorsi che tutti possono seguire anche senza essere degli illuminati, ma semplicemente modificando le abitudini quotidiane. Ad esempio, il cibo: non tutti sanno che si può vivere bene di sola frutta! Fruttarismo, la via verso il Paradiso di Anne Osborne, è un libro assai innovativo che racconta le personali esperienze di gioia e meravigliosa salute ottenute con una dieta a base di sola frutta fresca e cruda. Senza pretendere di insegnare alcuna dottrina sulla vita e sull’alimentazione, l’autrice spiega i motivi per cui crede che una dieta fruttariana sia in grado di portare grande benessere, felicità e amore. Non si tratta di una scelta prettamente dietetica, quanto spirituale ed evolutiva, utile per purificare il corpo, la mente… e l’intero Pianeta. Il fruttarismo è il tipo di alimentazione più ecologico che esista, perché la coltivazione di alberi da frutto riduce lo sfruttamento del suolo ed evita l’uccisione di animali e delle piante stesse: i frutti sono l’offerta spontanea della Natura agli esseri frugivori, come l’uomo. Non tutti si sentiranno chiamati a una dieta totalmente fruttariana ma, ispirati da questo libro, potranno almeno iniziare a rompere con schemi mentali prestabiliti e capire che vivere di sola frutta è possibile. Perché, come sostenne l’emerito professor Arnold Ehret, originatore e Maestro del Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco, «Nessun animale, quando mangia, unisce insieme cibi diversi.». Le mono-diete, senza privare l’organismo di nutrienti vitali, non possono che aiutarci a emettere vibrazioni altamente positive, leggere e sottili, e a sviluppare armonia con l’ambiente che ci circonda. «Durante gli anni della mia dieta fruttariana, ho avuto modo di apprezzare l’interesse e l’entusiasmo per i cibi crudi e naturali che si è sviluppato in Italia. Spero che il mio libro possa dare un piccolo contributo alla consapevolezza salutistica del vostro Bel Paese».
Anne Osborne l’autrice Nata a Leicester, in Inghilterra, nel 1966, Anne Osborne ha scoperto la dieta fruttariana all’età di 24 anni. Nel 2003 si è trasferita nel Queensland, nell’Australia subtropicale, dove il clima è favorevole alla crescita di frutta abbondante e succosa. Anne ha cresciuto i suoi due figli, Camlo e Cappi, con una dieta fruttariana, e oggi si dedica attivamente alla diffusione di questo stile di vita per condividere con tutti i benefici che ne ha tratto. |
Post n°111 pubblicato il 09 Febbraio 2012 da Emilio_64
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Post n°110 pubblicato il 08 Febbraio 2012 da Emilio_64
E' bene anticipare che in natura la frutta è disponibile in piccole quantità, e limitatamente ad alcuni periodi dell'anno. Un uomo primitivo che si aggira per la valle dell'eden e che può cogliere frutta per nutrirsi semplicemente allungando una mano è una immagine utopistica ed improponibile! Basta fare un giro in campagna o in un bosco per rendersene conto. La teoria della dieta paleolitica non rinnega di per sé il fatto che l'uomo potesse essere inizialmente "frugivoro". Le caratteristiche morfologiche della nostra specie, anzi, lo suggeriscono. Le mani prensili ma senza gli artigli dei predatori, la lunghezza dell'intestino più lungo di quello dei carnivori (dove il bolo alimentare, ossia il cibo in digestione, deve sostare poco per evitare processi putrefattivi) e più corto di quello degli erbivori (deve essere lungo per poter assorbire i nutrienti imprigionati tra le fibre vegetali), la dentatura inadatta a strapare carne od erba, suggeriscono quale era la natura iniziale dell'uomo, si, ma soprattutto delle specie sue progenitrici: Frutta, vegetali, germogli, noci, tuberi, etc. Altra dieta simile alla fruttariana potrebbe essere la dieta vegetariana o vegana o anche, per certi versi, la crudista. Tuttavia, proprio la natura stessa dell'uomo lo portò