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Creato da stefano.caldiron il 07/03/2012
poesie, racconti, considerazioni
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Bert Kessler
Fu perché bestemmiai la Bellezza;
ora vedo, qui tutto è più chiaro.
Perché l’ala dell’uccello ho colpito
quando verso il tramonto volava.
Nel tramonto volava l’uccello
ho sparato, l’ho preso nell’ala;
allo sparo, ancora più in alto,
s’innalzava fra i raggi dorati.
Nella luce dorata fra i raggi
si rovescia di colpo, poi cade
con le penne tutte quante arruffate,
e una piuma che lenta cadeva.
Mi avvicino scostando i cespugli
quando vedo lo schizzo di sangue
e la quaglia scomposta che giace
fra radici, distesa sul muschio.
…………………
Fu perché bestemmiai la Bellezza,
e non c’erano spine a tradirmi;
ma qualcosa la mano mi prese,
un dolore trafisse e gelò.
E poi vedo il serpente a sonagli
d’improvviso, con quegli occhi gialli,
con la testa sommersa da anelli,
un immondo viluppo di spire,
col colore di cenere, oppure,
delle foglie di quercia marcite
come stinte da foglie su foglie;
son rimasto di pietra, guardavo
quella testa che si ritraeva,
lentamente le spire riaprirsi,
e poi, mentre tornava a strisciare,
son caduto afflosciato nell’erba.
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Inviato da: cassetta2
il 19/09/2022 alle 08:05
Inviato da: stefano.caldiron
il 04/12/2015 alle 15:39
Inviato da: selvaggi_sentieri
il 08/05/2015 alle 08:48
Inviato da: stefano.caldiron
il 14/01/2015 alle 12:55
Inviato da: amorino11
il 08/01/2015 alle 18:00