Creato da scricciolo68lbr il 17/02/2007

Pensieri e parole...

Riflessioni, emozioni, musica, idee e sogni di un internauta alle prese con la vita... Porto con me sempre il mio quaderno degli appunti, mi fermo, scrivo, riprendo il cammino... verso la Luce

 

Messaggi del 07/10/2023

DATO CHE LA RUSSIA HA GIÀ VINTO, AL SISTEMA SERVE UN’ALTRA GUERRA!

Post n°1636 pubblicato il 07 Ottobre 2023 da scricciolo68lbr
 

La Russia ha vinto la guerra, ma non ve lo dicono!

Né ve lo diranno mai... Sono pronto a scommettere come in TV, che da tre anni non accendo più, perchè la ritengo un mezzo di massa di manipolazione delle menti, news sull’Ucraina nazista non verranno più nemmeno lontanamente menzionate... La sonora sconfitta dell’Ucraina passerà in secondo piano e sui media mainstream uscirà lentamente di scena, come fu per la psicopandemia prima di essa... lasciando il posto alle vicende Israelo-palestinesi.

Solitamente sono miderato nel linguaggio, ma non stasera...

E cosi dico: "NON ME NE FREGA UN CAZZO DELLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA... NON CI CASCO UN'ALTRA VOLTA... 🤣🤣🤣
E STASERA È SABATO... E FARÒ FESTA... 
 
 
 

IL QUOTIDIANO LA VERITÀ: “VI RACCONTIAMO CHI ORCHESTRA LA TRATTA DEGLI IMMIGRATI: LA SINISTRA!”.

Post n°1635 pubblicato il 07 Ottobre 2023 da scricciolo68lbr
 
Tag: #ong

Il salvagente economico per le navi arriva pure da banche, Chiesa e Gedi
Nel 2022 Sos Méditerranée raddoppia le entrate: da Acri sono arrivati oltre 250.000 euro, poi gli Elkann e Cgil, Vescovi, Banca Etica (39 milioni per i migranti lo scorso anno) e Fratojanni per la Mediterranea di Casarini
Per capire come si finanziano le Ong che ogni giorno soccorrono i migranti nel Mediterraneo, basta prendere il rapporto annuale delle attività di Sos Méditerranée Italia del 2022. In 33 pagine viene spiegato come la Ocean Viking, l’imbarcazione a cui si appoggiano per le operazioni in mare, non potrebbe operare senza l’aiuto determinante di fondi esteri, soprattutto di quelli delle fondazioni private. Una raccolta fondi che costituisce il 52% delle entrate dello scorso anno.
In totale, si legge «le entrate del 2022 sono state di 580.000 euro», con «un incremento
del 21% rispetto all’anno precedente e del 41%» per quanto riguarda la «raccolta fondi».
In pratica, la quasi totalità delle risorse «arriva da donatori privati», fatta eccezione per i 10.000 euro di Regione Lombardia «destinati alla copertura di un programma di formazione dei lavoratori».
Tra il 2021 e il 2022 queste entrate sono di fatto raddoppiate. Se due anni fa la raccolta fondi da fondazioni e aziende aveva costituito il 37% delle entrate, con 168.000 euro, nel
2022 i proventi da questo filone sono stati di 302.000, praticamente il doppio rispetto al-
l’anno precedente. Il 5X1000 contribuisce per appena il 7%, mentre non esistono quote
associativeive.
Il donatore più importanti che. nel rapporto di Sos Mediterranee viene definito «storico», è l’Acri - Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio spa, che contribuisce con più di 250.000 euro. 
L’Acri (solo nel 2022 ha promosso la quarta edizione dell’iniziativa «Progetto migranti 2022», alla quale hanno aderito 15 Fondazioni, tra cui Cariplo e di San Paolo, per uno stanziamento complessivo di 1.230.000 euro) è una delle realtà più importanti, anche perché riunisce 107 soci, di cui ben 83 fondazioni di origine bancaria che vantano una strategica quota di minoranza dentro Cassa depositi e prestiti. Il presidente è Francesco Profumo, numero uno