ad espandersi e a colonizzare parti sempre più estese del pianeta, e quindi, già da molte centinaia di migliaia di anni fa, gli impose una scelta obbligata: mangiare di tutto per sopravvivere! Da qui inizio un lento adattamento ad altre tipologie di cibo, come i prodotti di origine animale, ad esempio ma con un'eccezione: cereali e latte arrivarono solo molto tempo dopo (tra i 10.000 e i 15.000 anni fa) e quindi, a differenza di altri alimenti, questi ultimi non vedono ancora l'uomo adattato alla loro metabolizzazione. O, meglio, alla loro metabolizzazione senza subirne danni. Per completezza, perchè non è contraddittoria dei dettami di una dieta paleolitica autentica, e perchè ognuno deve essere libero di scegliere in un campo che ancora non offre certezze indiscutibili, qui a seguire si affronta il tema del "fruttarismo". ALLE ORIGINI Per l'uomo che si trovasse in uno stato di natura, senza apparecchi per cucinare, disponendo solo del suo corpo, senza attrezzi di nessun tipo, la frutta e la sola cosa che prenderebbe, rifiutando erbe, cereali, radici e tuberi; naturalmente rifiuterebbe, essendone incapace di catturare, uccidere e mangiare altri animali oppure di berne il latte. La frutta, in sostanza, costituisce un alimento naturale, che, comparso quando comparve, l'uomo, fu chiaramente destinata dalla Natura, simbioticamente, a nutrire in modo ottimale l'uomo. Ragioni di forza maggiore, pare, obbligarono i nostri progenitori a cambiare dieta. I paleoantropologi concordano nel ritenere che la Terra, durante la preistoria dell'uomo, soffrì enormi sconvolgimenti climatici e geologici, i quali trasformarono profondamente gli ecosistemi del pianeta. Glaciazioni, interglaciazioni, periodi di eccessivo inaridimento o di insolita piovosità alterarono i biomi vegetali da cui l'uomo traeva il proprio nutrimento. Durante l'ultima glaciazione, avvenuta tra i 200.000 e i 120.000 anni fa nel periodo dell'Era Quaternaria chiamato Pleistocene, i ghiacci avanzarono tanto che gran parte delle foreste eurasiatiche furono distrutte. L'Africa, nel frattempo, veniva flagellata da intensissime precipitazioni, seguite poi da un periodo di eccessivo inaridimento del clima, che fece scomparire gran parte delle foreste. La savana, gialla, assolata, semiarida, prese in molte zone il posto dell'intricato e ombroso ammasso vegetale che aveva fino allora ospitato e nutrito l'uomo. L'alimentazione granivora e carnivora rappresenta dunque una vera e propria deviazione non dettata da una scelta, ma da uno stato di pura necessita che non offriva alternative. Contravvenendo agli istinti alimentari biologicamente connaturati con la propria specie, 1'uomo dette inizio alla sua degradazione e degenerazione fisio-psichica, i cui disastrosi effetti sono, oggi più che mai, evidenti. Contrariamente a quanto si pensa, infatti, 1'uomo non e diventato "più sano, più alto, più forte" da quando (circa 10.000 anni fa) ha cominciato a dedicarsi all'agricoltura. Tutt'altro. La paleopatologia, una disciplina relativamente nuova che studia le malattie di cui soffrivano i nostri antenati, sta sovvertendo molti luoghi comuni. Ad esempio quelli che riguardano la statura: gli scheletri degli uomini preistorici vissuti in Grecia e in Turchia verso la fine dell'era glaciale erano alti in media 175 centimetri, mentre 5.000 anni fa (dopo 1'adozione dell'agricoltura) la statura era scesa a 160 centimetri. E inoltre ogni cultura ricorda i propri Matusalemme e i propri Noè, gli ultracentenari degli albori del mondo, cioè quando l'uomo era ancora fruttariano e crudista. Oggigiorno, non più la necessita di procacciarsi il cibo, ma errate abitudini, pregiudizi dietetici e, soprattutto, la schiacciante pressione dell'industria alimentare, con tutti i suoi condizionamenti pubblicitari, fanno si che l'uomo, non più guidato dall'istinto (ormai