Creato da scricciolo68lbr il 17/02/2007

Pensieri e parole...

Riflessioni, emozioni, musica, idee e sogni di un internauta alle prese con la vita... Porto con me sempre il mio quaderno degli appunti, mi fermo, scrivo, riprendo il cammino... verso la Luce

 

Messaggi di Luglio 2022

 
 

GLI ITALIANI NON LO SOPPORTAVANO PIÙ!

Post n°1305 pubblicato il 24 Luglio 2022 da scricciolo68lbr

GLI ITALIANI NON LO SOPPORTAVANO PIU, QUESTA È LA VERITÀ!

Mario Draghi in Senato aveva chiesto una fiducia incondizionata ai partiti della maggioranza di unità nazionale (il campo largo, per dirla alla Letta) "perché lo chiedono gli italiani". Quel campo largo che ha lasciato spazio successivamente al “campo santo”. Le cose infatti, come è noto, sono andate diversamente con il governo che è caduto e le elezioni anticipate fissate per il 25 settembre.

Cosa ne pensano gli italiani? Si stracciano le vesti per l'addio di SuperMario il banchiere senza cuore? Un sondaggio di Termometro politico fa chiarezza su questo punto e non solo, in vista della campagna elettorale. 

Nella rilevazione effettuata tra il 19 e il 21 luglio si nota che il 54,6% degli intervistati ritiene che il IL RUOLO DI DRAGHI COME PREMIER SI FOSSE ORAMAI ESAURITO. Per il 13,1% a causa della politica e dei suoi ostacoli, per un clamoroso 41,5% perché il premier "stava governando male, è giusto che se ne vada”. Entusiasti di Draghi il 31,2% degli intervistati, favorevoli ma più tiepidi il 12,5% dei "sondati". 

E se alle elezioni ci fosse una lista Draghi, come auspicava Letta? La sentenza, in questo caso, è ancora più drastica: il 69,9 per cento degli intervistati non la voterebbe “sicuramente”, mentre per il 10,4 per cento è “improbabile” che la votino. I “consensi” di una tale lista si attestano al 19,7 per cento.

Secondo il 43% degli intervistati, inoltre, dietro agli appelli a restare a Palazzo Chigi giunti da più parti, UE compresa, c'è solo una "mistificaazione mediatica" perché "la maggior parte degli italiani non apprezza più il suo operato" e da tempo!

E il governo che verrà?

Per il 31,9% sarà peggiore di quello dimissionario, per il 27,7% migliore, per il 17,6% sarà un buon governo mentre per il 22,8% sarà cattivo. 

Per quanto mi riguarda, é meglio non mi esprima! 

 
 
 

ENNESIMO INCENDIO ALLA PINETA DI CASTEL FUSANO!

Post n°1304 pubblicato il 24 Luglio 2022 da scricciolo68lbr

Il Parco urbano Pineta di Castel Fusano è un'area naturale protetta di 916 ettari situata nel territorio del comune diRoma e istituita nel 1980 dalla Regione Lazio. A partire dal 1996 fa parte della Riserva naturale statale Litorale Romano.

L'area protetta include un'ampia pineta popolata da specie riconducibili alla macchia mediterranea e importanti siti di interesse storico-archeologico come la villa della Palombaravilla Chigi e i resti di un tratto della via Severiana. La pineta è divisa in due parti da via Cristoforo Colombo ed è delimitata a nord ovest dal canale dei Pescatori mentre a sud est confina con la Tenuta presidenziale di Castelporziano.

Il Country club è già stato incendiato varie volte, sia quando era sotto sequestro sia quando erano stati tolti i sigilli. La proprietà è della famiglia Chigi, che comunque ha vinto le cause subite per abusivismo edilizio nel 2012, uscendone pulita.

Dopo l'ultimo dissequestro avvenuto circa tre anni fa è stato costruito anche un ristorante. Ristorante bruciato sette mesi fa e mai tronato in attività. Quello di oggi è l'incendio più grave. Sono andate a fuoco le barche in vetroresina ormeggiate lungo il canale dei pescatori.

Il sospetto è che l'incendio sia doloso e che ci sia l'ombra del racket anche a causa del nervosismo palese tra i custodi del Country Club che hanno aggredito i giornalisti, cacciandoli con insulti e minacce dall'ingresso del club. "Siete la rovina dell'Italia - hanno detto -, non me ne importa nulla del diritto di cronaca. Non potete filmare".

Sul posto i carabinieri, i vigili del fuoco, anche provenienti da Belluno, e la protezione civile.

"Prima le esplosioni, poi il fumo nero che ha avvolto l'Infernetto, quartiere alla periferia di Roma, e infine le fiamme che hanno avvolto la vegetazione: abbiamo avuto paura". È la descrizione fatta da Marco, tra i responsabili del Capitol, il camping a pochi metri che ha sede a Castel Fusano.

"Sono arrivati tutti: polizia e vigili del fuoco. Siamo molto preoccupati e stiamo cercando di capire se la situazione è sotto controllo o se ci sono rischi reali anche per noi", spiega. Il camping si trova sul territorio dell'ex Country Club. "Qui da noi però non è in corso alcun incendio", specifica. Al lavoro i pompieri e le forze dell'ordine che hanno delimitato la zona.

