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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Rutelli: "Napolitano anche senza Cdl"

Post n°1190 pubblicato il 08 Maggio 2006 da lo_snorki
 
Tag: unione

«No, discriminazioni non se ne possono proprio accettare. Da nessuno». La frase torna e ritorna nella domenica di Romano Prodi. Il Professore non ci sta: non ci sta alla mattina al no del centrodestra su Massimo D´Alema, non ci sta al Berlusconi che a pranzo spara contro qualsiasi candidato abbia «il cuore a sinistra», non ci sta al pomeriggio quando da Palazzo Chigi arrivano i quattro nomi del rilancio della Casa delle Libertà. Senza nessun diessino. «Con tutto il rispetto, vero e grande, per i quattro nominati. Ma non si può usarli per discriminare, per dividerci».
Prodi difende D´Alema. Superato il freddo che si è creato con l´elezione di Bertinotti alla Camera, archiviata l´intervista di Fassino al Foglio che pare dettare le regole per il Quirinale. Ascoltate con dolore le pressioni che appaiono su Avvenire e Osservatore Romano e che aprono nuove ferite nel cuore del professore cattolico. Giorgio Napolitano, l´amatissimo Napolitano, diventa il candidato di Prodi quando lo diviene per tutta l´Unione. Ds in testa. E quando è lo stesso D´Alema ad accettare un passo indietro. «Dobbiamo far capire al Polo, ma anche agli italiani, che non cerchiamo il muro contro muro ma non accettiamo discriminazioni di nessun tipo». «E così dimostriamo anche di quale calibro sono i nostri candidati. Altro che i discorsi incredibili sui comunisti...». Il rapporto con D´Alema, saltato nel ‘98, ricostruito, incrinato, restaurato, è per Prodi anche la convinzione di un destino comune. Per come si sono esposti sul Partito democratico, per il bisogno di costruire un governo forte, per la necessità dei Ds e del loro presidente di mostrare la proprio centralità. Insomma per la svolta che si promette di imprimere all´Italia.
Adesso tocca a Napolitano. Per Prodi è un´icona affettuosa, fu suo ministro dell´Interno nel ‘96, suo referente saggio per capire umori e definire scelte negli anni di Bruxelles quando il padre nobile dei Ds era un europarlamentare di peso. Affetto ricambiato con frequentazioni continuate, riprese a Roma: è stato Napolitano a consigliare a Prodi il suo barbiere, quello dietro la Banca d´Italia nella cui bottega il Professore «tradisce» ogni tanto, per esigenze di servizio e look istituzionale, lo storico «Gino» di piazza santo Stefano a Bologna.
Ancora a notte, in piazza SS. Apostoli, il presidente del Consiglio in pectore incontra Rutelli e Fassino. Per concordare mosse comuni, per mostrare da oggi e nei giorni che verranno la compattezza della coalizione, che non si tollerano «discriminazioni». Venga accettata dal centrodestra la candidatura Napolitano o venga rifiutata.
Prodi si è chiuso nell´ufficio romano appena giunto in treno da Bologna. Viaggio all´ora di pranzo con Angelo Rovati, il tesoriere, l´amico di sempre, e con Arturo Parisi, il guru ulivista della prima ora, ora tra i leader della Margherita e che a sera se ne va - metafora di un clima cambiato - con Rutelli che fu suo grande avversario. Il telefono è in continuazione attaccato all´orecchio del Professore. Roma aspetta, Roma chiama. E a Roma comincia la maratona: vertice a SS. Apostoli, ambasciatori a Palazzo Chigi, nuovo vertice. E alle dieci di sera la decisione, con Prodi che torna da una cena con il presidente svizzero.
La mossa Napolitano, all´interno dell´Unione, non è però stata gradita dalla Rosa nel pugno. E portavoce dell´irritazione si è fatta Emma Bonino: «Siamo abbastanza sorpresi. Io, Boselli, Pannella e Villetti abbiamo appreso il nome di Napolitano dalle agenzie di stampa. Non mi voglio esprimere su Napolitano, ma sul metodo non ci siamo. Ci riuniremo e faremo le nostre riflessioni».

Commenti al Post:
lo_snorki
lo_snorki il 08/05/06 alle 08:29 via WEB
Definitivo no a D'Alema
 
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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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