perduto), stenti a ritrovare razionalmente la strada della corretta alimentazione crudista. La pratica fruttariana La pratica fruttariana consiste nell'alimentazione dell'uomo, tendenzialmente a base di soli frutti. Più ristretta della categoria fruttariana semplice, che consuma anche frutti cotti, quella fruttariana crudista tende a mangiare solo frutti crudi. Tutto ciò al fine di praticare una nutrizione naturale, e pertanto più armonica con le caratteristiche psicofisiche della nostra specie. La specie umana é, secondo i fruttariani, frugivora; é stata selezionata dalla natura per nutrirsi dei suoi frutti. L'obiezione che l'uomo preistorico mangiasse la carne alla brace, é non pertinente. Infatti l'essere umano é a quel punto già selezionato: ha superato tutte le prove della natura ed é gia diventato quello che é oggi, distribuendosi anche su terre fredde e spoglie e adattandovisi. La "preistoria" recente é irrilevante per il lunghissimo percorso della specie. La selezione avviene per milioni di anni sull'ominide delle foreste equatoriali e subtropicali: piccoli gruppi di bipedi antropomorfi che fondano e stabilizzano le caratteristiche della nostra specie consumando frutti. Nella calura delle regioni tropicali in cui l'uomo si é adattato in milioni di anni di evoluzione, non si sente alcun bisogno di cibi caldi, e i frutti sono il nutrimento ideale per mantenersi freschi, per la vita più dinamica e per la traspirazione regolare. In natura non esistono altresí gli alberi della frutta cotta, per cui la specie umana é anche, allo stesso tempo, crudivora, ovvero consumatrice di frutti crudi. I frutti, quei prodotti della natura costituiti essenzialmente di polpa commestibile intorno a semi, comprendono i frutti nobili degli alberi, comunemente chiamati "frutta" , e quelli delle piante, più o meno vicine alla terra che chiamiamo "frutti" (selvatici, di bosco, mirtilli ad esempio), o "frutti dell'orto" (zucche, peperoni, pomodori, cetrioli, etc.). I frutti potrebbero essere definiti come prodotti progettati su misura per l'uomo, tanto corrispondono ai nostri sensi e fattezze, se non fosse che hanno avuto origine molto prima della specie umana. In questo caso non si pone il dilemma di chi sia nato prima, l'uovo o la gallina. É nato prima il frutto. La natura ha selezionato l'uomo su misura del frutto: vi ha progettato e congegnato l'uomo sopra. L'essere umano vede, ammira, avvolge il frutto con le sue mani prensili, e lo porta alla bocca. Quando taluni ascoltatori alle conferenze fruttariane, intuiscono che gli viene suggerito di abbandonare la bistecca, il pesce e il cioccolato, hanno un moto di rabbia e di autodifesa interiore, come se per un attimo li si volesse far morire di fame, o rinchiuderli in una prigione di sacrifici. Allora alzano la mano emotivamente e fanno sempre la stessa obiezione, in mille versioni diverse: "Ma chi prova che l'uomo sia fatto per i frutti, quando in tutto il mondo lo vediamo mangiare carni, intingoli e panini. Dov'é quella società immaginata dai fruttariani, dove si vive di soli frutti?" E la risposta é sempre la stessa. Eccola riportata tra virgolette da una conferenza fruttariana. "L'essere umano per milioni di anni non ha dormito in una casa, che dunque é una comodità recente. Nessuno per questo si sente di dire che l'uomo é fatto per il tricamere in cemento o per la villa, ma tutt'al più che vi si adatta con comodità. Nessuno si sognerebbe di dire che l'uomo é nato per andare al ristorante, anche se risulta comodo quando non si ha tempo per cucinare. L'uomo invece é nato per i frutti, anche se si adatta a sopravvivere di carne o di merendine al latte. Mentre solo i "Villaggi Vacanza" più sofisticati propongono all'uomo di andare a vivere in capanna o in amaca per qualche giorno, nessuno chiede alla gente normale di abbandonare le proprie case