...ovvero eolico nostrano capitolo quarto....... non avrei voluto parlare per molto più tempo di eolico, ma a quanto pare le pale mi perseguitano!!!!
Quindi dopo i seguenti tre post, corredati di video, mi ritrovo a scrivere sull'argomento:
Prima Parte
Seconda Parte
Terza Parte
Girovagavo su internet quando mi sono imbattuto in un articolo della Gazzetta del Mezzogiorno che riporta tutta la storia di quel famigerato impianto. Cosi la risposta alle mie domande cosi a lungo cercata, mi si è mostrata quando ormai non me l'aspettavo più.
Ebbene...volevo (volevamo) conoscere la cifra dello spreco? Sono 67 miliardi di lire, parliamo del 1990: "...... giacciono inutilizzati da una quindicina d’anni. Sono soldi pubblici a lenta marcescenza. Per avere tre pale eoliche che non hanno dato un solo kilowatt d’energia elettrica, e laghi, pompe, pozzi e canali che non hanno distribuito una stilla d’acqua, nel 1990 gli italiani hanno speso 67 miliardi di lire. A questa cifra (colossale per l’epoca), vanno poi sommate le spese legali di una ridda di cause civili che vedono contrapposti «pezzi» di Stato. Controversie che, indipendentemente da chi vinca in giudizio, sono anch’esse a totale carico dei cittadini...".. CHE SCHIFO!!!!
Ed ancora trovo la risposta all'enigma: che cosa significavano le quattro lettere riportate sul cancello di ingresso CBTA........ora è chiaro Consorzio Bonifiche Terre d'Apulia:"....se ne occupò il Consorzio Apulo-Lucano di Bari. Ci fu una Convenzione con l’Agensud e, nel 1990, il Cipe stanziò i 67 miliardi. I quattrini dovevano servire: a creare sei laghetti che, grazie ad una opportuna canalizzazione, avrebbero accolto quell’acqua disgraziata che prima precipitava a valle; a perforare i pozzi che, nella stagione secca, avrebbero alimentato i laghetti; a realizzare una rete irrigua per distribuire alla comunità. Infine, per alimentare elettricamente le pompe dei pozzi e le chiuse, il progetto prevedeva anche la realizzazione di un parco eolico....."
Ecco svelato l'arcano. Ed io che mi pensavo!!! La solita storia burocratica italiana, con tanti fessi che contribuiscono a finanziare non opere pubbliche, ma opere burocratiche!!!!!
Vi rimando all'articolo della Gazzetta del Mezzogiorno del 16/09/07 ritrovabile su web CLICCANDO QUI.
Inviato da: yakika
il 22/04/2012 alle 16:01
Inviato da: demutiis.matteo
il 14/03/2011 alle 13:34
Inviato da: demutiis.matteo
il 14/03/2011 alle 13:33
Inviato da: demutiis.matteo
il 14/03/2011 alle 13:31
Inviato da: rosa
il 05/11/2010 alle 05:34