 
 
 

BOICOTTIAMO I PRODOTTI AMERICANI

Post n°1303 pubblicato il 23 Luglio 2022 da scricciolo68lbr

L’America e la NATO ci trattano da Stato satellite, da vassallo? Bene, anzi male... comunque un’arma di ritorsione l’abbiamo: boicottiamo i prodotti statunitensi.

Un altro mondo è possibile. Stanchi di essere vessati dagli americani, gli italiani possono sfruttare un’arma a loro disposizione: BOICOTTARE  i prodotti dell’industria statunitense. Un mezzo per contrastare la politica dell'Imperialismo americano è infatti molto semplice da attuare: mettere in pratica il sistematico boicottaggio dei prodottti delle imprese statunitensi che hanno finanziato la campagna elettorale di Biden e/o che forniscono beni all'esercito statunitense. 

 

 

In passato è stato realizzato ad esempio un boicottaggio specifico contro la Esso, (www.greenpeace.it/stopesso oppure www.stopesso.org), ma ecco la lista delle imprese statunitensi che si incontrano più facilmente al supermercato e che è possibile boicottare. Oltre a porsi l’obiettivo immediato di fermare la prepotenza americana, il boicottaggio vuole creare le premesse per fermare anche gli atti vessatori futuri nei confronti dell’Italia, Indirettamente tale sistema è idoneo a colpire anche il connubio fra potere economico e macchina militare, che sta alla base di tutte le guerre. 

Per una maggiore efficacia di azione consigliamo di concentrare il boicottaggio sui seguenti prodotti chiave: 

· Sottilette KRAFT - latticini - Altri alimenti

· LIEBIG - maionese e salse varie 

· CAMPBELL 

· COCA COLA 

· Soflan - detersivo - COLGATE PALMOLIVE 

· DEL MONTE - banane - Fresh Del Monte 

· DOLE - banane - Dole 

· TENDERLY - carta assorbente - Georgia Pacific 

· MARE BLU - tonno e sardine - HEINZ (I'm sorry, mister Kerry)

· CAREFREE - assorbenti e tamponi - JOHNSON & JOHNSON 

· Anitra WC - detersivo - JOHNSON WAX 

· KELLOGG'S - cereali prima colazione - Kellogg 

· SCOTTEX - carta assorbente - Kimberly - Clark 

· M&M's - cioccolatini - MARS 

· GATORADE - bevanda dietetica - PEPSICOLA

· LINES - assorbenti e tamponi - PROCTER & GAMBLE 

· BADEDAS - bagnoschiuma e shampoo - Sara Lee 

(maionese e salse varie) Linderberger (formaggi confezionati) Lines (assorbenti e tamponi), Lines Huggies(pannolini), Lines Lei (prod. igiene intima) Linidor (pannolini) Lotus (fazzoletti), Lotus (tovagliolini) Lunchables (formaggi confezionati) 

M&M's (cioccolata e cioccolatini) Mareblu (tonno e sardine) Mars (gelati e snack surgelati), Mars (merendine) Mastro Lindo (det. sup. Dure) Mato Mato (maionese e salse varie) Mayonnaise (maionese e salse varie) Milka (cioccolata e cioccolatini), Milka slurp (solubili prima colazione), Milka Tender (merendine) Milky Way (merendine) Milton (igiene personale), Milton (varechina) Minute Maid (succhi di frutta) Mirinda (aranciate, cole e simili) Mister Verde (det. sup. Dure) Monsavon (bagnoschiuma e shampoo) Montefiore (biscotti e pappe) Mozary (formaggi confezionati) Mr. Muscolo (det. sup. Dure) 

 

Neutrogena (creme protettive), Neutrogena (saponi mani e viso) Nidra (bagnoschiuma e shampoo) Nipiol (biscotti e pappe), Nipiol (omogeneizzati) Noxzema (saponi e lozioni da barba) 

 

O.B.(assorbenti e tamponi) Off! (insetticidi) Oil of Olay (creme protettive) Oil of Olaz (creme protettive) Oral-B (dentifrici) Osella (formaggi confezionati) 

 

Palmolive (bagnoschiuma e shampoo), Palmolive (saponi e lozioni barba), Palmolive (saponi mani e viso) Pampers (fazzoletti), Pampers (pannolini) Pantene (bagnoschiuma e shampoo) Penaten (creme protettive) PepsiCo (aranciate, cole e simili) Philadelphia (formaggi confezionati) Piz Buin (creme protettive) Plasmon (biscotti e pappe), Plasmon (camomilla e infusi), Plasmon (merendine), Plasmon (omogeneizzati), Plasmon (yogurt e dessert) Plax (dentifrici) Polin (detersivi) Pringles (snack salati) Pronto (cera per pavimenti, lucidanti) Pull Ups (pannolini) PuÚ(varechina) 

 

Quaker Cruesli (cereali prima colazione) 

