TERRA

hai un sangue, un respiro. Vivi su questa terra. Ne conosci i sapori, le stagioni, i risvegli, hai giocato nel sole....sei radice feroce, sei la terra che aspetta (Pavese)

 

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Post N° 238

Post n°238 pubblicato il 01 Novembre 2006 da unlumedaunnume
Foto di unlumedaunnume

immagine

qualche giorno fa il mio medico mi ha detto che dovrei fare la domanda per avere una casa popolare in paese...mamma non ha fiatato...Io ho cominciato a masticare amaro, ho cominciato a pensare, spaventata e persa, a valutare pro e contro....

Ho provato rancore nei confronti di mio padre e mia madre, mi sono sentita ancora una volta una funzione, ho pensato che...ancora una volta ero costretta a scegliere per il loro meglio...
...ma stavolta si tratta di me nel cuore, stavolta ho pensato di dover abbandonare questo posto che in questo momento è una risorsa per il mio cuore, la mia casa che è il mio castello, la mia casetta che tutti insultano perchè è davvero piccola, per qualcuno scomoda, ma per noi che ci stiamo dentro è fantastica, senza insidie...per noi che abbiamo progettato cambiamenti, che l'abbiamo trasformata nel tempo a nostra immagine ...per me che in questi anni ci ho lavorato così tanto...E il medico mi parlava di porte strette, di impossibilità di rigirarsi.... e io pensavo che le porte si allargano...ma se me ne vado nessuno mi ridarà le mie finestre sulla vallata...

Ho pensato a tutto, a chi se n'è andato a chi non è più tornato a chi è tornato con la famiglia, a chi si è sposato, a chi rimasto vedovo, ha abbandonato la casa per ricominciare altrove..... E ho pensato a me, soltanto a me, che ne uscirei senza prospettive, per infilarmi in una casa popolare assegnata d'ufficio, senza poter scegliere la finestra da cui guardare fuori.... Sceglierei di andarmene di qui per portare mia madre a trascorrere i suoi ultimi anni di vita fuori di qui, lontano da questa montagna, da questi panorami da questi angoli dai miei vicini che la sorvegliano quando non ci sono, che controllano che la badante arrivi in orario, che vengono il pomeriggio a riattizzarle il fuoco, che quando lei è stata in ospedale facevano compagnia al silenzio della mia casa, magari bussandomi da sotto sul pavimento quando ci fu una piccola scossa di terremoto...Mai li ho apprezzati così, mai come in questo momento....

E covavo ogni cosa, in questi giorni mi è stato doloroso vivere....finchè mia zia mi ha annunciato che...."ma dove la vuoi portare tua madre?guarda che lei ha detto che non vuole, che la porti a morire..."
FANTASTICO!!!! perchè io si, io voglio? staremo qui, finchè potremo staremo qui...e stanotte girando per casa mi sono sentita in paradiso!!!

nb voglio dire  a discolpa del medico che lui pensa che mia madre sia in grado di uscire da sola con una carrozzina di quelle per andare fuori.... non è così, mamma fuori di casa è disorientata e persa, non se ne andrebbe mai in giro in paese con una motocarrozzina, non è da lei...e non troverebbe in paese qualcuno che, come i miei vicini, trascorre con lei intere parti del pomeriggio quando io non ci sono... qualcuno da chiamare al telefono se ha sentito un rumore strano... o se le cade il lavoro a maglia e non ce la fa a raccoglierlo

e a mia discolpa voglio dire che io vorrei lasciare questo posto per una mia scelta, non  per necessità, non riesco ad impormelo adesso... lo dico sentendomi in colpa profondamente nei confronti di chi emigra per cercare lavoro, perchè la sua vita lì dov'è è impossibile... o perchè semplicemente trova il coraggio di cambiare pagina e ricominciare altrove.... ma magari si porta dietro non questa solitudine, ma famiglia e figli, come dire occhi per guardare al futuro...

 
 
 
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