della Fondazione Compagnia di San Paolo, in scadenza nel 2024 .
La Ong Sos Mediterranee ha potuto contare sia nel 2021 sia nel 2022 sull’appoggio del
Gruppo editoriale Gedi della famiglia Agnelli, gli editori di Repubblica e La Stampa. Non solo. Nel mondo dei media, si registrano anche Sky group limited, ItaliaOnline, Edizioni Piemme (Gruppo Mondadori) o Ogury. Oltre a questi, va segnalato il sostegno della Cgil di Maurizio Landinie dell’Anpi, Associazione nazionale partigiani d’Italia. Il grosso delle entrate, però, arriva dall’estero, perché per le operazioni in mare sono costate, nel 2022, più di 8 milioni di euro, garantiti dal network internazionale della Ong, con «l’associazione francese», la capo-
fila, «che garantisce la gestione amministrativa del dipartimento delle operazioni internazionale» ed è responsabile della gestione della nave.
Anche Mediterranea Saving Humans, altre organizzazione non governativa, conferma nei propri bilanci come, tra i finanziatori più importanti, ci siano soprattutto «Fondazioni o organizzazioni legate al soccorso in mare».
Anche qui le entrate sono aumentate rispetto allo scorso anno. Per Mediterranea sono state pari a 983.693 euro, con un aumento pari al 65% rispetto al 2020 quando c’erano state donazioni per 597.455.
«Del resto», si legge nel bilancio, «anche la base associativa è più che decuplicata, passando da 247 del 2020 a 2.724 del 2021». Il supporto fondamentale arriva dalla Chiesa, in particolare «dalla Conferenza episcopale siciliana e da singole diocesi». Il conto di Mediterranea è in Banca Etica che sul fronte dell’accoglienza migranti e cooperazione internazionale nel 2022 ha erogato 39 milioni di euro a favore di 131 organizzazioni. Negli anni scorsi, era finita persino nelle carte di un’inchiesta della Procura di Ragusa sul fa-
voreggiamento aggravato dell’immigrazione.
In pratica la società danese Maersk aveva inviato un bonifico di 125.000 euro il 30 novembre 2020 proprio su un conto di Banca Etica, con la causale: «Servizi di assistenza
in acque internazionali». Per la Procura di Ragusa, si trattava di «del compenso per il trasbordo su nave Mare Jonio di 27 migranti da una petroliera della Maersk, bloccata da un
mese. I migranti vengono poi portati in Italia. Il conto è riconducibile a Idra social shipping srl, società armatrice dell’unica nave italiana nella flotta delle Ong, finanziata proprio da Banca popolare etica». Ma Banca Etica non ha fornito a Mediterranea solo prodotti bancari. Per la realizzazione del progetto di Mediterranea è stata «decisiva», spiega l’istituto sul suo sito web, la scelta degli strumenti finanziari: nel 2018 è stata concessa alla Ong una linea di
credito da 465.000 euro. «Il fido», pubblicizza Banca Etica, «è anche garantito da alcu-
ni parlamentari». 
E le garanzie personali per il progetto dell’ex No global Luca Casarini e dell’ex consigliere regionale dei Verdi in Friuli Venezia Giulia che si è trasformato in armatore sociale, Alessandro Metz, le hanno fornite Nicola Fratoiannii (segretario di Sinistra italiana), Erasmo Palazzotto (Partito democratico), Rosssella Muroni(ex presidente di Legambiente e già deputata di Liberi e uguali) e Nichi Vendola (fondatore di Sel ed ex governatore della Puglia). Inoltre, l’istituto ha offerto «supporto» al crowdfunding.