per andare in campagna sotto un tetto di stelle. Quindi non é la stessa cosa chiedere alla gente di abbandonare macellai e distributori di merendine, nonché i ristoranti che cucinano intingoli. Non é come chiedergli di tornare in caverna o sugli alberi. Gli si suggerisce solo, con un bisbiglio, e per la loro salute, di smetterla di giocare con i cibi fatti per mangiare, di smetterla di drogarsi con sapori chimici, e tornare a godersi quei frutti per cui la natura li ha fatti, e che la tecnologia gli rende ancor più a portata di mano. A chi ci domanda con voce aggressiva o lamentosa se, come eventuali fruttariani, si debbano mangiare solo frutti al 100%, noi rispondiamo che non é un dovere, ma un piacere. Esso é possibile, naturale, spontaneo, se solo ci si libera dalla assuefazione agli alimenti lavorati, chimici, industriali, confezionati, insomma rifiutando la seduzione dei cibi artificiali, giocattoli commestibili, prima o poi nocivi alla salute. Alimentazione frugivora, vuol dire a base di frutti, con le eccezioni adattive di quando i frutti non sono sufficienti. Si dovrebbe perciò, in parallelo, rinunciare all'automobile? La nostra risposta é che tutti se ne liberano, potendo, perché é naturale andare a piedi se tutto fosse vicino. Se si dà a un cucciolo umano un topolino e una mela, il bambino prima o poi mangerà la mela e giocherà col topolino. Non avverrà che mangi il topolino per giocare con la mela. L'uomo non é "omnivoro". Sarebbe come definire l'uomo contemporaneo "un bipede a quattro ruote". L'uomo é un frugivoro adattivo, che in caso di difficoltà si adatta a mangiare anche dell'altro. Se non gli si presentano difficoltà, perché dovrebbe mangiare dell'altro? Si contestano i fruttariani dicendo che sono troppo rigidi ed esigenti. I fruttariani si danno invece un compito modesto: far vedere come le difficoltà tecniche, che ci hanno impedito di viveri di frutti, stanno scomparendo, per cui sarebbe naturale tornare al frugivorismo. Lo si può fare liberamente, e lentamente. Ci dispiace per coloro che, per le ragioni più diverse, a cominciare dalla povertà, non possono disporre di frutti freschi a sufficienza. A loro vorremmo dedicare questo libello, perché speriamo che in un giorno prossimo siano anche loro in grado di usufruire di questo diritto fondamentale della salute individuale. Se le risorse fossero suddivise più equamente, i frutti freschi potrebbero arrivare a tutti; basti pensare che già oggi le banane, trasportate nella maggior parte delle grandi metropoli del pianeta, si trovano nei mercati a minor prezzo del pane, del riso, del latte e della bevande gassate. I fruttariani non sono in accordo con chi vuole mantenere gli uomini lontani dalla loro alimentazione naturale, solo perché si é consolidata una tradizione artificiale di macelleria e di cucina. I fruttariani ritengono che piacere e creatività siano potenzialità sublimi dell'uomo, e per questo non vadano applicate alla sofisticazione dei cibi naturali, a spese della salute. Se si vuol creare, si inventino nuovi brevetti o si producano opere d'arte, non commestibili. Se si vuole giocare, si giochi coi giocattoli, senza portarli alla bocca come fanno i bambini piccoli. Se ci si vuole drogare perché la vita é amara, invece della droga endovena, dell'abuso di farmaci, alcool, zuccheri, sale, grassi, salsicce, pasticcini, panna, cioccolato, caffè, si provi invece la dolcezza della frutta di stagione, e si conoscerà una vera dolcezza della vita: sana, economica, e senza effetti collaterali. A questo punto della conferenze, anche i peggiori contestatori del fruttarismo, ammutoliscono e cominciano a pensare a qualche obiezione più sofisticata, sempre nel recondito proposito di conservare le loro abitudini, cattive sí, ma a cui si sono tanto affezionati. Accusano, ad esempio, il fruttarismo di essere retorico, nella