Alltogetherone

Questo il motivo per cui non sono e sarņ presente nei prossimi giorni.

Ti amo amore e ora ancora di più,  perchè è quando si rischia di perdere ciò che si AMA che si comprende fino in fondo quanto sia importante.

Ci sono cose che nella vita capitano all'improvviso, cose che non puoi prevedere e controllare, ed agisci d'impulso, d'istinto, senza pensare, senza neppure sapere cosa stai facendo. Il panico si alterna al coraggio in una giostra che non controlli, come in balia di un uragano. Ti ho visto MORIRE! Ti ho visto morire, lì, davanti ai miei occhi!
Hai avuto una crisi respiratoria venerdì sera, mentre prendevi sonno, ti sei seduto sul letto; una cosa abbastanza normale per te, la cosa non normale era che non passava, hai iniziato a tossire, vomitare, non parlavi più. Ho capito che questa volta non sarebbe passata da sola, ho chiamato il 118. Panico! Le mie mani tremavano, la voce non usciva, e alle domande dell'opretore sapevo dare solo una risposta: "Non respira più!". "Signora, mi ascolti: l'ambulanza parte ora dall'ospedale ci vorranno circa 10/15 minuti, nel frattempo ci deve pensare lei". Cosa? Ma io non sono un medico, non sono nessuno e non so cosa fare. Torno da te, sei riverso sul letto, cianotico e con la bava alla bocca. In quei momenti cerchi disperatamente di reagire, di trovare il bandolo della matassa, cerchi nei cassetti della conoscenza e d'un tratto sai cosa fare. Ti tiro su e ti metto sul finaco, dito in gola, vomiti e fai un respiro, un respiro labile ogni 6/8 secondi, troppo poco! "Signora, ascolti, deve fare esattamente cosa le dico e continuare fino all'arrivo del medico." Questo quello che dice a me, ma sento anche: " è un casino non ce la facciamo!" Non ce la facciamo!!!!! Cazzo se ce la facciamo!!!!! Non morirai amore, non moriarai ora, non qui, non oggi!!!! "Ci sono, mi dica cosa devo fare!", "Bene signora, lo metta supino, una mano al centro del torace sopra lo sterno esattamente all'atrezza dei capezzoli, dita alzate; l'altra mano sopra incrociata, quattro colpi decisi, circa 2 ogni secondo, poi una pausa durante la quale lui dovrebbe respirare, vada e poi mi dica" Detto così sembra facile, ma quello che hai davanti non è un manichino ma una persona.......... Si Manu è una persona, è Max e se non nuovi il culo e tiri fuori le palle muore. Ok, mani posizionate, 1-2-3-4........ niente respiro, 1-2-3-4.......... niente respiro. Cazzo Max vuoi respirare, ti prego amore respira, non morire amore. 1-2-3-4......... respiri, 1-2-3-4......... respiri. Continuo così senza sosta, senza esitare, mentre ti vedo abbandonarmi e desidero solo morire con te. "Signora, ascolti, nella pausa dovrebbe riuscire a praticargli la respirazione bocca a bocca, se la sente?" Se me la sento? Ma porcaccia miseria, è il mio uomo questo, farei qualsiasi cosa per lui, o lui lui resta con me o io vado con lui, non ci sono alternative. "Signora, ascolti, gli reclini la testa indietro, una mono sulla fronte, con pollice ed indice gli chiude il naso, con l'altra mano posizionata sul mento gli apre la bocca, prenda un grosso respiro e con la sua bocca copra interamente la bocca di lui e soffi forte tutta l'aria che ha, deve continuare a fare il tutto fino all'arrivo dell'ambulanza, io resto in ascolto." Anche questa sembra una cosuccia da niente, come gonfiare un palloncino, e che ci vuole, mani così 1-2-3-4, mani cosà e soffi............. E SE TI NEGA TUTTO QUESTA ETERNA AGONIA SE TI NEGA ANCHE LA VITA RESPIRA LA MIA (Il regalo più grande di Cristiano Ferro, la nostra canzone). Ok amore, respireari la mia vita, il mio respiro sarà il tuo, non morirai ora, non qui, non oggi, vivo io, vivi tu!  1-2-3-4 il mio respiro diventa il tuo, 1-2-3-4 la mia vita diventa la tua. Continuo così, senza neppure rendermi conto se sei ancora vivo oppure no, continuo senza sosta, senza tempo, senza spazio, devo fare quello, solo quello.............. sento in lontananza la sirena dell'ambulanza.......... CONTINUARE FINO ALL'ARRIVO DEL MEDICO, continuo, continuo, continuo.............. Arrivano i soccorsi,  ti lascio nelle loro mani e crollo! Mi assale il panico, mi tremano le mani, vomito, sudo. Vieni intubato, riempito di aghi e portato via. Parte l'ambulanza a sirene spiegate rompendo il silenzio di un'Imperia già addormentata, ti seguo con l'auto, piango, ti chiamo, ti prego di non mollare, ti chiedo se mi senti, ma so che mi senti amore e so che farai di tutto per restare con me. Arriviamo al pronto soccorso, attendo nella sala d'attesa con stretta al petto la tua maglietta, attendo senza pensare, senza rendermi conto del tempo che passa, in una dimensione irreale. Arriva il medico: "Edema polmonare da insufficienza cardiaca, può capitare in una cardiomiopatia ventricolare patologica. Deve a lei Signora la sua vita, quello che ha fatto ha permesso al medico del 118 di trovarlo ancora in vita. Lo portiamo in rianimazione, prognosi riservata è ancora in pericolo di vita. Vada a casa Signora, torni domani, ha fatto abbastanza per lui oggi". Salgo in macchina, piango e mi dispero, guidando piano arrivo a casa tua, entro in camera, mi spoglio ed abbracciando il tuo cuscino continuo a piangere.

Ti prego amore, resisti, lotta e combatti, sei forte e ce la farai; io continuo ad essere forte, a sperare e pregare.

Manu.