 

adox (bagnoschiuma e shampoo) Raid (insetticidi) Rice Krispies (cereali prima colazione) 

 

Sanex (prod. igiene intima), Sanex (saponi mani e viso) Scotch-Brite (guanti e spugnette) Scottex (carta assorbente, tovagliolini), Scottex (fazzoletti), Scottex (carta igienica), Scottonelle (carta igienica) Senz'acqua Lines (fazzoletti) Seven-Up (aranciate, cole e simili) Silhouette (assorbenti e tamponi) Similac (latte per bambini) Simmenthal (carne in scatola) Slam (aranciate, cole e simili) Snickers (merendine) Soflan (ammorbidenti) Soflan (det. bucato a mano e lavatrice) Sottilette Kraft (formaggi confezionati) Spic&Span (det. sup. Dure) Splendid (caffè) Sprite (aranciate cole e simili) Spuntì (carne in scatola) Suchard (cioccolata e cioccolatini) Supersoap Badedas (saponi mani e viso) Susanna (formaggi confezionati) Suzi-Wan (piatti pronti) Swiffer (guanti e spugnette) 

 

Tampax (assorbenti e tamponi) Teddi (latte UHT), Teddi (yogurt e dessert) Tempo (fazzoletti) Tenderly (carta assorbente), Tenderly (carta igienica), Tenderly (fazzoletti), Tenderly (tovagliolini) Terry's (cioccolata e cioccolatini) Tide (det. bucato a mano e lavatrice) Toblerone (cioccolata e cioccolatini) Tropicana (succhi di frutta) Tuono (det. sup. Dure) Tutto (fazzoletti), Tutto Panno Carta (carta assorbente) Tuttoacqua (fazzoletti) Twix (merendine) 

 

Uncle Ben's (piatti pronti),Uncle Ben's (riso) 

 

Vapona (insetticidi) Viakal (det. sup. Dure) 

 

Wella (bagnoschiuma e shampoo) Williams (sapone e lozioni da barba) 

 

 

Zest (bagnoschiuma e shampoo), Zest (detersivi) 


 
 
 

DIMISSIONI DRAGHI.

Post n°1302 pubblicato il 21 Luglio 2022 da scricciolo68lbr

Ieri, 20 luglio 2022, Andrea Scanzi, giornalista de Il Fatto Quotidiano, ha pubblicato sulla propria pagina Facebook una foto e un commento con il quale demoliva Giginho.

Non nutro grande simpatia per Scanzi, indifferenza è l’aggettivo più calzante, ma non ho potuto fare a meno di riportare la sua dichiarazione, perché mi ha fatto sorridere: “Quest’uomo - scrive Scanzi - aveva fatto la scissione, accompagnato quasi sempre da scalzacani all’ultimo stadio, per rafforzare Draghi. Bravi fenomeni! Il loro è stato un mix di servilismo, voltagabbanismo e incapacità politiche assolute. Con la scissione hanno liberato le mani a Conte, che ha trovato il coraggio di fare quello strappo che doveva attuare almeno sei mesi prima. Ora Di Maio, innamorato perso di Draghi, frigna e s’indigna: Una pagina nera per il Paese, la politica ha fallito. Si è giocato con il futuro degli italiani. Povera stellina. La verità è che le hai sbagliate tutte, hai meno voti di Renzi e se si va alle elezioni prendi meno consensi di Adinolfi. Regalaci un sogno, Luigi: vai a lavorare. Un gesto che avrebbe molta più dignità di questo poltronismo patetico, vile e senza decenza alcuna. Ah, dimenticavo: salutaci il tuo Draghi. Da quando gli hai giurato amore eterno, gli hai portato più rogna di Salvini e Renzi messi insieme. Daje Luigi!”.

 
 
 

SCIE CHIMICHE... NULLA DA TEMERE, SONO PREVISTE PER LEGGE.

Post n°1301 pubblicato il 15 Luglio 2022 da scricciolo68lbr

Riporto di seguito l’articolo del giornalista definito “complottista” Gianni Lannes di alcuni anni fa, sempre più attuale... per chi osserva il cielo.


Sapete che la modifica dell’atmosfera con le scie chimiche e’ prevista dalla legge? 

di Gianni Lannes http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/

 

Basta scandagliare la legislazione tricolore per imbattersi in amare sorprese. Come ad esempio la legge 5 gennaio 1994, numero 36, che porta la firma di Scalfaro, Ciampi e Conso. Per la cronaca: Ciampi è quel personaggio che ha favorito illegalmente la svendita agli stranieri dell’Italia. E il sistema di potere l’ha premiato piazzandolo infine al Quirinale. Infatti, questa normativa statuisce addirittura la liceità degli interventi sui fenomeni atmosferici, in spregio delle convenzioni internazionali che vietano le manipolazioni degli equilibri naturali. E’ una norma di una gravità criminale. 

Ecco cosa recita l’articolo 2 (Usi delle acque):

«1. L’uso dell’acqua per il consumo umano e’ prioritario rispetto agli altri usi del medesimo corpo idrico superficiale o sotterraneo. Gli altri usi sono ammessi quando la risorsa e’ sufficiente e a condizione che non ledano la qualità dell’acqua per il consumo umano.

