Creato da thefairyround il 30/12/2005

The Fairy Round

Il diario di una rapsodica psico-musicista

 

 

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Girovagando per il Belgio (prima parte)

Post n°93 pubblicato il 25 Giugno 2006 da thefairyround

Rieccomi – dopo la parentesi belga.
Sto ascoltando un bellissimo CD “Folias & Canarios” (suonano, tra gli altri, Jordi Savall – viola da gamba e direzione – Andrew Laurence King – arpa doppia – e il bravissimo e bellissimo Rolf Lislevand alla tiorba e chitarra barocca).
L’ascolto è in tema perché ho acquistato il CD a prezzo scontatissimo proprio in un negozietto a pochi metri dalla sede del convegno.

Andiamo con ordine. E’ stato un viaggio un po’ stancante ma divertente.
Il convegno si teneva presso l’università di Leuven (Lovanio). Noi siamo arrivati in aereo a Bruxelles.
Tutto era pianificato alla perfezione (almeno sulla carta) perché viaggiavo con il mio capo e lui è veramente bravissimo nell’organizzare. Io tendo ad essere più “confusiva” (sarà l’animo rapsodico?).
Arrivo a Bruxelles la mattina – giornata a disposizione per visitare la città. Trasferimento a Leuven, arrivo in serata e cena. Poi 3 giorni di convegno (con presentazione contributo). Ritorno a Bruxelles altra breve visitina e ritorno in Italia.
Siamo arrivati a Bruxelles come da programma (con un sonno incredibile avendo: l’aereo partiva alle (circa da Bergamo: vi lascio immaginare a che ora mi sono dovuta alzare).
E poi sono iniziati gli imprevisti. E per fortuna perché così è stato molto più divertente!
Intanto la stazione di Bruxelles Midi (cioè quelle che sta in mezzo… ne hanno una per ogni punto cardinale… precisi… capisco perché Poirot è nato Belga!) è enorme ed intricata. Ci sono uffici diversi per ogni evenienza – e naturalmente distantissimi tra loro. Se volete informazioni turistiche – ma che non hanno a che fare con i treni dovete andare da una parte. Informazioni sugli orari dei treni. Da un’altra. Informazioni sui treni nazionali (più specifiche rispetto all’orario) da un’altra ancora. Informazioni sui treni internazionali. Un altro posto. E per comprare i biglietti? Neanche a dirlo ci sono altri addetti. Non vi dico quanto siamo rimasti all’interno della stazione solo per realizzare questa cosa e chiedere le cose giuste alle persone giuste. Anche perché lì parlano francese e solo francese (parlate in inglese e vi rispondono in francese….) e siccome io non lo so proprio il francese ha dovuto fare tutto il mio capo (che oltre a saper organizzare bene parla  - oltre all’italiano – l’inglese il francese e il tedesco) mentre io facevo la bella statuina e mi guardavo in giro.
Finalmente ci siamo orientati (well, sort of…), abbiamo perfino trovato il deposito bagagli e abbandonato lì le valigie sperando di rivederle e ci siamo lanciati nella città.
Il capo, ovviamente aveva una guida che si era studiato in aereo. Io di solito in questi casi inizio a camminare, mi perdo allegramente e quello che vedo vedo – cercando di respirare la città.
Alla fine però… siccome la guida non era proprio recentissima, con mia grande gioia l’effetto è stato lo stesso. Ci siamo più o meno persi una ventina di volte! E’ stato molto divertente quando ci siamo trovati in corrispondenza di quello che per la guida era uno dei più antichi e dignitosi quartieri di Bruxelles. E che ora è sede della comunità musulmana, e le “antiche e pittoresche casette” sono per lo più abbandonate a se stesse. E’ bello vivere in prima persona queste esperienze di conflitto cognitivo!
Siamo poi arrivati a un mercato delle pulci dove si poteva trovare di tutto (a saperlo sia io che il capo avremmo portato un po’ di cose da vendere da casa!). Dagli orologi a pendolo agli occhiali da vista ad articoli vari di merceria, vestiti usati, servizi di piatti, coltelli, quadri, libri e chi più ne ha più ne metta. E c’era un giro d’affari impressionante. Incredibilmente i negozi dei quartieri vicini non sembravano vendere mercanzia molto diversa. Il trionfo del cattivo gusto. Perfino pezzi di sommergibili riciclati come soprammobili potevate trovare.
Pausa pranzo. Come dicevo non capisco il francese così ho ordinato (spinta dalla fame che ormai era a livelli da allucinazioni…) una cosa che mi sembrava innocua e che dal suono poteva assomigliare a un’insalata. Mi è arrivato un piatto totalmente diverso da quello che immaginavo (una specie di grigliata di pesce… su letto di insalata… l’insalata c’era via!). Buono però.
Poi siamo andati a visitare il museo principale – dedicato all’arte fiamminga. Io da quando andai a Londra ai tempi dell’università con i docenti di storia dell’arte contemporanea e passai giorni e giorni chiusa nei musei sono diventata un po’ intollerante – così sono uscita distrutta. Ma alcune cose erano meritevoli. Tanti ragazzini (studenti della scuola d’arte?) che copiavano i quadri. Facevano sembrare il museo vivo. Sono andata alla ricerca di quadri dove fossero rappresentati strumenti musicali. E ho notato questo dato inquietante: in tutti i quadri in cui erano raffigurate scene di seduzione, lussuria e simili c’era almeno un liuto. Dove invece c’erano scene truci con persone decapitate, scuoiate e simili…. Viola da gamba. E’ vero che a quanto ho visto un qual certo gusto per il forte e il trucido era ravvisabile trasversalmente… ma qualche riflessione viene da farla, no?
Dopo il museo ci voleva una pausa rigenerante. E ragazzi che pausa!!! Gelateria: ho ordinato una “cosa” gelatosa enorme al cioccolato. Conteneva gelato al cioccolato, crema alla vaniglia e un dolce tipo muffin caldo sempre al cioccolato. Fantastica!
Su queste note trionfali si è conclusa la nostra prima visita a Bruxelles e, ormai padroni della stazione e dei suioi misteri, ci siamo spostati a Leuven.
Chiudo qui anche la prima parte del racconto. Per la parte accademica vi rimando a più tardi.
B.

