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ANDREA BOCELLI, LA MADRE, LA LEGGE CHE NON C'ERA

 

SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Messaggi del 23/06/2015

L'omogenitorialità

Post n°5413 pubblicato il 23 Giugno 2015 da lo_snorki
 

L'omogenitorialità

Il termine “omogenitorialità” è un neologismo che descrive tutte quelle situazioni familiari in cui almeno un adulto omosessuale è il genitore di almeno un bambino.

L’omogenitorialità si manifesta quindi principalmente in due condizioni:
▪ il desiderio di maternità e di paternità nelle persone gay, lesbiche, bisessuali e trans;
▪ la responsabilità paterna e materna delle persone omosessuali che nelle loro storie precedenti (anche eterosessuali, quindi) hanno avuto figli.

In Italia questo è un tema delicato e complesso in quanto non esiste una regolamentazione giuridica in merito: le persone e le coppie omosessuali rischiano così una specie di clandestinità sociale e si sentono ignorate anche in famiglie già esistenti, dove ad essere coinvolti non sono solo gli adulti stessi, ma a volte anche i loro figli. Le famiglie omogenitoriali ormai costituiscono una realtà vasta e variegata (è stato stimato che in Italia circa centomila minori crescono con almeno un genitore omosessuale), che merita un riconoscimento sul piano sociale, giuridico e psicologico.

In una società costantemente in evoluzione, non esiste più solo la famiglia-tipo con padre-madre-figli, ma si osservano sempre più diversi modelli di famiglia in cui alcuni pilastri fondamentali sono messi in discussione, in quanto non coincidono più necessariamente i genitori biologici e i genitori sociali (cioè tutte quelle persone che si definiscono “genitore”, ma che non ne hanno il “diritto biologico”). È il caso per esempio delle famiglie “ricomposte”, dove i figli di un genitore divorziato convivono nella stessa famiglia con il nuovo partner della madre o del padre. Ed è il caso delle famiglie omogenitoriali.

Il pregiudizio più radicato è sicuramente quello relativo al fatto che i figli devono avere una madre e un padre nel senso biologico del termine. Resistono poi tutti quei pregiudizi legati all’orientamento omosessuale come malattia: le lesbiche e i gay non sono in grado di crescere un figlio, le lesbiche sono meno materne delle altre donne, i gay sono pedofili. E ancora: le relazioni omosessuali maschili sono promiscue e meno stabili di quelle eterosessuali e quindi non offrono garanzia di continuità familiare, oppure l’idea che i figli di persone omosessuali siano a maggior rischio di problemi psicologici di quelli di persone eterosessuali o che diventino più facilmente omosessuali (anche se in fondo basterebbe pensare che un figlio gay nasce e cresce seguendo il proprio orientamento omosessuale in una famiglia eterosessuale).

Negli ultimi anni sono state presentate numerose ricerche scientifiche che evidenziano come l’orientamento sessuale dei genitori non incide sullo sviluppo “sano” ed equilibrato dei loro figli. Le più grandi e accreditate associazioni americane e inglesi di psicologia e psichiatria, come l’American Psychological Association (APA), l’American Psychiatric Association e la British Psychological Society, dopo più di vent’anni di studi, si sono pubblicamente schierate a favore del diritto al matrimonio e all’adozione per le persone omosessuali. I risultati delle ricerche internazionali dimostrano che i figli di genitori gay o lesbiche si sviluppano emotivamente, cognitivamente, socialmente e sessualmente esattamente come i bambini che hanno genitori eterosessuali. L’orientamento sessuale dei genitori è molto meno importante dell’avere genitori che li amino e li educhino.

Per esempio l’American Psychological Association ha dichiarato: «Non esiste alcuna prova scientifica che l’essere dei buoni genitori sia connesso all’orientamento sessuale dei genitori medesimi: genitori dello stesso sesso hanno la stessa probabilità di quelli eterosessuali di fornire ai loro figli un ambiente di crescita sano e favorevole. La ricerca ha dimostrato che la stabilità, lo sviluppo e la salute psicologica dei bambini non ha collegamento con l’orientamento sessuale dei genitori, e che i bambini allevati da coppie gay e lesbiche hanno la stessa probabilità di crescere bene quanto quelli allevati da coppie eterosessuali». L’American Psychoanalytic Association risponde a chi sostiene che avere genitori omosessuali è contro l’interesse del bambino: «È nell’interesse del bambino sviluppare un attaccamento verso genitori coinvolti, competenti, capaci di cure e di responsabilità educative. La valutazione di queste qualità genitoriali dovrebbe essere determinata senza pregiudizi rispetto all’orientamento sessuale».

 
 
 

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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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