Creato da scricciolo68lbr il 17/02/2007

Pensieri e parole...

Riflessioni, emozioni, musica, idee e sogni di un internauta alle prese con la vita... Porto con me sempre il mio quaderno degli appunti, mi fermo, scrivo, riprendo il cammino... verso la Luce

 

Messaggi del 22/03/2024

IL RISCALDAMENTO GLOBALE NON ESISTE - PARTE II

Post n°1789 pubblicato il 22 Marzo 2024 da scricciolo68lbr
 

IL RISCALDAMENTO GLOBALE DESCRITTO DALL’IPCC È “FISICAMENTE” IMPOSSIBILE! PARTE II

Del Professore Domenico Salimbeni – 6 Maggio 2023

Il 15 aprile ho pubblicato come SCOMODA VERITÀ n° 23 un post intitolato “IL RISCALDAMENTO GLOBALE È “FISICAMENTE” IMPOSSIBILE!” nel quale l’esigenza di non complicare eccessivamente il testo mi ha indotto, in modo (devo confessarlo) un po’ sprovveduto, a omettere alcune considerazioni che ritenevo implicite ma, ripensandoci, mi sono convinto che fossero invece necessarie, perché la loro mancanza potrebbe aver fatto pensare a un mio desiderio di negare l’esistenza dell’effetto serra (ES) che, invece, è indubbiamente presente e determina in modo estremamente importante la temperatura del nostro Pianeta consentendo a tutti noi “animali” terrestri di viverci.

Aggiungo quindi adesso le considerazioni che ho omesso, che hanno lo scopo di giustificare la presenza sulla Terra dell’effetto serra anche se non è rappresentabile, contrariamente a quanto fanno l’IPCC e i suoi adepti, con la freccia arancione che descrive una radiazione termica “causa del riscaldamento globale” che la presenza nella stessa dei gas serra costringe alla Troposfera di riinviare sulla Terra.

Oltre a una piccola quantità di energia che arriva alla superficie della Terra come conseguenza dell’attività che si svolge nel suo interno, a grande profondità, la Terra riceve energia essenzialmente dal Sole, sotto forma di energia radiante nella misura di circa 1370±0,1% W/m2 (costante solare). Detta energia è in grado di determinare escursioni termiche, sia giornaliere sia stagionali, di circa 10÷20 °C. Nel ciclo annuale, invece, la temperatura media globale della Terra è molto costante: nell’ultimo secolo la differenza di temperatura fra gli anni più freddo e più caldo è di 1,0 °C, anche se è probabile che attualmente la differenza dipenda da una deriva verso un clima più caldo piuttosto che da fluttuazioni casuali. Questo significa che l’energia radiante assorbita da tutta la Terra in un anno è circa uguale a quella ceduta nello spazio. Il processo di cessione di energia radiante avviene prevalentemente tramite emissione di radiazione elettromagnetica (in accordo con la legge di Plank, che anche il Sole rispetta). Il bilancio energetico ci dice che la temperatura della Terra dovrebbe essere di -18 °C, ma nella realtà è molto maggiore: infatti, come sappiamo, la temperatura di equilibrio è di +15÷16 °C. E i satelliti che ruotano fuori dall’atmosfera confermano questa discrepanza: la Terra emette una radiazione elettromagnetica corrispondente alla temperatura superficiale di -18 °C invece di +15÷16 °C! Una discrepanza che si spiega con la presenza nell’atmosfera di gas che assorbono parte della radiazione terrestre grazie al fenomeno denominato effetto serra. Lo spettro dell’emissione termica terrestre coincide con la luce infrarossa (IR): 4000÷50000 nm (nanometri), con un massimo a 10000 nm.

I gas presenti nell’aria assorbono energia in alcune lunghezze d’onda IR, impedendo che tutta la radiazione emessa dalla superficie della Terra si disperda nello spazio. Come? “Eccitandosi”: l’energia assorbita fa entrare in vibrazione le loro molecole che, scontrandosi con le molecole circostanti, riemettono radiazione in tutte le direzioni, e parte della radiazione dovrebbe ritornare verso la Terra ed essere riassorbita dalla superficie terrestre con conseguente riscaldamento del pianeta (proprio la freccia arancione della figura n° 2 che io contesto).

