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E la libertà di opinione?

Post n°1166 pubblicato il 22 Dicembre 2021 da scricciolo68lbr

Il Capo dello Stato elogia il lavoro fatto dal governo Draghi: "Ha saputo cogliere il senso del mio appello di inizio anno". L'elogio della chiarezza.

20 DICEMBRE 2021.

I “No Vax“, hanno avuto forse  "uno sproporzionato risalto mediatico", denuncia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia dello scambio di auguri con i rappresentanti delle istituzioni al Quirinale. Da sempre fautore dei vaccini, a cui ha dedicato numerosi interventi pubblici, il Capo dello Stato, che ha fatto da tempo la terza dose (se sia vero non è dato sapersi), punta il dito contro chi (no vax) ha assunto posizioni “anti scientifiche”, rifiutandosi di proteggersi. Probabilmente gli si è data troppa importanza mediatica, dice perentoriamente.

"La prima difesa dal virus è stata la fiducia della stragrande maggioranza degli italiani nella scienza, nella medicina. Vi si è affiancata quella nelle istituzioni. Le poche eccezioni - alle quali è stato forse dato uno sproporzionato risalto mediatico - non scalfiscono in alcun modo l'esemplare condotta della quasi totalità dei cittadini” è la frase testuale. "I vaccini sono stati la migliore arma di difesa e gli italiani hanno risposto con maturità. Oggi ci troviamo in condizioni migliori di altre aree d'Europa".

L'altro passaggio saliente del discorso riguarda il governo Draghi, che Mattarella ha fatto nascere a febbraio.

Il bilancio che ne fa il Capo dello Stato è positivo. Perciò ringrazia i partiti che hanno deciso di aderirvi.

Il tempo dei costruttori - auspicato già nel discorso di fine anno - "si è realizzato".  "Non era scontato" fa notare.

"Voglio per questo esprimere un riconoscimento all’impegno delle forze politiche che hanno colto il senso dell’appello rivolto, all’inizio dell’anno (2021), al Parlamento affinché, nell’emergenza, si sostenesse un governo per affrontare con efficacia la pandemia in atto e per mettere a punto progetti, programmi e riforme necessari a non dissipare la straordinaria opportunità del Next Generation. Aver saputo mettere in secondo piano divisioni e distinzioni legittime, diversità programmatiche e sensibilità politiche e culturali per privilegiare un lavoro comune nell’interesse nazionale è stato molto importante. Questo atteggiamento costruttivo ha accomunato sovente maggioranza e opposizione".

"Abbiamo visto come la chiarezza, di fronte alle asprezze della pandemia, abbia spazzato via il tempo delle finzioni, delle distrazioni. Tutto questo mi è parso uno straordinario segno di maturità e serietà", è il metodo apprezzato dal Capo dello Stato, che spera che questo spirito perduri anche quando il Covid non ci sarà più.

Siamo sulla buona strada, si dice ottimista il Presidente della Repubblica. "Il tasso di crescita del Pil sarà tra i più alti (dice lui, senza considerare tuttavia il meno 18 per cento perduto durante la pandemia) tra i Paesi dell'Unione. A questo si aggiunge un recupero di posti di lavoro".

Restano da sciogliere nodi storici. Mattarella li elenca: l'evasione fiscale, lo sfruttamento del lavoro precario, l'incuria dei territori, la piaga delle morti sul lavoro, come dimostra, da ultimo, la tragedia dei tre operai morti a Torino.

C'è nel discorso un elogio dell'Italia. "Siamo un grande Paese e gli italiani sono un grande popolo. Dobbiamo avere fiducia nelle nostre potenzialità. Nei momenti difficili abbiamo sempre dato il meglio di noi", ha detto davanti al premier Mario Draghi, ai presidenti delle Camere Fico e Casellati, e ai moltissimi esponenti del governo e del Parlamento, e delle istituzioni. Qui nel link l’intervento del Presidente https://www.repubblica.it/politica/2021/12/20/news/mattarella_no_vax-330981629/

 

