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Metamorfosi di una farfalla - Mindfulness & Love Coaching

 

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« Vuoi morire o andare avanti?Impara a lasciarti andar... »

Agite! Solo chi agisce ottiene

Post n°410 pubblicato il 22 Giugno 2018 da irene.74

 

Da cuore a cuore: I dossier degli esperti!

 

Denis Gobbo è un Life and Business Coach. Durante una chiacchierata tra amici gli parlo del mio blog, della pagina "Metamorfosi di una farfalla", del mio progetto pensato per le donne in rinascita. Denis è un uomo estremamente carismatico, capace di profonda empatia. Mi permetto di chiedergli se vuole inaugurare la nuova rubrica del mio blog, "Da cuore a cuore", che andrà a raccogliere i contributi degli esperti che vorranno dispensare amorevolmente consigli alle mie ragazze. Accetta con entusiasmo! Ed eccomi a raccogliere per voi la prima gemma preziosa che andrà ad arricchire questo nostro scrigno virtuale...

Denis, la rinascita parte sempre da un'esperienza di dolore attraverso la quale si è costrette a sfidare ogni certezza. Che si lotti contro una persona che ci vuol fare del male, contro una relazione tossica, contro una malattia o contro noi stesse, poco cambia. Si ha forte il senso della precarietà, piena coscienza dell'inferno da cui si deve uscire e smarrimento per quel che si dovrà affrontare. Qual è il giusto atteggiamento mentale da assumere?

 

E' necessario fare una premessa, Irene... La differenza tra chi ottiene successo e chi insuccesso, sta nella costanza e nella determinazione, nella capacità di annullare la procrastinazione. Chi ha successo individua obiettivi futuri da realizzare con ottimismo. E lotta per raggiungerli. Gli altri ( la maggioranza) si lasciano vivere fino al momento in cui, toccato il fondo, prendono coscienza di avere 2 alternative: affondare o risalire. Solo in quel momento riescono ad utilizzare la paura così come dovrebbe essere sempre usata, ovvero come fonte di energia per agire, alzarsi e riprendere la vita nelle proprie mani. Il giusto atteggiamento è quello di essere positivi, o meglio, di sforzarsi di trovare il lato positivo in ogni cosa. Si dovrebbe prendere l'abitudine, ogni sera, di scrivere su un diario le lezioni imparate nella giornata... cosa ha funzionato e perché... cosa non ha funzionato e come poterlo far funzionare...

 

Alla base di tutto ci sono delle abitudini che dobbiamo tenere sempre presente. Per dirla in breve, dobbiamo dimostrare a noi stessi amore, attraverso comportamenti e gesti ben precisi che devono scandire costantemente la nostra quotidianità:

 

• E' importante alimentarci con cibi sani

Dobbiamo poi bere tanta acqua (orientandoci con questo semplice calcolo... altezza + peso : 100 Ad esempio: 183 (altezza)+ 75 (peso)= 258 258:100=2,58 litri al giorno) Non dimentichiamo che per il 75% siamo fatti di acqua (e il nostro cervello per l'80% è fatto di acqua...)

• E' fondamentale fare regolarmente attività fisica, perché mette in moto gli ormoni del benessere (ossitocina) ed elimina gli ormoni dannosi (cortisolo)

• E dobbiamo imparare a prestare attenzione al linguaggio per arrivare a parlare con noi stessi utilizzando parole potenzianti. Perché? Perché le parole creano emozioni e le emozioni creano i nostri comportamenti

 

  • Bisogna infine agire: alle parole devono seguire le azioni, la differenza sta proprio nel mettersi in movimento.

Ogni cambiamento, chiaramente, necessita di tempo. Ci piacerebbe possedere una bacchetta magica in grado di trasformare radicalmente la nostra esistenza come l'abito stracciato di Cenerentola in quello delizioso per il ballo col principe! La verità è che c'è davvero tanto da fare... Da dove sarebbe corretto cominciare e per quali tappe proseguire?

 

Il tempo è un fattore relativo. Mi spiego meglio... Noi percepiamo la realtà attraverso i 5 sensi e in base alle emozioni siamo in grado di distorcerlo. Faccio un esempio... Ti sarà capitato di trovarti in auto nel bel mezzo del traffico che scorre troppo lentamente. Inizi a lamentarti, a smaniare, magari vedi che la fila accanto è veloce e così inizi a zigzagare... Il tempo ti sembra interminabile... Mentre in un'altra macchina, c'è qualcuno che vede in questo stesso traffico un'opportunità. Ascolta audio corsi, ne approfitta per annotare qualcosa, fa una telefonata... e il tempo gli scorre velocemente. Eppure, un'ora è un'ora per tutto il mondo. Quindi... è il modo in cui lo impieghiamo ad essere soggettivo. Così come l'ottenere risultati, varia da persona a persona.

