Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi di Dicembre 2019
Post n°8818 pubblicato il 27 Dicembre 2019 da nina.monamour
Domani mattina parto per una breve vacanza, con il solito gruppo di amici andiamo a Lione per partecipare alla "Festa delle Luci", l'antica manifestazione popolare in omaggio alla Vergine Maria che, oggi, si è trasformata in uno degli eventi più noti di tutta la Francia, artisti e coreografi provenienti da tutto il mondo rivestono i principali monumenti, chiese, fontane, ponti e la metropolitana con mille luci colorate creando uno scenario da favola. Naturalmente mi sono documentata ed ho scoperto che come ogni anno questa bellissima città regala per quattro notti, ad inizio dicembre, la sua festa delle luci, una celebrazione che oggi permette ai milioni di turisti di ammirare uno scenario di giochi di luci e spettacoli pirotecnici indimenticabili. La tradizione della festa risale al 1852, e più precisamente all’8 dicembre, dedicato appunto all’Immacolata Concezione. In quella data, a causa di un violento temporale abbattutosi su Lione, era stato necessario rimandare una celebrazione inaugurale per la nuova statua della Vergine. A tarda sera, grazie ad un miglioramento delle condizioni meteorologiche, i lionesi scesero in strada, illuminando la città con lumini e lampioncini, in segno di adorazione, in sostituzione del mancato spettacolo pirotecnico. Da questo evento nasce la festa delle luci moderna, la cui durata, ad oggi, è stata estesa a quattro giorni, tutti intorno alla tradizionale data dell’8 dicembre. A partire dall'89 la città risplende ogni anno grazie decorazioni luminose proposte dal comune, le cui installazione e manutenzione sono affidate a professionisti dello spettacolo. Proprio questi professionisti, scelti ogni anno, hanno permesso alla festa di assumere un carattere sempre più internazionale, realizzando ogni anno decorazioni sempre più spettacolari e suggestive. Uno spettacolo imperdibile, che regala architetture immerse nella luce e serate splendenti, e che ogni anno regala ai turisti un dicembre più colorato e lucente che mai. Insomma, non ci sono veramente più scuse per rimandare il piacere di ammirare la grandiosità della festa delle luci ed io mi lascerò trascinare dalle emozioni!! Cin Cin a tutti..
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Post n°8817 pubblicato il 23 Dicembre 2019 da nina.monamour
Com'era il Natale di una volta? Qualche volta i miei figli mi chiedono cosa succedeva quando io e il loro papà eravamo bambini. Mi rendo conto che i ricordi dei giorni di Natale in famiglia sono quelli che rimangono più nel cuore. Se oggi vedo il piatto da portata che usava mia madre, mi vengono in mente subito i giorni di festa, quelli in cui si stava insieme e i pranzi che non finivano mai. Cosa serve, secondo Voi, per ricreare l'atmosfera del Natale come una volta? Abbiamo bisogno di tradizioni, io in particolar modo, ne ho bisogno per sentire vicino il mio passato, ne hanno bisogno i miei figli per costruire i loro ricordi. Creare l'atmosfera in casa è una delle mie missioni e quest'anno mi sono concentrata un pò di più sulle tradizioni di Natale. Pensare al Natale di una volta mi viene più semplice, finalmente potrò far vedere ai miei figli come si festeggiava quando io ero bambina. E gli addobbi natalizi? Gli addobbi in casa mia erano l’unica cosa che cambiavano ogni anno, li facevamo con la mamma. Si andava a raccogliere le pigne per spruzzarle di color oro e appenderle a grappoli. I classici addobbi che non potevano mancare erano il presepe con il muschio vero, l'albero di Natale con addobbi tutti diversi, la ghirlanda alla porta. E cosa si mangiava in queste feste? In casa nostra quando ero bambina si preparava tutto in casa, dal pane, alla pasta fresca tirata a mano, al dolce. Erano le occasioni in cui la mamma e la nonna sfoderavano l’arma vincente, i loro piatti forti. Nel nostro menu di Natale non c'erano abbinamenti stravaganti o piatti etnici. In tavola arrivava il classico, tortelli ricotta e spinaci o lasagne al forno, coniglio con patate, il tacchino ripieno di mele e castagne. Per non parlare della letterina sotto il piatto del Papà.. I piccini usavano scrivere una letterina di buoni propositi che nascondevano sotto il piatto del padre, andava messa esattamente tra il piatto del primo e quello del secondo, in modo che la vedesse.
Erano letterine di promesse, faremo i bravi, ci impegneremo di più a scuola, aiuteremo di più la mamma. Era una specie di ultimo tentativo di salvarsi prima della partenza di Babbo Natale. Ridatemi il mio Natale.. |
Post n°8816 pubblicato il 21 Dicembre 2019 da nina.monamour
dai Dottorè, facite chesta grazià, ci si rivedè aropp' Natalè Ahahahahahahahhhh
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Post n°8815 pubblicato il 19 Dicembre 2019 da nina.monamour
Decimo Giunio Giovenale è stato un poeta e retore romano, famoso per le sue sedici Satire scritte in esametri...(127 dopo Cristo) Meglio risolverare la versione latino nell'interesse di tutti..
Analisi del testo..
Tant'è che è vera ancora oggi, dove prima di arrivare al dunque molto spesso si passa attraverso il web, messaggini furtivi, appuntamenti strappati via whatsapp, siti specializzati in incontri. E bene fa la moglie che scopre il marito a navigare sul web "in cerca di relazioni con altre donne" ad andarsene immediatamente, senza nemmeno lasciare all'aspirante traditore la possibilità di un'improbabile giustificazione. Perché si tratta di una "circostanza oggettivamente idonea a compromettere la fiducia tra i coniugi e a provocare l'insorgere della crisi matrimoniale all’origine della separazione". E la decisione "preventiva" della moglie non può essere considerata come abbandono del tetto coniugale, lo stabilisce la Cassazione. E quì casca l'asino..
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Post n°8814 pubblicato il 16 Dicembre 2019 da nina.monamour
Sono una specie di carta da gioco dal seme antico e sconosciuto sopravvissuta al mazzo perduto. Non ho alcun senso, non conosco il mio valore, non ho nulla a cui mi possa paragonare per potermi trovare, non ho nulla a cui possa servire per potermi conoscere. Io sono la periferia di una città inesistente, la chiosa prolissa di un libro non scritto, non sono nessuno, nessuno. Non so sentire, non so pensare, non so volere, sono una figura di un romanzo ancora da scrivere, che passa aerea e sfaldata senza aver avuto una realtà, fra i sogni di chi non ha saputo completarmi.. |
Post n°8813 pubblicato il 14 Dicembre 2019 da nina.monamour
Eccomi rientrata, ancora una volta, sono stata "investita" da un lutto in famiglia, nella vita, spesso Dio ci mette a dura prova, santa pazienza, buona Domenica. |
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