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Commenti al Post:
oh_edelweiss
oh_edelweiss il 25/06/06 alle 20:57 via WEB
Sei forte, Fatina B. !!! Ogni viaggio un'avventura ed una scoperta di tante piccole/grandi cose. Certo che il tuo mega prof. è un vero perfezionista nell'organizzare le cose (e così sono ancora più divertenti i contrattempi in cui è cascato), e lo vedrei bene in Baviera e Tirolo (dove sono stato nei giorni socrsi in vacanza): tutte persone simpaticissime e pignole, ma nei guai al minimo imprevisto. (resto in attesa della seconda "puntata" del post)
 
 
thefairyround
thefairyround il 25/06/06 alle 23:40 via WEB
Ma lui non finisce nei guai al minimo imprevisto! Anzi! Se la cava alla grande e secondo me si diverte pure! :-)
 
karapsi
karapsi il 25/06/06 alle 20:57 via WEB
è proprio vera questa cosa degli strumenti musicali nei quadri! però non avevo mai notato la viola da gamba associata a scene così, chissà perchè... le hp che mi sono venute sono due: non è che i suonatori di viola erano (a quei tempi) degli scavezzacollo? :-) l'altra è che magari lo strumento era usato per cerimonie funebri. però mi incuriosisce un sacco questa cosa. qualcuno conosce qualche altra associazione strumento&tema di un quadro? concludo con i complimenti per essere tornata vittoriosa dal Belgio!! (davvero il tuo capo sa tutte quelle lingue? che mito!) sono curiosa di leggere il seguito del post sulle avventure accademiche.
 
 
thefairyround
thefairyround il 26/06/06 alle 00:03 via WEB
Secondo me le associazioni che ho riportato sono valide solo per i quadri che ho visto a Bruxelles. In genere le viole da gamba compaiono spesso in situazione di quiete famigliare (pensate ai quadri di Vermeer), perché la VdG era uno strumento molto suonato dalle "dame". Oppure si raffiguravano i gambisti "ufficiali" e quelli avevano sempre un'aria seria e dignitosa, non certo da killer. Ogni tanto poi capita anche di vedere qualche angioletto con violettina qua e là.... I liutisti "storici", invece, pare avessero spesso una fedina penale a dir poco inquietante (anche se dai quadri in efetti non risulta... gli angeli col liuto sono numerossisimi... mi sono sempre chiesta perché....). E mi raccontava gente "del giro" che ancora adesso si prendono in giro i liutisti per l'abitudine a vestire sempre di nero e avere un'aria misteriosa. In alcuni casi devo ammettere che l'ho notato anche io. Però (tanto per spezzare una lancia contro gli stereotipi) devo anche riportare che conosco colorate e simpatiche eccezioni! E anche le fedine penali mi pare si siano notevolemnete sbiancate negli ultimi secoli (recentemente sentivo di un liutista che voleva fare il pirata.... ma non pare che abbia concretizzato il sogno ad oggi... in futuro... chissà....). Domani la seconda puntata delle mie avventure in Belgio! :-)
 
dolce_mau
dolce_mau il 26/06/06 alle 19:32 via WEB
Non preoccuparti delle tue mezze disavventure con il francese, fatina B... potrei rifarti tra breve - con il mio inglese scolastico (moooolto scolastico) - in quel di Cambridge! E per Londra opto anch'io per il perdersi e visitare le meraviglie impreviste di conseguenza.
 
 
karapsi
karapsi il 26/06/06 alle 20:59 via WEB
dolce mau, ti sentirai sollevata quando sentirai me parlare...e soprattutto non capire niente di quello che diranno gli altri! ho pensato che mi scriverò la pronuncia sopra ai fogli del "coso" che dovrò presentare, perchè già mi immagino le risate se leggessi come leggo ora... detta in termini metacognitivi: io penso che loro penseranno che io penso che sto facendo una figurdaccia e penseranno che è proprio vero che io pensi quella cosa!
 
   
morton0
morton0 il 26/06/06 alle 21:05 via WEB
Rimarranno abbagliati dalla tua comunicazione non verbale ... :-)
 
     
thefairyround
thefairyround il 27/06/06 alle 10:11 via WEB
E se preparassimo una presentazione visiva a fumetti o tipo fotoromanzo(per tute le nostre relaizoni) da esporre mentre noi andiamo allegramente in giro a perderci per Cambridge? Così loro penseranno che noi avvevamo pensato che loro non avrebbero saputo capire che noi avevamo escogitato (notare il numero di verbi mentali voglio battere un record)un astuto piano per divertirci e non esporre! ;-)
 
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