Un blog creato da AracnoMania il 20/09/2006

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« Dissenzio!XIII - Giù con leggerezza »

Capirsi

Post n°37 pubblicato il 13 Marzo 2007 da AracnoMania
 

Vari livelli: tra noi e in noi stessi, con gli altri e con i propri, con l'animato e con l'inanimato, con il superiore e senza il superiore.

Partiamo dalla comunicazione composta dal genere e dal setting, dalla frequenza e dall'intensità, dalla biunivocità, dalla sincerità, dalla ricerca e dall'elevazione

Si passa al pensiero che può assumere forme  visive, uditive, cinestesiche.

Tutto dipende dalla volontà, scegliamo di seguire un percorso, conosciamo i nostri punti di forza e le nostre debolezze, conosciamo le più probabili interferenze (positive o negative).

Scelgo di sbattere contro un muro perchè se si rompe dietro c'è un mare in tempesta, ma adesso il mare è appena mosso, che succederà se nel frattempo mi dedico a guardare con la lente d'ingrandimento gli scarabei rossi che zompettano a ritmo di musica tribale tra un filo d'erba e un fiore appassito? Probabilmente, guarderò ancora il mare e starà frangendo le sue onde sugli scogli acuminati delle Terre del Nord. Allora mi affretto? E' poi così importante uno scarabeo? Mmmm! Mi fermerei, a osservare con gioia il mare in tempesta, per farlo calmare, per fargli sentire che la mia è energia...pura di gioia! Ci vorrà tempo, perchè se ne accorga, ha talmente tanto da esprimere che non bastano tempeste e onde lunghissime, e se perdessi il mio tempo? Perchè il vento è forte e porta via i miei pensieri? Sarà lo stesso, prima o poi faranno il giro e torneranno, magari in quel momento starò cercando piante carnivore sui rami degli alberi, ma questo importa meno.

Besitos

Sbrillo

Commenti al Post:
ladymiss00
ladymiss00 il 14/03/07 alle 00:31 via WEB
Il problema non è nella dimensione ma nella direzione, credo; almeno per me, Ritengo spesso che "sfrondare" serva a cogliere il verso giusto, anche se siamo liberi di cambiarlo sempre , no?
Mi piace il modo di prendere con una certa leggerezza i tuoi pensieri, che se ne vanno"prima o poi torneranno", personalmente credo di esser un'onnivora per forza di cose superficiale, ma che nello stesso tempo non riesce a sopportarlo! ( contraddizione tipica del mio genere)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 14/03/07 alle 13:18 via WEB
Scusami Lady, ma non ti seguo...chi ha parlato di dimensione?...forse sono io che non collego, aiutami e cercherò di dare una continuazione al tuo pensiero sul mio. Besitos. Sbrillo
 
nagual62
nagual62 il 15/03/07 alle 18:59 via WEB
Dio, che vertigini, Sbrillo!//Sarà la mia anima degna di riflettere di fronte a queste stimolanti e teoretiche farneticazioni?//Mi appello al lercio, fricchettone, omo, Arturo.//Colui il quale, dopo avere partorito orfiche e devianti profezie, si abbandonò al commercio della carne umana, nella terra degli australopitechi.//Il faut etre voyant, sempre! L'orchestrato delirio, premeditato ed eversivo, conduce a illuminazioni e derive lungo i fiumi infernali.//Pelaghi tempestosi, insetti e piante carnivore sono la scena naturale della tragedia delle nostre anime, colme di spleen e di ottimismo negativistico.//Ciao, Sbrillo!//nagual62
 
squazzy
squazzy il 24/03/07 alle 08:17 via WEB
CIAO... a causa del mio poco tempo disponibile il blog NEUROTSUNAMI diventerà un tags all'interno del blog LA ZUPPA di jawas ti aspetto ciao squazzy
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 02/04/07 alle 01:04 via WEB
Un saluto affettuoso. dal matto.Kolben
 
SogniSullaLuna
SogniSullaLuna il 05/04/07 alle 14:49 via WEB
besitos :)
 
perlina1972
perlina1972 il 06/04/07 alle 14:56 via WEB
Buona Pasqua, sbrillo.
 
DonZaukerVsCaganano
DonZaukerVsCaganano il 15/04/07 alle 21:14 via WEB
Ho visitato questo tuo blog e mi è piaciuto molto. ho letto In viaggio per Orgocrit e mi è piaciuto molto. Ti metto tra gli amici, passa trovarmi..e se ti va leggi il mio racconto "la voce che non sai sentire". Buona vita
 
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LE AVVENTURE DI MOTANGA

Il vento soffiava leggermente da Nord. Sbrillo esausto contemplava il cielo strappato di nuvole, mentre sorseggiava quella bevanda denominata Adrenina, dal sapore dolciastro e il colore purpureo, sedeva su una sedia in una terrazza del centro del paese di Faglie. Dal balconcino si affacciò Otto, era sudato con gli occhi spiritati, aveva avuto una litigata con una delle sue donne e poi l'aveva posseduta per due ore abbondanti. 
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Sbrillo aveva capito che Otto voleva la sua pozione magica, magari per concludere in bellezza con la dama o magari per riuscire a dirle che era meglio non vedersi più. Controvoglia preparò l'intruglio, lo assaggiò, e lo mise di fronte alla porta di Otto, bussò e si diresse nuovamente in terrazza. Sapeva che in una decina di minuti sarebbe stato lì accanto a lui e avrebbero deciso finalemente il da farsi.
Erano anni che si frequentavano e si scambiavano opinioni varie, avevano avuto la possibilità di fare alcune traversate insieme, ma adesso si trattava di scegliere se formare una ciurma e rimettere in sesto Motanga o continuare ognuno per la propria strada come sempre.

Passarono altre due ore, l'attesa uccideva Sbrillo che nel frattempo aveva cominciato a mischiare Tequila, Adrenina e il suo personale intruglio a base di Foglia del Diavolo. Decise di muoversi, andò a cercare la Musa dei Cerchi di Fuoco.
Faglie era la città natale di Sbrillo, ma non ci si muoveva a suo agio, preferiva viaggiare e stare continuamente in balia della corrente. Ma si sa: i sogni per realizzarsi hanno bisogno di tempo, vera volontà e fatica.
Per sua fortuna trovare una Musa non era un sogno, sua personale confidente era entrata nella vita del giovane Sbrillo poco tempo prima ed aveva occupato immediatamente un ruolo stabilizzante. Infatti Arachiù, così lo conoscevano in paese, era solito avere momenti di follia incontrollabile che manifestava con un arrossamento del viso (diventava magenta in alcuni casi) e un'insaziabile bisogno di sputare veleno e acido citrico su chiunque fosse alla portata della sua voce. Il compito che la Musa assolveva con tenerezza era quello di portarlo nuovamente nel mondo razionale che solitamente ordinava il giovane marinaio.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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