2. Con decreto emanato, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, dal Ministro dell’ambiente, di concerto con il Ministro dei lavori pubblici, ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e’ adottato il regolamento perla disciplina delle modificazioni artificiali della fase atmosferica del ciclo naturale dell’acqua» (potete verificarlo voi stessi (https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1994-01-05;36@originale) e cliccate sul numero 2 a sinistra per andare all’articolo interessato).

 

OVVIAMENTE DI QUESTO NESSUN ITALIANO NE È A CONOSCENZA, E SONO ANNI CHE IN PARLAMENTO FANNO LEGGI A NOSTRA INSAPUTA, PERCHÉ I MEDIA, TG E GIORNALI, (assoldati dai partiti) FANNO TRAPELARE SOLO CIÒ CHE POSSIAMO SAPERE… In Italia le prime sperimentazioni sul clima sono state realizzate segretamente dalla Nasa nei primi anni ’60, proprio in Sardegna con il bario. In altri termini, l’avvelenamento è legalizzato dallo Stato tricolore. 
 
L'accordo sulla manipolazione del clima, risale al 2001, e fu siglato dall'allora Presidente del Consiglio Berlusconi con John W. Bush. Verità sempre oscurata, perché aberrante: impossibile ammettere di irrorare i cieli con metalli pericolosi, per manipolare il clima a scopo militare. Inoltre, la colossale operazione-aerosol in corso da lungo tempo viola apertamente svariate disposizioni, che anche l’Italia aveva sottoscritto: una prescrizione europea e persino una convenzione dell’Onu, risalente al lontano 1977, ratificata nel 1980 grazie al presidente Sandro Pertini. Lo afferma un giornalista scomodo come Gianni Lannes, più volte minacciato di morte per le sue scottanti inchieste sulle eco-mafie. Molte delle sue denunce sono contenute nel suo blog, “Su la testa”. Sulle scie chimiche, Lannes sta per ripubblicare, aggiornato, il libro “Scie chimiche, la guerra aerea che avvelena la nostra vita e il pianeta”, già pubblicato da Arianna editrice. Retroscena rivelati e rilanciati anche a “Border Nights”, trasmissione web-radio: l’Italia, afferma Lannes, ha concesso i propri cieli durante l’infelice G8 di Genova del 2001, quando Berlusconi firmò un trattato segreto, con Bush, che trasformava l’Italia in un’area-test per l’irrorazione dell’atmosfera. Dal 2003, l’operazione è scattata. E nessuno ne parla: è top secret. Si chiama “Clear Skies Initiative”.

Lannes attinge direttamente a fonti della Casa Bianca e del Dipartimento di Stato: a differenza dei portali web delle autorità italiane, le pagine istituzionali americane ammettono apertamente che il 19 luglio 2011, a Genova, Bush e Berlusconi, impegnarono i loro paesi in un programma di ricerca sul cambiamento climatico e sullo sviluppo di “tecnologie a bassa emissione”. Operazione poi approvata il 22 gennaio 2002 dal ministero italiano dell’ambiente e dal Dipartimento di Stato Usa. Dunque, scrive Lannes nel blog “Su la testa”, cambiamenti climatici indotti e “collaborazione” (si fa per dire) tra Stati Uniti e Italia, con quest’ultima a fare da cavia. «Dalla documentazione delle autorità nordamericane emerge che in questa vasta operazione gestita in prima battuta dal Pentagono, dalla Nasa e dalla Nato, sono coinvolte addirittura le industrie e le multinazionali più inquinanti al mondo: Exxon Mobil, Bp Amoco, Shell, Eni, Solvay, Fiat, Enel. Tutti insieme appassionatamente, compreso il settore scientifico: università italo-americane, Enea, Cnr, Ingv, Arpa e così via. Insomma, controllori e controllati. L’Enac addirittura ha partecipato ad un test “chemtrails” in Italia insieme a Ibm, ministero della difesa, stato maggiore dell’aeronautica e ovviamente Nato».

I militari, continua Lannes, «hanno trasformato il Belpaese e l’Europa in una gigantesca camera a gas, grazie alle complicità istituzionali e all’omertà dilagante degli scientisti». In realtà, aggiunge il giornalista, quella delle «operazioni clandestine di aerosol» è una storia che risale addirittura agli anni ‘60, anche se poi ha avuto un incremento decisivo, in Europa, a partire dal 2002. «I primordi dell’operazione di copertura erano insiti nella mente perversa di Edward Teller, inventore della bomba all’idrogeno, che sulla scorta del Memorandum Groves del 1943, consigliò di usare armi nucleari in regioni abitate per fini economici di spopolamento». Teller è stato direttore emerito del Lawrence Livermore National Laboratory, dove furono elaborati i piani per le armi nucleari, biologiche e ad energia diretta. Nell’agosto 1997, Teller inviò un progetto in Italia, in un simposio svoltosi ad Erice sotto l’egida di Antonino Zichichi. «Vale a dire: il suo proposito di usare l’aviazione civile per diffondere nella stratosfera milioni di tonnellate di metalli elettroconduttivi, ufficialmente per ridurre il riscaldamento globale». Edward TellerTeller, poi, «ritenne che anche l’aviazione militare potesse essere usata per nebulizzare a bassa quota queste particelle tossiche nell’aria».