I principali gas presenti nell’atmosfera, ossigeno (O2) e azoto (N2), non sono in grado di assorbire radiazione IR, la quale è assorbita dai soli gas responsabili dell’effetto serra elencati qui di seguito unitamente al loro contributo:

a) acqua (H2O) 65%

b) biossido di carbonio (CO2) 25%

c) altri gas (CH4, NO2, …) 10%

La prevalenza dell’acqua è dimostrata dalle basse temperature notturne nei deserti, dove l’assenza di umidità diminuisce l’effetto serra e la radiazione sfugge dalla Terra quasi completamente.

Poiché la superficie terrestre emittente è circa quattro volte maggiore di quella assorbente, l’energia assorbita rapportata a tutta la superficie terrestre vale circa 342 W/m2. Parte di questa energia (235 W/m2) è effettivamente assorbita, mentre i restanti 107 W/m2 costituiscono l’energia rimessa (denominata albedo).

La Terra emette 390 w/m2 di radiazione IR, di cui solo 40 W/m2 sfuggono direttamente nello spazio mentre i restanti 350 W/m2 vengono assorbiti e/o riflessi dalle nubi, dagli aerosol, e dai gas atmosferici. che a loro volta riemettono energia radiante in tutte le direzioni. Parte di questi ultimi, 195 W/m2, viene riemessa verso lo spazio, mentre il resto (40%), corrispondenti a 155 w/m2, torna sulla Terra. Ne segue che l’emissione totale, che vale 40+195=235 W/m2 eguaglia l’energia in entrata, e la temperatura della Terra rimane pressoché costante. Va rilevato che l’effetto serra gioca un ruolo molto importante nel bilancio energetico, perché vale 155 W/m2 su 235 W/m2, quindi il 66% dell’energia assorbita dalla Terra.

Se la percentuale di energia rimessa dalla Terra nello spazio crescesse dal 40% indicato sopra al 42%, nell’ipotesi di albedo costante l’emissione totale diminuirebbe da 235 W/m2 a 226 W/m2, quindi l’energia assorbita diventerebbe maggiore di quella emessa, con conseguente graduale aumento di temperatura calcolabile con la legge di Stefan, che a regime sarebbe di 2,7 °C. Ma, poiché anche l’albedo aumenterebbe, l’incremento di temperatura risulterebbe minore.

Per mera curiosità, l’effetto serra determina un incremento di temperatura che nel nostro Pianeta vale 33 °C (con CO2 che incide 0,035% nella composizione dell’atmosfera), mentre a Marte, con un’incidenza della CO2 del 96% determina un aumento di temperatura di soli 3 °C, e a Venere, con un’incidenza del 98%, determina un aumento di temperatura di ben 466 °C! Quanto sono scriteriati i marziani, e soprattutto i veneriani, che producono così tanta CO2! Vero?

Ancora per curiosità la figura n°1 illustra la media mobile della temperatura della Terra negli ultimi 170 anni, da cui si rilevano sia “l’attuale diminuzione della temperatura” sia l’estrapolazione statistica che induce a prevedere di aumento della temperatura dal 2027 al 2032.

Spero che sia tutto chiaro. Ma c’è un grosso problema che ho trascurato: il “Secondo Principio della Termodinamica” vieta alle molecole dei gas serra di emettere energia nella direzione della Terra! Quindi i 155 W/m2 che ho calcolato sopra non possono rientrare nella Terra a causa dell’effetto serra. E allora, perché la Terra si riscalda?

Prima di rispondere è necessario fare una breve precisazione.

Gli atomi che compongono una molecola dei gas serra sono vincolati nelle loro posizioni relative. Per esempio nella molecola di acqua gli atomi H “dovrebbero” stare ad una certa distanza (circa 0,1 nm) dall’atomo O, e devono anche formare un angolo HOH di 104°. Gli atomi però non stanno fermi nelle loro posizioni relative, ma oscillano attorno ad esse con movimenti che vengono detti moti vibrazionali, il cui numero è uguale al triplo del numero totale di atomi della molecola diminuito di 6 (o

di 5 per molecole lineari). Ciascuna di queste vibrazioni ha una frequenza temporale ben definita che dipende dalle caratteristiche sttrutturali della molecola, ed in particolare dall’energia dei legami chimici.