pretesa di voler vivere di frutti al 100%. A questa obiezione, non vera, rispondiamo: "Retorica é affermare ciò che appare, ma non é. Retorica é compiacere la superficialità per secondi fini. Retorica é dire che "é buono ciò che piace", anche nel mangiare. I fruttariani sono contro ogni retorica, anche fruttariana, perché nascono dall'insofferenza radicale verso i luoghi comuni sull'alimentazione, sfruttati dalla retorica dell'industria alimentare, a spese della salute dei consumatori. Il fruttarismo si pone non come una semplice dieta, ma come uno stile alimentare carico di valori che riportano tutta la personalità verso la natura. La gente non vuole fare la fatica di cambiare. Ma se é sulla via sbagliata, e ne subisce i danni tutti i giorni, non si tratta tanto di cambiare, quanto di tornare alle origini, a quanto verrebbe spontaneo, alla piacevole pace dei sensi soddisfatti. Non credo che nessuno sceglierebbe il prurito per il piacere di strofinarsi; eppure é quello che facciamo ogni giorno quando mangiamo cibi pericolosamente salati e piccanti per berci sopra dell'alcol dannoso. I fruttariani sono dalla parte della carezza di una pesca vellutata. Ma sono tolleranti: conoscono il fascino dell'artificiale, soprattutto su chi subisce seduzioni e frustrazioni derivanti dalla pubblicità. Sono tolleranti con chi persiste nell'eccesso alimentare: sanno che, molto presto, sarà un loro ascoltatore attento e motivato. Il corpo si degrada facilmente, ed i segni dell'abuso ben presto suonano come grida assordanti del corpo corrotto, nelle orecchie di chi eccede, quasi sempre un narciso frustrato, che sarà ancor più frustrato dalla propria decadenza fisica e psichica. http://www.paleodieta.it/fruttariani.htm
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Post n°109 pubblicato il 03 Febbraio 2012 da Emilio_64
Tag: callanetics, esercizi, fisico, fruttarismo, frutti, Louis, mangiare, mela, pilates, scolpito, sviluppare, tonico, Yana, yoga Una mela al giorno è il mantra salutista di questa donna che vive solo di mele, e può prendere altro tipo di frutto solo alle strette. Yana Louis (46 anni), una ballerina classica e istruttrice di yoga da Londra e ora stabilita in Bangalore, vive di mele da vent’anni. “Non mangia cibi come noi” dice “Sarvana Dhanpal, amico di Yana.” Lo sta facendo dalle ultime due decadi. Ha fiducia che questa abitudine la possa mantenere sana”. Yana crede fortemente nel detto “una mela al giorno toglie il medico di torno”. Smise di mangiare cibo cotto e trattato a 26 anni e da allora vive di frutta. Secondo lei, questi cibi sono difficili da digerire e contribuiscono poco nutrizionalmente poiché contengono additivi chimici e aromi aggiunti. Yana, comunque, molto raramente consuma altro tipo di frutta o, al limite, frutta secca. Sente che mangiare mele la aiuta a vivere in armonia con la natura. “E’ il modo che ho trovato per vivere con la natura”, dice Yana Louis. “Mangio mele perché ci tengono in salute e in forma. Mangio solo frutta che nasce dai fiori”. Per Yana, i frutti sono la migliore fonte di energia per mantenere il corpo sano. Sebbene non abbia un orario preciso per mangiare frutta, Yana mangia mele ogni volta che ha fame. Yana dice che questi frutti la mantengono attiva ed energica durante tutto il giorno durante il quale pratica e insegna danza per più di 8 ore e anche yoga per circa 3 ore. Yana, che ha progettato un programma d’esercizi comprensivo che combini callanetics e pilates, che consiste in esercizi non aerobici per rafforzare i muscoli senza costruire volume muscolare, ritiene che l’abitudine di mangiare mele l’aiuti a superare debolezze fisiche. “Con il tempo, questa abitudine, abbinata con un buon esercizio fisico aiuta a sviluppare un fisico tonico e scolpito”, dice Yana. http://www.vegetariani-roma.it/una-mela-al-giorno-yana-louis.html |
