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La Sindrome di Calimero

Post n°68 pubblicato il 21 Settembre 2007 da Ampere73
 

La sindrome di Calimero è quella per cui ci si sente brutti, piccoli e diversi dagli altri. Penso abbia colpito almeno una volta tutti e di certo non ha escluso me...anzi!!!

Ci sono cause scatenanti, fattori negativi che per uno strano scherzo del destino arrivano contemporaneamente nello stesso istante. Ti guardi nello specchio e vedi la panza più panza, la pelata più pelata. Ricordi le azioni dell'ultimo periodo e ci vedi dentro una mente meno brillante, battute meno spiritose.....  ripensi a scelte fatte, posizioni prese e non riesci più a capirne i motivi....insomma una ecatombe.

La cura quale è? Certe volte basta tornare a casa prima e lavorare meno, altre volte non basta, percè come dice un mio amico :"se torni a casa e trovi amore e comprensione............... hai sbagliato appartamento!!!".
Altre volte una bella pizza margherita alla napoletata, birra rossa media e quintali di pistacchi aiutano....

Ma poi alla fine un dubbio prima sfumato poi sempre più netto si impadronisce dei pensieri: ma essere diversi dagli altri è poi cosi brutto? non è invece proprio nella diversità la vera bellezza?




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Commenti al Post:
ninaciminelli
ninaciminelli il 21/09/07 alle 10:14 via WEB
essere diversi dagli altri non fisicamente gia' carattieralmente porta disagi perche' la massa e' potere...e una persona diversa viene vista come disturbo alla societa' ,e di solito viene apprezzata sempre dopo .essere diversi e brutti nel fisico e' ancor peggio nella societa' perche' c'e' l'idolo del bello ...dei vip e vallette
 
 
Ampere73
Ampere73 il 22/09/07 alle 00:15 via WEB
sembrano luoghi comuni....ma occorrerebbe guardare oltre; il concetto di bellezza non è quello esteriore, o meglio lo è solo in parte; all'inizio se non conosci la persona l'unica cosa che appare evidente è il fisico, l'aspetto e la giudichi al 100% attraverso quello; quando si avvicina interviene l'olfatto, poi comincia a parlare ne scolti la voce, le parole; man mano che la conosci apprezzi le sue idee, la sua simpatia, il suo modo di pensare, il suo gesticolare, il suo sorriso...........insomma, il concetto di bellezza puramente fisica assume una percentuale più bassa ed intevengono fattori "metafisici"...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 21/09/07 alle 16:58 via WEB
Uno scienziato, un artista, un poeta, una persona onesta….é una persona diversa. E’ una persona che non si confonde con la massa sudaticcia ed amorfa che ci circonda. A volte queste persone che sono molto sensibili , si pongono una serie di interrogativi che possono sfociare nella sindrome di calimero: pulcino piccolo e nero del carosello. La risposta te la dai da te caro ampere73 quando concludi “non è proprio nella diversita la vera bellezza”?. PINO
 
 
Ampere73
Ampere73 il 22/09/07 alle 00:17 via WEB
si è cosi!!! ma il senso di non appartenenza è difficile da sopportare a volte!!! ma non voglio deprimere nessuno....domani dopo una bella pizza e birra, tutto sarà passato ;-) anche se prevedo qualche altro post sull'argomento
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 22/09/07 alle 07:40 via WEB
La sindrome di non farmi i fatti miei. Ieri sera, prveniente da Altamura,dopo una festicciola di compleanno di una bellissima bambina, percorsi via Bari. All'angolo con via Tripoli vedo tutta recintata la palazzina ex ANAS. Scendo dalla macchina per leggere il cartello descrivente i lavori in atto con relativa autorizzazione comunale. Leggo "RISTRUTTURAZIONE E ADEGUAMENTO FUNZIONALE". Origlio dentro e che vedo? TUTTA LA PALAZZINA DEMOLITA! Bel concetto di ristrutturazione. Penso di tornare sull'argomento, tanto la sindrome di non farmi i fatti miei mi ha preso. PINO
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 23/09/07 alle 11:16 via WEB
Caro Pino,ti vedo attento ed informato delle cose locali.Ti ringrazio per parteciparcele e ti chiedo di mantenere l'impegno di informarci sulla casetta ormai demolita dell'anas all'incrocio via bari/Via Tripoli che fa parte anche di tanti ricordi dei nostri genitori, con quella aiuola antistante sempre piena di belle rose.Da giovanissimo sono entrato in quella recinzione e ho preso una rosa per regalarla alla mia ragazza. A dire il vero,mi punsi ma fui felice della impresa.Ricordi del passato.Ciao Pino,ciao ampere e ciao a tutti gli amici di questo bel blog.MARIO.
 
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