I moti vibrazionali permettono ad una molecola di assorbire l’energia di un’onda elettromagnetica elementare (fotone) se questa ha la stessa frequenza (o frequenza molto vicina) di uno dei moti, quindi risiede nella zona spettrale IR. Quando una molecola assorbe un fotone di frequenza corrispondente a uno dei suoi moti

vibrazionali si eccita e provoca una maggiore ampiezza delle oscillazioni vibrazionali. l’eccesso di energia vibrazionale viene perso o emettendo un fotone (processo inverso) o urtando un’altra molecola a cui viene trasmessa parte della energia in eccesso. In quest’ultimo caso la seconda molecola si muoverà più velocemente,

ovvero si sarà riscaldata: l’energia radiante si trasforma in un riscaldamento equivalente all’assorbimento di calore.

Vediamo allora come si comportano I due gas serra principali:

a) Le attività antropiche generano molta acqua, ma la concentrazione di vapore acqueo non può essere controllata da noi umani perché dipende esclusivamente dalla temperatura globale: la tensione di vapore cresce con la temperatura, provoca un aumento nell’atmosfera del vapore acqueo che, essendo un gas serra, provoca un aumento della temperatura (effetto detto “feedback positivo”) che però è compensato dall’umidità assorbita dalle nubi che, riflettendo parte della radiazione UV in ingresso nell’atmosfera, aumentano l’albedo, provocano una scrematura della radiazione solare, e determinano un “feedback negativo” che contrasta “mediamente” quello primitivo determinando un contributo complessivo del vapore acqueo al riscaldamento globale in 111 W/m2 storicamente costanti, ma la Scienza oggi non è in grado di prevedere quale sarà il bilancio fra i due “feedback” nel futuro;

b) Le attività antropiche generano biossido di carbonio o, se preferite, anidride carbonica, nella misura del 4% della CO2 totale presente nell’atmosfera, mentre le attività naturali (che però sono compensate dalla fotosintesi clorofilliana in modo molto preciso) immettono nell’atmosfera una quantità molto maggiore, nella misura del 96% della CO2 totale presente nell’atmosfera, e globalmente il contributo della CO2 al riscaldamento globale può essere stimato in 50 W/m2, a seguito dell’assorbimento di radiazione IR, soprattutto nella vibrazione “di bendino” (15000 nm), e alla successiva dispersione di energia tramite l’emissione di un fotone verso lo spazio o tramite gli urti con altre molecole che provocano un riscaldamento dell’aria.

Il comportamento dei due gas serra principali ci consente di fornire la risposta sospesa: la Terra si riscalda perché l’energia prodotta dai gas serra che non viene rinviata verso lo spazio è trattenuta nella Troposfera e ne aumenta la temperatura media.

Poiché l’energia termica dispersa (per effetto conduttivo) dalla Terra verso lo spazio è proporzionale alla superficie disperdente, certamente costante nei millenni, al coefficiente di trasmissione termica dell’intera atmosfera, che si può ipotizzare in prima approssimazione costante, e alla differenza fra la temperatura della Terra (~15 °C) e della Troposfera, all’aumentare di quest’ultima corrisponde una riduzione della dispersione termica della Terra che giustifica i 155 W/m2 calcolati sopra e non possono rientrare nella Terra sotto forma di radiazione termica per il “divieto” imposto dal “Secondo Principio della Termodinamica” illustrato nella figura n° 2.

In altre parole, l’ES esiste, circostanza che ovviamente non può essere messa in dubbio, ma dipende da un processo energetico di tipo conduttivo, non dalla riflessione verso la Terra di una radiazione termica.

