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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Fan Club - 2 - Loredana Bertè (prima parte)

Post n°589 pubblicato il 10 Settembre 2005 da lo_snorki

Ho passato undici mesi trascinandomi dal divano al letto. Come un animale ferito. Tenevo le imposte chiuse, perché c’era sempre qualcuno pronto a scattare fotografie. Ora basta. Sono furiosa. L’ingiustizia pretesa dal mio amico di sempre Renato Zero, (vuole 100 milioni per restituirmi 9 canzoni, da me scritte e registrate), è stato un colpo intollerabile”.

Bentornata Loredana! Chiusa in volontaria clausura nella casa milanese dalla morte di Mia Martini (la sua Mimì), l’indomabile Bertè torna all’attacco. E per la prima volta, in esclusiva per Oggi, Loredana fa i conti con tutto il suo travagliato passato:dall’abbandono del padre agli amori sbagliati,all’altalenante rapporto con la sorella. “La mia vita è degna di una tragedia greca” dice. E proprio come in una tragedia greca nel suo memoriale non chiama mai i genitori , ma e .

Perché i miei genitori si siano sposati, abbiano messo al mondo quattro figlie: ecco, questo non lo capirò mai. La vita della nostra famiglia è sempre stata un inferno. Io sono nata nel ’50 a Bagnare Calabra, in provincia di Reggio Calabria, il 20 settembre: lo stesso giorno in cui è nata Mimì, ma con tre anni di differenza. Il padre e la madre, tutti e due calabresi, insegnavano: abitavamo a Porto Recanati allora, però ogni volta che doveva venire al mondo una di noi la madre prendeva il trenino e andava giù, a casa (perché allora si usava farci nascere con le levatrici); poi tornava su col fagottello.

Io e Mimì, essendo le più vicine come età (Leda è molto più grande; Olivia ha otto anni meno di me) stavamo sempre insieme: era un continuo andare ai giardini, al mare (avevamo la casa proprio davanti). Mimì era ammiratissima da tutti i bambini del posto, che scrivevano il suo nome sopra le pietre e le buttavano dentro il nostro giardino, o gliele facevano trovare sul bagnasciuga, dove sapevano che lei passava. Oppure le incidevano grandi cuori sugli alberi.

La serenità però finiva una volta chiusa la porta.

n casa c’era una situazione intollerabile: il padre e la madre che litigavano a sangue, ogni volta era una tragedia. Perché? Noi eravamo troppo piccole per capirlo. Il padre se n’è andato quando io avevo 8 anni (nel frattempo ci eravamo trasferiti ad Ancona) e non l’abbiamo più rivisto: s’è fatto vivo per la prima volta dopo vent’anni per diffidare Mimì, che aveva inciso il disco PADRE DAVVERO. A lui le bambine non sono mai piaciute, era arrabbiato nero per non aver avuto il figlio maschio. Gli ho scritto una bella canzone nell’ultimo album, PADRE PADRONE e l’ho sistemato per le feste. 

In quegli anni, gli unici giorni in cui non c’erano botte era quando arrivava Pietro Nenni che, amico di mio padre (chissà come mai), stava tutti i fine settimana da noi. Mi ricordo i suoi occhi azzurri come laghi, la stanza da letto che preparava mia madre con la coperta rossa di ciniglia, e io che l’andavo sempre a svegliare e a portargli il caffè. In quelle occasioni i genitori facevano i santi. “Che fortuna, speriamo che questo venga un po’ più spesso”, ci ripetevamo io e Mimì, che regolarmente doveva intonare BANDIERA ROSSA tra i nostri applausi. Ricordo invece un giorno normale in cui noi due stavamo sedute sui gradini fuori di casa: Mimì cantava BANDIERA ROSSA, arrivò il padre e le dette uno schiaffo dicendo:”Cretina, oggi non si può cantare, sennò i vicini….”. E lei mi chiedeva: “Perché, Loredana, questa canzone si può cantare solo la domenica? Mi sembra così carina, orecchiabile…”.

Dei Natali non parliamo neppure: ci regalavano carbone perché dicevano che eravamo cattive. I compleanni miei e di Mimì non si sono mai, dico mai, festeggiati perché arrivavano il 20 settembre, mentre allora gli statali riscuotevano il 27. L’unica ad avere fortuna era Olivia, che è nata il 28, e l’altra che è nata per capodanno. Stendiamo un pietoso velo anche sulle estati quando, pur di non doverci sopportare ci sbolognavano: dai 5 anni, io ero regolarmente mandata in colonia a San Leo, San Marino. Che rottura! Dovevo dormire in uno stanzone con 250 persone e le sbarre alle finestre: sono scappata tre volte. Non sapevo neppure dov’era Mimì, anche lei spedita da qualche parte. Solo due estati siamo potute stare assieme, in una specie di lager.

No, Mimì non era irrequieta da bambina: io sono sempre stata rissosa, impulsiva,provocatoria; lei sempre dolcissima, riflessiva. E’ scappata di casa una volta, quando faceva le medie, perché aveva preso 4 in inglese: l’ha ritrovata la polizia dopo due giorni, tutta graffiata. Aveva dormito tra i rovi, povera piccina. Tanto era il terrore di affrontare il padre con un brutto voto, visto che pochi giorni prima aveva gonfiato Leda per un 6 (dico: un 6), in latino, la materia che lui insegnava.

Quando se n’è andato, per me è stato come se morisse. Da allora l’ho rivisto, solo dopo quasi vent’anni all’obitorio, dove giaceva Mimì. Gli ho urlato: “L’hai uccisa tu”. Comunque, questa è un’altra storia.

Dopo la sua, speravamo in qualche altra defezione….. “Che bello essere orfane”, pensavamo. Invece no: abbiamo continuato a stare ad Ancona con la madre. Mimì (che suonava il pianoforte da quando aveva 5 anni), ha cominciato a prendere lezioni di canto e a esibirsi con la sua maestra.

Poi ci siamo stabilite a Roma, dove Mimì ha iniziato a presentarsi a provini, a far serate, ad aver possibilità di un lavoro: era il ’60 più o meno. Nel ’64 aveva già inciso due dischi tra cui IL MAGONE.

Passavamo tutti i giorni a sentire le canzoni di Paul Anka, Neil Sedaka, Aretha Franklin (il suo grande mito, un giorno è riuscita anche a duettare con lei), i dischi di jazz, la musica classica. Mimì amava particolarmente i concerti di Bach e andavamo spesso a sentire i concerti dell’accademia di Santa cecilia. Siamo cresciute tra Bach e Beatles, insomma.

 

http://www.stelleitaliane.altervista.org/index3.htm

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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