 


C'è chi per riprendersi da una delusione ci impiega un mese e chi dalla stessa si riprende in 3 giorni: tutto varia in base a come siamo programmati mentalmente. Programmati, riferito a come siamo responsabili ( respons-abili ovvero abili nel dare risposte agli eventi).


Da dove si comincia?


Dobbiamo innanzitutto capire dove ci troviamo in questo momento della nostra vita, dove vogliamo arrivare e cosa ci serve per raggiungere la meta. Questi sono i punti focali, da cui parte tutta una serie di cose da fare...

 

Occorre:

 


Individuare l'obiettivo
Capire se è veramente ciò che vogliamo
Come fare per raggiungerlo
Come non arrendersi
Come utilizzare il nostro linguaggio interno

Guardare con curiosità alla vita, coltivare il senso di gratitudine, prendersi cura di se stesse con amore, mettersi in ascolto della propria felicità... sono sicuramente atteggiamenti vincenti. Ma la parte più difficile della metamorfosi credo resti legata al modo di relazionarsi con gli altri. Con chi ci vorrebbe ancora relegate in quella gabbia da cui vogliamo uscire, con chi è infastidito dal nostro cambiamento... Come ci si pone in questi casi, cosa si può fare per poter uscire indenni, senza correre il rischio di veder sgretolare quanto già faticosamente costruito?

 

Se ami te stesso puoi amare gli altri, quindi, come fai ad amare gli altri se non sai amare te stesso? Come ho detto precedentemente, bisogna iniziare a prestare attenzione a come ci rivolgiamo a noi stessi... Ad esempio, hai sbagliato un qualcosa, cosa ti dici? "Sei un idiota, non capisci niente... bla bla bla..." Con quale tono te lo dici?  "Che sbadato, la prossima volta starò più attento..." "Sei un incapace!  ma è possibile che sbagli sempre!?!" ) Il tono della voce, il timbro, ad esempio, determinano in noi dei sentimenti che, abbinati alle immagini che creiamo con le parole che ci diciamo, possono essere limitanti o potenzianti. E ripeto: se ci trattiamo male, di sicuro tratteremo male anche chi ci sta vicino.

Allora, prima di tutto, impariamo ad amarci.


Se tu sei amorevole, attiri persone amorevoli, se tu sei triste, attiri persone tristi... Quando ci capita un evento negativo, cosa facciamo? Ci pensiamo in continuazione e nella maggior parte dei casi ci accadono altri eventi negativi...


Faccio un esempio... Ti è mai capitato di comprare una bellissima borsa e dopo che esci dal tuo amato negozio, sicura di essere la prima ad averla acquistata, ti rendi conto che inizi a vedere altre donne con la stessa borsa? Eppure non te ne eri mai resa conto prima.


Questo accade proprio perché stai prestando attenzione alla borsa. Bisogna imparare a prestare attenzione alle soluzioni e non ai problemi. Le soluzioni infatti le vedrai quando realmente avrai smesso di pensare ai problemi.

Un'altra cosa importante: dobbiamo imparare a trovare l'intenzione positiva in ciò che ci fanno gli altri (naturalmente mi riferisco a situazioni normali).

Se la mia collega mi ha fatto un torto (è la mia percezione a farmi pensare ciò) invece di inveire contro di lei, dovrei chiedermi: perché si è comportata così? Forse ho detto qualcosa che l'ha turbata? Forse oggi avrà avuto una discussione con suo marito e non ha capito che scherzavo? E la soluzione è andare direttamente da questa persona e con gentilezza chiedere: "Ho notato che mi hai fatto ciò... ho forse fatto o detto qualcosa che, a mia insaputa, ti ha fatto male?" Si parla sempre di assumersi la responsabilità, come fanno i veri leader (lead=conduttore... quindi colui che conduce, innalza, portando valore).

Durante il percorso di rinascita è inevitabile alternare alti e bassi. Subentra la stanchezza legata alla lotta esistenziale, si ha la sensazione di non potercela fare a giungere a destinazione. Eppure abbiamo in noi tutto quel che occorre... Come fare ad attingere alla forza interiore che troppo spesso dimentichiamo di possedere?


Il segreto sta nell'avere più obiettivi suddivisi in varie scadenze.

 

Un obiettivo deve essere:

  • Espresso in positivo (voglio pesare X kg anziché voglio perdere peso)

  • Tempificato (entro quanto tempo lo voglio raggiungere 3/6/12 mesi? 1/3/5/10 anni?)

  • Ambizioso (se aspiri a poco, non sarai entusiasta nel raggiungerlo e al primo no, inevitabilmente, ti fermerai e abbandonerai)

  • Memorizzabile (deve poter essere racchiuso in una frase di 5, massimo 9 parole, in modo da essere facilmente tenuto a mente. Come gli slogan pubblicitari... E' nuovo? No è lavato con xxxxx! oppure Dove c'è xxxx c'è casa)

 

OBIETTIVO GIUSTO: voglio pesare 75 kg entro il 31/12/2018. Voglio fatturare xxxx euro entro il mese di ottobre 2018.