FONTE:

https://www.attivitasolare.com/il-riscaldamento-globale-descritto-dallipcc-e-fisicamente-impossibile-parte-ii/

 
 
 

IL RISCALDAMENTO GLOBALE NON ESITE - PARTE I

Post n°1788 pubblicato il 22 Marzo 2024 da scricciolo68lbr
 

È ARRIVATA LA DIMOSTRAZIONE SPERIMENTALE CHE L’EFFETTO SERRA DELLA CO2 NON ESISTE!

Del Professore Domenico Salimbeni – 7 Settembre 2023

Mi ha fatto veramente piacere scoprire che l’8 luglio 2023 Science of Climate Change, rivista scientifica indipendente senza scopo di lucro dedicata alla pubblicazione e alla discussione di articoli di ricerca, brevi comunicazioni, e articoli di revisione su tutti gli aspetti del cambiamento climatico, ha accettato, dopo la revisione, l’articolo del membro dell’Accademia delle Scienza ungherese Ferenc Miskolczi “Greenhouse Gas Theories and Observed Radiative Properties on the Earth’s Atmosphere” (Teorie sui gas serra e sulle proprietà infrarosse osservate dell’atmosfera terrestre).

L’articolo è il risultato di una lunga ricerca che analizza lo stato di equilibrio radiativo medio globale del sistema Terra-atmosfera già approfondito nell’ultimo decennio anche con lo sviluppo di equazioni teoriche fondamentali. E ha dimostrato che, utilizzando le leggi consolidate della fisica delle radiazioni, i parametri climatici chiave del pianeta possono essere dedotti teoricamente, da considerazioni puramente astrofisiche che sfruttano anche plausibili ipotesi sulla composizione materiale della superficie planetaria e sulla struttura dell’atmosfera. È stato inoltre dimostrato che il sistema Terra-atmosfera è in equilibrio radiativo con una costante solare teorica, e che tutte le componenti globali della densità di flusso media soddisfano le aspettative teoriche. Ma soprattutto mi fa veramente piacere la dimostrazione scientifica che la teoria dell’effetto serra di Arrhenius sulla quale si basa la teoria del riscaldamento globale non è coerente con l’esistenza di questo equilibrio radiativo. Un risultato importantissimo, perché dimostra che l’effetto serra provocato dalla CO2 sul quale si basa l’ipotesi del riscaldamento globale è fisicamente irreale. E questo risultato sperimentale supporta e conferma quanto ho recentemente scritto io nei seguenti tre post:

✓ SCOMODA VERITÀ n° 23 su GW/CC (Global Warming/Climate Change): IL RISCALDAMENTO GLOBALE È “FISICAMENTE” IMPOSSIBILE! (15 aprile);

✓ SCOMODA VERITÀ n° 23bis su GW/CC (Global Warming/Climate Change): IL RISCALDAMENTO GLOBALE DESCRITTO DALL’IPCC È “FISICAMENTE” IMPOSSIBILE! (6 maggio);

✓ SCOMODA VERITÀ n° 27 su GW/CC (Global Warming/Climate Change): I CALCOLI CHE UTILIZZA L’IPCC PER VALUTARE GLI EFFETTI DEL GLOBAL WARMING SONO SMENTITI DALLA TERMODINAMICA! (15 maggio);

Ma basandomi esclusivamente sulle cognizioni elementari della Fisica, e in particolare della Termodinamica, e forse facendo sorgere in qualche amico il dubbio che avessi “bevuto”, nonostante gli avvertimenti di Antonella Viola (ma sono totalmente astemio), e che stessi scrivendo “sciocchezze” in contrasto con un “principio ormai assodato e non più discutibile”. Cognizioni di cui, evidentemente, gli “esperti del clima” non sono in possesso, pertanto non sono in grado di capire che: l’effetto serra di per sé, e l’effetto serra della CO2 con l’ipotesi del riscaldamento globale basata sui suoi effetti, sono un pericoloso artefatto, politicamente ben motivato ma totalmente privo di qualsiasi base teorica o empirica. Il nostro Pianeta, infatti, “obbedisce” alle leggi fondamentali della fisica delle radiazioni, e dimostra in questo modo di conoscere dette leggi, quindi di essere molto più “colto” degli “esperti del clima”.

