Secondo me
Pensieri sparsi: considerazioni sulla vita e su ciò che ci circonda. No?
Post n°531 pubblicato il 10 Luglio 2013 da scaraciccio
Bingo! Adesso e' ufficiale. Ora tra i responsabili di una malattia endemica che e' causa di un tasso di mortalita' elevatissimo nei Paesi industrializzati, rientrano a pieno diritto scarichi di automobili, riscaldamento e scarichi industriali. Chi ha gestito la salute pubblica negli ultimi anni deve essere annoverato tra gli untori del nostro secolo. Signori belli, leggetevi Lancet Oncology che a quanto sembra sia la rivista scientifica piu' rispettata al mondo in materia di cancro. Ora chi e' l'allarmista? Attendo con ansia risposte. |
Post n°530 pubblicato il 31 Maggio 2013 da scaraciccio
Le vicende legate a doppio filo al conflitto magistrati-politica-sistemaeconomicoproduttivo non fa che confermare, se c'erano ancora dubbi, l'assoluta inutilita' e pericolosita' dell'attuale classe dirigente nazionale, e l'indispensabile cambio che deve seguire. Sono forse ossessionato dalla vicenda ILVA, lo ammetto, sono abbastanza noioso, ma lo considero discretamente emblematico perche' e' una rappresentazione concreta e spettrale di tutti i macro vizi della Nazione. Casualmente, dopo alcuni lustri di indagini, perizie, studi epidemiologici, appostamenti e intercettazioni ambientali, si scopre una sinistra subordinazione e costante genuflessione da parte della politica e del sindacato, locale e nazionale, nei confronti di un'azienda di Famiglia. Famiglia che ha fatto un po' di cazzi propri per un po' di anni, fregandosene altamente e sonoramente delle responsabilita' sociali del suo business e delle relative ricadute ed implicazioni. Piombato in citta'negli anni '60 per volonta' divina, il siderurgico non si puo' e non si deve toccare. Un magnifico sistema al servizio dello Stato sino alla meta' degli anni '90, e poi funzionale allo Stato sotto le mani della nuova Famiglia proprietaria, che da sempre olia il sistema politico e sindacale nazionale e locale. Un enorme magna magna che ha reso felicissimi migliaia di persone, per anni. E la madonna!!!! E allora mambo!! Macche'! Nulla, solo veleni (ai cittadini onesti di Taranto, citta' piu' inquinata d'Europa) e scandali che tra qualche settimana saranno solo un'eco lontano, un'impronta lasciata per sbaglio, una foto un po' sbiadita che nessuno ricordera' piu'. La Famiglia Riva non si preoccupi, tanto lo so che non vi state preoccupando, lo so che ve ne fottete. Me ne frego perche' davanti ai miei occhi, da sempre, c'e' una porcata di dimensioni mondiali, e tutti stanno bene perche' tutti se ne fregano... E' come quando un palazzo con dentro un po' di lavoratori dell'industria tessile a Doha crolla, causando qualche migliaio di morti. Solo allora un po' di aziende chiedono scusa e promettono, falsamente, di impegnarsi a migliorare le condizioni di vita e di lavoro nel paesi in via di sviluppo. Beh, stessa cosa con l'ILVA: nessuno smettera' di comprare auto o elettrodomestici fatti con acciaio creato in seguito a reati vergognosi, in sfregio a tutte le leggi possibili. Dulcis in fundo, non rimane che dire una verita' stupida, una bella scoperta dell'acqua calda: la politica e' lo specchio di quello che la gente vuole, e se stringi e vai ai bisogni fondamentali, la gente vuole solo mangiare, scopare e fregarsene degli altri. Abbiamo creato un sistema in questo mondo che da una parte ci sostenta e dall'altro ci strozza, siamo come un cane al guinzaglio corto, che ha fame ma la ciotola e' un po' lontana... |
Post n°529 pubblicato il 15 Maggio 2013 da scaraciccio
La Consulta ha depositato la sentenza sul Decreto Salva ILVA dicendo che tale norma e' necessaria per scongiurare una grave crisi occupazionale. Secondo la Consulta salute e lavoro stanno sullo stesso piano e quindi non e' possibile far prevaricare l'uno o l'altro. MA VAFFANCULO!!!!!! E allora cosa si dice del rispetto delle regole? Tutela della salute? Messa in sicurezza degli impianti? Devastazione del territorio? Danni di immagine e scempio ambientale? Distruzione del tessuto economico e sociale circostante (miticultura, agricoltura, tusrismo)? La consulta ha dato un parere economico, non si e' espressa sostenendo se la fabbrica ha prodotto in maniera illegale o meno, se e' in regola con tutte le normative europee o meno, se la mortalita' per malattie correlate all'attivita' industriale (responsabile dell'80 % dell'inquinamento locale, dati Comune di Taranto) e' legittima e giustificata o meno. Nulla di tutto cio', solo un grosso respiro di sollievo per la cara economia italiana. Spero che ai signori giudici responsabili di tale aberrazione gli venga un gran bene... |
Post n°528 pubblicato il 29 Aprile 2013 da scaraciccio
L'economia reale in Italia e' vicina ad un punto di non ritorno, con troppe aziende in crisi e un mercato stagnante.