Secondo Lannes, il piano-Teller ricompare nel 2001, a seguito del “Piano dettaglio accordo Italia Usa sul clima”. «Si tratta di accordi internazionali, indirizzati a costituire un alibi per le inevitabili violente mutazioni climatiche che la diuturna diffusione di metalli e polimeri in atmosfera ha determinato. Tra questi, un innaturale “effetto atmosfera” indotto proprio dalle cosiddette “scie chimiche” e dalle emissioni elettromagnetiche. La stessa Nasa, pur definendole in modo menzognero “contrails” ovvero “scie di condensazione”, imputa a queste coperture artificiali un riscaldamento anomalo della bassa atmosfera». Non una parola, naturalmente, sui grandi media: «La popolazione viene mantenuta all’oscuro di tutto, mentre si mandano in onda disinformatori sgangherati, pennivendoli prezzolati e negazionisti quotati in tivvù». Eppure, il testo del trattato (allegato 4) parla apertamente di “sviluppo di nuovi sistemi per la realizzazione di esperimenti di manipolazione dell’ecosistema che permettano di esporre la vegetazione a condizioni ambientali simili a quelle attese in scenari di cambiamento globale”.

Nel 2001, Italia e Stati Uniti hanno sottoscritto un impegno inequivocabile: testare la “risposta” dell’ambiente a sollecitazioni atmosferiche sperimentali, verificare la “vulnerabilità degli ecosistemi”, il meteo, la disponibilità idrica e le precipitazioni, la reattività della flora, la fertilità dei suoli. Tra le attività programmate, anche “la progettazione di tecnologie per la manipolazione delle condizioni ambientali con particolare riferimento al controllo della temperatura e della concentrazione atmosferica di CO2”. Se non c’è niente di pericoloso per la salute collettiva, si domanda Lannes, perché nascondere e occultare, fino a negare (in modo ormai ridicolo) la presenza quotidiana, nei nostri cieli, di fittissime striature anomale, spacciate per bizzarre nubi o scie di condensazione? «Forse perché la vasta e complessa operazione va ad intaccare i cicli biologici e compromette la qualità della vita».

 

A livello politico, continua Lannes, in Italia l’operazione è stata gestita dal ministro Altero Matteoli, dal dirigente ministeriale Corrado Clini (poi ministro con Monti), mentre a livello tecnico (Cnr) in prima linea c’era soprattutto Franco Prodi, fratello di Romano Prodi, che su “Terra Nuova” nel 2008 dichiara: «Non mi consta che esistano esperimenti militari con dispersione di aerosol, tanto meno a danno della popolazione». Eppure, aggiunge Lannes, già nel 2003 il ministro della difesa Antonio Martino «ha autorizzato le forze aeree Usaf a sorvolare lo spazio italiano per provvedere alle irrorazioni chimiche, come da accordo Usa-Italia». Tutto torna, conclude Lannes: «Non a caso, il primo atto parlamentare (interrogazione a risposta scritta 4-05922) sull’aerosolterapia bellica in Italia risale al 2 aprile 2003. Ed è stato indirizzato da un deputato dell’allora Pds, ovvero da Italo Sandi, al ministro della Salute. Dopo 11 anni, quell’atto interrogativo non ha ancora avuto una risposta da ben 6 governi tricolore (Berlusconi, Prodi, Berlusconi, Monti, Letta, Renzi)». L’attuale premier, inoltre, è arrivato ad annunciare a “Ballarò” «il trattamento sanitario obbligatorio agli iscritti del Pd che si azzardano a parlare di scie chimiche».

Ma le leggi della fisica non sono mere opinioni, aggiunge Lannes: le scie di condensa (peraltro di brevissima durata) si formano notoriamente al di sopra degli 8.000 metri di altitudine, con meno 40 gradi centigradi e umidità inferiore al 70%. Quelle che ingombrano i cieli per intere giornate, evidentemente, non possono esserlo. Lo sospettava anche Katia Belillo, autrice di un’interrogazione presentata nel 2007 al ministro della salute, rimasta senza risposta. Sul caso era intervento anche il Parlamento Europeo già il 14 gennaio 1999, con una delibera contro le sperimentazioni Haarp. Secondo il report 2013 dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, «i popoli europei respirano attualmente misture di veleni tossici, aerosol di dimensioni microniche e submicroniche». Le sostanze tossiche utilizzate per le operazioni di aerosol, continua Lannes, «sono composte da metalli, polimeri, silicati, virus e batteri». Sotto accusa l’alluminio, un fattore determinante nell’Alzheimer: è una sostanza neurotossica che danneggia il sistema nervoso centrale e i processi omeostatici cellulari. «L’intossicazione di metalli, Berlusconi e Bush soprattutto il bario, produce un abbassamento delle difese immunitarie. Alluminio e bario modificano il ciclo vegetale ed uccidono la flora batterica dei terreni».