L’articolo che ho citato ignora completamente il problema dell’eventuale cambiamento della temperatura superficiale della Terra, perché focalizza l’attenzione sulle questioni teoriche e sperimentali dell’effetto serra ottenendo, e dimostrando, un risultato importantissimo: il fondamento teorico della struttura radiativa osservata dell’atmosfera terrestre.

Il nostro pianeta “gode di un clima globale stabile” perché il ciclo idrologico obbliga il sistema climatico a mantenere l’umidità caotica dell’alta troposfera e il campo dei venti, l’equilibrio della copertura nuvolosa e delle precipitazioni, e sposta il calore latente fra i diversi serbatoi geologici, come richiesto dal sistema planetario energetico. Il ruolo dei gas serra non condensanti deriva dal fatto che non partecipando al ciclo idrologico non possono contribuire alla produzione di entropia (misura del disordine presente in un sistema fisico), ma possono regolare la densità del flusso trasmesso al livello richiesto dalle equazioni di Milne-Eddington. La terminologia dell’effetto serra dei climatologi si riferisce alla differenza di temperatura, in regime stazionario, fra la temperatura radiativa Ts della superficie del suolo e la temperatura Ta di assorbimento del flusso solare (SW) planetario. Tuttavia, la temperatura di cielo sereno e la relativa densità di flusso sono costanti, perché non possono violare l’equilibrio radiativo planetario e i principi di conservazione dell’energia: qualsiasi perturbazione dello spessore ottico del flusso da parte dei gas serra non condensanti forzerà il ciclo idrologico ripristinando lo stato di equilibrio teorico.

Qualsiasi perturbazione dello spessore ottico del flusso da parte dei gas serra non condensanti forzerà il ciclo idrologico ripristinando lo stato di equilibrio teorico. Qualsiasi fenomeno fisico previsto dalla teoria di Arrhenius dell’effetto serra riferito alla concentrazione della CO2 è quindi incoerente con l’esistenza del CRE (Equilibrio radiativo di tipo Chandrasekhar). Pertanto, l’effetto serra della CO2 utilizzato nell’attuale ipotesi del riscaldamento globale è impossibile! Dunque anche l’ipotesi del riscaldamento globale basata sull’effetto serra determinato dalla concentrazione della CO2 è un artefatto senza alcuna base teorica o empirica (come lo schema allegato della NASA).

L’articolo dimostra dunque che Michael Mann, il famoso autore principale del grafico “Hockey Stick”, aveva ragione quando all’inizio di quest’anno si è scagliato con veemenza contro i ricercatori (veri) Gianluca Alimonti, Luigi Mariani, Franco Prodi e Renato Angelo Ricci con l’intento di supportare la richiesta di cancellazione di un loro articolo pubblicato da Springer Nature affermando: sono un esempio di scienziati provenienti da “campi totalmente estranei” che applicano ingenuamente metodi inappropriati a dati che non capiscono: lui conosce bene il significato di quell’affermazione, infatti è uno dei primi esempi di scienziahti provenienti da campi totalmente estranei alla Fisica (di cui la climatologia è innegabilmente una branca) che hanno applicato ingenuamente (io però sono convinto “in malafede”, come dimostra il Climategate) metodi inappropriati (la teoria dell’effetto serra) a dati (la concentrazione della CO2) che non capiscono! Seguito purtroppo negli ultimi 25 anni da scienziahti del medesimo stampo che, pensando di farsi credere all’avanguardia scientificah, continuano a trattare, loro probabilmente davvero ingenuamente e per ignoranza, argomenti che non capiscono.

Sarebbe opportuno pertanto che i Governi occidentali prescrivessero per tutti coloro che si definiscono scienziahti climatologi l’integrazione del ciclo di studi con almeno due anni di Fisica e Termodinamica insegnate da professori certificati non climatologi.