La freschezza del governo Letta, con Ministro dell'Interno nonch'e' Vice-Premier Alfano Angelino, il delfino di Berlusconi. L'asse PD-PDL al comando in nome delle grandi riforme. Vediamo se anche questa volta ci azzecco, non perche' io sia intelligente o con un gran senso della politica: e' che mi brucia un po' il culo, e ricordo il perche', al contrario di altri milioni di italiani... |
Post n°527 pubblicato il 12 Aprile 2013 da scaraciccio
Non me ne sono reso conto. Sono passati mesi dall'ultima volta che ho scritto due righe su questa pagina virtuale. Progetti relegati da mesi nei cassetti finalmente vedono uno spiraglio di luce in questa primavere che a stento vede la luce e il calore del sole, incapace di perforare queste nuvole dense e basse. Luce dentro di me, che si espande e si allarga e si riflette in ogni superficie che tocco o penso. |
Post n°526 pubblicato il 16 Novembre 2012 da scaraciccio
Sciopero europeo, in contemporanea in Grecia, Spagna, Portogallo, Italia etc etc etc. La storia si ripete. Stessa situazione, in fondo, in Russia prima della Rivoluzione d'Ottobre, o nell'Italia prima del Ventennio Fascista. Ora, nell'Europa dell'Euro e della Cominita' Europea, il rischio di guerre e' lontano, ma nemmeno troppo, eppure sussistono altri presupposti. Io vedo troppe analogie tra quel mondo di 70 anni fa che vida la nascita dei grandi mostri nazional popolari, e la sconquassata europa dei banchieri. Si sta preparanto il terreno per nuovi estremismi, e questo e' preoccupante. In Italia ci sono movimenti popolari estremamente interessanti, che propongono da anni soluzioni e fanno domande da sempre ignorate. Il problema e' che ogni movimento di matrice popolare ha in se i cromosomi della imprevedibilita' e della instabilita', senza una guida solida e stabile, perche' il popolo e' fatto di pecore e pecoroni, pronti a reagire davanti al cane che ringhia di piu'. Chi e' il cane? Chi sara' il piu' forte? Al momento ci e' ignoto, e questa "vacazio" rende il tutto ancora piu' instabile. E questo senso di precarieta' e questa protesta allargata a tutte le nazioni dell'Area Mediterranea puo' davvero creare le basi per una nuova bolla nazionalista. La storia ci insegna che le cose della vita ritornano, in forme e colori diverse, pero' tornano....