OBIETTIVO ERRATO: Non voglio mangiare dolci. Farò il possibile per fare più soldi...

 

La MOTIVAZIONE (MOTIV-AZIONE ovvero il motivo che mi mette in azione) va cercata dentro di noi, chiediti: per chi o cosa faccio quello che faccio? Qual è la cosa che faccio in cui provo entusiasmo e che mi fa sentire energica al punto che continuerei a farlo ad oltranza? Magari è li che ti devi concentrare, ed è proprio lì che puoi creare un tuo business. Lo stesso vale nella vita, se cominci ad amare te stessa, iniziando a prestare attenzione a ciò che ingerisci, ad amare il tuo corpo dedicando un po' di tempo all'attività fisica, a migliorare il dialogo interno dicendoti che se c'è l'ha fatta la tua amica/nemica allora puoi farcela anche tu e soprattutto se ti decidi ad agire, agire e ancora agire, vedrai che ti alzerai e prenderai la tua vita nelle mani iniziando a plasmarla a tuo piacimento.

"La vita non va mai temuta, solo compresa". Quali atteggiamenti possono aiutarci ad uscire dal ruolo delle vittime e permettere di prendere il meglio che l'esperienza dolorosa può insegnarci?

 

Bisogna lavorare sulle convinzioni. Le convinzioni sono cose che diamo per vere ma che vere non sono, sono cose che noi interpretiamo in un dato modo... sono convinto che tutto andrà male, come pensi che andrà? Male! Questo accade per il motivo che prestiamo attenzione a tutto ciò che è negativo... sono sicuro che tutto andrà per il meglio... e la nostra vocina interna... ma a chi la vuoi raccontare, sfigato come sei, andrà tutto male... e sicuramente andrà male. Sono certo che andrà tutto bene... (vocina..) Sì, ne sono sicuro e se andrà male, troverò il lato positivo, imparerò una nuova lezione e la prossima volta andrà meglio.

Un'altra cosa da fare è visualizzare. La mente, se crea immagini reali o irreali, non fa distinzioni, purché siano ricche di dettagli ed emozionanti. Le visualizzazioni vengono usate dagli sportivi prima di grandi incontri, per ripassare mentalmente tutte le tecniche, procedure, possibili eventi e molto altro. Con un aiuto, è possibile cambiare le immagini e trasformarle da limitanti a potenzianti. Un po' come modificare una foto prima di postarla nei social network: puoi cambiare colore, mettergli un bordo, sfocarla, zoomarla, e via discorrendo. Questo ci permette di cambiare emozioni nel momento in cui andiamo a rivivere un ricordo.

Per concludere... cosa senti di dire alle tante, troppe donne che affrontano quotidianamente lotte contro mostri più grandi di loro?

 

Visto che si è parlato di linguaggio, affrontare ogni giorno mostri, non è molto bello da sentirsi dire, perché? Perché nella nostra mente crea un'immagine di noi stessi che tutti i giorni dobbiamo lottare contro i mostri e questo non è incoraggiante. Sono molte le parole che usiamo nel modo sbagliato...

 

- Com'è stata la serata in discoteca? Da paura (   è vero che utilizziamo questa parola per dire che è stata strepitosa, ma il cervello non capisce che stiamo scherzando)
-
Sei andata a vedere in teatro il tuo comico preferito? Si, mi ha fatto morire (   ) dalle risate
-
Com'è stata la serata con il tuo ragazzo? Da panico
(   )

So benissimo che tutti vogliono star bene, ma cerchiamo di fare un piccolo passo e facciamolo tutti i giorni: la vetta della montagna può essere alta, ma la si raggiunge facendo un passo alla volta.

 

 

Amatevi (alimentazione/ idratazione/ attività fisica /linguaggio)
Cercate degli obiettivi che volete raggiungere e pensate come se li aveste già raggiunti, pensate al presente
Agite: solo chi agisce ottiene

 


Curiosità...

Cosa vuol dire Coach? Tutto nacque in Francia quando per Coach si intendeva la carrozza trainata dai cavalli, mezzo di trasporto per portare le persone da un punto di partenza ad un punto di arrivo. Nel tempo presero a chiamare Coach il cocchiere che appunto conduceva le persone da un punto A ad un punto B grazie alla carrozza. Successivamente, in tempi più moderni, col termine Coach si individua una persona che è in grado di guidarne altre al raggiungimento dei propri obiettivi, facendo emergere le risorse individuali. Questo è possibile perché il Coach ci è passato prima, nel senso che ha dovuto superare gli ostacoli in prima persona, e conosce personalmente la strada che mostra agli altri...

 

 

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