Invito quindi il ministro Giuseppe Valditara, che sembra voglia rovinare la scuola tecnica professionale con direttive copiate da quelle disastrose del ministro Luigi Berlinguer del 1996÷1999 il quale è riuscito a declassare le Facoltà di ingegneria italiane dalla “serie A” in cui erano state classificate da una ricerca europea sino alla “serie C” in cui erano state classificate le Facoltà di ingegneria di Francia e Germania, nazioni che sono riuscite a bloccare la pubblicazione ufficiale della ricerca per evitare la figuraccia che meritavano, a non perdere tempo con le berlinguerate e prevedere l’istituzione di un corso di studi di “recupero” per climatologi di natura ovina.

FONTE:

https://www.attivitasolare.com/e-arrivata-la-dimostrazione-sperimentale-che-leffetto-serra-della-co2-non-esiste/

 
 
 

I PAPÀ ITALIANI I PIÙ VECCHI DELL'UE.

Post n°1787 pubblicato il 22 Marzo 2024 da scricciolo68lbr
 

"I Papà italiani sono i più vecchi della UE. Primo figlio a 36 anni di media"

Il mito creato appositamente dello studio ad ogni costo, dove devi ottenere laurea prima e poi dei master anche per essere abilitato a fare due fotocopie, pensate sia un caso?
Hanno creato un falso mito, quello della "realizzazione professionale", in Italia, un paese dove poi in realtà stanno bene solo i politici e i lacchè (per non essere volgare).
Mentre i mestieri veri, tradizionali, dove trasmettere amore e passione, quelli magari prettamente manuali, vengono degradati, disprezzati e lasciati agli immigrati.

È qualcosa di avquisito ormai nel DNA della gente italica, quella che per anni si è sentita ripetere: "studia che senza un pezzo di carta non vai da nessuna parte!".

E via tutti i giovani dietro alla realizzazione ideata e conforme agli scopi delle multinazionali senza ponderare e riflettere sui propri reali talenti.
Persone che ottengono tre lauree per poi diventare insegnante di ruolo a 50 anni ed esporre a ragazzini annoiati grotteschi programmi ministeriali.
Gente che insegue perennemente, tra corsi, concorsi e quant'altro, ambite posizioni a cui poi giunge solo con i capelli bianchi.

Nel frattempo la vita scorre via, si sacrifica tutta una vita per una favola che non è reale, raccontata ad hoc, per poi essere giungere alla meta, annoiati, stanchi ed accorgersi del danno irrimediabile, spesso quando non c'è più nulla da fare. Accorgersi che esistono tanti mestieri meravigliosi, interessanti, che mettono in contatto col momdo e con le persone, offrendo occasioni a ripetizione di crescita personale, anche e soprattutto spirituale.

Ma la meta è il pezzo di carta... e non sia mai che si metta in discussione un sistema profondamente malato e da rifondare... no... meglio raccontare che la vita media si è allungata, così le aspettative di vita e la famiglia ed i figli poi, si possono fare anche a... 50/60 anni... così si passa direttamente dal fare i papà a fare il nonno senza neppure accorgersene.



 
 
 

AREA PERSONALE

 

RADIO DJVOCE

 

PAROLE

   

     IL TIBET NASCE LIBERO

  LASCIAMO CHE RESTI TALE

                             i

Le parole.

                       I

Le parole contano
dille piano...
tante volte rimangono
fanno male anche se dette per rabbia
si ricordano
In qualche modo restano.
Le parole, quante volte rimangono
le parole feriscono
le parole ti cambiano
le parole confortano.
Le parole fanno danni invisibili
sono note che aiutano
e che la notte confortano.
                                  i
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

scricciolo68lbrcassetta2norise1there0perla88sQuartoProvvisoriom12ps12Kanty0ssurfinia60Rico65moroPenna_MagicaThirteen13daniela.g0starluci
 

I LINK PREFERITI

DECISIONI.

 

 

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

IMMAGINI DI TE

 

 

 

 

 

CONTATTO

 

 

PASSIONE

immagine


 

 

LIBERTÀ.

 

 

Affrontare ciò che ci spaventa

è il modo migliore per superare

ciò che ancora non si conosce.

 

 

 
 

ATTIMI

 

 

 

UN GIOCO!

 

 

EMOZIONI

 

 

 

 

 

PASSAGGI

Contatore accessi gratuito

 

 

ABBRACCIO

 

  

 

 

BOCCA

 

 

 

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963