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Post n°525 pubblicato il 09 Ottobre 2012 da scaraciccio
Ma stiamo giocando? Ma che, fanno sul serio? Cioe', si sta alla frutta. Io ho una proposta: perche' non istituire per legge che ogni palo della luce, ogni tetto di edificio pubblico, ogni cartello luminoso debba essere alimentato da energia solare mediante appositi pannelli? E li chiamano tecnici.... |
Post n°524 pubblicato il 24 Settembre 2012 da scaraciccio
Sara' una casualita' oppure sembra che ci si avvicini con passo svelto verso il baratro industriale? Coincidenze? Il pericolo e' che, senza queste misure, interi Paesi possano avere una crisi sempre piu' profonda, e siccome i debiti Sovrani (ossia vari i buoni del tesori e certificati simili con cui ciascun Stato si finanzia ) sono posseduti sempre piu' da altri Stati tramite varie Banche e Istituti (vedi ad esempio la pressione tedesca per i debiti greci in pancia alle banche tedesche), si capisce come la tensione sia forte. Da qui', logica conseguenza della speculazione finanziaria senza ritegno andata avanti per decenni, l'attuale crisi di liquidita': le banche, in Europa e USA, oramai centellinano prestiti e mutui, e le conseguenze sono forti. Crollano i consumi, crollano gli acquisti di beni come case, auto, vacanze etc, crolla la fiducia dei consumatori, crollano i consensi popolari per le Istituzioni e via dicendo. Per risanare l'Italia servirebbe una coscienza popolare forte, una classe dirgente capace, un sistema bancario snello, una burocrazie efficace e veloce, un sistema giuridico veloce ed equo, una tassazione piu' moderata, investimenti per la ricerca, e la morte di corruzione e mafia. Gli investitori internazionali non investono perche' c'e' crisi a casa loro, ma questo e' il "bello" della societa' globale e liberista che e' stata osannata da sempre. La Sardegna non e' l'Alcoa, ma e' ben altro. Per ritardare l'esplsione della FIAT e di altre grosse aziende che minacciano la chiusura, si sta tramortendo e soffocando il grosso dell'aconomia nella nazione. No, la colpa della crisi dell'ILVA e' ovviamente di un gruppo di magistrati che, davanti ad una montagna di reati, non poteva far altro che intervenire. L'Italia ha tutto per poter essere una enorme potenza economica, ma si sta autodistruggendo per la nostra pigrizia di cittadini disinteressati, per ingordigia di politici bulimici e affamati di potere, per la corruzione di interi settori (appalti pubblici in testa), e per la totale assenza, da sempre, di un governo capace di intervenire su i problemi concreti: tasse troppo alte, corruzione troppo grande, mafia-camorra-'ndrangheta-SCU.
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Post n°523 pubblicato il 20 Settembre 2012 da scaraciccio
Si, mentalmente. Il cosiddetto ministro dell'ambiente del presunto governo non eletto italiano ha dichiarato, testuali parole, a proposito dell'odiosa vicenda ILVA di Taranto, che "....Non c'è nessuno oggi che, sulla base dei dati disponibili, può dire che c'è una relazione causa-effetto in particolare tra le attività industriali attuali dell'Ilva e lo stato di salute della popolazione". Poi, subito dopo, lo stesso aggiunge che "...in una zona come quella di Taranto che ha avuto cinquant'anni di industrializzazione sviluppatasi quasi in assenza di regole ambientali, è assolutamente atteso che ci sia un eccesso di patologie legate all'inquinamento". Che vorra' dire? Che forse la piu' grande acciaieria d'Europa, grande 2 volte la citta' che la ospita, avendo inquinato per 50 anni, e' responsabile, assieme ad altre grandi industrie presenti (tanto per fare nomi AGIP e Cementir) dell'immane disastro ambientale e della salute a Taranto? Oppure che non c'e' connessione tra inquinamento industriale e abbondanza di morti per carenza di dati? L'unica carenza che noto e' la dignita' della classe dirigente locale e nazionale, e il tentativo nemmeno nascosto di manipolare la realta' dei fatti per tutelare uno status quo che da da mangiare a troppa gente, e parlo di politici e industriali, mica dei 15000 operai che loro malgrado "campano" con le briciole di questa tremenda speculazione. A quando il sequestro, la distruzione, e la conversione di questa industria?
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Post n°522 pubblicato il 03 Settembre 2012 da scaraciccio
Quando lo scorso Aprile Angilee mi chiamo' chiedendomi se ero interessato a vedere le Paraolimpiadi, a dire il vero, non me ne poteva fregar di meno. Stesso discorso per le Olimpiadi, un carrozzone pomposo e costoso, un progetto faraonico in un periodo di crisi universale, un sistema autoreferenziale che ha come sponsor Mcdonalds e Coca Cola, l'antitesi della salute. Per mille altre ragioni ho visto con diffidenza l'arrivo a Londra di questo grande circo. Cosi' quel giorno che Angi mi chiese se ero interessato ai vedere l'evento, dissi di si ma con scarsa convinzione: che sono le Paraolimpiadi? A che pro? Lo spettacolo e' stato bello. Ma la cosa piu' straordinaria ed incredibile sono state, appunto, le Paraolimpiadi. Mi ha emozionato vedere gente straordinaria fare cose per me incredibili. E' stata un'epifania, una scoperta, un'emozione grandissima.