Post n°108 pubblicato il 16 Gennaio 2012 da Emilio_64
Fonte http://fruitanya.blogspot.com/ Continua il mio percorso melariano, con eccellenti risultati devo ammettere. Ogni giorno, c’è sempre quella vocina fastidiosa, figlia della mia intossicazione residua, che mi dice: “Tanya, mi sa che oggi non ce la fai ad arrivare fino a cena solo con le mele…” ma io non ci bado troppo. Conosco la sua identità, so da dove proviene e non mi lascio buttare giù così facilmente. Stamattina sono uscita, sono andata a colloquio con una persona. Ero alla mia seconda mela. L’appuntamento era vicino ad un ipermercato che conosco bene. Vicino a questo ipermercato c’è la stazione della metro dove c’è sempre un gran viavai di persone che vanno e vengono fino all’ora di cena e la maggior parte di queste è carica di buste di plastica piene di prodotti spazzatura provenienti da questo ipermercato oppure da altri lì intorno. Non è la prima volta che vedo tante donne, uomini che entrano in questo negozio per rifornirsi di spazzatura e poi escono con pesanti fardelli appesi agli avambracci o, peggio ancora, sui polsi, percorrere centinaia di metri prima di arrivare a casa e finalmente liberarsi da tutto quel peso.. Ho visto queste scene centinaia di volte. Anche io sono uscita moltissime volte da quello stesso posto carica di spazzatura, a trasportare carichi di schifezze da un posto all’altro, dopo averle pagate care… Oggi, però, è stata la prima volta in cui davvero ho visto le cose per quello che sono in realtà. Oggi, vedere una donna che faticava a portare questi sacchetti della spesa mi ha aperto letteralmente un altro modesto pezzo di orizzonte.. Andare a fare la spesa è qualcosa di aberrante. E’ aberrante perché l’atto del recarsi in qualunque posto che non sia un frutteto/orto è un qualcosa di innaturale, il concetto di fare scorte pensando a cosa mangiare nei prossimi giorni è un inutile preoccupazione, scegliere prodotti cotti/inscatolati/lavorati quantomeno malato, stare composti in fila aspettando di pagare per i prodotti comprati assolutamente diabolico, ma uscire e caricarsi/spingere questi carrelli pieni zeppi di cadaveri/spazzatura fino a casa è davvero la peggior presa in giro che si possa sopportare… Senza contare che una volta a casa, questi prodotti verranno fatti entrare in organismi umani che disperatamente cercano di comunicare in tutti i modi a quella parte di coscienza attiva, che non va bene nutrirsi in questo modo.. Non ci si può stupire davvero se alle persone non fa alcun effetto mangiare cadaveri di animali, riempirsi le budella di morte ed essere complici dei peggiori crimini contro l’ambiente, contro le altre creature, quando questo stesso uomo non si rende conto che in primis, sta danneggiando solamente se stesso, la sua salute. Non possiamo sorprenderci se gli uomini facciano finta di non vedere come vengono massacrati gli animali destinati al macello, se gli uomini facciano fatica a sentire le urla di una carota, di un albero secolare, di un filo d’erba addirittura poco PRIMA di esser estirpato, perché l’uomo è sordo e cieco in primo luogo verso se stesso. Il suo corpo manda segnali di dolore, infelicità in continuazione, addirittura si ribella contro se stesso (allergie, intolleranze) ma è tutto fiato sprecato, energie sprecate. E sfrattiamo la padrona di casa, la Sig.ra Igea, la salute, dal tempio sacro che è il corpo, costringendola sul marciapiede di una strada, fuori dalla sua legittima dimora, mentre noi ci impossessiamo di tutto ciò che era suo, profaniamo tutti i suoi beni (organi perfetti, meravigliosi, perfettamente funzionanti) da bravi invasori pagani. Eppure, quando la Salute se ne va e ci scopriamo sofferenti e soli nei nostri tormenti notturni, ecco che usciamo per le strade a cercarla, disposti ad attraversare mari e monti per ritrovarla e scusarsi con