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Messaggi di Aprile 2023
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/04/22/moniovadia-referendum-giusto-m-obilitati-per-la-pace/7138549 |
Post n°903 pubblicato il 22 Aprile 2023 da amaitti
"Prima furono gli orsi, perché la gente ormai aveva paura di passeggiare liberamente nei boschi. Poi furono i lupi, perché è notorio che i lupi mangiano i bambini, oltre al vostro amatissimo cane. A seguire sterminarono i cinghiali, che sono grossi e pericolosissimi, e se ne prendi uno con la macchina ciao, tu la macchina e il cinghiale (ma del cinghiale chissenefrega). Poi venne il turno delle vipere, perché è ingiusto che non si possa fare un picnic in santa pace senza essere morsi. Però, per essere sicuri sicuri, non uccisero solo quelle, ma proprio tutti i serpenti, perché comunque fanno schifo, e nessuno ne avrebbe sentito la mancanza. Quindi uccisero i cervi, che erano sì carini, ma con quei palchi si sa mai, è un attimo che ti sventrano se gli gira male. E uno che fa motocross tranquillo nel bosco non può pensare pure ai cervi, santo cielo. Poi toccò a volpi e faine, perché beh, c'è il discorso della rabbia... Ammazzarono quindi tutti i tassi, i ricci e gli scoiattoli, perché sono sporchi e portano malattie. Fu poi il turno di vespe ed api, con quei pungiglioni cattivi, delle zecche fetentissime, e dei ragni, perché "mio cuggino mi ha detto che c'è il ragno violino che ti morde e muori". Poi un giorno si accorsero che sui monti c'era il pericolo dei fulmini: e così coprirono tutti i boschi con reti metalliche, per prevenire che qualche turista ne fosse colpito a morte mentre si godeva il fresco del temporale, che è un diritto riconosciuto anche dall'ONU. Mettere le reti non fu nemmeno troppo complicato, tanto gli uccelli li avevano già ammazzati tutti da tempo, perché avevano quella mania di cagare dove capita, e non è asettico per niente. E gli alberi? Via tutti quelli troppo alti e pericolosi, quelli con pollini potenzialmente mortali per gli allergici, quelli con le spine, e già che ci siamo pure quelli brutti e storti, che anche l'occhio vuole la sua parte. Chiusero poi tutte le sorgenti, perché l'acqua non era stata analizzata e poteva contenere dei patogeni, e sistemarono bene massi e sassi, per prevenire frane e slogature. Ovunque misero cartelli: "non gettatevi dai burroni". Siccome però la gente continuava a cadere nei burroni, perché non si può fare un selfie senza sporgersi per bene, decisero di livellare tutto con grandi ruspe, e chiudere così la questione. Al posto dei burroni veri misero dei poster, e dietro i poster dei chioschetti per fare l'aperitivo prima di riprendere la strada per la città, con un grande orso di plastica all'ingresso, così che la gente potesse ricordarsi che cos'era la vera natura, e magari fare due foto. E fu così che alla fine nel bosco rimase solo una specie: l'uomo, che finalmente si sentiva sicuro. Ma il bosco, non era più un bosco da molto tempo." (Dedicato a Jj4) di Elena Baruzzi Oipa Treviso |
Post n°902 pubblicato il 22 Aprile 2023 da amaitti
https://www.ted.com/talks/graham_hill_less_stuff_more_happiness?user_email_address=4d0e0d314d4cafbe8bb322887007559e&subtitle=it |
Pensavi davvero di farla franca? In un mondo che non ti somiglia, stretto, rumoroso, costruito sulla cenere degli alberi, davvero lo credevi? Non lo hai sentito arrivare. Fa sempre paura colui che non senti arrivare. E così ti sei difeso. Stupido ingenuo. Come ti sei permesso di difenderti? Non lo sai che devi stare quieto? E in silenzio? Ti gridano tutti in coro: scappa! Scappa! Come se tu non lo sapessi. Ricordi? Era il consiglio della tua mamma. Ti senti solo? Ma lo sai che sei solo; e ora non sei più un pupazzo da fotografare, ora sei un criminale. Quando li sentirai arrivare, non ho consigli da darti, non sono te. Spero solo che ti difenderai. Che ti lancerai nel vuoto del crepaccio, da non dargliela vinta. E il tuo urlo che si possa sentire a decine di chilometri; da monito ai tuoi fratelli e sorelle. Anche loro ricercate. Avete osato alzare il muso: ribelli senza bandiera, ingenue senza confini. Questo mondo non fa per voi. Non è un mondo fatto per i liberi, è un mondo costruito per gli schiavi. Tienti stretto il profumo del bosco; quello non potranno mai rubartelo. Quando sentirò il tuo ultimo grido non sarò triste; non sono mai triste quando un reietto grida la propria libertà. Anche se per l'ultima volta. Non ho foto da mettere: ormai sei un fantasma. Il fantasma di un mondo sognato. O.Losca |
https://www.youtube.com/watch?v=w5QjgqUAWOk |
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