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Post n°521 pubblicato il 14 Agosto 2012 da scaraciccio
Lo so, mi annoio anche io quando sono costretto dalla mia coscienza a ripetere gli stessi concetti per la millesima volta. Paura, terrore, futuro incerto, manie di protagonismo, minacce. Leggendo i giornali, si apprende che c'e' un attacco su tutti i fronti alla magistratura, che fa solo il proprio dovere, ossia quello di far rispettare le regole. Lo so, la parola rispetto associata alla parola legge fa rabbrividire molti italiani. Lo sport nazionale, dopo il calcio, e' il "che me ne fottismo" esasperato dalla politica e tollerato dalla Chiesa, da sempre. Cosa succede oggi? Mi chiedo allora: chi fara' le bonifiche quando la fabbrica chiudera'?
E poi continuo a leggere, e leggo che i segretari dei principali partiti e sostenitori dell'attuale governo (non eletto dal popolo e quindi abusivo) che parlano di protagonismo di magistrati, di investimenti esteri che non verranno piu' in Italia a causa della magistratura, etc etc etc. Lo ripetero' sino alla noia, la magistratura non fa altro che tentare di far rispettare le regole fatte da altri organi. Se la magistratura, e in questo caso il GIP, dice che l'ILVA e' irregolare e che se non si modificano le cose va chiusa, significa che la sistuazione non e' piu' sostenibile. Ma per la loro tranquillita', i due segretari non sipreoccupino piu' di tanto, perche' l'Italia ha sempre attirato gente e soldi da tutto il mondo, per le bellezze del territorio, per la cultura e la storia, l'archeologia e il culto. Non vi preoccupate, l'Italia non morira': abbiamo la piu' forte organizzazione mafiosa del mondo, un sistema di crimine organizzato da fare invidia, una corruzione galoppante, e una tendenza allo sporfondare e a risorgere. Taranto esiste da 3000 anni, di cui 50 passati al servizio dell'esigenza del sistema industriale italiano. |
Post n°520 pubblicato il 27 Luglio 2012 da scaraciccio
Una notizia attesa, sperata e odiata, osannata e guardata come una mostruosita'. A seguito, finalmente, dell'intervento della magistratura, dopo ricerche, studi, perizie piu' o meno pilotate, e gravi gravissimi ritardi, e' stata riconosciuta la pericolosita' degli impianti di produzione dell'Area a Caldo dello Stabilimento ILVA di Taranto, la piu' grande acciaieria d'Italia, la terza d'Europa e il piu' grande produttore di diossina e CO2 del Continente. La produzione non verra' fermata perche' si e' solo al primo stadio di giudizio, in una vicenda che ora si allarga dai confini Jonici e arriva a Roma e oltre, perche' l'ILVA rifornisce imprese come FIAT e tutte le grandi aziende produttrici di eletrodomestici, impianti, costruzioni etc etc ect. Un terremoto che scuote, finalmente, tardivamente, le coscienze di molti. E' il caso di essere felici o tristi? La mortalita' e l'incidenza di malattie cardiovascolari e tumorali nell'Area di Taranto sono ben al di sopra di qualunque statistica, e la causa e' di natura industriale. L'ILVA e' una azienda irregolare, e l'odiosa minaccia di licenziare migliaia di persone, perpretata per anni dalla attuale proprieta', per operare le bonifiche necessarie per rendere l'area eco-compatibile (impossibile per uno stabilimente di quelle dimensioni), ha causato solo ritardi nell'attuazione della legge. La legge si rispetta. Detto cio', io spero vivamente che la fabbrica chiuda domani stesso. Pero'.... Dopo pochi anni, la citta' potrebbe, nella migliore delle ipotesi, essere non solo di nuovo viva, ma anche e soprattutto piu' bella, piu' ricca, e pulita. Un sogno? Le mie previsioni sono purtroppo pessimistiche. Troppa carne al fuoco. |
Post n°519 pubblicato il 16 Luglio 2012 da scaraciccio