lei. Nel frattempo però, la malattia ci ha reso deboli e stanchi, che siamo perduti e vaghiamo come ciechi senza saper esattamente dove andare. Così, dopo l’ennesima giornata di estenuante lavoro, incontriamo sulla via il Gatto e la Volpe, l’industriale ed il religioso, pronti ad aiutarci a trovare la nostra cara Igea. Ecco che il Gatto prontamente ci dice: “L’ho vista nei locali angusti di un ospedale, nelle farmacie, nelle erboristerie e nelle parafarmacie, dentro i barattoli di integratori sugli scaffali di un supermercato, nei miei laboratori di ricerca, sulle labbra di medici/infermieri/nutri-zion-isti/biologi/psicologi/analisti che lavorano tutti per me; e’ logico, è scientifico, non vi sono dubbi; la Salute abita dalle mie parti e se non la trovi da me, stai pur certo che allora non è mai veramente esistita! Rifletti, solo io posso darti ciò di cui credi aver bisogno! Allora ecco che la Volpe, non potendo trattenersi dall’udir certe parole, temendo di perdere un potenziale schiavo/cliente, si lancia all’attacco: “Caro, non dar troppo retta al Gatto; ciò che dice è in parte vero, ma ricordati che la scienza non sa spiegare sempre tutto e qualora non trovassi Igea nei luoghi che lui ti ha indicato non è perché Igea è morta o non è mai esistita, piuttosto perché la sua dimora naturale si trova tra le quattro mura di pietra della mia chiesa e nei vari santuari terreni sparsi per il mondo e lì, solamente lì, ama soggiornare davvero. Perciò, abbi fede, credi in me, solo io conosco dove essa abiti realmente e quali siano i tuoi veri bisogni”. Finiamo così di regalare i nostri soldi e le nostre menti ad uno di questi personaggi (se non a tutti e due in tempi diversi) e cominciamo a seguire le loro indicazioni su come ritrovare la Salute: “Guarda, la salute si trova in questo prodotto, ora in quest’altro, in questa pillola, in questa scatola, compra qua, compra di là…" Quando i nostri soldi sono finiti e non possiamo più star dietro alle follie della scienza, ecco che, da malati cronici in cerca di un miracolo, andiamo a dare le ultime nostre forze in mano alle istituzioni religiose/new age che, trovandosi di fronte un portafogli già vuoto, un pollo mezzo spennato monetariamente parlando, puntano sull’appropriazione indebita del patrimonio psicologico dell’individuo tentando la scalata verso l’inesauribile riserva aurea dell’Anima umana. Veniamo così spolpati, divorati nel corpo e nella mente/spirito, dalle lobbies della falsa scienza e della religione depravata ma ce lo siamo davvero cercati.. Abbiamo dato noi il permesso a questa gente di consumarci a proprio piacimento. Abbiamo permesso che prendessero controllo sulle nostre vite dapprima sul corpo, poi sulla mente quando abbiamo delegato loro l’incarico di cercare Igea al posto nostro. Siamo venuti al mondo con tutto ciò di cui avevamo bisogno: la salute ed il sapere innati. E’ sempre stato tutto racchiuso dentro di noi, dentro la consapevolezza delle nostre minuscole cellule, entità viventi, coscienti, totipotenti. Ma più del dolore, dell’infelicità, della tristezza, della malattia, della morte, cosa devono fare i nostri organismi per richiamare l’attenzione della coscienza addormentata dell’uomo e destarlo dall’ipnosi sensoriale di cui è tristemente vittima? Il sistema intossicato è riuscito ad anestetizzare pure questi sintomi indicatori di pericolo; è riuscito ad imbavagliare la voce cellulare, messaggera e testimone vivente del disegno di Hashem, creando potenti veleni tossici, falsi dèi ingannatori che con le loro arti demoniache hanno magicamente fatto scomparire i fastidiosi sintomi senza tuttavia rimuoverne la Causa prima, ossia il nutrimento sbagliato. Se non avessimo accettato i prodotti contaminati che Nabucodonosor ci offrì come fece con il profeta Daniel ed i suoi amici - Hananiah, Mishael, ed Azariah (che