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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Politicamente nudo

Post n°1826 pubblicato il 26 Ottobre 2006 da lo_snorki
 
Tag: SPAGNA

Nella campagna elettorale spagnola è diventato un caso. Il partito di Albert Rivera pubblicizza il suo candidato completamente nudo. Perchè "non importa come ti vesti. Quello che conta sei tu!". 

immagine Parlare di politica italiana è un po' come infilarsi in un ginepraio nel quale è molto difficile orientarsi. Eppure ci sono almeno un paio di certezze inconfutabili: la prima è che l'età media dei politici italiani è decisamente alta, la seconda è che le loro campagne elettorali sono estremamente dispendiose. Entrambe le cose non depongono granchè a favore della categoria in generale, e la seconda in particolare fa sorgere più di qualche dubbio: se un candidato è valido perchè ha bisogno di proporsi in pompa magna per essere competitivo e raccogliere i voti che gli servono? Forse i grandi investimenti in questo senso servono proprio a far dimenticare agli elettori che chi li rappresenta non ha niente di nuovo da dire? O forse, più banalmente, servono a rendere credibile la perenne riproposta delle stesse persone da almeno una ventina d'anni a questa parte?

In ogni caso è improbabile che - con i presupposti attuali - in Italia si possa far largo un classe politica giovane, coraggiosa e propositiva. Non foss'altro perchè il concetto stesso di politica italiana implica una gavetta pluridecennale e subordinata a una complessa rete di gerarchie. Da noi pensare a dei leader di partito under 30, ad esempio, appartiene al mondo della fantascienza, più o meno come pensare ad un politico, magari piacente, che decide di posare completamente nudo per i manifesti della sua campagna elettorale.
immagineEppure il mondo è grande, e anche se troppo spesso si prendono come punto di riferimento gli angusti confini della propria casa, basta curiosare fuori dalla porta per vedere che altrove la fantascienza è già realtà. È il caso della Catalogna, la regione spagnola che il primo novembre eleggerè il suo parlamento. La regione gode infatti di una relativa autonomia (anche se non a livello dei Paesi Baschi o della Navarra) rispetto al governo centrale di Madrid, soprattutto dopo che il suo statuto è stato riconosciuto proprio recentemente dal governo Zapatero. Per motivi culturali e storici la regione ha da sempre una sua lingua (il catalano, che non è lo spagnolo castigliano) e una sua identità etnica molto forte, nonostante il capoluogo Barcellona sia una città a dir poco cosmopolita.

La regione - nonostante il clima conservatore e tradizionalista delle zone rurali - è stata fra le prime ad appoggiare l'idea del matrimonio gay
La regione - nonostante il clima conservatore e tradizionalista delle zone rurali - è stata fra le prime ad appoggiare l'idea del matrimonio gay, e non a caso è stata la prima in cui una coppia di omosessuali maschi ha potuto effettuare un'adozione. Ora però le spetta un altro notevole primato. In occasione delle elezioni imminenti, un nuovo partito (che rientra nell'area democratica, ma che si discosta dalle idee indipendentiste dei suoi colleghi che ora governano la regione) ha lanciato una campagna elettorale decisamente interessante.

Il partito si chiama Ciutadans de Catalunya, è stato fondato lo scorso luglio e ha studiato un modo originale per attirare l'attenzione del pubblico (anche perchè non aveva a disposizione i finanziamenti dei grandi partiti in corsa). Il suo presidente è un giovane avvocato ventisettenne di nome Albert Rivera, e per la sua prima campagna elettorale ha deciso di posare come mamma l'ha fatto! Emblematiche le frasi che campeggiano al suo fianco: "Per noi contano solo le persone. Non ci importa dove sei nato, non ci importa che lingua parli, non ci importa come ti vesti. Quello che conta sei tu!".

immagineLa nudità vorrebbe sottolineare - perlomeno nelle intenzioni - il fatto che il candidato non ha niente da nascondere e che si presenta semplicemente per quello che è. L'idea è carina e non è da escludere che farà un certo effetto sulla non proprio irrilevante comunità gay locale (alla quale - tra le righe - sembrerebbe anche ammiccare). D'altra parte, nelle interviste che ha affrontato, il candidato Rivera si è sempre dichiarato a favore dei diritti degli omosessuali e delle minoranze in generale, sottolineando che il suo partito è nato proprio per combattere ogni tipo di discriminazione e nazionalismo (compreso quello che serpeggia in Catalogna).