Parafrasando i Sud Sound System, "io sono tarantino e del mondo cittadino". Taranto e' da sempre citta' ad alto rischio per la salute, come ampiamente documentato da diverse organizzazioni locali ed internazionali. Problema che arriva da lontano. Arriva la ricetta del governo per risollevare la regione: re-industrializzazione. Taranto viene scelta come centro industriale per vari motivi. Per queste e altre ragioni, piovono su Taranto industrie come l'ILVA, ex Italsider di stampo IRI, la Cementir per la produzione di cemento, la Raffineria Agip, etc etc etc. La zona industriale viene creata a ridosso della citta', per facilitare i lavoratori. Da qui' nasce il tutto. Si arriva cosi' agli anni '70 e '80, alla crisi del petrolio e dell'acciaio, alla nascita e ascesa della mafia locale, agli anni bui. Poi venne la privatizzazione, Prodi ex presidente IRI fu l'artefice delle dismissioni pubbliche in nome della cassa nazionale. I Riva hanno rilanciato l'Ilva, stabilizzando la manodopera, limitando gli scandali, razionalizzando la produzione spostando parte degli impianti produttivi da altre sedi (Genova) a Taranto, trasformando la locale ILVA nel terzo piu' grosso produttore di acciaio d'Europa, e il Gruppo Riva in uno dei piu' importanti gruppi economici italiani (Riva era tra i "capitani coraggiosi" che hanno comprato Alitalia, per esempio....). Non solo rose e fiori, tuttavia, anzai. L'ILVA e' il piu' grosso produttore europeo di Diossina e Anidride carbonica. La citta' di Taranto, sporca, inquinata, povera, ed odiosamente operaia, si e' trovata con un mostro alle porte che da una parte succhia energie vitali (per esempio, acqua potabile viene usata per il raffreddamento degli impianti industriali, in una delle regioni piu' aride d'Europa), dall'altra provvede a dare stipendi a piu' di 15.000 famiglie. Un problema non da poco. Il popolo tarantino e' diviso: da una parte una larga fetta della popolazione si e' trovata ad essere strettamente dipendente da quella mefitica zona industriale, che non ha saputo o voluto creare alternative per incapacita' politica e peculirarita' del territorio (ignoranza, alienita' dal contesto industriale dalla storia e dalle tendenze e logiche economiche locali, assenza di investimenti stranieri, monocultura, etc). Dall'altra parte, la gente ha cominciato ad essere stufa della monocultura e dell'inquinamento, chiedendo espressamente la chiusura degli impianti inquinanti con referendum e manifestazioni. Pero' e' anche vero che il gruppo Riva ha fatturato mediamente 6 miliardi l'anno dallo stabilimento di Taranto per svariati anni, che l'acquisto degli impianti avvenne a prezzi di saldo proprio a causa dello stato degli impianti e della sfilacciata organizzazione interna. L'assoluta assenza della politica locale si riflette nelle parole, spesso sterili, delle persone atterrite dall'ipotesi di dover emigrare, di non poter lavorare piu', di preferire un ambiente insalubre ma con un lavoro ad un ambiente pulito ma da disoccupati. La vicenda ILVA e' lo specchio della poverta' di pensiero nazionale, della scarsa visione, della pena per il presente, dell'ignoranza e della diffidenza. La questione ILVA e' al centro dell'attenzione di molti, finalmente. |
Post n°518 pubblicato il 03 Luglio 2012 da scaraciccio
Meno male che c'e' ancora il calcio che rende il popolo unito e orgoglioso.. sino a quando va bene. Prendi per esempio una finale che finisce male, metti che la squadra avversaria ci da 4 pappine. Metti che arrivi secondo e non primo. Che reazione ha l'Italiano? Qui' a Londra di esempi ce ne sono di meravigliosi. E allora tanti emigrati usano lo scudo del calcio per difendersi: generalizzando un po', si puo' dire che, per esempio, parlare di politica e' inutile, tanto la gente e' disinteressata e distante, e non puo' sostenere una conversazione con chi, inglese o tedesco che sia, non capisce cosa sia la mafia o la corruzione. Parlare dell'impero romano, del rinascimento, del