rappresentano i restanti livelli sottili dell’essere umano) - , allora avremmo mantenuto lucida la nostra mente e puliti i canali che collegano la coscienza dell’anima a quella del corpo ed avremmo visto l’inganno del serpente. Se avessimo continuato a sentire il dolore, se non ci fossimo contaminati con pillole amare, forse prima o poi avremmo rivoluzionato la nostra alimentazione. Invece, andiamo avanti ad assumere questi farmaci che ci fanno tirare avanti, giorno dopo giorno, occludendo le nostre menti, i nostri pensieri, i nostri sensi, i nostri vasi sanguigni, e qualora, dopotutto, questi veleni corporali falliscano nell’anestetizzarci completamente verso il dolore, allora ecco che entrano in gioco quelli psicologici che, grazie alla seducente parlatina dei loro ministri-terroristi si propongono di insegnarci l’Arte del Moderno Stoicismo (pervertito). Fiumi di libri vengono scritti su come accettare passivamente dolori inutili, frutto dell’errore tutto umano di voler essere come D-o.. Ed ecco di nuovo che il paganesimo con i suoi falsi dèi, falsi miti, false leggende, false bibbie, complice l’ideologia maschilista imperante, induce la donna a credere che le abbondanti emorragie di cui cade vittima ogni mese, dicasi ciclo mestruale, siano, per natura, un fenomeno doloroso e addirittura salutare. Su questo assorbente sporco vengono poi intessute perle di saggezza dei maestri del passato che associano questo fenomeno di morte cellulare/spirituale ad una fase di vita paragonabile all’effetto del freddo dell’inverno sulle piante, in un ciclo di morte e rinascita continuo.. Ma queste emorragie non sono un fenomeno naturale come lo è invece la stagione dell’Inverno! Queste perdite eccessive di sangue accompagnate spesso da forti dolori, sono il sintomo di intossicazione da consumo di prodotti cotti! Adottando in prima persona uno stile di vita naturale ed alimentandomi oramai da più di un anno esclusivamente di cibi crudi, ho avuto modo di constatare che i dolori come pure la quantità di sangue del mio periodo mestruale sono stati ampiamente ridotti tanto da richiedere solamente l’uso di 1 salvaslip Carefree nei due giorni di ovulazione contro quattro giorni ed un totale di 10 assorbenti di quando mangiavo cibo cotto! Prometeo non ha un favore all’umanità donandole il Fuoco... Difatti, nel Prometeo incatenato, Eschilo scrive: "Il dolore è figlio dell'errore e della follia della mente" Il buon Zeus fece di tutto per farci astenere dal consumo di carne che ci avrebbe reso inevitabilmente mortali e dall’uso distorto che avremmo fatto del fuoco ma riuscimmo lo stesso ad appropriarci indebitamente dell’uno e dell’altro, pagando peraltro, un salatissimo conto che ancora oggi sembra proprio, stentiamo realmente a quantificare. Prometeo non aiutò affatto il genere umano con le sue gesta perché si limitò solamente a nascondere in un vaso tutti i mali che potevano affliggere l’uomo, senza di fatto, debellandone alcuno. Questi flagelli sono: fatica, malattia, vecchiaia, pazzia, passione e morte. E come entrarono nel mondo colpendo l’uomo? Attraverso un gesto immaturo, come immaturo fu il frutto che Chava colse dall’Albero della Conoscenza del Bene e del Male; attraverso l’incapacità di Pandora di resistere alla tentazione di vedere cosa contenesse quel misterioso recipiente… Lei, è la nostra Chava della mitologia greca. “E subito l’inclito Ambidestro, per volere di Zeus, plasmò dalla terra (dalla costola dell’Adam – adamah in Ebraico significa “terra”) una figura simile a una vergine casta” (Esiodo, Le opere e i giorni) Fonte http://fruitanya.blogspot.com/ |
Quando qualcuno desidera la salute occorre chiedergli se sia disposto a sopprimere le cause della sua malattia. Solo allora è possibile aiutarlo. IPPOCRATE http://fruitanya.blogspot.com/
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