«La diffusione in atmosfera di metalli pesanti come bario, alluminio, manganese – scrive ancora Lannes in post pubblicato da “Su la testa” – costituisce il colpo finale all’ambiente e alla salute umana, giacché questi elementi chimici sono neurotossici e perciò inducono patologie neurodegenerative come il Parkinson, l’Alzheimer, la Sla, nonché leucemie, tumori, malattie respiratorie gravi come la bronchiolite costrittiva». L’unico punto ancora da determinare sarebbe il livello di inquinamento e il grado di compromissione della salute collettiva. Che influenza hanno avuto, le operazioni di scie chimiche dal 2003 ad oggi, sulla salute pubblica e sulle singole persone, in particolare a danno dei bambini? Quali malattie infettive dell’apparato respiratorio sono state già provocate dalle scie chimiche? Quali allergie sono state scatenate dall’intossicazione acuta e cronica da metalli pesanti? Impossibile parlarne? Eppure, fa notare Lannes, nel 1977 la Corte Costituzionale ha sancito che «il segreto può trovare legittimazione solo ove si tratti di agire per la salvaguardia di supremi, imprescindibili interessi dello Stato (quali l’indipendenza nazionale, l’unità e indivisibilità dello Stato, la democraticità dell’ordinamento), e quindi «mai il segreto potrebbe essere allegato per impedire l’accertamento di fatti eversivi dell’ordine costituzionale». Per il giornalista, siamo di fronte a un «avvelenamento di massa» perpetrato da oltre 10 anni, in violazione dell’articolo 32 della Costituzione e anche della Convenzione europea di Aarhus del 1998, ratificata dall’Italia nel fatidico 2001, l’anno del patto segreto sull’irrorazione dei cieli.

 

https://portalemisteri.altervista.org/blog/laccordo-bush-berlusconi-via-libera-alle-scie-chimiche/

 

Scritto il 12/2/16

altre fonti

https://autori.fanpage.it/in-italia-dopo-l-accordo-bush-be…/

https://www.youtube.com/watch?v=yZvXMza9VI4

https://laforzadellaverita.wordpress.com/2019/01/29/laccordo-bush-berlusconi-via-libera-alle-scie-chimiche/

Su cosa si basa l’accordo Bush – Berlusconi

Per inquadrare correttamente l’accordo Italia-U.S.A. definito “Piano dettaglio accordo Italia U.S.A. sul clima” (http://www.scribd.com/doc/8284646/Piano-dettaglio-Accordo-Italia-Usa-Sul-Clima), si deve necessariamente far riferimento al grande inganno definito “riscaldamento globale”, che ha portato ad accordi internazionali, indirizzati a costituire un alibi per le inevitabili violente mutazioni climatiche che la diuturna diffusione di metalli e polimeri in atmosfera avrebbe determinato. Tra questi un innaturale “effetto atmosfera” indotto proprio dalle cosiddette “scie chimiche” e dalle emissioni elettromagnetiche. La stessa N.A.S.A., pur definendole in modo menzognero “contrails”, imputa a queste coperture artificiali un riscaldamento anomalo della bassa atmosfera. L’accordo Italia-U.S.A. (insieme con il successivo accordo “Cieli liberi”) portò alla liberalizzazione dello spazio aereo italiano, sotto il paravento delle sperimentazioni scientifiche atte a contrastare un inesistente riscaldamento globale da CO2. E’ segno di superficialità seguitare a ripetere che sono soltanto aerei militari (pilotati e no) a diffondere veleni: questi velivoli operano ancora soprattutto nottetempo, ma di giorno ormai gran parte dello “sporco lavoro” è svolto da aerei passeggeri e cargo che impiegano carburanti additivati.

L’uso di carburanti contenenti additivi è davvero il punto di svolta. Come abbiamo osservato, non è più necessario né installare appositi apparati né ricorrere a chissà quali sotterfugi per rifornire le unità aeree di particolari miscele. Tutto avviene in modo semplice e regolare, alla luce del sole.

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, fra cui anche Marzia Chiocchi di Mercurius5, e Monica Tomasello di Catania CreAttiva, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale.]

 

 

https://cataniacreattiva.it/sapete-che-la-modifica-dellatmosfera-con-le-scie-chimiche-e-prevista-dalla-legge/

 
 
 

Colao annuncia la rivoluzione digitale che «nessun futuro governo potrà smontare»

Post n°1300 pubblicato il 10 Luglio 2022 da scricciolo68lbr
 

06 luglio 2022

Nuovi dottati all’orizonte?

Italia Paese apripista del digitale, come per i vaccini. Siamo certi sia solo casualità?