barocco e del rococo' etc, ricordando al mondo delle grandezze passate e' un po' come parlare di paleontologia: abbiamo fatto la storia, ma e' ora di guardare anche al presente. E si potrebbe continuare per ora... Per farla breve, dove si inorgoglisce l'italiano all'estero? sul calcio, per forza! Ma poi, alla fine, arriva l'ecatombe, la catastrofe infinita, la sconfitta che spezza, d'incanto, la catena dell'orgoglio nazionale. E l'italiano che fa? I am not Italian, va ripetendo, canzonando il suo accento maccheronico. Meraviglioso! Io vorrei lacrime e vergogna per ogni ammazzato per mafia, per ogni operaio sfigurato sul lavoro, per ogni persona che si ammazza perche' non arriva a fine mese, etc etc etc. Il calcio e' uno sport, dove un branco di ragazzini viziati e solitamente ignoranti, superpagati e adorati da masse stordite e celebrolese, si rincorre calciando un pallone. Che cacchio di orgoglio ci sta????? |
Post n°517 pubblicato il 24 Maggio 2012 da scaraciccio
Tornare in Italia e' sempre un'esperienza mistica. Pensavo che il concetto di pulizia fosse universale: se una citta' e' sporca lo e' perche' ci sono i rifiuti per strada, per l'incuria, per scarso senso civico etc etc. Invece ho scoperto che a Roma, per alcune persone politicamente coinvolte, la sporcizia non e' cosi' diffisa, non e' peggio di prima, e se e' sporca e' per i turisti incivili che quando vanno a londra sono puliti, invece nella capitale si danno da fare per cospargere il territorio cittadino di carte e quant'altro. Tante belle scoperte in giro per la penisola, con le bombe di mafia, le amministrative con il 40% di affluenza, una crisi economica angosciante e la gente che mi chiede "ma tu, torneresti in Italia?" Io ci tornerei, se l'Italia fosse un Paese civile. |
Post n°516 pubblicato il 23 Marzo 2012 da scaraciccio
La panacea di tutti i mali, la riforma dell'Articolo 18. Alla fine il risultato e' stato quello di garantire i lavoratori contro i licenziamenti senza giusta causa. Addirittura Napoletano, noto lavoratore ed esperto internazionale di economia e gestione aziendale, ha assicurato che la riforma non portera' a valanghe di licenziamenti. Dati Istat alla mano (un po' datati, a dire il vero, ma non e' che ci siano stati casi clamorosi di supersviluppo negli ultimi anni in Italia), il 95% delle imprese italiane ha meno di 10 dipendenti. No Articolo 18 per loro. Le imprese con piu' di 250 dipendenti sono 3200 e hanno il 27,5% dei dipendenti italiani. Per loro vale l'Articolo 18. La riforma paventata non vale per i lavoratori pubblici, che sono l'ossatura del mercato del lavoro. Insomma, questa corsa a rimpastare l'Articolo 18 e' l'ennesima buffonata, altro fumo negli occhi per la marmaglia italiana. Altro che Statuto dei lavoratori... |
Post n°515 pubblicato il 29 Febbraio 2012 da scaraciccio
Io non so che pensare. Questo e' il video incriminato, andato in onda anche su Ballaro' http://www.youtube.com/watch?v=iXBcSp315x4 Ora. Bene. Non e' un lavoro facile eseguire ordini, e non e' facile reprimere la propria rabbia quando si viene offesi e insultati. Soprattutto se la paga e' bassa, e spesso si rischia la vita e la salute. No, essere parte delle forze dell'ordine non e' facile. Ora. Si reagisce con violenza, purtroppo come sperimentato in molti casi, solo quando vengono ricevuti precisi ordini. Chi applaude e dice che avrebbe dato una randellata a quel ragazzo che provocava, io personalmente il randello fascista glielo ficcherei su per il culo. In Italia siamo talmente messi male e abituati ad abusi e maialate pubbliche di vario stampo e fattura che addirittura si arriva a fare un pubblico plauso in Parlamento e sui giornali a chi fa il suo dovere. Tornado all'attivista NO TAV, dove sono gli insulti? Io considero questo video, lo spazio dato in TV e sui giornali, e gli interventi di parlamentari di tutti i fronti politici delle inutili perdite di tempo. Quindi, detto cio', io trovo le proteste anti TAV giuste e legittime, il comportamento e le parole di politici e pubblici amministratori fumo negli occhi, e un carabiniere che non reagisce a sfotto' da strada come ordinaria amministrazione. Le pecorelle sono tutti quelli che si scandalizzano e che incitano alla violenza, menti labili e gia' abbondantemente lavate e saponate. |