 
 
 

QUOTIDIANO LA VERITÀ SCOPRE CHI C’È DIETRO IL TRAFFICO DI IMMIGRATI E ONG!

Post n°1634 pubblicato il 07 Ottobre 2023 da scricciolo68lbr
 
Tag: #ong

 

LA MAPPA COMPLETA DEI FINANZIATORI ITALIANI
CHI PAGA LE ONG PER PORTARCI I CLANDESTINI
I fondi (raddoppiati in un anno) arrivano da enti bancari, vescovi, Cgil, Regione Lombardia e dal gruppo che edita «Repubblica»
e «La Stampa». Ma contribuiscono sostanziosamente anche Pd, M5s, Sardine, partito di Fratojanni e la Schlein in prima persona.

.

Chi finanzia le Ong che scaricano i clandestini sulle nostre coste? Ci sono i partiti di sinistra, le Sardine. Ma anche vescovi, Cgil e banche. Dai grillini, nonostante gli
strali del padre nobile Beppe Grillo che nel 2017 denunciò il «ruolo oscuro delle Ong», al
Partito democratico: la politica giallorossa, nel nome dell’ideologia che vorrebbe imporre l’accoglienza a go go, non ha fatto mancare il proprio sostegno economico ai taxi del mare. E un piccolo contributo è arrivato perfino dal movimento delle Sardine.
Tutto è cominciato nel 2019, quando la pasionaria timoniera della Sea Watch, Carola Rackete, forzò il blocco navale voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, entrò nelle acque italiane e, dopo una manovra azzardata in porto, speronò pure una motovedetta della Guardia di finanza. I guai giudiziari di Rackete, a sinistra si trasformarono subito in un’o p e razione politica e scattò una raccolta di fondi per sostenere le spese legali della timoniera e per aiutare la Ong a pagare la multa (da 10.000 a 50.000 euro) elevata dalle autorità per la violazione del blocco navale. L’iniziativaiva, lanciata dal Partito democratico del Lazio, fu sostenuta anche dal gruppo dem in Campidoglioio.
Nelle simpatie del partito ora guidato da Elly Schlein, però, c’è anche un’altra Ong: la Proactiva Open Arms. Il Pd toscano, lo scorso 4 settembre, ha annunciato di sostenere l’Organizzazione non governativa spagnola con una donazione e con una raccolta fondi. «Salvare le vite non è una colpa, ma un dovere morale», hanno sbandierato i dem mentre il taxi del mare era fermo nel porto di Marina di Carrara (è stata multata e sanzionata per non
aver rispettato il Codice di comportamento voluto dal ministro Matteo Piantedosi).
Ed ecco il messaggio con cui i dem hanno accompagnato la donazione: «Il Pd Toscana è
con voi, vi ringrazia e sostiene le vostre missioni in mare con cui vengono salvate da
morte certa centinaia di persone».
Ovviamente il segretario toscano Emiliano Fossi, che la stampa locale ha ribattez-
zato «il ragazzo di Gorinello», rione di San Piero a Ponti a Campi Bisenzio, e che appena si è insediato in segreteria ha dichiarato «Mi piace il rosso», ha condito il tutto con il suo proclama: «L’idea che un nostro contributo si trasformi in pasti, salvagenti, abiti, coperte e opere di manutenzione di questa nave pronta a salpare di nuovo, ci fa sentire parte delle loro missioni, mentre sosteniamo politicamente ogni giorno una politica migratoria fatta di accoglienza». E ha annunciato: «Stiamo promuovendo ulteriori iniziative di solidarietà nelle nostre federazioni locali e raccolte fondi tra i parlamentarii».
Lo stesso segretario del Pd, Elly Schlein, aveva avviato una raccolta fondi, nel 2019, per Sea Watch 3 di Carola Rackete, quando era una semplice europarlamentare.
Non raccolse molti soldi sulla piattaforma Gofundme, poco più di 3.000 euro, ma in quell’anno la raccolta fondi per Sea Watch toccò cifre molto importanti, che arrivarono
in appena 2 giorni a più di 300.000 euro, che sarebbero dovuti servire per le spese
legali della capitana Rackete. In passato fu Matteo Orfini a inviare 1.500 euro sul conto di Mediterranea saving humans dell’ex No global Luca Casariniaperto da Banca Etica per le sottoscrizioni.
In aiuto di Mediterranea sono corsi anche gli irriducibili rossi di Potere al popolo Palermo. Luigi De Magistris e Leoluca Orlando, all’epoca rispettivamente sindaci di Napoli e Palermo, non offrirono fondi per la Ong di Casarini ma il patrocinio dei Comuni che amministravano
per le iniziative sui migranti. Mentre le Sardine, dopo aver
sostenuto anche Mediterranea, si sono buttate sul progetto di Resq People saving people, Ong che ha come presidente onorario l’ex pubbli-
co ministero Gherardo Colomboo.
I due fondatori del movimento, Mattia Santori e Giulia Trappoloni, spiegarono: «C’è chi impacchetta la porta di Lampedusa, chi insulta Carola Rackete, chi accoglie gli sbarchi con manifestazioni di sdegno e chi firma i decreti sicurezza. Non è più tempo di stare a guardare, l’indignazione non basta. Per questo dopo aver sostenuto la raccolta fondi di Mediterranea, sosterremo una nuova avventura, perché non vogliamo abituarci a chi muore
di fronte alle nostre coste». Il Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte, invece, è da anni impegnato nel finanziamento di Emergency. Parte dei soldi delle indennità parlamentari vengono ogni anno indirizzati verso alcuni progetti. Così, nel 2022, hanno stanziato più di 2 milioni di euro a vari organizzazioni non governative, tra cui una parte è stata destinata a quella fondata da Gino Stradaper la creazione di un centro di eccellenza di cardochirurgia
a Khartoum e un altro in Sierra Leone.
Ma ai pentastellati non è andata sempre benissimo quanto a donazioni. Medici senza frontiere, attiva in mare con un suo equipaggio sulla Geo Barents, gli ha rispedito i fondi indietro con questa motivazione: «Ringraziamo i tanti iscritti del Movimento 5 stelle che hanno scelto Msf tra le organizzazioni a cui destinare le restituzioni dei portavoce. Tuttavia, in quanto organizzazione medico-umanitaria impegnata nelle emergenze e nei conflitti in
tutto il mondo, non possiamo ricevere fondi da movimenti politici, a garanzia della nostra indipendenza, imparzialità e neutralità».
 
 
 

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     IL TIBET NASCE LIBERO

  LASCIAMO CHE RESTI TALE

                             i

Le parole.

                       I

Le parole contano
dille piano...
tante volte rimangono
fanno male anche se dette per rabbia
si ricordano
In qualche modo restano.
Le parole, quante volte rimangono
le parole feriscono
le parole ti cambiano
le parole confortano.
Le parole fanno danni invisibili
sono note che aiutano
e che la notte confortano.
                                  i
 
 

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