Il Ministro per l’innovazione tecnologica e digitale, Vittorio Colao, ha deciso: tutti i dati dei cittadini dovranno essere digitalizzati e contenuti in un portafoglio elettronico sempre consultabile, mentre sta lavorando affinché il progetto assuma una dimensione europea. Come spiegato dallo stesso Colao ieri in conferenza stampa, infatti: «l’obiettivo è creare una vera e propria Schengen del digitale», ossia un Qr code contenente tutti dati e i documenti valido a livello europeo. L’Italia ha l’ambizione di porsi come avanguardia e apripista del progetto di digitalizzazione, che rientra nel contesto più ampio di riforme previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e necessarie per ottenere i fondi del Next Generation EU.

Il Ministro per la transizione digitale – facendo il punto sullo stato di attuazione del PNRR in materia di digitalizzazione e innovazione – ha spiegato che sono stati stanziati 20 miliardi nei settori digitale e spazio e che «ad oggi sono stati allocati o assegnati circa 15 miliardi, quasi 11 miliardi sul digitale, 4 miliardi sullo spazio». Ma la dichiarazione più importante – e anche più preoccupante – del Ministro è quella secondo cui «il percorso delle riforme è tracciato, nessun futuro governo potrà fermarlo». Una tale esternazione evidenzia inequivocabilmente quanto poco potere abbiano in realtà gli esecutivi eletti dal popolo di fronte a decisioni prestabilite a tavolino da agende sovranazionali rispetto alle quali cittadini e politica non hanno voce in capitolo. Un dato di fatto che indebolisce notevolmente quel concetto di “democrazia” costantemente ostentato dalla classe politica europea.

Dunque, il disegno dei rappresentanti di Bruxelles – sostenuto anche da organizzazioni extranazionali ed estremamente influenti come il World Economic Forum – prevede un Paese interamente digitalizzato, connesso e online dove tutto sarà potenzialmente controllabile e tracciabile. Nulla potrà sfuggire a quello che pare a tutti gli effetti un “grande occhio digitale”, dal sapore vagamente orwelliano.
L’idea è quella di estendere a tutti il possesso di un’identità digitale e di un portafoglio virtuale – come, ad esempio, l’App Io già utilizzata per il green pass – in cui saranno contenute tutte le informazioni che riguardano la vita di una persona: dai documenti al conto bancario, dalla tessera elettorale fino al fascicolo sanitario elettronico: quest’ultimo, in particolare, “custodirà” l’intera storia del nostro corpo e renderà possibile anche trattamenti sanitari a distanza che sono quelli su cui punta la “nuova” sanità 4.0. Non è un mistero, infatti, che attraverso le tecnologie più avanzate sia possibile monitorare in tempo reale l’organismo di un individuo nelle sue funzioni vitali, aggiungendo così un elemento ulteriore di possibile controllo sulla vita fisica dei cittadini. Si tratta del consolidamento del cosiddetto biopotere, già inaugurato da vaccini e green pass.

Un altro obiettivo fondamentale del ministero di Colao per trasformare l’Italia in una nazione “smart” è rappresentato dall’estensione onnipervasiva della rete 5G, che dovrà raggiungere anche i borghi più isolati del Paese entro il 2026. Durante la conferenza stampa di ieri, l’ex AD di Vodafone ha asserito, infatti, che «saremo il primo Paese europeo che avrà il 100% di fibra per il 5G, copriremo il 99% della popolazione e le reti a banda larga saranno per il 94% in fibra», aggiungendo anche che «a dicembre di quest’anno avremo completato tutta l’architettura digitale del Paese». A dispetto di quanto narrato, la rete 5G non è pensata tanto per la popolazione, quanto per fare decollare la cosiddetta Quarta rivoluzione industriale (4RI), in quanto permette il collegamento di milioni di oggetti alla Rete, rendendo possibile così l’automazione del lavoro, pilastro della 4RI, ma anche minaccia per milioni di posti di lavoro.

A tal fine, è necessario collegare tra loro i cavi delle antenne 5G: per questo, lo Stato ha assegnato 725 milioni alla Tim per “rilegare” antenne in 5G – ben 11 mila – alla fibra, coprendo così il 90% delle spese.
Tutto ciò rientra nella Strategia italiana per la Banda Ultra Larga, monitorata attentamente dall’Unione europea. Il governo e il ministero di Colao hanno lanciato per la sua realizzazione 5 bandi di gara, inclusi i due del 5G, finanziati dal piano di rilancio europeo (PNRR): tutti i bandi prevedono che la proprietà delle nuove reti resti appannaggio delle imprese private che le realizzano. Sarà poi il Garante delle Comunicazioni (l’AgCom) a dettare le regole affinché eventuali altre aziende concorrenti possano noleggiare queste reti d’avanguardia a prezzi equi.

Altri due punti importanti del progetto di digitalizzazione riguardano le amministrazioni pubbliche e la questione del contante: nel primo caso, si prevede il caricamento sul cloud di almeno il 75% delle amministrazioni italiane; nel secondo, la limitazione all’uso del contante va inserita proprio all’interno del progetto digitale che renderà possibile il controllo totale sui movimenti bancaridegli utenti e non solo: le transazioni elettroniche, infatti, sono fonte di grande guadagno per gli istituti di credito grazie alle commissioni, che possono variare dall’1 al 4%.