Il Presidente Mattarella insomma, nel suo discorso elogia gli italiani, in quanto depositari di un valore aggiunto per aver riposto fiducia nella scienza e nella medicina. Non fa riferimento il Presidente alla scienza in generale, avendo riguardo di considerare anche le posizioni dissenzienti rispetto al pensiero unico, ma alla scienza dei Pregliasco, Burioni, Galli, Bassetti, Crisanti, Viola, ed il resto del codazzo, i famosi scienziati da salotto, sempre presenti nelle tv e sui giornali, pronti a recitare un comune copione non frutto delle loro considerazioni, temo, ma scritto altrove. Questo ha rappresentato, prosegue Mattarella, il primo punto della strategia nazionale del Paese, di difesa dal virus. A questa si è affiancata quella nelle istituzioni, dimostrando sostanziale “obbedienza” alle indicazioni date ai diversi livelli, nello svolgersi della pandemia. Si sono manifestate poche eccezioni, seguita il Presidente, alle quali, sempre a suo dire, è stato forse concesso uno SPROPORZIONATO RISALTO MEDIATICO (riferimento esplicito ai no vax), ma che tuttavia non rappresentano un pericolo, né scalfiscono la straordinaria condotta della quasi totalità degli italiani. E qui mi sembra il caso di aprire immediatamente delle doverose considerazioni. 

Sappiamo tutti, avendolo studiato a scuola, quali siano le principali prerogative del Presidente della Repubblica: Il Presidente della Repubblica Italiana, nel sistema politico italiano, è il capo dello Stato italiano, rappresentante dell'unità nazionale. Inoltre egli non è a capo di un particolare potere (legislativo, esecutivo o giudiziario), ma li coordina e li sorveglia tutti e tre; ovvero compie atti che riguardano ciascuno dei tre poteri, secondo le norme stabilite dalla Costituzione italiana, di cui il Presidente della Repubblica è garante.

Il Presidente della Repubblica è un organo costituzionale, eletto dal Parlamento in seduta comune integrato dai delegati delle Regioni (ovvero tre consiglieri per regione, con l'eccezione della Valle d'Aosta, che ne nomina uno solo, per un totale di 58) e rimane in carica per un periodo di sette anni, detto mandato. La Costituzione stabilisce che può essere eletto presidente chiunque, con cittadinanza italiana, abbia compiuto i cinquanta anni di età e goda dei diritti civili e politici.

La residenza ufficiale del presidente della Repubblica è il Palazzo del Quirinale (sull'omonimo colle di Roma) che per metonimia indica spesso la stessa presidenza. 

Ciò che risalta subito agli occhi, è il compito di garante dei principi costituzionali riportai nella nostra carta. Forse per questo potrei dire che il Presidente della Repubblica dimentica un principio fondamentale della nostra Costituzione, e cioè la libertà di opinione. Recita così l’Articolo 21: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria [cfr. art. 111 c.1] nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili. In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo d'ogni effetto. La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni”.

Come può quindi il Presidente parlare di eccessivo risalto dato alla posizione di una minoranza, additata ormai da tutti volgarmente come “no vax”, ma che sarebbe più giusto definire dei “dubbiosi”, coloro che si pongono delle domande sulla efficacia e sulla validità di quello che la scienza a cui si riferisce il Presidente chiama vaccino, ma che a detta di molti altri scienziati, evidentemente considerati eretici, e per questo allontanati, non è affatto tale, in quanto non immunizza dal virus, se non per pochi mesi. Allora pare che in questo paese il concetto di scienza sia stato rivoluzionato, in quanto la scienza non si occupa di stabilire dei principi immutabili dal momento in cui vengono stabiliti per l’avvenire, ma rappresenta un luogo virtuale di dibattito, di confronto, di correzione di idee e affermazioni sulla base di nuove idee, nuovi confronti, un concetto quindi di scienza in divenire ed in perpetuo aggiornamento. 

In secondo luogo il riferimento alla minoranza, che esprimendo dei concetti in dissenso rispetto al pensiero unico dettato dallo stato e dai suoi scienziati, che quasi da fastidio, che non doveva ricevere così tanta attenzione, quasi si trattasse di una fazione terroristica, priva di qualsiasi legittimità ad esprimere dei concetti validi e degni di attenzione. E sono proprio queste parole che ledono il concetto espresso dall’articolo 21 della Costituzione, dove si legge che “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, considerando ricompreso in quel tutti, anche coloro che esprimono un democratico e mai violento dissenso verso una determinata, il vaccino, pratica medica. Non sono certo queste le parole che tutti, o forse in molti, avremmo voluto sentire, dato che essendo chi le ha pronunciate, garante dei principi costituzionali, avrebbe dovuto avere rispetto maggiore per quella parte, non così irrilevante di italiani, non ripone fiducia in questa scienza, dove non esiste più dibattito e dove chi esprime un parere diverso, polemico anche è comunque dissenziente, viene allontanato e additato, nemmeno fosse un pericoloso terrorista di cui avere timore. 

 

 

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