Post n°514 pubblicato il 21 Febbraio 2012 da scaraciccio
Curioso articolo su Repubblica, dove si parla di un team di ricercatori olandesi che ha creato in laboratorio un vero e proprio hamburgher. Ora. Dunque non si tratta solo di trovate ambientaliste, almeno io la penso cosi'. Se ci si affida alla storia e agli studi sinora effettuati, e' possibile sostenere che mai nessun organismo vivente, in miliardi di anni di storia, ha esercitato una pressione minimamente paragonabile a quella umana. Se si vuole sfamare il pianeta con la produzione di carne in laboratorio, penso che si parta da un punto di vista sbagliato. In Europa esistono, per esempio, leggi che limitano le produzioni (come le quote latte). Ancora, il ruolo di buyer e intermediari e di processi di trasformazione e' senza ombra di dubbio destabilizzante e insostenibile. Tanto per intenderci, tutto il Sud Italia e' considerata Zona Sottosviluppata, per cui miliardi di finanziamenti (che sistematicamente si trasformano in truffe e tangenti, per cui solo una parte infinitamente piccola arriva al destinatario finale) vengono erogati, quando potrebbero essere destinati a progetti leggermente piu' sensibili. Ancora, il ruolo delle multinazionali e' spesso insostenibile: aziende come Nestle' o Monsanto hanno un badget paragonabile a quello di una nazione di qualche milione di abitanti. Aziende produttrici di soia, caffe', arachidi, foraggio per allevamenti etc etc, sfruttano immensi territori, con una produzione crescente che di conseguenza impoverisce i terreni, causa un decremento della qualita', del prezzo, e degli stipendi di chi lavora nelle zone di produzione. Un numero impreciso di derrate ittiche vengono poi utilizzate per la produzione di pesce in allevamento. Si potrebbe continuare per ore, parlando di inconsistenza del sistema produttivo mondiale e di contraddizioni economiche. Altro che carne in laboratorio per una domanda crescente di carne. Bisogna ripensare a questo mondo. |
Post n°513 pubblicato il 11 Febbraio 2012 da scaraciccio
Napolitano, dall'alto del suo piedistallo e di 60 anni di politica, col suo portafoglio gonfio, col suo fare delicato tipico della persona che non ha bisogno di nulla, ha detto parole che definire offensive e' eufemistico. Non ci sono alternative ai sacrifici, e manifestazioni fuori dal solco della legalita' (come i movimenti dei forconi, ad esempio, o scioperi ad oltranza) non sono tollerate. I sacrifici, in Italia, li fanno da sempre i soliti milioni di coglioni che non arrivano a fine mese. E chi e' offensivo ora? Basta!!!!! E' ora di scendere in piazza e cacciare tutti. Bastaaaaaaaaaa!!!!! |
Post n°512 pubblicato il 03 Febbraio 2012 da scaraciccio
Monti voleva dire una cosa giusta, sostenendo che il posto di lavoro fisso e' un'idea che deve uscire dalla testa di tanti. Quello che sostengono loro l'ho provato io sulla mia pelle a Londra, e come me migliaia di altri emigrati. Monti e Martone, dunque, non hanno detto cose insensate. 1, il linguaggio. Parlare di sfigati, di noia e generalizzare e' non solo sbagliato, ma ingeneroso e offensivo. Questa gente sembra non rendersi conto del peso delle loro parole, della posizione di privilegiati che coprono, del potere mediatico delle loro esternazioni. Chi ha la pensione non ce la fa a sopravvivere. Ma che cazzo di Paese e' questo? |
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