Fare questo ennesimo confronto fra la situazione spagnola e quella italiana potrebbe sembrare un tantino masochista, anche perchè sono proprio episodi come questo che evidenziano gli anni luce che ci separano dal resto dell'Europa, tuttavia chiudersi a riccio non aiuta a migliorare le cose. Indubbiamente l'Italia non è la Spagna e entrambe le nazioni hanno i loro pro e i loro contro... Resta il fatto che anche una questione di relativa importanza come la campagna elettorale di un piccolo partito spagnolo potrebbe contribuire a sollecitare nuove riflessioni anche da noi.

immagineUna campagna elettorale di questo tipo in Italia sarebbe impossibile per molti motivi, il primo dei quali è proprio l'età e la formazione dei politici italiani a cui facevo riferimento all'inizio. La stragrande maggioranza dei nostri rappresentanti è nata ben prima della liberazione sessuale degli anni 60 che ha sdoganato il nudismo, dandogli anche una valenza di protesta sociale e stile di vita alternativo. Il che ci conduce a una mesta riflessione: quasi tutti i vertici politici italiani si sono formati molto prima che l'omosessualità inziasse ad essere considerata un orientamento (e un diritto) e non una malattia mentale.

Il processo di normalizzazione "ufficiale" è cominciato negli USA nel 1973, ha avuto una tappa fondamentale nel 1993 (quando l'omosessualità è stata tolta dall'elenco delle malattie dell'Organizzazione Mondiale della Sanità), e si è concluso solo nel 2000, quando la "cura" dell'omosessualità è stata dichiarata illecità dalle autorità psichiatriche occidentali. È credibile che un politico nato negli anni 40 e 50, o magari anche negli anni 30 (se non prima), possa rivedere i suoi pregiudizi e contribuire celermente all'approvazione di leggi a favore dei cittadini omosessuali italiani? Visto che siamo in Italia e non in Spagna, non ci resta altro che sperarlo...

Commenti al Post:
arancio1972
arancio1972 il 26/10/06 alle 14:58 via WEB
a proposito della spagna...sono favorevole ai matrimoni omosessuali, ma non del tutto alle adozioni. Lo so che 2 donne o 2 uomini possono amare un bambino con tutto l'amore possibile, ma per un fanciullo...avere 2 mamme o 2 papà...non so! Sarebbe bello parlarne di persona...quanto vorrei discutere dal vivo con gli amici bloggher, specie di temi scottanti e socialmente importanti come qst! ciaooooooo
 
 
lo_snorki
lo_snorki il 26/10/06 alle 17:44 via WEB
Io direi una cosa: iniziamo a fare le unioni di fatto, pacs o come si vogliono chiamare; poi si penserà alle adozioni. Voler fare tutto insieme è il miglior metodo per non fare niente.
 
blubeluga
blubeluga il 26/10/06 alle 15:13 via WEB
Trovo la tua analisi ineccepibile. A proposito del caso specifico, sono rimasto perplesso da quando ne ho sentito parlare la prima volta. E fin dall'inizio sono convinto che, in fondo, il candidato cerchi proprio di attirare consenso con il suo fisico sexy alla "cannavaro", più che sulle donne, sulla forte comunità gay catalana. E un gioco un po' spagnolo che mi rimanda ai films di bunuel visti quand'ero ragazzo. qualche volta, uscendo dal cinema, oltre al sapore della grande energia culturale sentivo un po' di retrogusto di "presaperilculo". sarà ...
 
 
lo_snorki
lo_snorki il 26/10/06 alle 17:47 via WEB
Sai bisognerebbe anche sentirlo parlare e capire quali sono i suoi veri obiettivi. Comunque da notare che dove in Spagna ci sono i 30enni, qui ci sono i 60enni.
 
Luciernaga
Luciernaga il 26/10/06 alle 21:29 via WEB
Salutino :o)
 
mareipunent
mareipunent il 27/10/06 alle 10:08 via WEB
....bizzarra questa idea di Rivera,mi auguro però che i nostri politici non lo imitino perchè fanno già fin troppo schifo da vestiti figuriamoci nudi...con tutte le cose che hanno da nascondere poi !!! speriamo ci sia presto un cambio generazionale in politica anche qui da noi(utopia lo sò)e che i soliti personaggi noti facciano le valigie...perchè fino ad ora hanno spogliato solo noi !!! ciao
 
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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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