Dietro alla facciata avanguardistica che si sta cercando di attribuire al Paese grazie a quello che dovrebbe essere il più grande ammodernamento tecnologico, dunque, si nascondono diversi problemi e rimangono, altresì, gravi criticità: una sanitàsempre meno efficiente che ha visto il taglio di milioni di fondi e in cui manca personale medico e infermieristico, una scuola sempre più prostrata alle logiche di mercato piuttosto che alla formazione culturale, disoccupazione e disagi sociali, cui ora si è aggiunto un altissimo tasso di inflazione.

Si vedrà presto, dunque, se (e come) la digitalizzazione del Paese contribuirà a risolvere questi problemi strutturali, oppure se tale “ambizione” si rivelerà essere solo l’ennesimo “disegno futuristico” di una élite ormai sempre più distante dai problemi concreti della nazione e dei cittadini.

[di Giorgia Audiello]

 
 
 

Caso Assange: depositato all’Alta Corte di Londra il ricorso contro l’estradizione

Post n°1299 pubblicato il 10 Luglio 2022 da scricciolo68lbr
 
Tag: Assange

L’istanza di ultimo appello contro il decreto di estradizione di Julian Assange negli Stati Uniti è stata depositata presso l’Alta Corte di Londra dai suoi avvocati difensori: si tratta dell’ultimo tentativo per impedire il trasferimento del giornalista in una prigione di massima sicurezza americana, dove rischia fino a 175 anni di detenzione per aver divulgato documenti secretati del governo americano, tra i quali numerosi che ne dimostrano i crimini di guerra nel corso dei conflitti in Iraq e Afghanistan.

Come spiega la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, nel caso in cui la richiesta, che riguarda questioni procedurali, fosse accettata, Assange potrebbe sfruttarla in vari gradi di giudizio britannico, fino a giungere alla Corte Suprema. Potrebbe anche decidere di rivolgersi direttamente alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo di Strasburgo, ma in quel caso l’ordine di estradizione diverrebbe esecutivo. Assange si trova ad oggi recluso nel carcere londinese di massima sicurezza di Belmarsh – dove ieri ha festeggiato i suoi 51 anni. L’appello presentato dagli avvocati difensori dovrebbe contenere nuove informazioni che il team legale non era riuscito a presentare in precedenza in tribunale.

Ad opporsi all’estradizione di Assange sono diverse associazioni internazionali per la libertà di informazione e i diritti umani, tra le quali Amnesty International, che ha definito la sentenza di conferma dell’estradizione del giornalista negli Stati Uniti “un messaggio agghiacciante” per i giornalisti di ogni parte del mondo. Le iniziative in suo sostegno si moltiplicano all’interno di diverse realtà, grandi e piccole: Lucera, per esempio, è stato il primo Comune italiano a conferire al fondatore di WikiLeaks la cittadinanza onoraria, in quanto, come ha dichiarato il consigliere comunale che ha avanzato la proposta, «Assange è un simbolo su cui dobbiamo tenere sempre alta l’attenzione, anche per quello che può rappresentare nel nostro paese. Abbiamo bisogno di giornalisti liberi e portatori di verità».

Nella giornata di domenica 3 luglio si è inoltre svolto un sit-in di protesta del Comitato per la liberazione di Julian Assange in all’esterno del Consolato britannico di Milano. Il 16 giugno lo stesso Comitato aveva presentato alla Prefettura di Milano i moduli con oltre 2000 firme rivolte al Presidente Mattarella, chiedendo che si facesse parte attiva nella difesa di Assange. Anche il consiglio nazionale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha rinnovato il proprio sostegno ad Assange e alla richiesta di non estradizione

 
 
 

Il nuovo che avanza non è sempre migliore del vecchio, provare per credere...

Post n°1298 pubblicato il 09 Luglio 2022 da scricciolo68lbr
 

Colao annuncia l’istituzione del “portafoglio ditale”, digital Wallet. Un passo ulteriore verso la moneta unica elettronica? L’Italia sarà la Nazione pilota. I geni non c’è che dire, li abbiamo tutti noi: il sicario perfetto, ed ora colui che si fregerà del titolo di aver cancellato la moneta cartacea, sempre se gli italiani glielo permetteranno, s’intende! Tutto per il nostro bene? Scordatevelo... Intanto Meta, la casa madre di Facebook, ha annunciato che chiuderà Novi, il suo servizio di trasferimento denaro e pagamenti tramite portafoglio digitale. Una buona notizia, ogni tanto!

 
 
 

Il Deep State teme la rivoluzione sociale?

Post n°1297 pubblicato il 08 Luglio 2022 da scricciolo68lbr

”...La storia del passato ormai ce l'ha insegnato

che un popolo affamato fa la rivoluzion...”

(Rita Pavone - La pappa col pomodoro)

 
 
 

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tante volte rimangono
fanno male anche se dette per rabbia
si ricordano
In qualche modo restano.
Le parole, quante volte rimangono
le parole feriscono
le parole ti cambiano
le parole confortano.
Le parole fanno danni invisibili
sono note che aiutano
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                                  i
 
 

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