Pensieri e parole...
Riflessioni, emozioni, musica, idee e sogni di un internauta alle prese con la vita... Porto con me sempre il mio quaderno degli appunti, mi fermo, scrivo, riprendo il cammino... verso la Luce
NON SONO GLI EVENTI A PORTARE LA FELICITA', MA E' LA FELICITA' A PORTARE EVENTI POSITIVI.
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CI SONO DIVERSI TIPI DI SORRISO. SI PUO' DECIDERE DI SORRIDERE CON GLI OCCHI, CON LA BOCCA O CON IL CUORE. E POI C'E' QUEL SORRISO CHE LI CONTIENE TUTTI.
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Agostino di Ippona Chi era Agostino? Nasce a Tagaste (Algeria) nel 354 d.C. dove compie i primi studi, che poi continua a Madaura frequentando la scuola di grammatica e a Cartagine quella di retorica. A Cartagine ebbe una relazione con una donna, che gli darà un figlio Adeòdato. La lettura dell’Hortensius Ciceroniano lo avvia alla riconquista della sua interiorità. Tuttavia successivamente aderisce al manicheismo, non essendo soddisfatto dal punto di vista religioso. Spinto dall'esigenza di insegnare, aprì una scuola di grammatica a Tagaste. Dopo si trasferisce a Roma e subito dopo a Milano. A Milano entrò in contatto con Ambrogio, venendo a conoscenza della sostanza spirituale e con la lettura delle lettere di Paolo riscoprì le Sacre Scritture che lo portarono alla conversione e in seguito al ritiro spirituale. Ritornò in Africa, e divenne prima primo sacerdote e poi vescovo; era in lotta contro le eresie, si dedicò agli studi biblici e allo stesso tempo alla stesura di numerose opere. Agostino morì nel 430 durante l’assedio di Ippona. Il pensiero di Agostino rappresenta il culmine della patristica e costituì il fondamento della teologia e della filosofia medievale. Data la complessità del suo pensiero è possibile indicarne solo a grandi linee i principali componenti. Agostino, prima di diventare cristiano, ebbe una vita immersa nella mondanità. Nacque nell’Africa romana da una madre cristiana, Monica, la quale influenzerà la sua conversione. Quando di trasferì a Milano incontrò il vescovo di Milano, S.Ambrogio, ed ebbe una crisi spirituale che lo portò a convertirsi insieme ad un percorso spirituale che lo portò a mettere in discussione il manicheismo stesso (così propenso al male da individuarlo come principio). Agostino arriverà alla conclusione che il bene non può essere condizionato dal male, ma deve essere di per sé perfetto ed incorruttibile. L’opera maggiore di S.Agostino sono Le Confessioni. L’atteggiamento della confessione guiderà Agostino per tutta la vita, in quanto la verità è da trovare soprattutto DENTRO SE STESSI, come nel percorrere un grande viaggio. Ne Le Confessioni per "confessione" Agostino intende il "guardarsi dentro", analizzarsi e liberarsi, condurre una ricerca interiore che ci porta a trovare Dio e a dialogare incessantemente con lui. Non esiste più il dialogo con Dio mediato dal sacerdote, ma è un dialogo diretto, in quanto la verità risiede già dentro ciascuno di noi. Prima l’introspezione era un comportamento attribuito solo a colui considerato saggio, ora è un comportamento alla portata di tutti. Secondo Agostino l’umanità è una massa di dannati, perché nascono macchiati e il peccato resta nella vita dell’uomo. Il percorso di salvezza per Agostino passa anche attraverso la confessione, occorre confessarsi continuamente, e non si fa riferimento alla confessione col sacerdote, ma a vokgere lo sguardo intrisoettivo dentro se, sino a diventare un "comportamento esistenziale", attraverso l'ausilio della preghiera e dell’analisi interiore. Nelle Confessioni, Sant’Agostino non rinnega i propri errori, anzi proprio attraverso la presa di coscienza di questi ultimi, si compie il viaggio. Quest’opera deve essere un modello, poiché dimostra che è possibile un passaggio da "uomo vecchio" a "uomo nuovo" e ci descrive come si possa diventare un uomo nuovo. Uomo vecchio: è l'uomo legato al corpo e alla vita terrena.
Tripartizione dell’anima. Abbiamo detto che Dio è trascendente ma che risiede anche nelle nostre anime, allora Agostino pensa che l’anima abbia la stessa struttura di Dio dal punto di vista qualitativo, è quindi tripartita. Come la goccia del mare ha in sé il tutto, il mare stesso, così l'essere umano ha dentro di sè Dio. Il padre equivale alla potenza (Dio è onnipotente), il figlio equivale alla sapienza (Dio che si incarna, è il logos), e lo spirito santo all’amore ( che lega Dio agli uomini e questi a Dio).
Concezione del tempo. Il tempo si misura con e nell’anima. Il tempo esteriore – quello dell’orologio che si misura con il moto degli altri – è artificiale, serve per la convivenza civile. La vera durata della vita si misura nell’anima, è un tempo soggettivo. Il passato è ciò che non esiste più, il futuro è ciò che ancora non esiste ed il presente è ciò che tende a non esistere perché nel momento stesso in cui esiste diventa già passato. Il tempo tende quindi a nulla, a non esistere. L’anima da senso al tempo perché nell’anima il passato rimane sottoforma di ricordo, il presente esiste sottoforma di attenzione e il futuro esiste sottoforma di speranze ed aspettative.
Teoria della non sostanzialità del male. Agostino si pone una contraddizione, perché se Dio è infinitamente buono ed onnipotente il male non dovrebbe esistere perché: 1) se Dio non ferma il male significa che non è infinitamente buono;
Problema della salvezza eterna. Agostino critica un monaco inglese, Pelagio, del quale esiste una dottrina, il pelagianesimo. Egli, richiamandosi alla Genesi, nella Bibbia, affermava che la colpa di Adamo non ricadeva sull’umanità, fu solo un cattivo esempio. Confina quindi il peccato originale ad Adamo, d conseguenza l’umanità ha ancora una possibilità per riscattarsi senza bisogno della grazia divina, ovvero la salvezza concessa da Dio, né della mediazione della chiesa o dei sacramenti.
La città di Dio – civitae dei. La città di Dio è un’opera scritta dopo il sacco di Roma da parte dei Goti nel 410 d.C. (periodo delle invasioni barbariche). Questo episodio destò un grandissimo sconcerto, in quanto Roma era un simbolo spirituale e politico. Al sacco di Roma si diedero due spiegazioni diverse: 1) punizione divina Dopo la conversione, Agostino mantiene comunque alcuni punti del manicheismo, come ad esempio la lotta tra bene e male, che vengono rappresentati nell’opera con la città di Dio e la città terrena. |
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