Un blog creato da AracnoMania il 20/09/2006

IlMomentoSaltellante

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« Le terre del NordDi Tango in Tango... »

Post N° 7

Post n°7 pubblicato il 30 Settembre 2006 da stregacomandacolori7
 

Ma xkè sono cosi inghiaiata col pc? E' da tre ore ke cerco di inviare una foto x te mio caro Aracnomania ma sugniu troppu 'mbranata....miiii uffa!!! Vediamo se questa è la volta buona... della serie "riuscirà il nostro eroe nella sua missione?"...bhooooo

Commenti al Post:
rattopennugu2
rattopennugu2 il 30/09/06 alle 21:25 via WEB
Sembra tu ce l'abbia fatta !;D
 
 
stregacomandacolori7
stregacomandacolori7 il 30/09/06 alle 21:45 via WEB
grazie x la considerazione!!! ;D ho impiegato un secolo ma alla fine il nostro eroe inghiaiato e fantozziano ce l'ha fatta (nn era poi cosi complicato! ;P )e cmq mi fa piacere ke qualcuno almeno a risposto al mio urlo di aiuto .......ahahahha ke frana ke sono!!! ciao a prestissimo e buonaserata...:D
 
   
rattopennugu2
rattopennugu2 il 01/10/06 alle 13:07 via WEB
hahah...figurati...sera a te!
 
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LE AVVENTURE DI MOTANGA

Il vento soffiava leggermente da Nord. Sbrillo esausto contemplava il cielo strappato di nuvole, mentre sorseggiava quella bevanda denominata Adrenina, dal sapore dolciastro e il colore purpureo, sedeva su una sedia in una terrazza del centro del paese di Faglie. Dal balconcino si affacciò Otto, era sudato con gli occhi spiritati, aveva avuto una litigata con una delle sue donne e poi l'aveva posseduta per due ore abbondanti. 
<>
Sbrillo aveva capito che Otto voleva la sua pozione magica, magari per concludere in bellezza con la dama o magari per riuscire a dirle che era meglio non vedersi più. Controvoglia preparò l'intruglio, lo assaggiò, e lo mise di fronte alla porta di Otto, bussò e si diresse nuovamente in terrazza. Sapeva che in una decina di minuti sarebbe stato lì accanto a lui e avrebbero deciso finalemente il da farsi.
Erano anni che si frequentavano e si scambiavano opinioni varie, avevano avuto la possibilità di fare alcune traversate insieme, ma adesso si trattava di scegliere se formare una ciurma e rimettere in sesto Motanga o continuare ognuno per la propria strada come sempre.

Passarono altre due ore, l'attesa uccideva Sbrillo che nel frattempo aveva cominciato a mischiare Tequila, Adrenina e il suo personale intruglio a base di Foglia del Diavolo. Decise di muoversi, andò a cercare la Musa dei Cerchi di Fuoco.
Faglie era la città natale di Sbrillo, ma non ci si muoveva a suo agio, preferiva viaggiare e stare continuamente in balia della corrente. Ma si sa: i sogni per realizzarsi hanno bisogno di tempo, vera volontà e fatica.
Per sua fortuna trovare una Musa non era un sogno, sua personale confidente era entrata nella vita del giovane Sbrillo poco tempo prima ed aveva occupato immediatamente un ruolo stabilizzante. Infatti Arachiù, così lo conoscevano in paese, era solito avere momenti di follia incontrollabile che manifestava con un arrossamento del viso (diventava magenta in alcuni casi) e un'insaziabile bisogno di sputare veleno e acido citrico su chiunque fosse alla portata della sua voce. Il compito che la Musa assolveva con tenerezza era quello di portarlo nuovamente nel mondo razionale che solitamente ordinava il giovane marinaio.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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